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    Roomy Catania alle finali di Coppa Italia Under 12 maschili e femminili

    Di Redazione Da oggi sino al 18 settembre la Pallavolo Roomy Catania sarà al via delle finali nazionali della Coppa Italia Under 12 S3, ad Assisi. La particolarità consiste nel fatto che la società siciliana sarà l’unica in Italia a essere rappresentata in entrambi i settori, maschile e femminile: “E di questo ne andiamo fieri – dice il direttore tecnico Giovanni Barbagallo – significa che abbiamo lavorato bene e che abbiamo creduto nello sviluppo del settore femminile Roomy Pink con grande passione“. Il dirigente della società etnea, fondata nel 1978 dal padre Antonio, augura ai due gruppi di vivere un’esperienza di sport e di vita significativa: “Merito dei nostri tecnici che ci danno l’anima e sono pronti a divertirsi con i nostri ragazzi in una finale nazionale, che rimane una grandissima opportunità. Soprattutto in una location come quella umbra, che profuma di storia“. La squadra femminile in Umbria sarà guidata da Maurizio Lopis e Clelia Mavilla; le atlete che scenderanno in campo saranno Olivia Renzi, Giulia Lucà, Eleonora Chimenti, Federica Tellini. La squadra maschile – guidata da Emanuela Pappalardo e Salvo Guzzetta – sarà composta da Andrea Maugeri, Edoardo Nicolosi, Lorenzo Asero, Niccolò Alessi. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’appello di Giovanni Barbagallo (Roomy Catania): “Salviamo le palestre scolastiche”

    Di Redazione
    Giovanni Barbagallo, direttore tecnico della Roomy Catania, lancia un appello per salvare le palestre scolastiche alla vigilia di una ripartenza che per molte società, in assenza di strutture adeguate, rischia di essere difficile se non impossibile. “Sta accadendo qualcosa di grave – scrive Barbagallo –: molte scuole trasformano le palestre in aule, senza aver valutato concretamente soluzioni alternative. Eliminare le palestre scolastiche, o parte di esse, significa negare il diritto all’attività motoria agli studenti, negare il diritto ad esercitare pienamente agli insegnanti di Scienze Motorie, eliminare spazi vitali per le associazioni sportive, quindi per i ragazzi, togliere l’occupazione ai lavoratori sportivi“.
    “La scuola – prosegue Barbagallo – deve avere più spazi per soddisfare le esigenze (temporanee) di distanziamento; bisogna trovare soluzione a questo problema, e le soluzioni sono tante: container, strutture prefabbricate, edifici comunali in disuso, tende da campo, didattica alternata scuola/web per gli alunni delle superiori. Prima di creare una bomba sociale, perché ridurre la possibilità di attività motoria significa alimentare problemi sociali e sanitari, che presto diventeranno ulteriori costi per la comunità, bisogna parlare del problema, ogni giorno, con i Ministri dello Sport, dell’Istruzione e della Sanità, gli Assessori allo Sport di Regioni e Comuni, i presidenti Coni e Fipav nazionali, regionali e territoriali, i presidi delle scuole, i docenti di Scienze Motorie, gli alunni, i genitori, gli enti di promozione, le associazioni sportive, i medici e i lavoratori sportivi“.
    Per sensibilizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sul problema, a Catania è stata organizzata anche una conferenza stampa per mercoledì 29 luglio.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO