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    Bollo auto, termini e modalità per dimostrare il pagamento

    Sul bollo auto pende sempre la spada di Damocle del tempo: quello che si chiedono i possessori di veicoli a due e quattro ruote è sempre lo stesso: per quanto tempo bisogna conservare la ricevuta?

    BOLLO, CONSERVARE L’ORIGINALE
    Chi versa il bollo auto è tenuto a conservare le ricevute di pagamento per un numero di anni sufficiente a contrastare ulteriori pretese da parte dell’amministrazione. È quello che spiega La legge per tutti, il portale che si impegna a rendere leggibili anche per i non addetti le normative italiane. Si specifica anche che l’unico documento che ha valore di prova è la ricevuta originale, non le sue copie.
    DAL 1° GENNAIO PER TRE ANNI 
    Due le modalità per contestare la richiesta di pagamento del bollo da parte della Pubblica Amministrazione: dimostrare che si è già pagato, tramite prova scritta, oppure eccepire l’avvenuta prescrizione del relativo credito, ossia il decorso dei termini massimi concessi dalla legge al creditore per richiedere il pagamento. Ma quali sono i termini massimi? Tre anni, dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui va pagato il bollo al 31 dicembre del terzo anno.
    REGIONI O AGENZIA DELLE ENTRATE
    Perciò le ricevute del bollo – unica prova contro un’eventuale contestazione – vanno conservate per questo lasso di tempo. Il bollo auto è un’imposta riscossa dalle Regioni, tranne che in Sardegna e in Friuli Venezia-Giulia, dove se ne occupa l’Agenzia delle Entrate. I tre anni vanno però conteggiati, si avvisa, a partire dall’ultima richiesta di pagamento da parte del creditore. Ad ogni raccomandata, il termine massimo di resetta a partire dal giorno dopo.
    FINO A 3.000 EURO SENZA AVVOCATO
    In caso di richiesta di pagamento a prescrizione già in atto, il contribuente può rispondere semplicemente eccependo l’intervenuto decorso dei termini o mostrando la ricevuta di pagamento. Se la Pubblica Amministrazione non risponde o declina la richiesta di sgravio, il contribuente deve rivolgersi al giudice tramite ricorso contro l’avviso di pagamento entro 60 giorni. In caso di cifre fino a 3.000 euro non è necessario l’intervento di avvocato o commercialista.
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    Scadenza patente: foglio rosa ed esami di guida, ecco le date delle proroghe

    Grazie al Decreto Cura Italia ci sarà più tempo per rinnovare la patente di guida. La validità dei documenti – quelli in scadenza tra i 31 gennaio 2020 e il 30 aprile 2021 – è stata infatti prorogata al 29 luglio prossimo. Dunque, tre mesi dopo la fine dello stato di emergenza messo in atto dal Governo Conte. 

    INFORMAZIONI SULLA PATENTE
    La data cambia al prolungarsi della situazione pandemica, con l’ufficialità della proroga arrivata giovedì 21 gennaio con una circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Proprio il Decreto Cura Italia si pronuncia in questa direzione: “Tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati in scadenza tra il 31 gennaio 2020 e la data della dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19 conservano la loro validità per i 90 giorni successivi alla dichiarazione di cessazione dello stato d’emergenza”.
    DISPOSIZIONI NON VALIDE OVUNQUE
    Va sottolineato che la proroga non contempla il valore della patente come documento di riconoscimento, dunque il termine ultimo per questo utilizzo resta il 30 aprile 2021. Inoltre, per guidare negli altri paesi dell’Unione Europea si risponde al regolamento europeo 2020/698 che consente di circolare all’estero fino a sette mesi dopo la scadenza della patente, se questa è compresa tra il 1° febbraio e il 31 agosto 2020. Le disposizioni non valgono ovunque: Spagna, Lussemburgo, Slovenia, Irlanda, Estonia, Lettonia e Lituania non hanno aderito al regolamento sulle patenti.   
    ESAMI DI GUIDA E FOGLIO ROSA
    La proroga interessa le patenti allo stesso modo del foglio rosa e dei termini per gli esami di abilitazione alla guida. I fogli rosa godono dei 90 giorni di proroga come le patenti, mentre i sei mesi di tempo per sostenere l’esame di teoria dopo la presentazione della domanda diventano il doppio: 12 mesi di tempo per tutte le domande presentate nel 2020.
    I certificati medici allegati alle domande di conseguimento della patente, che solitamente hanno scadenza trimestrale o semestrale, restano validi fino a 90 giorni dopo la fine dello stato d’emergenza. Lo stesso discorso vale per i permessi provvisori di guida rilasciati ai patentati che devono sottoporsi ad accertamento sanitario presso le commissioni mediche locali. Il nuovo termine, anche per loro, è il 29 luglio 2021.   
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    Toyota Supra by FlatHat 3D, tre rendering per trasformarla in Batmobile

    Il designer taiwanese Ted Li – in collaborazione con lo studio di design FlatHat 3D – presenta tre particolarissimi rendering della famosissima Toyota Supra. Il primo: dalle linee sinuose e disinvolte, neanche troppo lontano dalla versione originale della sportiva nipponica. Gli altri due, invece, molto più aggressivi e accattivanti grazie soprattutto alle loro forme spigolose. 

    ISPIRAZIONE FUORI DAGLI SCHEMI
    L’ispirazione, si sa, è una leva molto importante per riuscire a creare modelli incredibili e, talvolta, fuori dagli schemi. Ted Li sembra saperlo molto bene, tanto che per i tre rendering proposti si notano delle notevoli somiglianze con almeno due modelli di auto che hanno fatto molto parlare all’interno del mondo automotive.
    Tranne che per la Supra “versione super pistaiola” – che potete riconoscere per il suo assetto particolarmente ribassato e le linee che metterebbero alla prova qualsiasi prototipo – le altre due sembrano, invece, avere molto in comune con la Tesla Cybertruck e con il costosissimo Suv Karlmann King. Somiglianza scaturita proprio dalle loro forme spigolose, i loro pneumatici da off-road estremo e il loro assetto estremamente rialzato
    La Cyber Supra, infatti, – l’unica che potete osservare nella colorazione nera -, come riportato dallo stesso creatore, è stata concepita proprio seguendo le linee del Suv di lusso.
    Tuttavia, oltre alle modifiche apportate allo stile degli esterni, non è stata specificata alcuna ipotetica modifica su motore e prestazioni. Dunque, nonostante si tratti solamente di fantasiosi rendering, ciò lascia intendere che Ted Li abbia voluto mettere mano solo al design della famosa Toyota Supra.

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    Audi e Cortina, unite per l'ambiente ai prossimi Mondiali di Sci

    Nonostante il periodo poco roseo i Mondiali di Sci Alpino non hanno ceduto il passo e sono stati confermati per l’edizione 2021 nella splendida cornice di Cortina d’Ampezzo. Tuttavia, la competizione sciistica avrà come obiettivo non solo quello di decretare il più forte tra gli sciatori in gara, ma anche quello di avere il minor impatto possibile nei confronti delle montagne alpine. 

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    Audi e Cortina, insieme per i Mondiali di Sci Alpino

    E-TRON SARà AUTO UFFICIALE DEI MONDIALI
    Previsti dal 7 al 21 febbraio 2021, i Campionati del Mondo di Sci Alpino rappresenteranno un momento assai importante non solo per lo sport, ma anche per Audi, che corona così un percorso iniziato ormai da anni. Era infatti il 2017 quando la Casa dei Quattro Anelli ha iniziato la propria partnership con la città di Cortina, località sciistica rinomata in tutta Europa. Ora, in occasione dei Mondiali, Audi e-tron sarà l’auto ufficiale di Cortina d’Ampezzo, mentre gli altri modelli ibridi saranno a disposizione dell’organizzazione. Oltre alla e-tron e alla e-tron Sportback (anche in versione high performance S) per le strade della località dolomitica circoleranno anche le versioni plug-in di A6 e A7.
    Ma la partnership di Audi con Cortina non si ferma alla fornitura di vetture. Nell’area di Fiames, infatti, grazie alla Casa tedesca è stata riqualificata una pista su ghiaccio dedicata ai test drive per i modelli elettrificati della gamma. E, nella stessa zona, è stata installata una stazione di ricarica per vetture a batteria in grado di ricaricare fino a 8 veicoli contemporaneamente. Più una rete di colonnine sparse sul territorio cittadini e sviluppata grazie anche a Fondazione 2021, FISI ed Enel. La scelta di Audi di lavorare a Cortina d’Ampezzo non è del resto casuale: la città dolomitica e la Casa tedesca hanno infatti in comune la vicinanza con il mondo degli sport invernali e della neve, elemento che, 40 anni fa, diede vita alla mitica trazione integrale quattro.
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    RENDERE PIù FACILE LA RICARICA
    La rete di ricarica inaugurata in occasione dei Campionati del Mondo 2021 si aggiunge alle colonnine che dal 2018 Audi sta installando a Cortina. L’obiettivo della Casa è infatti quello di rendere il più facile possibile la ricarica, favorendo così l’acquisto e l’utilizzo di auto green da parte dei residenti e dei turisti che normalmente affollano la città. Attività in favore dell’ambiente alpino come l’Audi outdoor digital experience, un arredo urbano costituito da installazioni digitali che rilevano e mostrano l’interazione tra uomo e ambiente. Creando un archivio con dati utili ad analizzare le condizioni del luogo ed eventualmente intervenire.
    I dati, relativi a temperatura, precipitazioni, rumore ambientale e condizioni di guida, sono poi affidati a CELI, società di H-Farm attiva sul fronte dell’intelligenza artificiale e del machine learning. Il progetto, che è primariamente finalizzato alla conservazione del patrimonio ambientale alpino, ha anche dato vita a una installazione digitale denominata “Cortina e-portrait” e che mostra i dati raccolti a Cortina dal 2017.
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    Incidenti auto: studio rileva i giorni e i mesi più pericolosi coi sinistri più gravi in Italia

    I dati emersi da un’indagine effettuata da VertiMovers, l’Osservatorio della compagnia assicurativa Verti, rilevano come la maggior parte degli incidenti (sia in auto che in moto), nel corso del 2019, sia avvenuta in autunno (nel 27 % dei casi), seguito dalla primavera (26,7%) e l’inverno (24,5%), mentre l’estate sembra la stagione più “sicura”, con il 21,8%. 

    Sulla base dei dati ISTAT, nel 2019, giugno e luglio sono stati i mesi con il più alto tasso di incidenti (quasi 17mila per entrambi), seguiti da ottobre (16%). Secondo l’ISTAT, la principale causa degli incidenti risiede nelle condizioni meteorologiche avverse: pioggia, vento, neve e nebbia sono quindi il pericolo maggiore. E anche l’analisi di Verti lo conferma: lo studio infatti, scendendo nel dettaglio dei mesi più a rischio, vede al primo posto ottobre come il mese più pericoloso (9,2% dei sinistri denunciati durante l’anno), ma subito dietro si piazzano marzo (8,9%), maggio e giugno (entrambi con l’8,8%), mesi che – almeno gli ultimi due – non sono caratterizzati dal maltempo. Cosa significa? Che secondo Verti, non sono le condizioni meteorologiche la causa principale, quanto semmai la quantità e la tipologia di spostamenti che si effettuano, tra i quali sono compresi sia quelli ordinari casa-lavoro che quelli straordinari da esodi vacanzieri. Emblematico, in questo senso, è il caso di agosto, che secondo i dati Verti è il mese con il minor numero di sinistri (5,5%), ma il più pericoloso sulla base dei dati ISTAT che, invece, sottolineano la gravità di tali incidenti, con un bilancio che va dalle 2,2 vittime ogni 100 incidenti delle strade urbane alle 5 vittime ogni 100 incidenti delle strade extraurbane. Questo perché ad agosto, mese tradizionalmente caratterizzato dallo svuotamento delle città e dal conseguente ripopolamento delle autostrade, la frequenza degli incidenti si abbassa proprio perché diminuiscono gli spostamenti casa-lavoro, ma allo stesso tempo aumenta la gravità degli stessi, sia perché in autostrada si viaggia più veloci e probabilmente anche per via della distrazione di chi non utilizza spesso l’auto.
    Quando si rischia di più? Ecco i giorni e le ore
    I dati ISTAT analizzano poi come cambia il pericolo in base ai giorni e alle ore. E si evince come il maggior numero di incidenti avvenga dal lunedì al venerdì a orario di ingresso e uscita dal lavoro. Ma la gravità di essi, invece, é più alta nel weekend tra le 22 e le 6 del mattino, soprattutto a causa del buio (specialmente in autunno-inverno) e della scarsa visibilità.
    Incidenti mortali: quali le strade più pericolose in Italia? Lo piega l’ACI LEGGI TUTTO

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    L'ultima corsa di Jean Graton, papà di Michel Vaillant

    Jean Graton, il fumettista padre del celebre personaggio di Michel Vaillant, si è spento ieri, 21 gennaio 2021, a Bruxelles, all’età di 97 anni. Una notizia che ha gettato nel lutto non solo il mondo dei fumetti, ma anche (forse soprattutto) quello dell’automobilismo. Non sono pochi infatti i piloti e i protagonisti del motorsport che sono cresciuti leggendo le storie di Michel, nato nel 1957 dalle matite di Graton sulla rivista francese Le Journal de Tintin e pilota della scuderia di famiglia Vaillante, con l’iconico stemma della “V” bianca su sfondo circolare rossazzurro.

    Oltre sessant’anni di corse e adrenalina
    Nel realizzare le storie di Michel Vaillant, Graton non ha fatto altro che ispirarsi alla realtà. Figlio di un Commissario del club motociclistico di Nantes, sua città natale, Jean ha sin da piccolo accompagnato il padre a qualsiasi tipo di corsa, scoprendo piloti, analizzando le macchine in gara e studiandone ogni dettaglio. Tutte le sue conoscenze sono poi confluite nelle avventure di Michel Vaillant, pilota di F1, rally, endurance e turismo. Le storie di Michel sono caratterizzate dall’adrenalina che sono riuscite a trasmettere in oltre 60 anni di pubblicazione: il realismo delle auto da competizione, il dinamismo dell’azione e l’ottima caratterizzazione dei personaggi sono protagonisti in trame che uniscono sapientemente corsa, thriller e anche qualche risvolto romantico.
    Un idolo del motorsport
    Michel Vaillant ha così ispirato giovani e grandi lettori, e persino gli stessi piloti di F1, spesso apparsi come comprimari nelle storie a fumetti – da Jackie Stewart a Michael Schumacher, passando per Ayrton Senna -. Un successo travolgente che ha originato anche due serie tv – di cui una animata – e un film realizzato nel 2003 in Francia per la regia di Louis-Pascal Couvelaire e la sceneggiatura del famosissimo Luc Besson, in cui Vaillant viene interpretato da Sagamore Stévenin.
    Un eroe che ancora oggi, dopo tanti anni e diverse generazioni, continua ad affascinare gli amanti del motorsport. Grazie a Jean Graton, a cui va tutto il nostro affettuoso ricordo. LEGGI TUTTO