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    Italian Sportrait Awards 2022, fioccano le candidature legate alla pallavolo

    Di Redazione Si sono aperte ieri, 18 gennaio, le votazioni degli Italian Sportrait Awards 2022. Come nelle edizioni precedenti sono tanti i nomi legati alla pallavolo che si contenderanno nelle varie categorie il prestigioso riconoscimento.Il premio organizzato dalla Confsport Italia, sotto l’alto Patrocinio del Parlamento Europeo, del CONI, del CIP, di Sport e Salute, di Federazione Sportive, di Gruppi Sportivi Civili Militati e degli enti locali, festeggia quest’anno la sua decima edizione grazie al continuo sostegno di molteplici Federazione e Gruppi Sportivi civili e militari. Nella categoria “Team Top Donne” e “Team Top Uomini” spiccano le nazionali seniores azzurre Campioni d’Europa nel 2021. Alessandro Michieletto e Gaia Guiducci si giocheranno rispettivamente il premio per le categorie “Giovani Uomini” e “Giovani Donne”, mentre l’azzurra Paola Egonu è in corsa nella categoria Top Donne. Le Nazionali Campioni del Mondo Under 21 maschili e Under 20 femminili sono, invece, tra le squadre candidate nella categoria Team Giovani. Infine, il Premio Speciale, che in questa edizione degli Italian Sportrait Awards vuole essere un riconoscimento alla figura dell’allenatore, vede tra i tecnici in nominations i CT azzurri campioni d’Europa Ferdinando De Giorgi e Davide Mazzanti. Gli appassionati avranno la possibilità di votare sino fino al 22 febbraio sul sito italiansportraitawards.it. La data e la modalità di premiazione sarà decisa successivamente, in base all’evolversi della pandemia di Covid-19. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Cianciotta, da miglior centrale del mondo a banda: “Sogno la Superlega”

    Di Roberto Zucca È bizzarra, ma decisamente degna della migliore curiosità, la notizia che il miglior centrale del mondo under 21, alias Nicola Cianciotta, sia in realtà la nuova banda della VBC Mondovì. Una decisione che spiega molta della poliedricità e della personalità di una delle nuove promesse nostrane: “Ho deciso di cambiare ruolo già da due stagioni. La decisione è stata mia. Il ruolo di centrale non mi piaceva più, e ho scelto di spostarmi come laterale. Frigoni mi ha chiesto di giocare i Mondiali da centrale e ho accettato molto volentieri perché tenevo molto alla manifestazione”. A Mondovì invece ha esordito da opposto. “Si, per esigenze di squadra. Il nostro opposto non era disponibile ma già domenica a Lagonegro domenica ho giocato nel mio ruolo”. Foto Vbc Mondovì In A2 sarà una stagione tosta. “Si, lo avevo già messo in conto. Il livello è alto e l’ho potuto percepire già da queste prime settimane di campionato. Abbiamo trovato squadre molto ben organizzate e per noi sarà una sfida domenica dopo domenica”. Lei cosa si aspetta da questa A2? “Vorrei giocare e affinare il mio ruolo. Sogno di arrivare in Superlega molto presto e sarà una stagione in cui voglio solo crescere. Tra le altre cose, è la prima stagione in cui sono realmente molto lontano da casa. La prima stagione al Nord. E sarà un bel test perché sono molto attaccato alla mia famiglia”. La famiglia Cianciotta ha già un’altra pallavolista in casa. Sua sorella Angelica. “Lei è più fortunata perché gioca a Bari in B, quindi è praticamente a casa, perché noi abitiamo a Bitetto. I miei ci hanno sempre seguiti sin da piccoli. Io giocavo a calcio e Angelica a pallavolo. Hanno fatto trasferta in tutte le parti d’Italia. Quando giocavo al Club Italia almeno due volte al mese venivano a Roma. Ecco perché mi mancheranno tanto”. Mi dice a chi si riferiva quando sui social ha scritto che il Mondiale era dedicato a chi non ha mai creduto in lei? “A quelli che quando non avevo vinto nulla, hanno tentato di buttarmi giù. Dicevano che non valevo nulla. Poi si sono ricreduti quando ho iniziato piano piano a conquistarmi i miei spazi. Ma è troppo facile credere a quelli che si rivelano dei vincenti o che sono già diventati qualcuno. Il mondo della pallavolo è molto piccolo, le voci arrivano. Ma per me quelle voci sono state un motivo per fare ancora meglio, per superare ogni ostacolo. E infatti li ringrazio. Mi hanno reso la persona che sono”. Foto Volleyball World È vero che ai Mondiali era l’idolo delle tifose? “(ride n.d.r.) Dice che ero tra i preferiti? Non so, sicuramente ci siamo tutti sentiti molto amati. Siamo un gruppo di amici che si vogliono bene, che giocano assieme e nel cui gruppo non esistono rivalità. La gente ha forse percepito questo. Ed è venuta a tifare e a fare festa con noi. Poi certo, siamo anche quelli che non si sono mai sottratti davanti a un selfie o a un autografo, anzi, ci faceva molto piacere avere questo grande sostegno. È stato molto bello essere lì e quel ricordo me lo porto dietro sempre, nonostante sia finito e io abbia già pensato a ciò che adesso voglio raggiungere”. LEGGI TUTTO

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    A SoloVolley c’è Annalisa Pinto, scout della nazionale Under 21

    Di Redazione Appuntamento speciale per SoloVolley, il magazine radiofonico di Radio BustoLive dedicato a informazione e approfondimento sulla pallavolo, dalla provincia di Varese ai grandi eventi internazionali. La puntata di questa sera, venerdì 22 ottobre, potrà contare sull’intervento telefonico di Annalisa Pinto, scout della nazionale Under 21 maschile che a Cagliari si è laureata campione del mondo della categoria. Non solo: per questa settimana SoloVolley avrà anche un’inviata d’eccezione alla Del Monte Supercoppa, con Annalisa Gibin che racconterà la vigilia direttamente dall’hotel delle squadre a Civitanova Marche. Alla conduzione ci saranno Marco Colombo e Samuele Ferretti, e non mancherà il contributo del caporedattore di Volley NEWS, Eugenio Peralta, con la sua rubrica “100 secondi di volley“. L’appuntamento per la nuova puntata è alle 20.30. SoloVolley può essere seguita in diretta streaming sul sito www.bustolive.it, sulla pagina Facebook, sul canale YouTube della radio, sulla skill di Alexa dedicata o sulla App gratuita per iOS e Android. Per interagire con la diretta è possibile inviare un messaggio Whatsapp al numero 347-3862105. LEGGI TUTTO

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    Velasco: “Non chiamatemi Guru. Il Ct della Nazionale? Deve essere un leader, come Fefè”

    Di Redazione Non poteva mancare, al termine di un’incredibile estate azzurra e all’apertura di un’altra stagione di Campionati, l’attenta analisi di Julio Velasco. Il “Professore” ha assistito alle vittorie delle Nazionali Seniores e ai due ori delle Under, alle sconfitte di Tokyo e al cambio in panchina della maschile. Con una consolidata esperienza alle spalle, l’ora direttore tecnico del settore giovanile Fipav plaude l’andamento delle maglie azzurre, come afferma in un’intervista a Il Giornale. Un Mondiale U21 appena messo in bacheca. «Vincere è sempre una grande soddisfazione, ma la missione delle giovanili è quella di formare giocatori per il futuro di nazionale e club. Lavoriamo in sinergia con le società, con una metodologia condivisa ma senza ricercare l’uniformità a tutti i costi. La diversità è una ricchezza, e nemmeno nelle scienze esiste un solo metodo valido; figuriamoci nello sport». Michieletto è l’emblema del vivaio azzurro. «Dopo i successi con le nazionali juniores ha dimostrato di essere già pronto per giocare in quella maggiore, coronando il tutto con gli ori all’Europeo e al Mondiale U21. Oltre a lui, 10 dei 12 della nazionale campione del mondo giocano già in Serie A1. È il segnale che è stato fatto un buon lavoro, a prescindere dalla vittoria che rappresenta la ciliegina». Un rinnovamento che ha già portato in dote un Europeo coi grandi. «Blengini aveva dato il via a una importante operazione di ricambio generazionale con l’inserimento dei vari Giannelli, Lavia e Michieletto. De Giorgi sta portando avanti il lavoro per sostituire veterani come Juantorena e Zaytsev. Un percorso che, come spesso accade, viene accelerato al termine del ciclo olimpico». Se lo immaginava De Giorgi sulla panchina della nazionale? «Non potevo prevederlo, ma sono orgoglioso del fatto che tanti ragazzi della mia Italia siano diventati poi allenatori, molti dei quali con grandissimo successo. Fefé ha un curriculum notevole, e sono sicuro che riuscirà a dare continuità alla vittoria dell’Europeo. Non ci scordiamo dell’importanza e della delicatezza del ruolo del ct. In un club, se manca un giocatore con determinate caratteristiche se ne cerca uno sul mercato. In nazionale, invece, ci si deve arrangiare col materiale che si ha a disposizione. Per questo la figura del ct diventa decisiva». Un po’ come successo con Mancini. «Roberto ha trovato una buona sintesi tra un forte rinnovamento e i punti fermi rappresentati da veterani come Bonucci e Chiellini. La vittoria di Wembley può essere di grande aiuto per tutto lo sport italiano, perché troppo spesso non ci crediamo abbastanza. Mancini lo ha fatto dopo il funerale sportivo per il Mondiale mancato, come Lippi e Bearzot prima di lui. Penso non sia un caso che tre grandi vittorie della nazionale di calcio siano arrivate dopo situazioni di gravissima difficoltà. Serviva un ct leader, che credesse nelle potenzialità e fosse capace di trasmettere questa fiducia a tutto l’ambiente». Velasco ha in bacheca una serie infinita di premi e riconoscimenti, tanto con la Nazionale quanto con i club che ha allenato, un vero e proprio Maestro della pallavolo. Ma tiene a precisare: «Quando mi fanno passare per uno che ha la ricetta pronta per tutto, mi girano. Non mi piace, perché credo molto nella specificità dei problemi. E, di conseguenza, delle soluzioni». LEGGI TUTTO

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    Zorzi: “Troppo stress per i nuovi talenti. In chi mi rivedo? Romanò”

    Di Redazione Alessandro Michieletto, Yuri Romanò, Riccardo Sbertoli…sono i giovani talenti della Nazionale maschile seniores, in grado di riscattarsi nel giro di un solo mese. Tommaso Rinaldi, Paolo Porro, Damiano Catania e la Nazionale Under 21 hanno portato nel Belpaese un’inedita medaglia d’oro. A guardare queste promesse è stata tutta Italia, compresi quei giocatori che hanno fatto la storia in altri tempi, di altre generazioni. Andrea Zorzi ha fatto la storia della pallavolo italiana con la Generazione dei Fenomeni e di talento se ne intende. I tempi i cui Zorzi giocava, però, erano diversi da quelli attuali dove un diciannovenne come Michieletto ha già la carriera lanciata. A spiegarlo è lo stesso ex opposto della Nazionale italiana in un’intervista al Giornale. Spazio ai giovani: è questo il nuovo mantra? «A patto di mantenere il giusto equilibrio. Viviamo in un’epoca dove tutto si brucia a una velocità incredibile e attorno ai nuovi talenti c’è tanto stress. Però alcuni di loro sono proprio forti, sono il frutto di una pallavolo che non ha più dominatori assoluti a livello internazionale e propone un’alternanza continua di vincitori. Questo accresce il livello e la competizione». Si aspettava questo exploit del volley italiano? «Non pensavo che certi ragazzi arrivassero in alto così presto, pur appartenendo a gruppi che hanno lavorato assieme nelle fasi giovanili. Facciamoli giocare, lasciamoli crescere e poi valuteremo la generazione nel suo complesso. La mia è rimasta ad altissimi livelli per dieci anni. Vincere da favoriti è la parte più complessa perché aumenta la pressione, ti diverti di meno, devi tenere alte le motivazioni e l’effetto popolarità può incidere». Si rivede in qualcuno in particolare? «Ho sentito parlare Romanò, diceva che all’Europeo è entrato in campo e non ha pensato a nulla, se non a tirare il più forte possibile. Ecco, mi sono riconosciuto in lui perché a una certa età tra spensieratezza e incoscienza è difficile capire dove sta il limite». C’è un segreto nel riscatto post olimpico? «L’estate che abbiamo vissuto è caratterizzata da un filo rosso. Molte vittorie, penso a quelle della pallavolo, all’Europeo di calcio o a Jacobs e Tamberi, sono arrivate da generazioni nuove o quasi. Tutti spensierati, coraggiosi e in parte anche outsider, in grado di ribaltare i pronostici perché hanno giocato o gareggiato con leggerezza e voglia emergere». LEGGI TUTTO

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    L’Italia è campione del mondo Under 21! A Cagliari una prima volta storica

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] Poteva succedere solo nel 2021, l’anno magico dello sport italiano: la nazionale Under 21 maschile conquista la medaglia d’oro ai Campionati Mondiali di categoria per la prima volta nella sua storia, dopo tre finali perse (l’ultima nel 2019). Lo fa in casa propria, a Cagliari, in un PalaPirastu straripante di pubblico (chissà che ne pensa il Cts…), e chiudendo in tre set con autorità la finale contro la Russia, storica dominatrice della categoria. Un sogno, insomma, che si trasforma nell’ennesima bellissima realtà di questa stagione indimenticabile. Foto Volleyball World Al terzo posto si piazza la Polonia, che nella finalina ha sconfitto nettamente l’Argentina per 3-0 (25-16, 25-14, 25-19). La cronaca:Azzurri in formazione tipo e subito avanti 2-0 con Cianciotta e Michieletto. La Russia pareggia i conti con l’ace di Murashko (3-3) ma subisce l’immediato break di Stefani a muro (5-3); gli azzurri mantengono il vantaggio con Michieletto e lo ampliano con il servizio vincente di Crosato (9-6). Un attacco di seconda di Porro e un’invasione regalano all’Italia il 15-11 e, dopo il time out, Michieletto firma il più 5 a muro. Arriva anche il 21-14, sempre firmato dal numero 5, e nonostante il doppio ace di Dineykin (23-19) il set si conclude in scioltezza sul 25-19. Ben diverso l’andamento del secondo parziale, che si apre subito all’insegna del punto a punto, con Murashko in evidenza (3-3). La Russia trova il break con Kurbanov (4-6), Michieletto pareggia i conti, ma è ancora Murashko a mandare i suoi avanti 7-9. Errore di Cianciotta e attacco vincente di Kurbanov per l’8-12; l’Italia però accorcia subito le distanze con Rinaldi (11-12) e resta in scia fino al pareggio dello stesso Michieletto (15-15). È sempre il talento trentino a firmare l’ace del sorpasso sul 19-18; la Russia non molla e con un altro ace di Dineykin ribalta il risultato (20-21). Sul 22-22 però ci pensano Rinaldi e due errori di Kurbanov, a cavallo del time out chiesto dai russi, a decidere il parziale. La voglia di riscatto della Russia è tutta nel rabbioso avvio di terzo set: tre tentativi di fuga (0-2, 2-4, 4-6), tutti però neutralizzati dagli azzurri, che poi mettono la freccia con Crosato (8-6) e, dopo il time out avversario, volano fino al 10-6 sul servizio di Cianciotta. I russi non mollano: si scatena Dineykin, che recupera quasi tutto lo svantaggio (10-9) ma non riesce a completare la rimonta. L’Italia resta avanti con Stefani (12-10) e scava di nuovo il break con il muro di Michieletto (14-11). Ancora lo schiacciatore, stavolta con un ace, firma il 17-13, e l’errore di Dineykin per il meno 5 sa tanto di resa. Ennesimo svarione russo in palleggio per il 20-14, Rinaldi firma il 21-15 e il muro di Michieletto (23-16) porta l’Italia a due punti dall’oro. Qui gli azzurri accusano un po’ di braccino con tre errori consecutivi, ma dopo il time out chiesto da Frigoni è Crosato a procurarsi 4 match point (24-19); Murashko annulla il primo, sul secondo è Stefani a mettere giù la palla del trionfo. Russia-Italia 0-3 (19-25, 22-25, 20-25) LEGGI TUTTO

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    Mondiali Under 21: l’Italia domina ancora ed è già in semifinale

    Di Redazione Un altro 3-0 a Cagliari: la nazionale Under 21 maschile continua a dominare i Campionati Mondiali di categoria e ottiene, con un giorno d’anticipo, il pass per le semifinali della manifestazione. La “vittima” di turno è la Repubblica Ceca, già battuta in tre set nella prima fase e oggi travolta con parziali se possibile ancora più severi: gli azzurrini non consentono mai agli avversari di entrare in partita e restano a punteggio pieno nella Pool E. Domani basterà un punto contro il Belgio (oggi battuto dall’Argentina) per garantirsi anche il primo posto e l’abbinamento con la seconda dell’altro girone, che sarà una tra Polonia e Russia. L’Italia non lascia nulla al caso e approfitta anche del ritorno di Alessandro Michieletto, anche se i punti del campione d’Europa sono “solo” 9: quella della squadra di Frigoni è una vittoria di squadra, con 12 punti di Stefani, 10 di Crosato, 8 a testa per Rinaldi e Cianciotta. Tutto facile, in apparenza (anche se ovviamente così non è), e strada spianata verso le medaglie. Italia-Repubblica Ceca 3-0 (25-19, 25-18, 25-15)Italia: Catania (L), Ferrato, Comparoni 1, Crosato 10, Michieletto 9, Gottardo 3, Stefani 12, Schiro ne, Magalini ne, Rinaldi 8, Porro 1, Cianciotta 8. All. Frigoni.Rep.Ceca: Bryknar 1, Spulak 6, Balaz ne, Rosenbaum ne, Mikulenka 1, Drahonovsky 3, Kollator 4, Vodicka 5, Ceketa 1, Jirasek ne, Klajmon 7, Selek (L). All. Svoboda.Arbitri: Park (USA) e Akulova (Kazakhstan).Note: Italia: battute vincenti 2, muri 5, errori 24. Rep.Ceca: battute vincenti 0, muri 2, errori 23. LA SITUAZIONEPool E: Belgio-Argentina 1-3 (21-25, 25-23, 19-25, 21-25); Italia-Rep.Ceca 3-0 (25-19, 25-18, 25-15). Classifica: Italia 2 vittorie (6 punti), Argentina 1 (3), Rep.Ceca 1 (2), Belgio 0 (1). Prossimo turno: Rep.Ceca-Argentina mer 29/9 ore 16; Italia-Belgio mer 29/9 ore 16.Pool F: Russia-Brasile 3-0 (27-25, 25-21, 31-29); Polonia-Bulgaria 3-2 (21-25, 23-25, 25-22, 25-22, 15-12). Classifica: Russia 2 vittorie (6 punti), Polonia 2 (5), Bulgaria 0 (1), Brasile 0 (0). Prossimo turno: Polonia-Russia mer 29/9 ore 12; Bulgaria-Brasile mer 29/9 ore 18. (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

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    Esordio perfetto per la Nazionale Under 21 di Frigoni: la Thailandia cade 3-0

    Di Redazione Comincia con una vittoria netta, 3-0 (25-12, 25-15, 25-13) contro la Thailandia, il percorso della Nazionale Under 21 maschile nel Campionato Mondiale iniziato oggi in Italia e Bulgaria. Una rassegna iridata che, come reso noto questa mattina, ha perso il Cameroon che non si è presentato alle preliminary inquiry a Sofia. Tornando al match di oggi, nel primo set l’Italia ha dominato fin dalle prime battute (5-0) ed è riuscita ad accumulare un rassicurante margine di vantaggio (18-11). La Thailandia in un primo momento ha provato a reagire, ma gli azzurrini hanno gestito la situazione e sono stati in grado di chiudere nettamente (25-12). Al rientro in campo la nazionale tricolore ha subito allungato, guadagnando un margine importante di vantaggio sui thailandesi. Nel finale, poi, è bastata una gestione senza sbavature per portarsi a casa il parziale (25-15). Nell’ultimo set Rinaldi e compagni hanno chiuso velocemente i conti, portandosi a casa il match con il punteggio finale di 25-13. Top scorer dell’incontro Tommaso Stefani con 15 punti realizzati. Domani gli azzurrini di Frigoni torneranno di nuovo in campo a Cagliari per affrontare l’Egitto alle ore 19. IL TABELLINOITALIA U21-THAILANDIA U21 3-0 (25-12, 25-15, 25-13)Italia: Porro 6, Gottardo 7, Cianciotta 10, Stefani 15, Rinaldi 10, Crosato 10, Catania (L). Ferrato 1, Schiro 4, Magalini 1. N.e. Comparoni. All. FrigoniThailandia: Thongkhao 4, Khamhom 1, Jaengsawang, Donlakkham 9, Jenthaisong 2, Khongrueng, Chueatawanngamhai (L). Phasi 2, Dutjamayoon 1, Chantai 1, Namwijit, Sriphonkrang. All MonchaiDurata set: 19’, 23’, 21’Italia: 10 a, 16 bs, 11 mv, 21 etThailandia: 3 a, 4 bs, 1 mv, 11 et Il tecnico Angiolino Frigoni: “Abbiamo iniziato bene questo Mondiale. Al di là del valore dell’avversario, quello che mi è piaciuto della squadra, è che ha continuato a giocare la stessa pallavolo dall’inizio alla fine della partita. Ad ogni punto, non li abbiamo mai mollati, questo è sicuramente l’aspetto più importante”. “Noi abbiamo avuto poco modo di studiare gli avversari. Sono ottimista per l’incontro di domani però ogni partita è diversa. Noi rimaniamo concentrati così come siamo stati oggi, non molliamo una palla e sono sicuro che possiamo andare molto avanti”. Nicola Cianciotta: “Dopo quattro mesi di dura preparazione iniziare un mondiale con una vittoria netta contro la Thailandia ci dà molta fiducia. Sono contento della prestazione complessiva della squadra. Domani affronteremo l’Egitto, un avversario che non conosciamo moltissimo. Da parte nostra daremo come al solito il massimo e cercheremo di portare a casa un’altra vittoria per proseguire al meglio il nostro cammino”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO