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    B2 femminile: la Trentino Energie difende il primato liquidando Bassano in tre set

    La Trentino Energie va alla ultima pausa stagionale, quella pasquale, difendendo al meglio il primato in classifica conquistato una settimana prima, ovvero superando con un 3-0 mai in discussione il Bassano. Sabato, alla palestra di Cognola, si sono affrontate due formazioni animate da motivazioni diverse, una in piena lotta per i playoff, l’altra ormai lontana dalla zona calda della graduatoria, e probabilmente questo aspetto ha finito per amplificare il gap fra le due squadre, che è apparso netto per tutto l’incontro.L’Argentario ha messo a terra più del doppio dei palloni delle vicentine in attacco (41-20), più del doppio dei muri (9-4) e il doppio degli ace (6-3). Aurora Bonafini ha potuto distribuire i carichi di lavoro sulle tre attaccanti di palla alta con grande omogeneità e la difesa ha recuperato molti palloni da dare loro in pasto. Un bel modo per rispondere ai successi di Flero in casa di Bergamo (3-0), del Mandello contro il Torri (3-1) e di Torbole Casaglia contro Brescia (3-1) e anche un bel modo per avvicinarsi al big match contro l’altra capolista, il Promoball, in programma sabato 6 aprile a Maclodio.

    Cronaca – Nessuna sorpresa nel settetto della Trentino Energie, nemmeno nell’alternanza fra i liberi, ormai consolidata. Il Bassano se la gioca con Federica Stello in regia, Letizia Tartaglia opposta, Silvia Baggio e Matilde Comunello schiacciatrici, Francesca Sovernigo e Fiorese al centro, Giulia Biaduzzini libero.Nella prima frazione la squadra vicentina viene letteralmente travolta dalle battute e dai muri dell’Argentario, che neutralizzano ogni opzione del cambio palla avversario. Bassano ci mette anche del suo, aggiungendo alle difficoltà tecniche una serie di errori, che rendono la sua situazione ancora più pesante, come l’attacco sull’antenna di Baggio che apre la sfida. Il 4-1 iniziale, con un muro di Sfreddo sulla stessa Baggio, viene rallentato da un muro di Letizia Tartaglia su Costalunga, che chiude l’azione più lunga del match, ma è solo un lampo, perché poi il turno al servizio di Chiara Groff elimina con larghissimo anticipo ogni pathos dalla prima frazione. Si apre con un fallo di Stello, che salta a contrasto sotto rete pur essendo in seconda linea, e si chiude con un ace su Baggio, chi chiude lì la propria gara in terra trentina sostituita in via definitiva da Diletta Tartaglia; in mezzo annotiamo i muri di Costalunga e Pixner su Letizia Tartaglia e un’altra invasione di Stello, per un punteggio di 11-4 davvero pesante. Il problema delle venete è che non trovano sbocchi in attacco, frenate anche dai muri che incassano a ripetizione, come quello di Pixner su Stello (12-5) o quelli di Sfreddo su Diletta Tartaglia (16-7) e poi sulla sorella Letizia (19-9). Nel finale fa tutto l’attacco trentino a segno con Groff, Sfreddo e Costalunga e il 25-10 è servito.

    Nel secondo set le giallorosse, schierate con le due sorelle Tartaglia e con Lunardon al centro al posto di Fiorese, provano ad opporre un po’ più di resistenza, aiutate da due errori in attacco della Trentino Energie (Pucnik manda fuori uno smash), da un muro e da un ace della centrale Sovernigo. Sul 6-5 un pipe di Pucnik manda in battuta Costalunga e le argentelle si portano sul 9-5 grazie a Pucnik, Tartaglia (Letizia), il cui attacco muore in rete e ad un ace su Comunello. Bassano avanza solo grazie agli errori delle padrone di casa, che producono i propri punti e quelli delle avversarie, nel dettaglio quelli numero 6, 7, 8. 9 e 11, per questo non dà mai l’impressione di poter colmare il gap. Sul 16-12 provvede a restituire un paio di omaggi ricevuti (attacchi fuori misura di Comunello e Sovernigo) e sul 18-12 anche questa frazione può dirsi già conclusa. Nel finale la capolista del girone gioca a memoria e va a segno tre volte con Pucnik e due con Pixner (smash e muro), regalandosi sette set ball. Ne basta uno, lo scambio chiuso da un errore di Diletta Tartaglia da posto 2, e sul 25-17 è già tempo di cambiare campo.

    Se nella prima frazione il Bassano aveva lasciato scappare via la Trentino Energie fin dai primi scambi e nella seconda aveva retto fino al 6-5, nella terza se la gioca alla pari fino a metà. In avvio un ace di Sovernigo regala alle bassanesi il primo ininfluente vantaggio dell’intero match (1-2), poi due errori di Comunello e due fast vincenti di Pixner producono l’8-6 per la Trentino Energie, che però poi incassa tre break point di fila, subendo il turno al servizio di Comunello, alimentato dagli errori di Costalunga e Pucnik, nonché da un ace su Battistoni (8-10). Bastano un time out e le battute di Aurora Bonafini per invertire l’inerzia: attacco di Groff, smash di Pucnik e muro della schiacciatrice triestina sulla fast di Sovernigo ed è sorpasso (12-10). Un errore di Letizia Tartaglia regala altro ossigeno alle padrone di casa (15-12), mentre una pipe vincente della sorella Diletta prova a riaprire per l’ultima volta almeno il set (16-15), ma è solo un’ipotesi teorica, perché Monika Costalunga scongiura il pareggio con un muro sull’opposta e poi in battuta fa secca Diletta Tartaglia, dopo che Stello aveva commesso l’ennesimo fallo a rete: risultato un 19-15 che avvicina i titoli di coda. Con le battute di Bulegato arrivano l’attacco out in pipe della stessa Tartaglia e un mani e out di Pucnik (22-17), poi ci pensano Costalunga e Groff a portare a casa i tre punti mancanti al 25-20 finale.

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    B2 femminile: la Trentino Energie torna da Padova con altri tre punti

    La determinazione dell’Olympia Padova, impegnata nella lotta per la salvezza, contro quella della Trentino Energie, all’inseguimento di un prestigioso terzo posto. Finisce con uno 0-3 abbastanza rapido la penultima sfida stagionale in trasferta dell’Argentario, che ha saputo mettere in campo una superiorità tecnica quasi mai messa in discussione. La sfida punto a punto che le padrone di casa forse speravano di poter ingaggiare si è vista solo nel secondo set, soprattutto perché nella fase centrale le ospiti hanno calato a tal punto i regimi del proprio motore da concedere all’Olympia un vantaggio pericolosissimo (17-11), poi annullato con un colpo di coda, che non ha comunque evitato il ricorso ai vantaggi.

    Le difficoltà della serata si sono concentrate tutte lì, perché nella prima e nella terza frazione la Trentino Energie è stata invece padrona assoluta del campo dall’inizio alla fine, imponendosi così per 0-3: un risultato che, combinato con il rovescio casalingo del Bassano, blinda la quarta piazza e lascia aperta la possibilità di conquistare la terza, occupata dal Marzola.

    Se in attacco la differenza fra le due squadre è apparsa evidente (43% contro 32% con 37 punti contro 32), è stato però a muro (9-2 per le ospiti) e al servizio (8 ace contro 2), che il gap è apparso macroscopico. Vanno menzionate anche le belle prove di Paoli e Buratti, la prima top scorer del match a quota 15, la seconda capace di arrivare in doppia cifra (10) in appena tre frazioni.

    La cronaca:Lo starting seven delle padrone di casa annovera Roberta Canola in regia, Camilla Cocco opposta, Elisa Turato e Beatrice Marcato in posto-4, Federica Quareni e Sofia Benetti centrali, Silvia Cavalera libero. Solito assetto per la Trentino Energie, in versione iper liofilizzata, ovvero con le sole Giovanna Santi e Aurora Castelpietra in panchina, entrambe entrate al servizio.

    L’Argentario impiega qualche scambio per prendere confidenza con l’impianto e con l’avversario, subendo un ace (3-2) per mano di Turato, ma poi comincia a carburare, sbloccandosi grazie ad un muro di Paoli su Marcato (4-5). L’opposta trentina fa poi poltiglia del cambio palla padovano dalla linea dei nove metri, mettendo le basi per due attacchi punto di Costalunga, un block di Buratti su Cocco e un ace su Turato.

    Il 5-10 è già tombale per l’Olympia, che ad ogni rotazione incassa break point: 7-13 con l’ace di Buratti su Marcato, 8-15 con il muro di Pucnik su Benetti, 9-17 con l’errore di Benetti. Il secondo turno al servizio di Paoli demolisce nuovamente il cambio palla patavino con un errore di Quareni e due ace. Sul 13-22 basta pochissimo per arrivare a 25, il muro di Sfreddo su Turato.

    Il cambio di campo cambia molte carte in tavola, in primo luogo perché l’Olympia sostituisce la schiacciatrice Marcato (appena un punto per lei) con Sblattero, in secondo luogo perché le padovane mettono in campo uno spirito diverso. Fino al 2-4 la Trentino Energie tiene sotto controllo la situazione, ma poi comincia ad imbarcare break point con una continuità abbastanza sorprendente, se si pensa all’andamento del primo set.

    La differenza inizialmente la fa proprio Cristina Sblattero (tre punti dal 3-4 al 5-5), poi le ospiti cominciano a innervosirsi e a commettere troppi errori gratuiti. Il 6-5 è frutto di un pallonetto di Costalunga che muore in rete, il 9-6 di un ace corto di Quareni su Battistoni, il 12 e il 13-8 di due errori in attacco di Costalunga e Paoli, che inducono Mario Martinez a utilizzare anche il secondo time out. Quando anche Pucnik si fa murare da Quareni sembra che le argentelle non abbiano vie di uscita, anche perché il 15-9, che poi diventa un 17-11 a forza di cambi palla, appare molto pesante. Invece, di colpo, i ruoli si invertono.

    A suonare la carica è un muro di Paoli su Turato, che sventa il possibile 18-11, e poi in appena due turni al servizio (quelli di Sfreddo e Paoli) la Trentino Energie si costruisce l’incredibile parziale di 1-9, con due soli errori patavini; il resto lo portano attacchi, muri (Paoli e Bonafini) e un ace di Paoli su Sblattero. Il 18-20 scuote l’Olympia, che si desta dal torpore trascinata dall’opposta Cocco, la quale mette a terra due palloni e mura Costalunga, invertendo i ruoli (22-20). Ci pensa Pucnik a rispondere per le rime (22-23), ma Cocco, ancora lei, si procura l’unico set ball padovano (24-23), annullato da un tocco lungo di Bonafini. La freddezza di Pucnik e un erroraccio di Sblattero consegnano infine il set all’Argentario: 24-26.

    Lo scampato pericolo stimola la Trentino Energie a mettere subito in sicurezza l’ultima frazione. Un attacco di Paoli e un errore di Cocco da posto-4 producono il confortante 1-4 iniziale, che un altro errore di Cocco evolve in un 3-6. Il problema dell’Olympia è che il trio di palla alta fatica moltissimo a mettere a terra il pallone, se poi ci si aggiungono anche gli errori di Sblattero (palla sull’antenna) e Quareni (fast in rete) la situazione diventa ingestibile: 5-10.

    L’Argentario cala la tensione e si adegua, commettendo a sua volta due errori (Costalunga e Pucnik), che insieme alla fast di Benetti riportano a meno 1 le padrone di casa, ma poi rimette la testa nello scatolone e dilaga: da 10-12 a 11-14 con i servizi di Buratti (anche un ace della giocatrice rotaliana su Marcato), da 11-15 a 11-20 con quelli di Bonafini (con un altro ace e due primi tempi di Sfreddo), da 13-21 a 13-22 con un ace di Pucnik. Match virtualmente finito, si gioca solo per arrivare al 18-25 finale con qualche apprensione per una mini rimonta padovana (da 15-24 a 18-24), poi stroncata da una fast di Buratti, che chiude la sfida.

    Olympia Padova-Argentario Trentino Energie 0-3 (14-25, 24-26, 18-25)Olympia Padova: Belsanti (L) ne, Quareni 7, Serafini ne, Marcato 4, Piva, Matta ne, Vanzato ne, Cocco 10, Sblattero 5, Canola 1, Benetti 3, Turato 6, Cavalera (L). All. Cavinato.Argentario Trentino Energie: Bonafini 5, Battistoni (L), Buratti 10, Pucnik 12, Santi, Costalunga 6, Sfreddo 6, Paoli 15, Castelpietra. All. Martinez.

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    B2 femminile, La Trentino Energie si aggiudica la sfida per il quinto posto contro San Vito

    Di Redazione

    La Trentino Energie, all’interno del campionato di serie B2 femminile, sfrutta il fattore campo e si rifà del k.o. subito nel derby di Gabbiolo, battendo una formazione quotata come e il San Vito, che a fine febbraio era stato capace di superare il Marzola per 3-1.

    Si è trattato di una battaglia, perché le vicentine sabato pomeriggio a Cognola hanno messo in campo tutte le proprie risorse e perché l’Argentario è stato meno lucido rispetto al match di due settimane prima contro il Bassano; ma alla fine le avversarie hanno commesso molti più errori (17 contro 10) e hanno dato una mano alla squadra di Martinez, che ha potuto avvalersi anche di un contributo più sostanzioso del solito delle due centrali, a segno 16 volte in due e molto produttive dalla linea dei nove metri. Il San Vito si è appoggiato su un opposto molto efficace, Eleonora Ramingo, e su una centrale completa come Beatrice Bazzoli.

    Nessuna sorpresa nel settetto iniziale dell’Argentario. In quello vicentino, che dispone di numerose varianti, la configurazione scelta da Giorgio Viale per questo match prevede Anna Marini in regia, Eleonora Ramingo opposta, Maira Gottardo e Giulia Borriero in banda, Marta Battistella e Beatrice Bazzoli al centro, con i liberi Bravi e Sacchetto alternati nella fase break e di cambio palla.

    Dopo un avvio un po’ stentato (0-3 con un ace di Bazzoli su Caneparo, utilizzata come libero nella fase di ricezione), la Trentino Energie entra nel match, sfruttando i servizi profondi e precisi di Buratti, che San Vito soffre: un muro e un tocco su palla respinta di Sfreddo, un errore di Borriero da seconda linea e un ace valgono il 5-3. Le arancionere reagiscono, con un smash di Gottardo e un attacco vincente della mancina Borriero, ma il loro ardore si spegne quando Serena Sfreddo ne mette alle corde la ricezione, realizzando il secondo ace del set, il resto lo fanno un attacco di Costalunga e un muro di Buratti su Ramingo. Il 14-9 è un margine importante, che nel finale di set aumenta ulteriormente, quasi sempre per merito del servizio, che inanella altri ace (Costalunga su Ramingo per il 18-11, Nicoloso su Borriero per il 21-12), nel finale fanno tutto Pucnik (attacco e muro) e Sfreddo, a segno per il 25-15.

    Assai diversa la storia del secondo set. Il San Vito parte ancora forte (0-3), ma questa volta resiste ai tentativi di rimonta della Trentino Energie, che si trova anche sotto 2-6 dopo un tocco della regista Marini. Fino al 7-9 insegue, poi riesce a dare un colpo di acceleratore grazie ad un muro di Paoli su Franceschetto e a un attacco di Costalunga, che frutta la parità (9-9). L’allungo costruito con due ace consecutivi di Sfreddo viene annullato da un ace di Ramingo e da un primo tempo di Bazzoli, molto cercata dalla regista (13-14). L’ultimo acuto l’Argentario lo costruisce ancora grazie al servizio, questa volta di Buratti, che produce un’occasione break valorizzata da Pucnik e un ace su Borriero. Il 17-15 potrebbe rappresentare il viatico verso un finale di set felice, invece un fortunato ace sul nastro dà una mano al San Vito (17-17), che prende coraggio e costruisce un parziale di 6-2, aiutato dalle battute lunghe di Battistella, ma anche dagli errori di Paoli e Costalunga, che portano al 20-23. Un San Vito rinvigorito chiude 22-25.

    L’Argentario capisce che sarà un pomeriggio di passione e si rimbocca le maniche. Nel terzo set parte con piglio deciso, trascinata da Katerina Pucnik, che mette a terra palloni su palloni, ma anche da due errori in attacco di Borriero e uno di Ramingo, che costano alle vicentine un pesante 10-5. Basterebbe amministrare il vantaggio senza commettere troppi errori, invece le padrone di casa cominciano a sbagliare e a innervosirsi, servendo il 10-10 alle ospiti. Si procede in parità fino al 17-17, poi un attacco di Pucnik e una palla buttata fuori dal campo da Cengia con la schiena rivolta verso rete sembrano dare alla Trentino Energie nuovo impulso (19-17), ma un altro errore (pipe abbondante di Costalunga) serve la parità al San Vito, che si porta anche sul 22-23, grazie ad un ace di Franceschetto su Pucnik. Nel finale Paoli costruisce un cambio palla impossibile, con un attacco piedi a terra da seconda linea, poi Buratti mura Borriero e Pucnik scaglia a terra la palla del 25-23 al quarto tentativo.

    Le vicentine potrebbero accusare il colpo, invece riprendono a lottare da dove avevano lasciato. Fino al 10-10 la frazione ricorda da vicino quella precedente, ma da quel momento l’attacco di casa finisce nella buca e offre continue opportunità di break point al San Vito, che non si fa pregare per approfittarne. Un altro ace sul nastro lo aiuta a portarsi sul 10-12, un muro di Ramingo su Pucnik vale l’11-14, poi gli attacchi dell’opposta e di Borriero, uniti ad un muro di Cengia su Costalunga, rendono impossibile la rimonta (14-20), anche se la Trentino Energie riesce ad arrivare fino a -2, per poi arrendersi sul 23-25 con un errore di Paoli.

    Si va al tie break. Tutto lascia pensare che si tratterà di un’altra battaglia, invece sul 3-2 va in battuta Aurora Bonafini e fa a pezzi la ricezione vicentina. Cengia spara out una fast, Pucnik mura e attacca, Borriero sbaglia. Il 7-2 diventa un 9-3 quando la regista Marini scivola sotto rete e poi arrivare al 15-8 è un attimo, anche perché le vicentine non ci credono più.

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    B2 femminile, vittoria piena di Trentino Energie sul campo del Team Volley 2007

    Di Redazione

    Confermando il proprio ruolino di marcia stagionale, che la vede sempre vincitrice contro le squadre che la seguono in classifica, la Trentino Energie ha superato senza grosse difficoltà il campo del Team Volley 2007 di Galliera Veneta. Le ospiti hanno sempre condotto le danze, sfruttando una ricezione affidabile (63% contro il 53% delle padovane), una leggera superiorità in attacco (40 punti contro 36) e quella molto più netta del muro (11-5), costruita soprattutto grazie alle due centrali. Sul piano tattico è stato determinante riuscire a limitare l’efficienza della schiacciatrice Silvia Baggio, che ha chiuso la sfida con il 25% in attacco e 6 muri subiti.Il contemporaneo successo al tie break del Marzola sul Bassano ha rallentato la corsa di entrambe le squadre che precedono l’Argentario in classifica, alla vigilia di due giornate nelle quali le nostre ragazze sfideranno prima le vicentine a Cognola e poi le poere a Gabbiolo, creando così una situazione molto stimolante.

    Cronaca.Nessuna novità nel settetto proposto da Mario Martinez, che, come accade quasi sempre in trasferta, deve fare i conti con una panchina cortissima. Le padrone di casa giocano con Giorgia Palladini al palleggio, Anna Bonaldi opposta, Silvia Baggio ed Elena Franco in posto-4, Linda Ravazzolo e Rachele Fuser al centro, l’ultima arrivata Gaia Moretto come libero.Il primo allungo delle ospiti arriva da un bel turno al servizio di Pucnik, foriero di un ace e di un’invasione di Palladini, contestata dai padroni di casa. Un muro di Buratti sulla pipe di Baggio lancia le trentine sul 2-5, un vantaggio che dura poco, dato che due attacchi vincenti consecutivi di Baggio riportano il risultato in parità (6-6). Pian piano la Trentino Energie rimette la testa davanti, prima con un’intelligente palleggio in zona 1 di Paoli e poi con un’invasione in attacco della centrale Fuser (11-14). Il Teamvolley riesce a conquistare il cambio palla con una certa regolarità, ma non il break point, così l’Argentario amministra la situazione fino al 15-18, quando un errore di Bonaldi lo porta a +4 e poco dopo un diagonale di Costalunga a +5. Si arriva rapidamente sul 19-24, poi le padovane annullano due set point, grazie alla solita Baggio, fino a quando Katerina Pucnik non fissa il 21-25.Se nel primo set vi era stato qualche momento di equilibrio, sia sul piano del gioco sia sul piano del punteggio, nel secondo la supremazia delle argentelle è nettissima, basti pensare che già con il primo turno al servizio di Bonafini la squadra trentina si porta sul 2-8, sfruttando un ace un muro di Paoli, un’invasione di Baggio e due attacchi di Pucnik. Le ospiti si rilassano un po’ e lasciano arrivare il Teamvolley fino al 6-9, frutto di una pipe in rete di Pucnik, ma chiudono anzitempo la frazione con le battute violente di Costalunga, che portano ben quattro break point, uno con l’attacco, altri tre consecutivi con altrettanti ace sulla coppia Baggio – Zanon. Le padovane rosicchiano lo svantaggio, sfruttando un paio di ace su Battistoni, ma nel finale le venete non conquistano più alcun break point, inchinandosi per 18-25.La terza frazione segue un copione a sé stante: per buona parte del set la Trantino Energie sembra infatti poter disporre dell’avversario senza grosse difficoltà, ma dal 14-19 in poi cala a tal punto il proprio ritmo di gioco da permettere all’avversario di riaprire completamente i giochi, chiudendola in extremis al secondo set ball.Dopo il solito inizio convincente delle ospiti (0-4 con le battute di Pucnik), il Team Volley riesce a  ritornare sotto con un muro di Palladini su Costalunga e un palleggio falloso della stessa schiacciatrice trentina (5-6). L’Argentario amministra la situazione senza grosse difficoltà fino all’11-15, sfruttando un ottimo cambio palla e alcuni break point conquistati con gli attacchi di Pucnik e Costalunga. Poi va al servizio la neoentrata Veshi (regista del 2003 arrivata da Abano Terme) e il gioco delle argentelle comincia ad andare in crisi, dato che nessuna giocatrice riesce più a mettere a terra il pallone e, soprattutto, la ricezione inizia a soffrire terribilmente: un ace su Battistoni e un muro di Fuser su Costalunga valgono il 14-15. Nel turno al servizio di Paoli due errori delle padovane danno respiro alle ospiti (14-19), ma poi la squadra di Galliera Veneta comincia a conquistare break point in ogni rotazione: 17-19 con gli attacchi di Benfatto e la pipe di Zanon, 19-20 con il primo tempo di Ravazzolo, 21-22 con un palleggio falloso di Bonafini. Si arriva sul 21-24 grazie a Pucnik e Paoli, poi un servizio in rete e un ace di Baggio riaprono i giochi, subito chiusi, in via definitiva da un provvidenziale pallonetto di Pucnik: 23-25.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    B2 femminile: Trentino Energie, è derby col C9 Arco Riva

    Di Redazione

    Il lungo ciclo di partite in trasferta che ha caratterizzato gli ultimi due mesi di campionato della Trentino Energie, spezzettato dalle due lunghe pause imposte dalle festività natalizie e dalla prima fase della Coppa Italia, si chiuderà domani sera a Riva del Garda con il primo dei tre derby del girone di ritorno, quello che opporrà l’Argentario al C9. Poi, dall’11 febbraio al 6 maggio, la squadra giocherà ben otto partite su dodici a Cognola.

    L’impegno contro la giovanissima formazione allenata da Marco Angelini è sulla carta il più abbordabile della fase discendente, anche se la squadra rivana non è più quella affrontata l’8 ottobre a Cognola e superata per 3-0 in appena un’ora e sei minuti di gioco effettivo. Ha conquistato due soli set in tredici partite, uno contro l’Olympia Padova e uno contro il Torri, ma è determinata a raccogliere qualche soddisfazione in più almeno nel ritorno.

    L’Argentario è chiamato a ritrovare subito il ritmo partita per prepararsi nel migliore dei modi all’importante partita casalinga contro la vice capolista Peschiera di sabato 11 febbraio, anche se l’allenatore, Mario Martinez, non vuole fare il passo più lungo della gamba: “Ora pensiamo a questo derby sul campo di una squadra che sta crescendo e che bisogna rispettare, poi cominceremo ad occuparci della partita contro Peschiera, che ci dirà quanto siamo cresciuti in questi mesi. Un passo alla volta“.

    Il settetto di casa dovrebbe proporre Francesca Righi in regia, Ludovica Bortolotti opposta, Asia Benamati e Genny Riccadonna in banda, Cristina Vecchi e Anita Bombardelli al centro, Martina Belloli libero. La Trentino Energie, che dovrebbe essere al completo anche se un fastidioso virus influenzale ha fatto visita alla squadra, punterà al solito sulle diagonali Bonafini – Paoli, Pucnik – Costalunga, Sfreddo – Buratti, con Battistoni libero.

    La partita si giocherà domani sera (sabato) alla palestra Enaip di Riva del Garda a partire dalle 21 e sarà diretta da Verena Prenner e Fabrizio Ghirardini di Bolzano.

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    B2 femminile, successo esterno della Trentino Energie sul Laserjet Orgiano

    Di Redazione

    Si chiude nel migliore dei modi il girone di andata della Trentino Energie, che sabato sera ha superato per 1-3 (25-23, 23-25, 18-25, 19-25) il Laserjet Orgiano a domicilio e ha agguantato la quinta vittoria da tre punti nelle ultime sei partite. La posizione in classifica non muta, ma ora le argentelle sono ad una sola lunghezza dal Marzola, quarto, e hanno fatto il vuoto dietro di sé.Questa vittoria è importante non solo per la classifica, ma anche perché conferma il salto di qualità compiuto dalla squadra di Martinez in trasferta, dove nella prima parte del torneo aveva sofferto parecchio, e perché si trattava di uno scontro diretto, probante sul piano tecnico e psicologico.Se le trentine l’hanno spuntata, è stato grazie alla capacità di limitare gli errori (complessivamente 29 contro 35), grazie alla netta superiorità del proprio servizio (11 ace contro 2) e ad una solidità in difesa che nei momenti decisivi ha sfiancato Orgiano. Oltre che, naturalmente, ai 20 punti di Katerina Pucnik.

    Cronaca.L’Argentario comincia il match con il proprio settetto tipo, così come Orgiano, che si presenta in campo con Gaia Marta al palleggio  Matilde Fiocchi opposta, Giovanna Donadello e Giorgia Tomaiuolo in post-4, Martika Bertelle e Silvia Ostuni al centro, con Giada Carli nel ruolo di Libero.Nel primo set le padrone di casa rimangono sempre avanti, anche di poche lunghezze, dato che alla Trentino Energie manca sempre qualcosa per andare al sorpasso, pur giocando una pallavolo ordinata. Primo allungo del Laserjet sul 4-1 in virtù di un errore di Paoli e di una fast vincente di Bertelle. L’aggancio sul 5-5 è frutto di un errore di Marta e di una pipe di Pucnik. Orgiano allunga sull’8-5, sfruttando uno smash di Tomaiuolo ed un errore di Buratti, ma con pazienza l’Argentario torna in parità sull’11-11: il merito è di un’ace di Bonafini e di un attacco di Costalunga. Da qui in poi le vicentine comandano il gioco e si portano prima sul 15-13, poi sul 20-17 ed infine sul 23-19: il cambio palla trentino soffre moltissimo e le varie Fiocchi e Tomaiuolo ne approfittano. Quando la frazione sembra perduta le ospiti si risollevano grazie ad un errore di Bertelle e a due ace di Costalunga, la cui serie si interrompe però sul 24-23. Ci pensa Tomaiolo a firmare il 25-23 con un mani e out.

    Nella seconda frazione la Trentino Energie parte con il piede giusto, sfruttando tre battute vincenti, una di Aurora Bonafini, le altre due consecutive di Alessia Paoli. Il 3-7 è rassicurante, ma non troppo, perché in un lampo Orgiano torna sotto con un muro e una fast di Ostuni. I due cambi palla soffrono, a dare man forte all’Argentario ci sono un’immarcabile Pucnik e un altro ace (e sono quattro) di Costalunga sulla linea di fondo (6-10). Le padrone di casa reagiscono con un altro muro di Ostuni e un attacco di Donadello, ma dopo un attimo ricominciano a soffrire maledettamente i servizi di Bonafini, ben quattro consecutivi, una serie accompagnata da due break point di Pucnik. Sul 10-16 i giochi sembrano fatti, ma le ospiti rallentano il ritmo e in tre rotazioni il Laserjet arriva addirittura a -1, prima sfruttando un ace di Bertelle e un attacco di Tomaiuolo (17-20), poi un attacco di Fiocchi ed infine due muri vincenti di Bertelle e un attacco della neoentrata Zago. Fortunatamente per le argentelle sul 23-24 Katerina Pucinik si inventa un pallonetto lungo in zona 1, imprendibile per le padrone di casa.

    Galvanizzata  dalla conquista del set precedente, la Trentino Energie affronta con il piglio giusto anche la terza frazione. Fino al 6-6 le due squadre si equivalgono, poi un attacco di Pucnik e un errore dell’opposta Fiocchi, dopo quattro coriacee difese trentine, sbloccano la situazione (6-9). Il vantaggio viene quasi annullato da un’invasione e da un errore in attacco, ma Orgiano non riesce mai a pervenire al pareggio, anche perché le due squadre sbagliano parecchio. Dal 13-14 in poi a produrre una messe di errore è però la formazione di casa, che fra battute sbagliate ed errori in attacco ne commette sei nel giro di pochi minuti, aiutando l’Argentario a portarsi fino al 16-20, senza grandi sforzi. Nel finale un muro di Sfreddo su Bertelle vale il 17-22, un ace della neoentrata Santi il 18-24 e un muro di Buratti su Donadello chiude la frazione sul 18-25.

    L’Argentario inizia il quarto set con l’inerzia del match dalla propria parte, ma inizialmente deve fare fronte alla rabbiosa reazione del Laserjet, che va sul 5-2 sfruttando un paio di errori di Costalunga (primo e unico time out di Martinez) e poi sul 7-3, grazie ad un errore di Paoli. La sfuriata delle padrone di casa, tuttavia, si ferma qui, perché dal 10-7 in poi la Trentino Energie non sbaglia più nulla e mette in campo un sistema muro – difesa contro il quale Ostiano fatica maledettamente. Il 10-8 è frutto di un errore di Tomaiuolo, mentre il 12-11 di un ace di Nicoloso. Le distanze rimangono immutate fino al 17-16, quando il set prende la piega giusta per l’Argentario e a innescare la svolta è un punto molto contestato: un attacco di Tomaiuolo sopra al muro trentino, finito out senza alcun tocco, almeno a giudizio dell’arbitro: è il punto dell’aggancio sul 17-17. Sul 18-18 va al servizio Pucinik e le rossoblù finiscono in una voragine, incassando qualcosa come sei break point consecutivi, frutto di un ace sul libero, di un pallonetto e di uno smash di Costalunga e di tre errori delle vicentine, ormai fuori dal match. Portano a casa l’ultimo cambio palla solo grazie a uno scontro Sfreddo – Pucnik, ma poi un errore di Ostuni in fast chiude il sipario: 19-25.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO