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    Halep torna al Miami Open

    Simona Halep, ex n.1 WTA

    Simona Halep tornerà in competizione tra due settimane al Miami Open, WTA 1000 nella città della Florida. L’ha annunciato la rumena attraverso un post social, nel quale ringrazia gli organizzatori per la wild card che le permette di tornare in gara dopo la sospensione e poi squalifica per doping.
    “Sono entusiasta di annunciarvi che farò il mio ritorno sul WTA Tour tra due settimane al @miamiopen! Grazie al torneo per avermi dato questa opportunità e non vedo l’ora di tornare in campo e competere. Ci vediamo presto!” commenta la ex n.1 rumena.

    Ricordiamo che Halep ha ottenuto una risposta positiva al suo appello al TAS di Losanna, dove la sua tesi difensiva di un doping accidentale per un integratore contaminato è stata considerata valida, con la netta riduzione della squalifica da 4 anni e soli 9 mesi, peraltro già terminati nel luglio del 2023. Quindi può tornare immediatamente a competere, cosa che farà tra pochi giorni.
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    Halep: il CAS di Losanna accoglie il ricorso, la squalifica è ridotta a soli 9 mesi e può tornare alle competizioni

    Simona Halep il giorno dell’udienza a Losanna

    La lunga e tribolata diatriba giudiziale di Simona Halep è giunta al termine, e con esito positivo per la ex n.1 WTA rumena. Il CAS di Losanna ha accolto le tesi difensive di Simona, affermando che la squalifica per doping debba essere ridotta da 4 anni e soli 9 mesi, pertanto sino al 23 luglio 2023. Essendo quindi già terminato (e molti mesi…) il periodo di squalifica, Halep può tornare immediatamente alle competizioni.
    “La giuria del CAS ha stabilito all’unanimità che il periodo di squalifica di quattro anni imposto dall’ITF dovrebbe essere ridotto a un periodo di squalifica di nove mesi a partire dal 7 ottobre 2022, periodo che scade il 6 luglio 2023″. Pertanto l”International Tennis Integrity Agency (ITIA), visto il ricorso della tennista accolto dal tribunale, ha ridotto di conseguenza la squalifica.
    Simona fu trovata positiva a US Open 2022, ma si è subito dichiarata innocente, attivandosi con i tutti i mezzi a sua disposizione per difendere la sua posizione. Ha ricevuto molti attestati di stima, tra cui quello di Darren Cahill, attuale coach di Jannik Sinner e in passato nell’angolo della rumena. Simona ha dovuto sopportare anche un certo ritardo nell’essere ascoltata, ma alla fine l’ultimo grado di giudizio ha accolto la sua tesi difensiva, ossia di aver contratto la sostanza proibita (un anti anemico) per mezzo di un integratore contaminato, che le fu somministrato da un collaboratore di Patrick Mouratoglou, allora coach della giocatrice. Proprio l’allenatore francese si è preso la colpa del fatto.
    Nel frattempo Simona ha anche iniziato una causa milionaria contro l’azienda produttrice dell’integratore. A questo punto non resta che attendere il ritorno in campo di Halep, che ha continuato ad allenarsi, fiduciosa di poter dimostrare la sua innocenza.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Halep contrattacca: chiede 10 mln di dollari di risarcimento all’azienda produttrice dell’integratore “contaminato”

    Simona Halep a Losanna dopo l’udienza

    Arriva dagli Stati Uniti la notizia di una Simona Halep decisa a far valere a 360° le sue ragioni contro la squalifica per doping. Secondo quanto riporta ESPN, l’ex numero 1 del mondo ha fatto causa alla società canadese che ha prodotto l’integratore alimentare che, a suo avviso, le è costato una squalifica di quattro anni per doping. Halep chiede più di 10 milioni di dollari di risarcimento danni a Quantum Nutrition, che opera come Schinoussa Superfoods, dopo esser risultata positiva agli US Open 2022 con del Roxadustat rilevato nei suoi campioni. È un farmaco spesso utilizzato da persone anemiche, inserito nelle sostanze proibite della WADA perché può aumentare l’emoglobina e la produzione di globuli rossi, aumentando la resistenza degli atleti.
    Halep è attualmente impegnata nella sua difesa presso il CAS di Losanna. Ha affermato di aver usato integratori di Schinoussa durante il torneo di Flushing Meadows del 2022 e che il Keto MCT che ha preso era stato contaminato con Roxadustat, sostanza che non è presente sull’etichetta del prodotto. Per la due volte campionessa Slam la negligenza di Quantum e le false affermazioni secondo cui il suo integratore era legale hanno danneggiato la sua carriera ed immagine, per questo è scattata l’importante richiesta di danni presso un tribunale dello stato di New York.
    Quantum, con sede a Scarborough, Ontario, non ha risposto in merito a quest’accusa. Il suo fondatore ha dichiarato lo scorso ottobre al quotidiano canadese The Globe and Mail che Halep stava cercando un capro espiatorio e che la sua azienda sarebbe stata coinvolta per questo nel caso.
    L’International Tennis Integrity Agency, pur concordando sul fatto che la Halep non sapeva che l’integratore avrebbe potuto contenere Roxadustat, ha affermato che la contaminazione non avrebbe potuto spiegare la quantità di farmaco trovata nel suo campione di urina del 29 agosto 2022.
    In attesa del verdetto del CAS, Simona si è detta fiduciosa:  “Credo che la verità verrà fuori, il giorno in cui tornerò in campo arriverà presto”.

    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Halep: “Ho fiducia nel giudizio, la verità verrà fuori”

    Simona Halep, squalificata per 4 anni

    Simona Halep è ottimista che il processo d’appello, in corso a Losanna di fronte al Tribunale arbitrale dello sport contro la sua squalifica per doping, la scagionerà totalmente dalle accuse, ritenute dalla tennista rumena assurde e ingiuste. L’ex numero 1 del mondo è stata sospesa dall’ottobre 2022 per 4 anni per due distinte violazioni dei protocolli antidoping. Oggi ha parlato del caso davanti al Tribunale.
    “Mi hanno giudicato in base a degli scenari”, ha detto Halep, come raccoglie la agenzia Reuters. “Non ci sono prove. È semplicemente folle”. “Ho avuto la possibilità di difendere la mia posizione e credo davvero che la verità verrà fuori. Il giorno in cui tornerò in campo si avvicina”.
    A meno che il procedimento non scagioni totalmente Simona, la sospensione durerà fino al 6 ottobre 2026. La 32enne ex campionessa di Wimbledon è risultata positiva al farmaco Roxadustat agli US Open del 2022. Il Roxadustat è legittimamente utilizzato per il trattamento dell’anemia, ma è presente nell’elenco delle sostanze vietate della WADA come agente dopante poiché aumenta l’emoglobina e la produzione di globuli rossi. Nel maggio del 2023, Halep è stata colpita da un’ulteriore e separata violazione del programma antidoping relativa a irregolarità nel suo passaporto biologico da atleta.
    Nella sentenza iniziale, un tribunale indipendente ha accettato la spiegazione della Halep di aver assunto inconsapevolmente quella sostanza per colpa di un integratore contaminato, ma ha ritenuto che la causa del fallimento dei test fosse “probabile doping”. Si è poi appurato che quell’integratore incriminato le è stato somministrato inconsapevolmente da un membro dell’Accademia di Mouratoglou, come confermato dallo stesso ex allenatore della rumena. Il prodotto sarebbe stato contaminato, e questo avrebbe alterato i valori del sangue della campionessa.
    Nel suo ricorso, Halep chiede alla Corte Arbitrale dello Sport di annullare la decisione del Tribunale e di ridurre la sua sospensione. Al termine dell’udienza il collegio delibererà ed emetterà un lodo arbitrale contenente la propria decisione e le relative motivazioni.
    “Al momento non è possibile indicare un periodo di tempo per l’emissione della decisione”, ha affermato il TAS in una nota. “La decisione del collegio CAS sarà definitiva e vincolante, ad eccezione del diritto delle parti di presentare ricorso al Tribunale federale svizzero entro 30 giorni per motivi limitati.”
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Halep sarà sentita dal CAS il 7 febbrario 2024

    Simona Halep

    Si torna a parlare del caso Halep. La ex n.1 WTA rumena è attualmente squalificata per due violazioni al protocollo anti doping dell’ITIA (assunzione di un farmaco proibito, il roxadustat, e irregolarità nel passaporto biologico), ma sta continuando a lottare per dimostrare la propria innocenza. Per questo dopo la sentenza a lei sfavorevole, che la condanna ad uno stop fino al 6 ottobre 2026, ha deciso si appellarsi al CAS, Court of Arbitration for Sport. Finalmente il tribunale ha deciso le date dell’udienza: Halep sarà sentita dal 7 al 9 febbraio 2024.
    Questo il commento di Simona, affidato anche da una breve clip: “Sono felice di avere la opportunità di presentarmi davanti ad un tribunale indipendente e provare la mia innocenza”.

    With the news of her hearing Simona shared saying this:
    “The Court of Arbitration for Sport has decided hearings in my case to be between 7-9 February 2024. I am glad to have the opportunity to present and prove my innocence before an Independent tribunal. Thank you!”. pic.twitter.com/0JsWuEwAu3
    — Romanian Tennis (@WTARomania) December 12, 2023

    Halep fu trovata positiva a US Open 2022. Fin da subito ha fatto tutto quello che era in suo potere per provare la propria innocenza, affermando che la sostanza proibita era entrata nel suo corpo per colpa di un integratore contaminato. I suoi coach (tra cui Darren Cahill, attualmente nell’angolo di Sinner) hanno sostenuto la sua innocenza, e Patrick Mouratoglou si è preso la colpa per la faccenda, visto che l’integratore incriminato è stato proposto alla rumena da un membro del suo staff. Al momento tuttavia la sentenza è in vigore e Halep sta scontando la squalifica.

    Romanian tennis player Simona Halep has been suspended for a period of four years following breaches of the Tennis Anti-Doping Program.https://t.co/dO3PdIruyF pic.twitter.com/cLRU7EhkjY
    — International Tennis Integrity Agency (@itia_tennis) September 12, 2023

    Vedremo se il CAS, che ha sede a Losanna ed è attivo dal 1984 e riconosciuto dal CIO, ribalterà la sentenza a favore di Simona o la ex campionessa di Wimbledon dovrà scontare i 4 anni di squalifica. LEGGI TUTTO

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    Uno specialista francese scagiona Halep: “Stanno condannando una donna innocente”

    Simona Halep, squalificata per 4 anni

    Il caso Halep, squalificata per 4 anni da un tribunale indipendente dopo le due gravi violazioni al protocollo antidoping dell’ITIA (assunzione sostanza proibita più violazione del passaporto biologico) ha scosso profondamente il mondo del tennis. Alcune colleghe, in particolare Serena Williams e Eugenie Boucherd, non si sono riguardate nel commentare in modo acido la vicenda, ma in generale la condanna dell’ex n.1 rumena è insieme a quella di Maria Sharapova la più pesante nel mondo della racchetta, per la portata delle giocatrici coinvolte.
    Dopo la sentenza di condanna Simona ha postato un lungo messaggio social nel quale continua a processarsi innocente, pronta a fare qualsiasi cosa per dimostrare la propria estraneità al doping. In suo soccorso è arrivato l’autorevole parere del professor Jean-Claude Alvarez – direttore del laboratorio di tossicologia del CHU de Garches ed esperto giudiziario della Corte suprema francese. Contattato dalla romena per un’analisi dei suoi capelli, l’esperto a L’Equipe ha affermato che a suo parere Halep è innocente.
    “Si può pensare che tutto questo sia un brutto sogno”, ha detto Alvarez al giornale francese. “In questo momento stanno condannando una donna innocente. Stiamo commettendo un errore. Data la concentrazione che ha tra i capelli, non è possibile che abbia assunto il roxadustat in modo efficace. Simona Halep è venuta al laboratorio, le ho prelevato un campione di capelli. Aveva un livello molto basso, meno di 0,5 picogrammi per milligrammo nei capelli. Così sono andato a campionare l’unica paziente che ha un trattamento (di roxadustat, tre volte a settimana per l’insufficienza renale) con questa molecola in Francia e ho testato un suo capello: ha concentrazioni di 50 picogrammi per milligrammo”.
    “Il livello di roxadustat rilevato in Halep (nelle urine) è di 0,2 nanogrammi per millilitro. Questo valore non significa nulla. Potresti averlo se assumi integratori alimentari. Sono tutte sciocchezze” sentenzia l’esperto francese.
    Durante l’intervista, il professor Alvarez ha affermato che la fonte del roxadustat trovato nelle analisi di Simona Halep era un integratore di collagene “prodotto in Cina dove il roxadustat è molto molto comune”, assunto sotto forma di polvere mescolata con acqua. Questo trattamento può essere utilizzato per trattare il dolore ai tendini, ai legamenti e alle articolazioni.
    Alvarez accusa un cambio di rotta delle autorità anti doping nel caso Halep: “Sei mesi dopo, dicono che il suo campione di settembre è ‘leggermente doping’ (leggermente positivo), quando non era così sei mesi prima. Gli esperti hanno cambiato la loro interpretazione. Non riesco proprio a capirlo”, conclude lo specialista.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Halep si scaglia nuovamente contro la ITIA

    Simona Halep nella recente intervista a Tennis Majors

    Simona Halep attraverso un nuovo comunicato emesso ieri sera critica aspramente la ITIA (The International Tennis Integrity Agency) per il non poter essere ricevuta da un tribunale indipendente in merito alla sua sospensione dello scorso ottobre. La situazione della ex n.1 al mondo rumena si era aggravata dopo che l’agenzia aveva rilevato un’irregolarità nel suo passaporto biologico. Simona ha diffuso attraverso i suoi social network una lettera nella quale accusa l’agenzia di ritardare la sua udienza per essere giudicata da un tribunale indipendente, anche se questo non è ciò che l’organismo cerca di mostrare.

    pic.twitter.com/zflOtJzBjp
    — Simona Halep (@Simona_Halep) May 22, 2023

    “Ancora una volta sono estremamente scioccata e delusa dall’atteggiamento di ITIA. Mentre ITIA, attraverso il suo rappresentante, Nicole Sapstead, ha dichiarato pubblicamente 3 giorni fa che ITIA “si è impegnata a coinvolgere la signora Halep in modo empatico, efficiente e tempestivo”, allo stesso tempo, hanno chiesto ufficialmente alla Corte di ritardare la mia udienza per la terza volta. ITIA dichiara pubblicamente una cosa mentre privatamente ne fa un’altra. Ho ripetutamente richiesto la mia audizione e l’ITIA ha ripetutamente cercato di ritardarla. Quando smetterà? Ripeto la domanda. Ho diritto a una rapida udienza. Agire in questo modo è contrario al mio diritto”.
    Nei giorni scorsi anche il suo ex coach Patrick Mouratoglou aveva scritto un lungo messaggio sui social sostenendo le tesi difensive della Halep. LEGGI TUTTO

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    Simona Halep: di male in peggio, nuova indagine da parte dell’ITF

    Simona Halep nella foto

    La situazione di Simona Halep, la tennista rumena di fama mondiale, sembra andare di male in peggio. Dopo essere stata sospesa preventivamente a ottobre a causa di un controllo antidoping positivo al US Open 2022, Halep è ora di fronte a una nuova punizione da parte della Federazione Internazionale di Tennis (ITF). Questa volta, la sanzione è dovuta a delle irregolarità riscontrate nel suo passaporte biologico.
    Halep, 31 anni, è una delle figure più riconosciute nel mondo del tennis. La sua carriera è stata segnata da numerosi successi, tra cui la conquista della posizione di numero uno nel ranking mondiale. Tuttavia, la sua reputazione è stata gravemente danneggiata dalla recente serie di controversie legate al doping.
    La tennista rumena non è ancora stata processata per il suo controllo antidoping positivo di agosto. Questa nuova situazione aggiunge un ulteriore livello di complessità a uno dei casi di doping più mediatici di sempre. Non si tratta solo di un’atleta qualsiasi, ma di una ex leader mondiale del tennis.
    La Federazione Internazionale di Tennis non ha ancora rilasciato dettagli specifici sulle presunte irregolarità nel passaporte biologico di Halep. Tuttavia, è noto che il passaporte biologico è uno strumento utilizzato per monitorare eventuali variazioni sospette nei parametri biologici di un atleta nel tempo, che potrebbero indicare l’uso di sostanze dopanti.
    La carriera di Simona Halep è ora in bilico. La tennista, che ha sempre negato le accuse di doping, si trova ora ad affrontare non solo la possibile condanna per il controllo antidoping positivo, ma anche le conseguenze delle irregolarità nel suo passaporte biologico. LEGGI TUTTO