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    MotoGP, Suppo: “Equilibrio per il titolo, Marquez l’unico che può fare la differenza”

    ROMA – Regna l’incertezza in MotoGP, in cui, come insegnano gli ultimi anni, è difficile avere un pronostico chiaro su chi potrà vincere il titolo. Un tema affrontato anche da Livio Suppo, che sui canali ufficiali del motomondiale ha sottolineato: “Mi aspetto una stagione molto equilibrata. Negli ultimi quattro anni abbiamo avuto quattro campioni del mondo differenti, e questo vuol dire che le forze in campo sono equilibrate. Non è come qualche anno fa, quando c’era Marc Marquez che dominava. Siamo andati dai ‘Fantastici 4’ (Stoner, Rossi, Pedrosa e Lorenzo) a probabilmente i ‘Fantastici 12’: non c’è nessuno che è nettamente più forte degli altri, a parte Marquez se torna quello del 2019, ma ancora non sappiamo se sarà possibile”. 
    Ducati, Yamaha e Aprilia: il pensiero di Suppo
    Il dirigente della Honda, a cui è passato dopo l’esperienza in Suzuki, conclusasi con il ritiro della casa giapponese dalle corse, ha aggiunto: “Ducati ha un team forte, non solo nel team ufficiale ma anche in Pramac, visto che considero Jorge Martin un pretendente al titolo. Quartararo è Quartararo: ha dimostrato di essere sia molto veloce che forte mentalmente, perché non è facile fare quello che ha fatto negli ultimi due anni, ovvero essere l’unico ad essere veloce su una moto di cui tutti gli altri si sono lamentati. Se Yamaha riuscirà a dargli un po’ più di velocità, Fabio sarà sicuramente tra i primi”. 
    E l’Aprilia, dopo aver portato Aleix Espargaro a lottare per il titolo? “Non sarà facile per Aprilia dimostrare che lo scorso anno non sia stato un caso – sentenzia Suppo -. Quello che gli è successo negli ultimi anni ha del miracoloso. Sono partiti dal nulla e in pochissimo tempo sono migliorati tantissimo, stanno facendo un grande lavoro. E credo che Maverick Vinales possa essere una grande sorpresa nel 2023”.  LEGGI TUTTO

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    Livio Suppo: “Nessuna possibilità che Suzuki resti in MotoGp”

    ROMA – Livio Suppo ha confermato ciò che già era piuttosto chiaro: nonostante la trattativa per la separazione sia ancora in corso, Suzuki non proseguirà in nessun caso la sua avventura in MotoGp. Il team manger della scuderia giapponese è però intenzionato a finire al meglio l’ultima stagione in classe regina. “Suzuki ha già confermato ufficialmente che non gareggerà il prossimo anno. Al momento è in corso la trattativa con la Dorna, che non è compito mio. Ma ripetiamo che non c’è possibilità che Suzuki sia qui l’anno prossimo – ha detto nella conferenza stampa dei team manager durante il Gran Premio d’Olanda -. Voglio ringraziare tutto lo staff, perché nonostante la notizia non si è mai arreso e ha mantenuto il buon umore. L’atmosfera nella nostra hospitality è ancora molto amichevole e allegra. Certamente, sto cercando di aiutare tutti a trovare una soluzione per il prossimo anno”.
    Il commento di Suppo
    “Fondamentalmente, a Portimao, eravamo in testa al Mondiale a Squadre e Rins aveva gli stessi punti di Quartararo, ed è stato quello il momento in cui ho capito che dovevamo ritirarci – ha aggiunto Suppo scherzando -. È stato un ottimo inizio, Alex ha dimostrato di essere in buona forma, un pilota diverso rispetto allo scorso anno. Ci ??è voluto un po’ di più per Mir, ma è anche vero che ha un modo diverso di approcciare al campionato. Vuole partire con calma ed essere più forte quando arriva in Europa. Quindi quello che è successo ha probabilmente influito. Sono certo che potremo provare a finire questa stagione con buoni risultati, perché ovviamente questo ci aiuterà ad essere più felici”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Suppo: “Non c'è possibilità che Suzuki rimanga”

    ROMA – “Suzuki ha già confermato ufficialmente che non gareggerà il prossimo anno. Al momento è in corso la trattativa con la Dorna, che non è compito mio. Ma ripetiamo che non c’è possibilità che Suzuki sia qui l’anno prossimo”. Livio Suppo ha confermato ciò che già era piuttosto chiaro: nonostante la trattativa per la separazione sia ancora in corso, Suzuki non proseguirà in nessun caso la sua avventura in MotoGp. Il team manger della scuderia giapponese è però intenzionato a finire al meglio l’ultima stagione in classe regina: “Voglio ringraziare tutto lo staff, perché nonostante la notizia non si è mai arreso e ha mantenuto il buon umore – ha detto nella conferenza stampa dei team manager durante il Gran Premio d’Olanda -. L’atmosfera nella nostra hospitality è ancora molto amichevole e allegra. Certamente, sto cercando di aiutare tutti a trovare una soluzione per il prossimo anno”.
    Le parole di Suppo
    “Fondamentalmente, a Portimao, eravamo in testa al Mondiale a Squadre e Rins aveva gli stessi punti di Quartararo, ed è stato quello il momento in cui ho capito che dovevamo ritirarci – ha aggiunto Suppo scherzando -. È stato un ottimo inizio, Alex ha dimostrato di essere in buona forma, un pilota diverso rispetto allo scorso anno. Ci ??è voluto un po’ di più per Mir, ma è anche vero che ha un modo diverso di approcciare al campionato. Vuole partire con calma ed essere più forte quando arriva in Europa. Quindi quello che è successo ha probabilmente influito. Sono certo che potremo provare a finire questa stagione con buoni risultati, perché ovviamente questo ci aiuterà ad essere più felici”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Suppo: “Puntiamo ad avere piloti in Moto2”

    ROMA – Tempo di riforme in casa Suzuki. Il manager italiano, Livio Suppo, vuole una scuderia presente nei campionati a due ruote minori e che il costruttore di Hamamatsu diventi un punto di riferimento per i giovani piloti nelle categorie inferiori. Tante squadre hanno almeno una scuderia in Moto2 e Moto3 e il manager italiano, le cui parole sono riportate da “Motorsport-Total.com” non vuole essere da meno: “Sarebbe un’ottima idea che i piloti si preparassero almeno dalla Moto2, la Moto3 sarebbe difficile per noi”.
    Sulle Ducati
    In particolare è la strategia della KTM ad incuriosire Suppo, che vuole una Suzuki allo stesso livello della casa austriaca: “Penso che abbiano fatto un ottimo lavoro in Moto3, Moto2 e MotoGp negli ultimi anni”, ha infatti confermato l’italiano. In team manager della Suzuki però esclude una squadra satellite in classe regina: “Sappiamo che Suzuki attende da diversi anni. C’è molto da fare prima di poterci pensare”, ha aggiunto. Poi c’è il Motomondiale, il più equilibrato degli ultimi tempi: “Abbiamo in griglia 24 moto competitive. La nostra moto del 2021 era veloce ma la velocità massima della Ducati è impressionante. Meglio però avere a che fare con otto Ducati, che una griglia non competitiva”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Suppo: “Vogliamo piloti anche in Moto2”

    ROMA – L’organizzazione e la capacità di una scuderia di fare talent scouting e di progettare il proprio futuro su più tavoli è una componente fondamentale per un team moderno. La Suzuki del manager italiano Livio Suppo vuole proprio spostarsi in questa direzione per poter diventare a tutti i livelli del Motomondiale un punto di riferimento per i piloti emergenti. Tante squadre hanno almeno una scuderia in Moto2 e Moto3 e il manager italiano, le cui parole sono riportate da “Motorsport-Total.com” non vuole essere da meno: “Sarebbe un’ottima idea che i piloti si preparassero almeno dalla Moto2, la Moto3 sarebbe difficile per noi”.
    Le parole di Suppo
    In particolare è la strategia della KTM ad incuriosire Suppo, che vuole una Suzuki allo stesso livello della casa austriaca: “Penso che abbiano fatto un ottimo lavoro in Moto3, Moto2 e MotoGp negli ultimi anni”, ha infatti confermato l’italiano. In team manager della Suzuki però esclude una squadra satellite in classe regina: “Sappiamo che Suzuki attende da diversi anni. C’è molto da fare prima di poterci pensare”, ha aggiunto. Poi c’è il Motomondiale, il più equilibrato degli ultimi tempi: “Abbiamo in griglia 24 moto competitive. La nostra moto del 2021 era veloce ma la velocità massima della Ducati è impressionante. Però dico: meglio avere otto Ducati in griglia che tante moto non competitive”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, agente Quartararo: “Da Yamaha ci aspettavamo più sviluppi”

    ROMA – Fabio Quartararo non ha raccolto quanto sperato in questo avvio di MotoGp. Il campione del mondo in carica ha faticato con la sua Yamaha M1 e questo gli ha fruttato solo un nono posto in Losail, alle spalle di Johann Zarco. Il francese ha evidenziato le difficoltà nel Gran Premio dei Qatar, che il suo agente, Eric Mahe, sottolinea in un’intervista a “Canal+”: “Per motivi che non posso rivelare, lo sviluppo tecnico della moto non sembra promettente come ci aspettavamo”. Una condizione che, se protratta lungo tutto il 2022, potrebbe influenzare il futuro di Quartararo.
    Le parole di Mahe
    Non è una novità, infatti, che la Suzuki stia guardando proprio a Fabio Quartararo per sostituire nel 2023 uno tra Joan Mir o Alex Rins. Un interessamento che viene confermato anche dallo stesso Mahe: “Stiamo già guardando al 2023 e cosa si può fare dal punto di vista tecnico. Al momento non c’è fretta. Ma, come ha detto Livio (Suppo, team manager Suzuki, ndr), Fabio ha un profilo interessante. È importante capire cosa accadrà alla Yamaha in futuro. Una volta capito questo, inizieremo a pensare al futuro”, ha concluso il manager francese.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, il manager di Quartararo: “Moto al di sotto alle aspettative”

    ROMA – La MotoGp ha riservato un inizio al di sotto delle aspettative per Fabio Quartararo. Il francese iridato in carica e la sua Yamaha M1 hanno fatto fatica e questo gli ha fruttato solo un nono posto in Losail, alle spalle di Johann Zarco. Il francese ha evidenziato le difficoltà nel Gran Premio dei Qatar, che il suo agente, Eric Mahe, sottolinea in un’intervista a “Canal+”: “Per motivi che non posso rivelare, lo sviluppo tecnico della moto non sembra promettente come ci aspettavamo”. Una condizione che, se protratta lungo tutto il 2022, potrebbe influenzare il futuro di Quartararo.
    Sulla Suzuki
    Non è una novità, infatti, che la Suzuki stia guardando proprio a Fabio Quartararo per sostituire nel 2023 uno tra Joan Mir o Alex Rins. Un interessamento che viene confermato anche dallo stesso Mahe: “Stiamo già guardando al 2023 e cosa si può fare dal punto di vista tecnico. Al momento non c’è fretta. Ma, come ha detto Livio (Suppo, team manager Suzuki, ndr), Fabio ha un profilo interessante. È fondamentare capire come sarà la Yamaha del futuro. Inizieremo a pensare al futuro, una volta capito questo”, ha chiosato, Eric Mahe.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Suppo: “Le gare sono la mia vita, Rins e Mir ottimi piloti”

    ROMA – La MotoGp riabbraccia Livio Suppo. Dopo i decenni in Benetton Honda, Ducati e HCR, il manager italiano sceglie dunque la Suzuki di Joan Mir e Alex Rins per tornare alle corse. Il Gran Premio del Qatar è alle porte e ieri c’è stata la consueta conferenza stampa, dove Suppo ha detto: “Lasciare la MotoGp è stato strano, ma c’era bisogno di una pausa. Sono contento essere tornato. Dorna e l’Msma hanno fatto un grande lavoro: il software unico e le prestazioni allineate delle moto contribuiscono a questo incredibile show. È molto entusiasmante”.
    Su Rins e Mir
    Per un volto noto nella MotoGp come Suppo, scegliere di tornare è stato facile: “Steve McQueen – prosegue – ha detto: gareggiare è vita e tutto ciò che viene prima o dopo è solo attesa. È difficile dimenticare una passione: seguivo le gare anche quando non lavoravo più qui. Ma venti anni di esperienza non possono essere cancellati in quattro anni. Arriverò a ridosso del primo Gp, ma conosco il paddock e sarò pronto. Farò del mio meglio per fare un buon lavoro e adattare il mio stile al team, ma porterò anche la mia esperienza personale”. La base sono moto e piloti, Rins e Mir, che per Suppo sono “due ottimi piloti: non posso volere di più. Li metterò nelle condizioni di essere competitivi sin da sùbito”. LEGGI TUTTO