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    Nba, Morant trascina i Grizzlies al 10° successo di fila. Suns primi ad Ovest

    Nella notte Nba i Memphis Grizziles, trascinati dai 29 punti di Ja Morant, battono 116-108 i Golden State Warriors e centrano la loro decima vittoria consecutiva in regular season e confermano la loro quarta posizione nel girone Ovest. Williams chiude con 17 punti (massimo stagionale), gli stessi realizzati da Jones (letale da tre con il suo 5/5). Golden State perde contatto col match nell’ultimo quarto, dove segna solo 18 punti: non basta la tripla doppia di Steph Curry (la seconda in stagione): sono 27 punti con 8/21 al tiro, a cui si aggiungono 10 rimbalzi e 10 assist per il n°30 della squadra di San Francisco. Altra partenza da titolare e altri 20 minuti in campo per Klay Thompson che chiude con 14 punti, 5/13 al tiro, 3 rimbalzi e 3 assist. Vincono anche i Phoenix Suns, che hanno la meglio 99-95 sui Toronto Raptors: Booker chiude con 16 punti e il canestro del sorpasso a un minuto dalla sirena, Paul aggiunge 15 punti e 12 assist e così i Suns interrompono la striscia di sei successi dei Raptors. Non bastano a Toronto i 25 punti di Anunoby, i 22 di Siakam e i 21 di VanVleet: Suns che si confermano primi ad Ovest, con Toronto che invece vede interrompersi la striscia di sei vittorie di fila. Successo anche per i Chicago Bulls, che restano in test alla classifica ad Est grazie al 133-87 rifilato ai Detroit Pistons: DeRozan chiude con 20 punti, 12 rimbalzi e 7 assist, con Chicago che si gode il successo più ampio in stagione (ben 46 lunghezze di scarto). Decisivo il 17-0 di parziale arrivato nel terzo quarto che toglie i Pistons dalla gara. 
    Nba, Gallinari ko nel match coi Clippers
    Nba, colpo di Boston all’overtime
    Vincono Clippers e Wizards, Timberwolves ko
    I Los Angeles Clippers rimontano nell’ultima frazione e battono 87-85 i Denver Nuggets: sotto anche di 25 punti, i californiani approfittano di un’ultima frazione da 19 punti complessivi di Denver per portare a casa una vittoria pesantissima in chiave playoff. Protagonista Coffey con 18 punti e 7 assist. Non basta a Denver un Aaron Gordon ispirato da 30 punti e 12 rimbalzi, che sulla sirena sbaglia il tap-in che sarebbe servito per andare all’overtime e che si aggiunge a un Nikola Jokic da 21 punti, 13 rimbalzi e 8 assist con 9/14 al tiro. Vincono in volata anche i Washington Wizards, che superano 122-118 gli Oklahoma City Thunder grazie alla tripla a 30 secondi dalla fine di Caldwell-Pope: 29 punti per Kuzma e 22 con 10 assist per Dinwiddie, con il rookie Kispert in quintetto al posto dell’assente Beal: non bastano ai Thunder i 32 punti di Gilgeous-Alexander per evitare la quinta sconfitta di fila. Ko invece i Minnesota Timberwolves, sorpresi 128-125 dai New Orleans Pelicans: grande partita di Ingram che con 33 punti e 9 assist trascina i suoi al successo. Non bastano a Minnesota i 28 punti di Edwards, i 26 e 8 rimbalzi di Karl-Anthony Towns e i 18 con 10 assist di D’Angelo Russell. LEGGI TUTTO

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    Nba, i Suns travolgono i Lakers nonostante un super Lebron

    Nonstante i 34 punti di Lebron James, i Los Angeles Lakers vengono sconfitti in casa dai Phoenix Suns. terza sconfitta consecutiva per i ragazzi di Vogel, che pagano un parziale di 15-0 a cavallo tra il terzo e il quarto quarto. I Suns espugnano il parquet dello Staples Center per 108-90, trascinati da Davin Booker, autore di 24 punti.
    Ok anche Miami, New York e Dallas
    Vittoria anche per i Miami Heat, che sconfiggono nettamente Indiana Pacers per 125-96 con 26 punti di Herro e Robinson. Terza vittoria consecutiva per i New York Pelicans, che si impongono 111-97 sui Portland Trail Blazers. Protagonista del match è Brandon Ingram  con 28 punti, 8 rimbalzi e 8 assist. Successi anche per i New York Knics (105-91 sui Pistons) e per Dallas, che batte Minnesota 114-102. LEGGI TUTTO

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    Nba, ai Lakers non basta Lebron, Phoenix si impone 108-90

    Ai Los Angeles Lakers non bastano i 34 punti di Lebron James per evitare la terza sconfitta consecutiva. I Phoenix Suns si impongono sul parquet dello Staples Center per 108-90. La sfida si è decisa a cavallo tra il terzo e il quarto quarto, con gli ospiti capaci di realizzare un parziale di 15-0, risultato decisivo per la vittoria finale. Protagonista Davin Booker, autore di 24 punti.
    Vincono anche Miami, New York e Dallas
    Vittoria anche per i Miami Heat, che travolgono Indiana Pacers per 125-96 con 26 punti di Herro e Robinson. Terzo successo consecutivo per i Pelicans, che si impongono 111-97 sui Portland Trail Blazers. Decisivo con 28 punti con 8 rimbalzi e 8 assist, Brandon Ingram. Successi anche per i New York Knics (105-91 sui Pistons) e per Dallas, che batte Minnesota 114-102. LEGGI TUTTO

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    Nba: Suns inarrestabili, LeBron James non basta ai Lakers

    ROMA – Undicesima vittoria di fila per Phoenix nella notte italiana della regular-season dell’Nba. Sul parquet amico del Footprint Center, davanti a oltre 17mila spettatori, i Suns si impongono per 112-104 sui Dallas Mavericks orfani di Doncic, ai quali non bastano i 23 punti del lettone Porzingis (top-scorer della serata). Lo stesso numero di punti fa LeBron James, il cui rientro dopo otto gare di assenza non serve però ai Los Angeles Lakers per evitare il ko a Boston: i Celtics dilagano fino al 130-108 finale mettendo in mostra un Tatum in versione monumentale, autore di 37 punti. 
    Agli Warriors bastano le ‘seconde linee’
    Bastano invece  le seconde linee dei Golden State Warriors per espugnare la Little Caesars Arena di Detroit: i Pistons cadono per 105-102 sotto i colpi di uno scatenato Poole, a referto con un bottino personale di 32 punti. Successo casalingo per i campioni in carica dei Milwaukee Bucks, che piegano per 96-89 Oklahoma City Thunder con 21 punti del ‘bomber’ Antetokounmpo. Affermazione interna anche per i New Orleans Pelicans, che mettono al tappeto per 94-81 i Los Angeles Clippers con 26 punti del lituano Valanciunas. Il roster di coach Green perde però il 22enne brasiliano Louzada, sospeso per doping dalla National Basketball Association per 25 partite. Affermazione interne e di misura anche per Charlotte Hornets e Brooklyn Nets, a segno rispettivamente contro Indiana Pacers (121-118) e Orlando Magic (115-113); Chicago Bulls e Toronto Raptors fanno festa lontano da casa negli impianti di Denver Nuggets (108-114) e Sacramento Kings (89-108) LEGGI TUTTO

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    Nba: torna LeBron ma i Lakers vanno ko, nessuno ferma i Suns

    TORINO – Nessuno ferma Phoenix che ottiene l’undicesima vittoria di fila nella regular-season della Nba. Sul parquet amico del Footprint Center, davanti a oltre 17mila spettatori, i Suns si impongono per 112-104 sui Dallas Mavericks orfani di Doncic, ai quali non bastano i 23 punti del lettone Porzingis (top-scorer della serata). Lo stesso numero di punti fa LeBron James, il cui rientro dopo otto gare di assenza non serve però ai Los Angeles Lakers per evitare il ko a Boston: i Celtics dilagano fino al 130-108 finale mettendo in mostra un Tatum in versione monumentale, autore di 37 punti. 
    Golden State passa a Detroit, ok anche i Bucks
    Bastano invece  le seconde linee dei Golden State Warriors per espugnare la Little Caesars Arena di Detroit: i Pistons cadono per 105-102 sotto i colpi di uno scatenato Poole, a referto con un bottino personale di 32 punti. Successo casalingo per i campioni in carica dei Milwaukee Bucks, che piegano per 96-89 Oklahoma City Thunder con 21 punti del ‘bomber’ Antetokounmpo. Affermazione interna anche per i New Orleans Pelicans, che mettono al tappeto per 94-81 i Los Angeles Clippers con 26 punti del lituano Valanciunas. Il roster di coach Green perde però il 22enne brasiliano Louzada, sospeso per doping dalla National Basketball Association per 25 partite. Affermazione interne e di misura anche per Charlotte Hornets e Brooklyn Nets, a segno rispettivamente contro Indiana Pacers (121-118) e Orlando Magic (115-113); Chicago Bulls e Toronto Raptors fanno festa lontano da casa negli impianti di Denver Nuggets (108-114) e Sacramento Kings (89-108) LEGGI TUTTO

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    Problema Suns: proprietario accusato di razzismo e sessismo

    PHOENIX (Stati Uniti) -Nel 2004 Robert Sarver acquistò per 401 milioni i Phoenix Suns, oggi la franchigia vale 1,7 miliardi di dollari e lui rischia di dover abdicare. Stando al report di Jordan Schultz (Espn) il numero uno dei Suns (e delle Mercury) sarebbe stato accusato di razzismo, sessismo e molestie sessuali. Sarver, appresa la notizia, ha subito rilasciato una dichiarazione in sua difesa: “Sono completamente scioccato da alcune delle accuse avanzate da ESPN su di me, personalmente, o sulle organizzazioni Phoenix Suns e Mercury. Anche se non posso iniziare a sapere come rispondere a queste vaghe suggestioni per lo più anonime, posso certamente dirvi che alcune delle affermazioni che trovo completamente ripugnanti alla mia natura e non è mai accaduto nulla ai dipendenti dei Suns e Mercury”. L’Nba vuole vederci chiaro ed è già al lavoro, l’ultima volta che un proprietario fu investigato per un caso simile fu Donald Sterling (2014) bandito a vita dalla Lega. LEGGI TUTTO