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    Tour, Jonathan Milan: “Successo importante per me e l’Italia. Domenica ci riproverò”

    Volata dominata e finalmente una vittoria italiana al Tour de France dopo quasi sei anni e 113 tappe. Jonathan Milan, al primo successo nella Grande Boucle, quasi non ci crede: “Ancora devo capire quello che abbiamo fatto, quando inizi una corsa hai sempre dei sogni e delle grandi aspettative. Oggi eravamo veramente concentrati, il focus era su ciò che dovevamo fare e i miei compagni hanno fatto un lavoro fenomenale”, ha dichiarato lo sprinter della Lidl-Trek alla fine della tappa. Sulla strategia di gara: “Sapevo che avrei dovuto aspettare il più possibile, era un tipo di finale che mi piace molto. Il livello qui è altissimo e a questo punto posso dire che ce la siamo meritata”. Ma ancora non è finita: “Domani ci riproveremo. Si tratta di una vittoria che significa molto per me e, dopo questo lunghissimo digiuno, anche per l’Italia”. LEGGI TUTTO

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    Tour de France, Milan vince la tappa di Laval Espace Mayenne, Pogacar in maglia gialla

    Straordinario Jonathan Milan. Il velocista azzurro domina la volata a Laval e conquista la prima tappa al Tour de France della sua carriera, riprendendosi anche la maglia verde da Pogacar. Pur senza compagni di squadra, nel finale il suo spunto è imprendibile per tutti, alle sue spalle finisce van Aert. Un corridore italiano non vinceva una tappa alla Grande Boucle dal 2019 con Nibali. Pogacar ancora leader della generale
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    Tour de France, Pogacar vince la tappa di Mur-de-Bretagna Guerledan ed è in maglia gialla

    101^ vittoria in carriera per Pogacar. Il fenomeno sloveno si impone anche sul Mur-de-Bretagne in una volata ristretta davanti al solito Vingegaard. Il capitano della UAE Emirates riprende la maglia gialla a scapito di van der Poel. Lunga fuga a cinque ripresa dal gruppo nel momento caldo. Negli ultimi km una brutta caduta mette ko diversi corridori tra cui Almeida, Mas e Buitrago. Si ritira a inizio tappa Mattia Cattaneo, gregario di Evenepoel
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    Tour de France, la 8^ tappa da Saint-Meen-le-Grand a Laval: percorso e altimetria

    Cambia ancora regione la 112^ edizione del Tour de France. Dalla Bretagna ai Paesi della Loira, da Saint-Méèn-Le-Grand a Laval Espace Mayenne, 171,4 chilometri apparecchiati per una volata di gruppo. Si profila, così come successo a Dunkerque, un duello tra Jonathan Milan della Lidl-Trek eTim Merlier della Soudal Quick Step. Non sono però da escludere outsider come Girmay, Groves, Bauhaus o Waerenskjold. 

    Le caratteristiche della tappa

    Percorso poco impegnativo e dal dislivello quasi insignificante. C’è il rischio, così come successo nella terza frazione, che non si verifichino nemmeno fughe. Dopo il traguardo intermedio posto a Vitrè, una leggera insidia può essere rappresentata dall’unico GPM a Cote de Nuillé-sur-Vicoin, appena 900 metri di salita a una pendenza media del 3,8% e a meno di 20 km dal traguardo. L’arrivo è posto alla fine di un falsopiano di un km in leggera pendenza. Inizio della corsa fissato alle 13.10 con possibile traguardo tagliato intorno alle 17.04. LEGGI TUTTO

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    Aleix Espargaro si ritira dal Giro d’Austria di ciclismo dopo una caduta nella 3^ tappa

    Il Giro d’Austria di Espargaro, all’esordio nel ciclismo professionistico dopo la carriera in MotoGP, si conclude alla 3^ tappa: il catalano della Lidl-Trek è stato costretto al ritiro dopo una piccola caduta. Per Aleix, che aveva ben figurato nelle prime due tappe chiudendo la 2^ in 70^ posizione a 1’23” dal vincitoreDel Toro, una sospetta frattura alla mano. Espargaro era 89° nella generale: “Mi dispiace dover abbandonare la corsa, spero di tornare presto”, le sue prime parole
    IL RACCONTO DELLA SUA 1^ TAPPA LEGGI TUTTO

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    Tour de France, 7^ tappa da Saint-Malo a Mur-de-Bretagna Guerledan: percorso e altimetria

    È un Tour de force, una corsa senza respiro: dopo la crono e la dispendiosa frazione nella Svizzera Normanna è la volta di un’altra tappa – la 7^ di questa edizione numero 112 della Grande Boucle – che lascerà certamente dietro di sé degli strascichi in classifica generale, segnata dalla ‘folle’ staffetta al comando tra Mathieu van der Poel (tornato in gialla per appena un secondo) e Tadej Pogacar. Una giornata che in Bretagna regalerà anche l’omaggio a un mito del ciclismo con il passaggio a Yffiniac, il paese natale dell’immenso Bernard Hinault nel dipartimento delle Côtes-d’Armor.

    Le caratteristiche della 7^ tappa
    Partenza alle 12.10 da Saint-Malo e arrivo attorno alle 16.40 a Mur-de-Bretagna Guerledan dopo 197 km e un dislivello di 2.450 metri. Tre i Gran Premi della Montagna, tutti nel finale, con la ‘doppietta’ sul Mûr-de-Bretagne che regalerà sicuramente delle sorprese. Sprint intermedio di Plédran al 139,2 km.  LEGGI TUTTO

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    Tour de France: Healy vince la tappa di Vire Normandie, van der Poel in maglia gialla

    La classifica a punti era l’unica in cui Pogacar non era mai stato in testa dal suo debutto vittorioso al Tour de France nel 2020… Ma dopo un ottimo inizio in questa edizione, il campione del mondo è in testa alla classifica generale, a punti e GPM, cosa che è successa solo cinque volte dall’introduzione della maglia a pois nel 1975, e mai così avanti nel Tour. 

    I casi precedenti: 

    -Bernard Hinault, dopo la seconda tappa del Tour del 1979; 
    -Bernard Hinault, dopo il prologo del Tour del 1985; 
    -Acacio da Silva, dopo le tappe 1 e 2 del Tour del 1989; 
    -Richard Virenque, dopo la seconda tappa del Tour del 1992;
    -Philippe Gilbert, dopo la prima tappa del Tour del 2011

    Tuttavia, prima dell’introduzione della maglia a pois, Eddy Merckx aveva vinto tutte e tre le classifiche (generale, a punti e scalata). Se questa classifica fosse esistita, sarebbe stato anche il miglior giovane corridore, dato che all’epoca aveva 24 anni. LEGGI TUTTO

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    Tour de France, la 6^ tappa da Bayeux a Vire Normandie: percorso e altimetria

    Secondo gli organizzatori, quella di giovedì è la tappa pianeggiante più impegnativa nella storia recente del Tour, forte di oltre 3.500 metri di dislivello. E noi non vediamo l’ora di vedere all’azione la nuova Maglia gialla Tadej Pogacar e soci in una frazione – la sesta di questa edizione numero 112 della Grande Boucle – che si preannuncia scoppiettante, con ben sei Gran Premi della Montagna, di cui cinque di terza categoria.

    Le caratteristiche della 6^ tappa
    Partenza attorno alle 12.45 da Bayeux e arrivo in salita (700 metri!) verso le 17.15 a Vire Normandie, nella cosiddetta Svizzera Normanna. Ricca… di terreno accidentato. Insidiosa e lunga: 201,5 km. E adatta – ovviamente – agli scalatori e ancora di più agli ‘avventurieri’, i finisseur da una tappa e via. Finale, come detto, in ascesa su La Côte de Vaudry con una pendenza media del 10%. Sprint intermedio al km 22,2 nei pressi di Villers-Bocage. LEGGI TUTTO