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    Nissan, l'a.d. Toro: “Aspettative alte per nuova Qashqai”

    QASHQAI, TERZO C-SUV PER VOLUMI DI VENDITA NEL 2020
    Cresce l’attesa per la nuova Nissan Qashqai: qual è la sua aspettativa per il mercato italiano?
    “Qashqai è una vettura unica nel suo genere, capace all’epoca, di creare un nuovo segmento, quello dei C-Suv, e influenzare in maniera profonda il mercato automobilistico mondiale. Siamo confidenti che la sua terza generazione, che lanceremo sul mercato nella tarda primavera, sarà un successo, grazie ai nuovi propulsori elettrificati efficienti e a basse emissioni, tra cui il sistema e-Power al suo debutto in Europa; al design moderno e dinamico, all’innovativo sistema di assistenza alla guida ProPilot che si arricchisce di nuove funzionalità con il navy link e i sistemi di connettività avanzata. Le aspettative sono quindi alte e partiamo da una posizione di forza. In Italia, nel 2020, Qashqai è stato il terzo modello C-Suv per volumi di vendita ed è riuscito ad aumentare la sua quota di mercato nel canale privato, una circostanza assolutamente straordinaria considerato sia il suo ciclo di vita – l’attuale generazione è stata lanciata nel 2014 – che la mancanza attuale di motorizzazioni elettrificate. Dal debutto nel 2007, sono oltre 3 milioni i Qashqai venduti in Europa, cioè il 50% dei volumi totali Nissan. Nel mondo sono oltre 5 milioni”.
    Nuova Nissan Qashqai, leggete qui le prime anticipazioni
    Cosa rappresenterà l’introduzione della tecnologia e-Power?
    “Il Nuovo Qashqai sarà la prima vettura in Europa ad introdurre questo esclusivo sistema, costituito da un motore elettrico che muove le ruote della vettura e un motore benzina usato esclusivamente per generare elettricità, con la sola ricarica alla pompa della rete carburante. Questa soluzione unisce la guida emozionate tipica delle elettriche, con l’accelerazione brillante a ogni velocità, oltre a bassi consumi ed emissioni, del motore termico che lavora sempre nel suo range ottimale. Il sistema gode di un’esperienza pluriennale di successo in Giappone sui modelli Note e Serena. Il binomio Qashqai/e-Power unisce la vettura Nissan più venduta in Europa e la tecnologia Nissan di elettrificazione più innovativa e accessibile. E l’e-Power diventa la migliore alternativa al Diesel e la migliore transizione da motore termico a elettrico. Senza dimenticare che su Qashqai non mancherà una versione con il turbo benzina 1.3 mild hybrid”.
    PRIMI BILANCI PER IL FUTURO
    Cosa ha dato a Nissan il 2020 appena finito?
    “E’ stato un anno in cui abbiamo compreso la centralità dell’auto per gli spostamenti. E per questo abbiamo rafforzato il nostro appeal sul cliente privato con le nostre offerte di servizi finanziari e di assistenza alla vendita e in post vendita, creando una linea continua tra piattaforme online e offerta in concessionaria. Abbiamo accelerato la digitalizzazione di nostri processi e oggi, grazie ai servizi Nissan Shop@Home, i clienti possono acquistare una vettura dal proprio salotto. Ma non solo, da PC o da dispositivo mobile possono configurare la vettura o cercarne una in pronta consegna, fare simulazioni di finanziamento, chattare con un consulente alle vendite, prenotare un test drive.
    Abbiamo poi introdotto una modalità di test drive unica nel mercato, la prova della Nissan Leaf di 48 h gratuita per avvicinare i clienti al piacere della guida elettrica. In più, abbiamo messo a loro disposizione “Promessa Nissan”, un pacchetto di servizi di assistenza unico nel mercato, che va dalla vettura di cortesia gratis per ogni intervento in officina, al traino gratuito sempre, il check-up gratuito prima di ogni intervento e il miglior rapporto qualità prezzo nel raggio di 5 km dalla concessionaria Nissan. A livello di prodotti, oltre ai successi di Qashqai, è stato completamente rinnovato Juke, uno dei veicoli trainanti del segmento dei Crossover compatti, che come Qashqai ha aumentato la propria quota di mercato a privato. Dalle analisi costatiamo che il cliente ci sceglie sempre più per la nostra affidabilità e per “la tecnologia democratica”, come gli avanzati sistemi di connettività di Juke e Leaf, la tecnologia e-Pedal nell’elettrico e il sistema di assistenza alla guida avanzato ProPilot su tutti i crossover e su Leaf”.
    Cosa si aspetta dal 2021?
    “Abbiamo in programma importanti lanci con un’intera gamma elettrificata: oltre al nuovo Qasqhai, lanceremo Ariya, il primo crossover totalmente elettrico con un posizionamento premium e grandi dotazioni di ADAS e connettività. Inoltre, Micra sarà disponibile anche in versione GPL, soluzione molto apprezzata dai clienti del segmento. Per Juke abbiamo da poco annunciato l’arrivo della versione speciale Enigma con eleganti dettagli di stile, primo modello Nissan compatibile con Amazon Alexa. X-Trail continuerà ad essere la nostra offerta per la famiglia e l’avventura con la tecnologia 4WD, l’opzione 7 posti e la versione speciale Salomon”.
    Qual è il presente e il futuro di Leaf?
    “Nel 2010 quando lanciammo Leaf, un’auto 100% elettrica, svelammop la nostra idea di mobilità del futuro. Oggi ci sono oltre 500.000 Leaf nel mondo e questo segmento cresce a ritmi sbalordivi in Europa e nel mondo, confermando il nostro approccio pionieristico. Abbiamo da poco lanciato il programma EV Care, dedicato alla diffusione della mobilità elettrica che oltre al test drive gratuito di 48 ore, offre anche l’installazione gratuita della wall box di ricarica e un’app per individuare i punti di ricarica in Italia.
    In termini di offerte commerciali, insieme a Enel Energia ed Enel X abbiamo appena creato E-ASY ELECTRIC, la soluzione integrata per offrire ai clienti che acquistano una nuova Leaf vantaggi economici per la ricarica del veicolo e per la fornitura di energia domestica e professionale, che arrivano fino a 10.000 km gratis di mobilità elettrica. Oltre a Leaf, su cui continuiamo a puntare nel 2021 sono in arrivo nuovi modelli elettrificati entro il 2023 (8 modelli elettrici al livello globale). Parliamo di 1 milione di vendite elettrificate che per l’Europa che vuol dire il 50% delle vendite totali a medio termine”.
    INCENTIVI AUTO
    Soddisfatto degli incentivi, come li giudica?
    “Riguardo a quelli per l’acquisto dell’elettrico, penso sia necessario renderli stabili e duraturi nel tempo, chiaro fattore di successo nei Paesi in cui il peso dell’elettrico è ben superiore a quello sul mercato italiano, proprio perché gli schemi di supporto governativo hanno sempre avuto una durata per lo meno quinquennale. In Italia non siamo che all’inizio ed un piano quinquennale mi sembra il minimo. Quando si raggiungerà un peso del 15% del mercato elettrico sul totale, si potrà pensare ad una “maturità tecnologica” raggiunta, sulla base della quale le Case potranno andare avanti in maniera autonoma, fino ad allora si dovrà contare su appoggio governativo.
    In merito agli incentivi per i veicoli con motore termico, saluto la loro conferma per il 2021 con soddisfazione, visto che ci consentiranno di rottamare auto con più di 10 anni, quindi insicuri e con alte emissioni inquinanti, permettendoci di ridurre l’età media del nostro parco circolante, che supera gli 11 anni, ben lontana dagli 8 anni del Regno Unito, i 9 della Francia e i 9,5 della Germania, essendo tra l’altro aumentata di ben 4 anni negli ultimi 13”.
    Quali sono i problemi da affrontare per un dirigente in un momento delicato come l’attuale?
    “Oggi la più grande sfida è intercettare e anticipare le esigenze dei clienti e mettere in campo azioni rapide ed efficaci, ricordandosi di mettere sempre in cima ai propri pensieri: clienti finali, concessionari e personale aziendale. In questa fase di transizione ci vuole visione strategica per costruire e prevedere il mercato, nella fattispecie in Europa dove è particolarmente maturo e competitivo, ma anche molta agilità per fronteggiare i cambiamenti imposti da norme sempre più stringenti in termini di emissioni. La sfida ambientale e tecnologica è onerosa ed è fondamentale che si guardi agli esempi di successo in Europa, puntando a comuni interventi aziendali e regolatori e a convergenza di sforzi per favorire la mobilità dei cittadini in modalità privata e pubblica”.
    PARTNERSHIP CON RENAULT
    Come si sta riequilibrando l’alleanza con Renault e Mitsubishi e cosa rappresenta in concreto per voi in termini di prodotto, piattaforme, tecnologie?
    “L’Alleanza è una partnership strategica ed operativa che si sta rafforzando, garantendo un forte vantaggio competitivo in un panorama automobilistico mondiale in continua evoluzione. Il nuovo business model presentato a maggio 2020 ci consente di trarre il meglio dagli asset e dalle capacità di performance delle singole aziende, continuando nel contempo a costruire sui rispettivi brand. Le tre aziende dell’Alleanza coprono tutti i segmenti di veicoli e tutte le tecnologie, in tutti i Paesi, per recare vantaggio ad ogni singolo cliente, incrementando al tempo stesso le rispettive competitività, redditività attraverso il rafforzamento delle sinergie. Un esempio su tutti: nel 2019 si contavano 100 modelli tra Nissan, Renault e Mitsubishi, di cui solo il 9% su piattaforma comune.
    Nel 2025 i modelli totali saranno 80 di cui il 48% su piattaforma comune. Questo vuol dire un -40% nei costi di sviluppo di nuovi modelli. La condivisione riguarderà anche i propulsori, l’architettura elettronica, le tecnologie di guida autonoma e connettività. L’ Alleanza ha prodotto, nell’ultimo anno disponibile, 10,16 milioni di vetture, di cui Nissan 5,18 milioni, a fronte di 3,75 milioni di Renault e di 1,23 milioni di Mitsubishi. Nissan continuerà ad essere la marca di riferimento a livello mondiale dell’Alleanza per il segmento C-SUV, oltre che per la guida autonoma, la tecnologia e-POWER & e i veicoli elettrici nei segmenti C/D”.
    Come pensa di lavorare sulla rete?
    “Come già detto, i concessionari sono uno dei nostri tre clienti principali, ma anche e soprattutto l’unico soggetto di intermediazione tra noi e il cliente finale. La digitalizzazione dei processi ha valorizzato il loro fondamentale ruolo nella strategia commerciale di Nissan. Infatti, la capacità di adattare le organizzazioni, i ruoli e le attività a un mondo che cambia velocemente è la migliore risposta alle nuove esigenze e abitudini dei clienti, rafforzando così la loro immagine e quella del marchio Nissan sul territorio. Il nostro obiettivo è quello di mettere la rete nelle condizioni di lavorare bene, grazie prodotti, servizi, soluzioni finanziarie che rappresentino delle leve efficaci per competere al meglio.
    Approfitteremo del lancio del Qashqai e di ARIYA per formare tutta la nostra rete sulle nuove motorizzazioni elettrificate ed elettriche, affinché possano spiegare ai nostri clienti e a chi si avvicina al nostro Marchio i vantaggi di acquistare o ri-acquistare una vettura Nissan. Inoltre, in considerazione che il mercato dell’usato è stato meno impattato dalla pandemia di quello del nuovo, stiamo accelerando l’implementazione del nostro programma relativo al veicolo usato, Nissan Intelligent Choice, anch’esso dotato di alcuni elementi molto importanti per i clienti, come la vettura di cortesia gratuita, l’assistenza stradale gratuita e il check up gratuito a 12 mesi”.
    ARIYA, CROSSOVER COUPé 100% ELETTRICO
    Ariya sarà il Qashqai elettrico?
    “Ariya e Qashqai sono vetture diverse fra loro rivolte a target di clienti diversi sia per tipologia che dimensione. Ariya è un crossover coupé 100% elettrico, spazioso, dalle prestazioni esaltanti e ricco di tecnologia, una vettura pensata per un cliente molto sensibile all’innovazione, al piacere di guida e al lusso. Il nuovo Qashqai è equipaggiato con propulsori elettrificati, tecnologia d’avanguardia in termini di assistenza alla guida, sicurezza, connettività, il tutto mantenendo dimensioni compatte e si conferma la vettura ideale per la guida dentro e fuori la città. Un altro punto di forza di Qashqai che ha contribuito a suo successo, e che vogliamo conservare, è la sua accessibilità, per offrire ai nostri clienti un ottimo rapporto “value for money”.
    Nissan Ariya, ultimi test prima del lancio LEGGI TUTTO

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    Rossini FlashUp Hi Vis, il giubotto luminoso a LED che illumina la sicurezza

    La rivoluzione delle giacche luminose inizia da Rossini. L’azienda bergamasca, con più di 50 anni di esperienza nella progettazione e produzione di abbigliamento da lavoro in sicurezza, insieme a Osram, ha creato FlashUp Hi Vis, la prima giacca Rossini a visibilità attiva dotata di LED integrati, oltre che ai tradizionali elementi riflettenti.

    L’azienda ha cambiato nel corso degli ultimi anni il suo approccio nei confronti dello sviluppo di nuove linee e prodotti funzionali grazie alla scelta di avvalersi di una struttura interna di Sviluppo Prodotto, responsabile della progettazione della nuova FlashUp Hi Vis. Il tutto in partnership con Osram, leader globale nella produzione d’illuminazione.
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    Come si attivano i LED
    Sviluppato come giubbotto da lavoro, ma adatto per le sue caratteristiche anche agli sportivi che si muovono di sera e in condizioni di poca luce, FlashUp offre quella che viene definita visibilità attiva: dispone di led frontali e posteriori perfettamente integrati con il suo design.
    Per attivarli basta premere il push button inserito all’interno: in 3 secondi le luci si accendono (e spengono) grazie al power bank collegato al sistema cavi, e ci si rende perfettamente visibili a distanza, al buio e in condizioni climatiche avverse, come ad esempio nebbia e pioggia.
    “Alcune situazioni possono essere più pericolose di altre per i lavoratori: pensiamo a chi lavora in esterno e in condizioni di buio o semioscurità, ma anche a tutte le categorie di sportivi che per desiderio e necessità praticano all’aria aperta e magari la sera: motociclisiti, escursionisti, ciclisti, utilizzatori di monopattini elettrici. Generalmente l’abbigliamento protettivo da esterno è caratterizzato da elementi riflettenti: tecnologia funzionale alle esigenze di mercato e rispondente alla normativa EN20471 ma che presenta un grosso problema: devono essere illuminati da una fonte esterna di luce per rendere visibile la persona che lo indossa”, dichiara Paolo Magoni, Production & Innovation Manager di Rossini.
    “Per questo in Rossini abbiamo sviluppato una tipologia di giubbotto a protezione attiva, mossi dal desiderio di ridurre ulteriormente i rischi professionali e di rendere più sicuro lo stare in esterno, di sera. Abbiamo lavorato diversi mesi prima di arrivare al prodotto finito. Per i LED ci siamo affidati a Osram: i dispositivi sono conformi alle direttive RoHS e REACH, certificati ISO 9000/9001 e offrono illuminazione omogenea e a lunga durata e alimentazione tramite power bank”.

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    Rossini FlashUp Hi Vis, ecco il giubbotto lumisoso con LED integrati

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    Quanto costa
    Il giubotto è 100% Made in Italy, realizzato in tessuto softshell, traspirante e resistente all’acqua, con un fit confortevole e pratico, nonché dispositivo di sicurezza certificato EN 20471:2017, classe 2 con bande rifrangenti applicate, testato secondo DIN EN 60598.
    È disponibile in due varianti colore (blu e giallo – blu e arancione alta visibilità) e offre fino a 8 ore di vita per le batterie e fino a 2500 ore di servizio garantite dalle guide di luce. Il modulo è lavabile insieme alla giacca (lavaggio fino a 60° C): il prodotto è garantito fino a 20 cicli di lavaggio. Flashup Hi Res è disponibile nei negozi specializzati in abbigliamento da lavoro ad un prezzo consigliato al pubblico di 199,00 euro. LEGGI TUTTO

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    Opel Crossland, ecco il test su strada

    Dopo Corsa, è Crossland l’Opel più venduta. Cosa conquista di questa vettura? Il fatto di essere un modello di sostanza, non così tecnologico come il bestseller ma che decisamente pratico. Un esempio? Il prezzo: si parte da 20.850 euro al netto delle promozioni.

    CROSSLAND: CARATTERISTICHE E LISTINO
    Ha perso la X nel nome perché è diventata più stradale, affianca Mokka, rispetto alla quale è più grande (4,21 metri di lunghezza contro 4,15 metri), Crossland fa esordire il nuovo frontale Vizor: il trapianto è ben riuscito.
    Una volta a bordo, si apprezza lo spazio: offre la seconda fila scorrevole di 15 centimetri e un bagagliaio che può arrivare, con 5 persone a bordo, a 520 litri di capacità di carico. Crossover, ma con spazi da monovolume.
    Non ci sono motorizzazioni ibride, la scelta è tra i benzina 3 cilindri 1.2 litri da 83, 110 a 130 cavalli e i 4 diesel 1.5 litri da 110 e 120 cv, vicine, ma con netta differenza di coppia: 250 e 300 Nm. Sono tutti Euro 6D. Nel nostro test abbiamo provato il motore a gasolio da 110 cavalli, con cambio manuale.
    COMFORT SU LUNGHI VIAGGI, GUIDA PIACEVOLE
    Apprezzando un buon equilibrio generale. La seduta, più alta di 10 centimetri rispetto a una Corsa (e regolabile in altezza sempre di 10 cm) è funzionale, per visuale e postura, grazie alle poltrone certificate AGR (Aktion Gesunder Rücken).Nella sostanza Crossland è una trazione anteriore per famiglie. Votata al comfort anche su lunghi viaggi. Il cambio manuale è preciso (l’automatico in opzione per le versioni più potenti) e la sesta marcia adatta alle percorrenze autostradali.
    Nulla di rivoluzionario, molto di pragmatico. Fluida e più piacevole, con lo sterzo che è stato affinato. Pronta, non mette mai in apprensione, anche perché c’è la funzione dell’Intelligrip che regola la trazione su sabbia, fango e neve in condizioni di emergenza.
    Percorso urbano, extra-urbano, autostrada: Crossland diesel si è assestata su una media di 18 km/litro, prestando attenzione alla guida non al consumo. Un risultato notevole.
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    Opel Crossland 2021: foto LEGGI TUTTO

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    Torino, inaugurato il nuovo hotspot per tamponi rapidi in auto

    Attivato questa mattina, presso il parcheggio del Piazzale Caio Maio di Torino, uno dei due nuovi hotspot accessibili in auto per effettuare i tamponi rapidi anti-Covid. La Regione Piemonte ha disposto l’implementazione di oltre 70 postazioni in tutto il territorio, di cui due nel capoluogo.

    TAMPONI RAPIDI E MOLECOLARI
    Insieme a quello presente alla piscina Sempione, l’hotspost di Piazzale Caio Maio sarà utile ai cittadini per verificare le eventuali positività al Coronavirus in tempi rapidi: i risultati, infatti, sono disponibili in 15 minuti e, in caso di presenza del virus, vengono attivate immediatamente le misure di isolamento previste dal protocollo sanitario e viene effettuato già presso la postazione il tampone molecolare di conferma.
    PROGETTO SCUOLA SICURA E PARTNER
    I due nuovi hotspot supportano il progetto Scuola Sicura e stamattina, all’inaugurazione, il presidente Cirio ha ringraziato i partner dell’iniziativa: i medici di famiglia, ASL Città di Torino, GTT Gruppo Torinese Trasporti, Associazione Italiana Cuore e Rianimazione e la Fondazione La Stampa Specchio dei tempi.
    HOTSPOT, LE ALTRE POSTAZIONI
    Gli altri punti nella regione sono a Novara, Vercelli, Borgosesia, Nizza Monferrato, Omegna, Orbassano, Avigliana, Carmagnola, Cavagnolo, Moncalieri, Pinerolo, Venaria Reale, Valenza Po, Tortona, Acqui Terme, Borgomanero, Mondovì, Savigliano e Ponderano.
    Bonus auto, arrivano gli incentivi 2021 LEGGI TUTTO

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    Stellantis, ambizioni e obiettivi tracciati da Tavares

    Tra importanti novità e molte conferme, quella che il nuovo AD di Stellantis ha tenuto oggi si è rivelata una conferenza stampa decisa. Da vero anfitrione e comandante di un nuovo gruppo automotive, che sulla carta è il quarto al mondo ma che punta più in alto, Carlo Tavares ha anticipato quelli che saranno i punti di sviluppo e dando anche delle garanzie future tra cui anche di non chiudere nessuno stabilimento in Italia.

    Tavares ha confermato la volontà di lavorare su tutti i brand, i quindici che ora ha in portafoglio Stellantis, senza dimenticarne nessuno e ammettendo che in passato su alcuni marchi non è stato investito abbastanza. A conferma di quanto ha dichiarato, nel complesso ma funzionale organigramma, tra le novità troviamo Jean-Philippe Imparato brand chief executive officer di Alfa Romeo dopo l’egregio lavoro che ha svolto per anni in Peugeot, a conferma che il gruppo vuole lavorare sui brand importanti che erano stati poco sviluppati.
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    Scorrendo i nomi del board si ha anche la conferma che Stellantis è un Gruppo a trazione francese più che italiana, considerando che tutto il team sarà composto da quattromila persone provenienti da 150 Paesi. Ai nostri top manager è stata affidata la guida principalmente dei brand italiani Lancia, Fiat e Maserati oltre a figure come Silvia Vernetti come Global Corporate Office nel board Stategic and Performance.
    Tavares ha anche parlato di prodotti, con 39 modelli elettrificati entro la fine del 2021 e con un chiaro indirizzo verso un futuro con propulsioni a zero emissioni. Certamente oggi le sinergie non mancheranno ma anche le sovrapposizioni di brand. Sarà necessario un attento lavoro di marketing e posizionamento di ciascuno.
    La collocazione dei brand è stata chiara con Jeep come Global Suv;gli americani sono Chrysler, Doge e RAM; i brand “centrali” sono Citroen e Fiat; i tradizionali alti Peugeot e Opel & Vauxhall; i premium Alfa Romeo, DS e Lancia; lusso Maserati.
    Un organigramma tattico che non lascia dubbi su come gli uomini del comandante Tavares dovranno operare per far crescere Stellantis grazie a sinergie per 5 miliardi di euro di cui l’80% sarà possbile – ha dichiarato il manager portoghese – già nei prossimi quattro anni. Ora dopo i proclami tutti a lavorare a testa bassa perché la strada da fare per risollevare certi brand come Lancia e Alfa Romeo non è poca e per ora si lavora su questi prima di pensare di crearne o “resuscitarne” altri. L’era Tavares in Stellantis parte oggi.
    Buon lavoro! LEGGI TUTTO

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    Horizon Automotive, ecco il Mobility Hub per aziende e privati

    Formule di noleggio tradizionali e le nuove configurazioni della mobilità che si intrecciano per i privati ma anche per le piccole, medie e grandi imprese: è questo ciò che si prefigge di essere Horizon Automotive, primo Mobility Hub in Italia dedicato ad aziende, liberi professionisti e privati.

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    Il primo Mobility Hub italiano
    Nato a inizio 2020 come start-up dalle realtà concessionarie Denicar e Autorigoldi, oggi Horizon può contare su 2 sedi, 24 punti di assistenza diretta, una capillare copertura del territorio nazionale grazie ad accordi specifici, 7 partner ufficiali di noleggio a lungo termine e una flotta di 300 auto sostitutive. Vanta inoltre già un importante pacchetto di clienti con oltre 1.000 ordini ricevuti per un totale di oltre 3.000 vetture. E in un momento come questo, in cui l’automotive si evolve e i clienti ricercano figure in grado di affiancarli nel processo di cambiamento in atto, sia in termini di tecnologie che di soluzioni innovative per la gestione della flotta, Horizon interviene e si pone come protagonista.
    “Premium Mobility Experience”
    Lo fa ponendo attenzione al servizio, alle tecnologie ecosostenibili, agli innovativi sistemi di sicurezza delle vetture, e non solo. Perché Horizon va a presidiare zone di mercato che finora in Italia non erano ancora state occupate, fornendo una cosiddetta “Premium Mobility Experience”. Anche grazie al lancio a breve di un’innovativa piattaforma web, Horizon ad esempio vuole fornire le più flessibili soluzioni di mobilità a noleggio totalmente integrate con una rete di concessionari e centri assistenza di proprietà. Si pone inoltre come “contenitore di partner”, garantendo un’offerta innovativa di Mobility Experience, associata ad un servizio di gestione del cliente completo: ognuno potrà trovare la sua personale soluzione di mobilità fatta su misura. Ciò permette al cliente sia la minimizzazione degli oneri nella gestione della vettura, sia l’opportunità di colmare le criticità nell’esperienza e nel servizio ad oggi presente nella filiera del noleggio.
    Vetture elettrificate e infrastrutture
    Horizon Automotive è inoltre specializzata nell’offerta di mezzi con tecnologia elettrificata, dalle auto mild e full hybrid, plug-in ed elettriche, con le soluzioni più idonee sia per la scelta dell’auto che della relativa tecnologia: tutto ciò grazie anche attraverso la possibilità di accedere ad un’infrastruttura di ricarica grazie ad una rete di proprietà e a diverse partnership con le principali utilities. Un innovativo strumento online di comparazione, infine, consente al cliente di ottimizzare i propri processi di acquisto, ricercando le migliori offerte sul mercato e proponendo le soluzioni più efficaci. LEGGI TUTTO

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    Mercato auto usate, il settore guarda con fiducia al 2021

    Da un lato, la pandemia che ha bloccato per mesi e mesi il commercio automobilistico e messo in ginocchio il settore, che ha purtroppo caratterizzato il 2020; dall’altro lato, un 2021 da guardare invece con rinnovato ottimismo: è il quadro che emerge dall’analisi compiuta da BCA Italia, prestigioso operatore del remarketing auto.

    Dealer e trader: soddisfatti o no?
    BCA Italia ha chiesto ai dealer (suoi partner) e ai trader dell’usato (suoi clienti) un bilancio del 2020 e una valutazione sul 2021. L’indagine, svolta a fine anno, è stata realizzata sulla base di questionari strutturati. Ne è venuto fuori il macro-dato dei dealer soddisfatti o parzialmente soddisfatti nel 72% dei casi, mentre i trader lo sono al 48%. Ma scendiamo nel dettaglio.
    2020: bilancio negativo e reazione
    Per quanto riguarda il 2020, i dealer hanno gestito l’emergenza in modo proattivo: il 2020 ha rappresentato l’occasione per rivedere i processi e accelerare la digitalizzazione delle concessionarie (è accaduto nel 90% dei casi). E a fronte di una maggiore richiesta di usato, i trader si sono trovati alle prese con una relativa scarsità di prodotto, e con l’aumento del prezzo delle vetture da rivendere. Per rispondere a questa criticità, nel 2020 il 33% di essi ha aumentato gli acquisti di usato online.
    Mercato automotive, calo del 28% in tutto il 2020
    2021: cresce l’ottimismo
    Positivi invece i dati del 2021. I dealer sono i più ottimisti: oltre il 70% pensa che la situazione si stabilizzerà. Anche il 57% dei trader dell’usato si aspetta una crescita, ma con un maggior tasso di incertezza: il 33% degli intervistati infatti ritiene non sia possibile fare previsioni.
    Incentivi auto: valutazioni
    L’indagine BCA Italia ha toccato anche uno degli argomenti più interessanti del recente periodo, quello relativo agli incentivi auto varati nel 2020. A tal proposito, il 67% dei dealer ritiene non fossero adeguati, il 43% sostiene fossero bassi sulle motorizzazioni più richieste (in particolare sui modelli Euro 6 di ultima generazione), il 57% li avrebbe estesi anche al mondo dell’usato e il 79% avrebbe voluto una durata almeno semestrale.
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    L’usato a zero emissioni
    Riguardo il tema dell’usato elettrico, è emersa una certa preoccupazione: da un lato, il 52% dei dealer e il 50% dei trader considerano i modelli ibridi e elettrici a batteria il futuro del mercato; dall’altro, circa un terzo dei dealer registra difficoltà a vendere i modelli elettrificati ricevuti in permuta. LEGGI TUTTO

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    Stellantis, parola a Tavares: “Rilanciamo Alfa Romeo e Maserati”

    “Oggi Inizia di nuovo viaggio entusiasmante, non una mossa difensiva. Cercare di essere competitivi, cogliere le opportunità e diventare leader della mobilità”.
    “L’unione consentirà sinergie per 5 miliardi di euro, di cui l’80% sarà possibile già nei prossimi quattro anni. Creeremo un valore di 25 miliardi di euro, che è la base di questa fusione”.
    “Nove comitati per ogni area di lavoro, per sfruttare ogni diversità anche se ognuno deve rimanere quello che è. La diversità è una carta vincente, un asso in un mondo fatto di diversità, a volte difficile da capire, composte da molto sfaccettature. E un’organizzazione di questo tipo ci consentirà di capire meglio il mondo. Un team di oltre 400.000 persone di 150 nazionalità”. 
    Sondaggio: il Governo italiano deve diventare azionista di Stellantis?
    “Abbiamo 15 brand iconici, con ampia diversità di modelli. Un portafoglio e una copertura di marchi per poter essere sul mercato nel momento giusto per raggiungere i nostri obiettivi.
    Il punto di partenza è ottimo abbiamo la capacità di fare grandi cose nel futuro.
    Obiettivi nel lungo termine, dobbiamo andare oltre superare le aspettative dei clienti, dobbiamo contribuire al benessere delle società nelle quali operiamo. Servirà raggiungere la neutralità carbonica, sarà il fulcro, la colonna portante del nostro piano strategico”. 
     – Stellantis vola all’esordio a Wall Street, con i titoli che salgono dell’11% – 
    “Abbiamo un portafoglio di 15 marchi iconici, su alcuni non abbiamo investito così tanto. Ci saranno opportunità di business per alcuni brand che potranno avvalersi delle sinergie e rilanciarsi, ci saranno modelli sorelle o cugine. Ci focalizzeremo su questi brand esistenti, puntando su una loro crescita redditizia come abbiamo fatto sul mercato americano”.
    “Altri vincoli al settore automobilistico non sarebbero più sopportabili. Abbiamo tecnologie. Capacità produttiva in termini di elettrificazione ma dobbiamo farevin odo che siano accessibili rispetto alle possibilità di spesa dei clienti. La domanda è: i cittadini si possono permettere questa scelta? Ma è una domanda da sottoporre ai Governi, noi diamo solo un supporto produttivo, tecnologico”.
    “Non vogliamo escludere nulla a priori. I risultati registrati in Cina finora sono deludenti. Stiamo facendo un’analisi per capire le cause di questa situazione, abbiamo un team dedicato che dovrà proporre una nuova strategia vincente. Non escludiamo nulla, aspettiamo l’esito di questa analisi. Vogliamo capire problemi e criticità, dovremo fare di più e meglio”.
    “Per l’Italia la buona notizia è che Stellantis farà da scudo, da protezione per alcuni stabilimenti, non rappresenta un rischio. L’impegno a non chiudere nessuno stabilimento produttivo, lo ribadisco fermamente. Le cose devono essere chiare dall’inizio, ogni singolo brand va posizionato in maniera corretta per definire il proprio target. Non sono le sinergie che metteranno a repentaglio i posti di lavoro, anzi sono appunto uno scudo, tutelano l’occupazione. Il problema sono i prezzi, quelli mettono sotto pressione l’occupazione, oppure certe normative che riducono i margini. Se non si riesce a riequilibrare l’erosione dei margini, allora nascono i problemi. Ma per noi è tutto il contrario, dobbiamo fare economie di scala. Come migliorare l’approccio operativo senza ridurre l’occupazione”.
    “Pensiamo di poter fare con i nuovi modelli Fiat quello che abbiamo fatto in Germania con la nuova Opel Corsa. E’ la direzione che seguiremo. Fiat che, a differenza di Opel, non ha problemni di emissioni”.
    “Vogliamo sostenere il rilancio di Alfa Romeo e Maserati. Va riconosciuto il valore altissimo di questi brad iconici. Faremo valutazioni per capire come sostenere la loro crescita e renderli redditizi. E’ ancora prematuto, il piano industriale non è stato ancora predisposto”.
    “Il nostro obiettivo di lungo termine è contribuire al benessere della società raggiungendo il 100% di neutralità carbonica. Serviremo i nostri clienti attraverso prodotti che consentano una miblità sostenibile, innovativa e abordabile”. LEGGI TUTTO