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    Antonio Bartoccini: “Difficile che Cristofani possa essere confermato”

    Di Redazione La salvezza ottenuta all’ultima giornata ha rasserenato il clima in casa Bartoccini Fortinfissi Perugia, ma non troppo. Lo conferma a mente fredda il presidente Antonio Bartoccini nelle dichiarazioni riportate da Pianeta Volley: “Abbiamo finalmente tirato un sospiro di sollievo. Tutta l’annata è stata particolare, eravamo sempre lì, giocavamo bene, ma all’ultimo ci mancava spesso un centesimo per fare un euro. La potenzialità la vedevamo, ma non riuscivamo a esprimerla pienamente: c’è il rammarico di non aver sfruttato tutto il lavoro che è stato fatto da inizio stagione“. Il numero uno delle umbre non si lascia scappare l’occasione per una frecciatina a Valentina Diouf: “La sua partenza ci ha un po’ destabilizzato, anche se vediamo che alla fine è stata salutare, i numeri dicono questo. Pensavamo che il suo desiderio di riscatto fosse la chiave per poter disputare una bella stagione, purtroppo non è andata come speravamo“. Ora Perugia guarda al futuro, senza più Helena Havelkova – che ha annunciato il ritiro – e con un nuovo allenatore: “In settimana ci incontreremo con il consiglio di amministrazione, dovremo decidere cosa vogliamo fare e poi penseremo al mercato. Credo sia difficile che Cristofani possa essere confermato. Le squadre più importanti sono già definite al 90% e anche noi ci dovremo muovere“. (fonte: Pianeta Volley) LEGGI TUTTO

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    Perugia alla prova Scandicci, Cristofani: “Per noi test importante”

    Di Redazione Dopo la vittoria di Trento, Perugia torna al PalaBarton per affrontare una delle squadre più in forma del Campionato, la Savino del Bene Scandicci, la formazione toscana reduce dal passaggio agli ottavi di Challenge Cup grazie alle vittorie di mercoledì e giovedì al PalaRialdoli contro l’ASP di Atene arrivata con grande agilità in poco più di un’ora in entrambe i casi, dunque una squadra pronta ad offrire un alto livello di gioco agli appassionati. Dall’altra parte della rete una Bartoccini-Fortinfissi che sembra aver trovato i giusti automatismi di gioco e quella grinta indispensabile nei momenti delicati, proprio come il terzo set della scorsa giornata dove Havelkova e compagne, hanno saputo ribaltare un’inerzia quantomai negativa per poi veleggiare nel porto sicuro della vittoria, tre punti che hanno dato un grande respiro alla formazione perugina dal punto di vista della classifica ed una grande spinta emotiva per affrontare il lavoro settimanale in vista di una gara decisamente difficile vista l’alta qualità della squadra ospite, promettendo dunque un grande spettacolo dal primo all’ultimo scambio. Sul prossimo impegno l’ex da chiamare in causa è Luca Cristofani, alla guida della formazione toscana per un breve periodo a causa della pandemia che poi fermò le gare. “Scandicci ha recuperato tutte le atlete oltre all’inserimento di Antropova che ora gioca come straniera, dunque dopo molto tempo avranno l’organico al completo, conoscono il valore della loro squadra che sostanzialmente è una di quelle che commette pochi errori e che sa stare in campo molto bene, per noi sarà un test importante, che ci permetterà di testare a pieno quei segnali positivi che sempre più frequentemente sto vedendo, dovremo capire quanto il nostro massimo potrà mettere in difficoltà una squadra così importante. Noi dovremo continuare il nostro percorso perché ci sta portando ad esprimere un bel gioco, vedremo se sarà abbastanza per creare problemi ad una squadra così quotata”.  L’avversario. – “Nelle ultime gare le abbiamo viste giocare con le formazioni stravolte e sono riuscite sempre a dare un altissimo livello alla loro prestazione, noi dovremo comunque continuare a pensare a noi per proseguire il percorso di cui parlavo prima, mi aspetto comunque una  battaglia, noi dovremo giocare la nostra partita dando il massimo, così chi vincerà avrà dimostrato sul campo di essere stato migliore”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Perugia-Roma, Cristofani contro il suo passato: “Siamo in continua crescita”

    Di Redazione La Bartoccini Fortinfissi Perugia torna al PalaBarton di sabato sera per l’anticipo su RaiSport contro l’Acqua & Sapone Roma: l’obiettivo è muovere la classifica dopo tre giornate avare di soddisfazioni. Le Magliette Nere sono chiamate a dare prova che il “fine tuning” è concluso e che d’ora in poi, le situazioni di gioco si completeranno anche grazie agli automatismi, fondamentali nei momenti di gara concitati. Tra gli ex di giornata, oltre a Guiducci e Diop, anche coach Luca Cristofani, che vede la gara così: “Roma è una squadra molto ben costruita e che nella fase di preparazione è riuscita a fare un gran bel lavoro, hanno saputo integrare le basi della scorsa stagione con dei nuovi arrivi scelti in maniera azzeccata. Ad ogni modo credo che dovremo continuare il nostro percorso pensando solo a noi, per concentrarci su cosa dovremo fare. Siamo in continua crescita e anche la partita di mercoledì ha dato dei feedback importanti. Ci manca solo quello sprint in più che, sono sicuro, presto arriverà“. Per l’allenatore romano sarà una partita particolare: “Non nego che da ragazzo uno dei miei sogni era quello di giocare al PalaEur con Roma, sarà sicuramente un’emozione forte, ma devo dire che anche al PalaBarton mi trovo benissimo, ho trovato una famiglia molto unita che mi ha accolto come meglio non si può“. Luca Mafrici, secondo allenatore dell’Acqua & Sapone Roma Volley Club, condivide le sue impressioni sul match alle porte: “La partita di sabato è una partita importante perché giochiamo contro una squadra attrezzata con cui se diamo il 100% ce la possiamo giocare. È fondamentale andare lì concentrati per far bene, cancellare la sconfitta di mercoledì e dare il massimo. Sarà molto difficile e Perugia avrà fame di punti. Perciò le azioni saranno lunghe: ci vorrà pazienza, non tutto uscirà in maniera perfetta, però dobbiamo cercare in ogni modo di andare a prendere punti importanti“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Luca Cristofani alla Fipav Lazio: “Questo lavoro è un’eterna gavetta”

    Di Redazione Luca Cristofani è mister promozioni. I campionati vinti – l’ultimo con Roma, riportata in Serie A1 dopo quasi 30 anni – ma anche e soprattutto le tante giovani cresciute nel Volleyrò Casal de’ Pazzi sotto le sue cure tecniche: questi i capisaldi di una carriera ricca di soddisfazioni. L’attuale coach della Bartoccini Fortinfissi Perugia è intervenuto nel workshop Fipav Lazio dedicato agli allenatori, tenendo una lezione sulla fase muro-difesa nella pallavolo femminile di alto livello. Due ore di confronto con 250 allenatori per chiudere il ciclo didattico che si era arricchito, negli appuntamenti precedenti, dei contributi di Gardini, Santilli e Barbolini. Cristofani, cosa le ha lasciato questo corso? “Una grande soddisfazione, anche se è molto complicato tenere una lezione a distanza. Ai corsisti ho parlato delle tendenze della pallavolo, dello studio che sto facendo guardando la Volleyball Nations League. Ho parlato di alto livello, cercando però di adattare le esperienze alla loro quotidianità. Gli allenatori hanno bisogno di strumenti reali da poter utilizzare poi nelle loro palestre“. Quanto è importante la formazione nella carriera di un tecnico? “Parte tutto dalla teoria, è chiaro. Ma se l’apprendimento si fermasse lì, allora non sarebbe mai un’esperienza completa. Diciamo che abbiamo fatto il massimo in queste condizioni che la pandemia ci ha imposto, ma alla formazione teorica deve sempre seguire la parte applicativa“. Come ha iniziato ad allenare? “Avevo 16 anni, sono passati 35 anni. Giocavo ancora, ma cercavo di capire come migliorare un gesto, come risolvere i problemi che si presentavano. Ho sempre sentito dentro di me la voglia di fare l’allenatore. Dopo le superiori, ho studiato all’Isef perché volevo allenare. Ci ho messo tanto tempo, non ho avuto un mentore, ma nel mio percorso ho incontrato allenatori bravissimi che mi hanno dato tanto. E ancora oggi sento di poter migliorare, questo lavoro è gavetta eterna“. Qual è il percorso ideale per un tecnico? “Un allenatore deve sempre pensare a cosa gli dà soddisfazione, a cosa lo diverte. A me non importa allenare un’Under 14 o una Serie A, se alleno nel contesto giusto sono felice. E ho sempre pensato questo: o alleno ad alto livello con una logica, o preferisco dedicare la mia vita ai giovani. Non c’è un percorso standard, ognuno deve trovare il suo“. La qualità principale di un bravo allenatore? “Una sola non basta. Ne dico due: passione e curiosità, due aspetti che si mescolano. Se sei curioso ma non hai passione, non vai lontano. Se ti chiudi in palestra ma non apri il tuo sguardo altrove, non decolli mai. Io cerco sempre dentro di me una motivazione, mi diverto a seguire le tendenze, a guardare l’alto livello, ad apprendere nel quotidiano. Chi ha troppe certezze in questo lavoro mi fa paura, la certezza di ieri diventa il dubbio di domani. Il nostro è uno sport in continuo movimento e bisogna capire dove sta andando in questo preciso momento la pallavolo per capire come trarne un vantaggio rispetto al campionato in cui mi trovo“. Perché gli allenatori italiani all’estero hanno così tanto successo? “Perché il nostro è il miglior campionato e ti prepara bene. Ma anche perché esistono tanti livelli che consentono a un allenatore di crescere un passo alla volta. Negli altri Paesi non esistono federazioni con tutti questi campionati, è la nostra forza. I 24 allenatori di Serie A2 femminile, secondo me, allenerebbero tutte le nazionali dal 20° al 247° posto del ranking“. Cosa ha imparato Luca Cristofani, nel corso degli anni, dal rapporto con le sue giocatrici? “Ho imparato che contano i modelli, e ogni allenatore ha il suo, ma poi conta soprattutto la correzione e l’adattamento di quel modello sui singoli. Questo ti permette di portare una giocatrice ad alto livello. Non esistono formule. L’intuizione giornaliera e continua fa la differenza. Con me hanno lavorato tanti allenatori che avevano una straordinaria capacità intuitiva nel vedere, capire e correggere. Il tecnico talentuoso ha occhio e dice la parola giusta al momento giusto, capendo prima degli altri dove intervenire per correggere“. Cristofani, ora arriva l’A1 con Perugia. Ma facciamo un passo indietro: per lei, romano, cosa ha significato riportare la squadra della Capitale nel massimo campionato? “È una cosa bellissima, una gioia indimenticabile. So però che la società sta facendo miracoli per trovare un posto in cui giocare. Anche il più bravo allenatore a Roma sarà sempre disarmato, finché la logistica non verrà messa davanti al progetto. Un allenatore di A sta anche 12 ore al giorno in palestra e non puoi stare 12 ore in un posto che non è casa tua. Sono sempre stato convinto – e questo vale per tutte le professioni – che il posto in cui lavoriamo dev’essere un posto bello. Il 90% degli allenatori lavorano in palestre scolastiche in cui non funziona nemmeno il bagno. Questa città deve avere delle strutture degne, è l’unica strada per avere una squadra forte e competitiva che duri nel tempo“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Santilli: “Prandi e Velasco mi cambiarono la vita. L’importanza della formazione”

    Di Redazione Roberto Santilli è il tecnico giramondo. Polonia, Russia, Germania, Australia e Corea: ha allenato e vinto praticamente ovunque, diventando un grande ambasciatore della pallavolo italiana. Il 31 maggio, Santilli terrà un corso dal titolo “la fase muro-difesa nella pallavolo maschile di alto livello” nell’ambito del workshop organizzato dalla FIPAV Lazio (CLICCA QUI PER MAGGIORI INFO). Santilli, reduce dall’esperienza coreana alla guida del KAL Jumbos, incontrerà gli allenatori della regione e del resto d’Italia che si sono iscritti a questo importante momento di formazione online (oggi interverrà Andrea Gardini, il 7 giugno Massimo Barbolini e il 14 giugno Luca Cristofani). Santilli, perché la formazione è così importante per la carriera di un tecnico? “La formazione è un elemento basilare per la crescita di un allenatore. Noi cresciamo nello sport, siamo “formati” nella pratica. Ma questo aspetto va integrato con lo studio e l’approfondimento, altrimenti non si va lontano. In questo senso la federazione ha strutturato un ottimo progetto nel corso degli anni. Nella mia carriera ho spesso trovato nazioni in cui non c’è assolutamente la formazione tecnica e questo ad alto livello fa la differenza. Ecco perché gli allenatori italiani hanno successo all’estero” Com’è diversa la pallavolo oggi, rispetto a quando lei ha iniziato ad allenare? “È cambiata sotto vari aspetti. Le condizioni di vita sono migliori, i giovani crescono in un ambiente più sicuro, la metodologia del lavoro è migliorata. Noi, in qualità di allenatori, dobbiamo essere bravi a capire in che direzione va il gioco per non rimanere indietro. Per questo bisogna studiare tanto e con costanza” Nel suo corso parlerà della fase muro-difesa nel settore maschile di alto livello. “Sì, un aspetto fondamentale della pallavolo. Credo che l’analisi dei sistemi sia legata alla velocità di esecuzione. La velocità esecutiva è ciò che ha reso i sistemi diversi e migliori. Questo elemento fa la differenza” L’allenatore che ha cambiato la vita di Roberto Santilli? “Mi ritengo un uomo fortunato perché ho realizzato il mio sogno. Sono due, in particolare, gli allenatori che hanno segnato la mia formazione: Silvano Prandi, ancora oggi un grande insegnante, e Julio Velasco che ha cambiato il modo di pensare la pallavolo di tutti noi. Quando lui vinceva tutto con la Generazione dei Fenomeni, io ero alle prime armi. Ricordo che andavo spesso a vedere i suoi collegiali con la Nazionale, ne rimasi rapito” Un consiglio per un giovane che inizia ad allenare? “Gli direi ‘innanzitutto divertiti. E fai divertire i giovani’. Io faccio questo lavoro da 35 anni e smetterò il giorno in cui non troverò più motivazioni. Un allenatore, poi, non deve mai dimenticare di essere un insegnante. Dev’essere bravo a creare un circuito virtuoso che si autoalimenta con la passione” Nel corso della sua carriera, cosa ha appreso dal confronto con i giocatori? “Esistono due forme di rapporto con i giocatori: la prima è silenziosa, tramite l’osservazione. La seconda è attraverso l’interazione che tu allenatore riesci ad avere, in termini di nozioni e di emozioni condivise. Sono entrambe fondamentali per la crescita di un tecnico. Guardare, capire, parlare, spiegare, imparare”. Il bilancio dell’esperienza in Corea? “Faticosissima, perché le relazioni con i coreani sono difficili. È un popolo molto chiuso all’innovazione e io la rappresentavo, visto che ero il primo allenatore di pallavolo straniero a lavorare nel Paese. Spero comunque di aver dato un contributo importante alla crescita del movimento. Il titolo vinto ci ha restituito quelle soddisfazioni che meritavamo. Ora mi aspetta l’avventura allo Ziraat, in Turchia” Santilli continuerà a girare per il mondo… ma non le manca l’Italia? “L’esperienza della mia vita la rifarei altre cento volte. Mi ha arricchito sotto tutti i punti di vista. Ho lasciato l’Italia nel 2007, non tutti capirono la mia scelta, alcuni la contestarono. Ma io non me ne sono mai pentito: l’allenatore che sono oggi è il risultato delle culture e dei Paesi che ho conosciuto”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Luca Cristofani è il nuovo allenatore della Bartoccini Fortinfissi Perugia

    Di Redazione Si aspettava soltanto l’ufficialità, ed è arrivata oggi nel corso dell’ormai tradizionale conferenza stampa: Luca Cristofani sarà l’allenatore della Bartoccini Fortinfissi Perugia nella prossima stagione. Il tecnico romano prende il posto di Davide Mazzanti sulla panchina della società umbra a pochi giorni dalla promozione in Serie A1 conquistata con l’Acqua & Sapone Roma Volley Club: per lui sarà la seconda esperienza nella massima serie dopo quella con la Savino Del Bene Scandicci. “La motivazione principale per cui ho scelto Perugia – spiega Cristofani – è la progettualità. Ho capito subito che non era la solita proposta fatta sul momento, ma c’era dietro una visione un po’ più lunga; e quello che stiamo facendo mi conforta, perché le parole si stanno trasformando in fatti. L’altra cosa che mi ha colpito è stato l’entusiasmo del presidente e dei soci, che è coinvolgente e per me fa la differenza“. C’è poi anche uno stimolo ambientale: “Conosco bene la storia di Perugia e questo ha influito sulla scelta, andare ad allenare in una città in cui si respira volley è bellissimo“. Il nuovo tecnico parla poi del roster in via di allestimento: “Ci saranno delle belle sorprese, giovani che hanno già da tempo rappresentato l’Italia nelle nazionali giovanili e sono di prospettiva importante, sta a noi portarle a un livello superiore. Cercheremo di sviluppare un gioco veloce, spinto e moderno: la palleggiatrice, che sarà una sorpresa, è stata vista e rivista proprio in base alla compatibilità con Valentina. Stiamo cercando di mettere tutti i tasselli al posto giusto, poi finché non hai la squadra in mano alcune cose non le puoi capire“. Per la Bartoccini del prossimo anno, spiega Cristofani, “l’obiettivo minimo richiesto dalla società è il miglioramento del piazzamento in regular season. Poi vengono la ricerca di un buon gioco e il provare a giocare tutte le partite senza avere preconcetti su chi incontreremo: dobbiamo imparare a fare il nostro gioco a prescindere da chi avremo di fronte, e questo fin dall’inizio della stagione“. Infine una battuta sulla promozione a Roma: “Vincere la A2 è difficilissimo, non basta prendere le giocatrici più forti ma bisogna indovinare la giusta miscela, e credo che proprio questo sia stato il valore aggiunto della società. Ci è mancato solo il pubblico, se i palazzetti fossero stati aperti sarebbe stato molto difficile contenere l’entusiasmo. Auguro alla società e ai miei ex tifosi di trovare una giusta location per fare pallavolo nella capitale“. Il presidente Antonio Bartoccini presenta così la scelta di Cristofani: “Ci conosciamo da tanto, ci siamo incrociati spesso sul parquet e abbiamo grande stima per il suo percorso. Credo che sia un tecnico molto competente, grande conoscitore della pallavolo e di grande esperienza. L’idea quest’anno era di fare una squadra che guardasse anche al futuro, con un roster fatto da giocatrici giovani ma di caratura affiancate da altre che si stanno affacciando alla A1, e credo che Luca sia il nome ideale per questo tipo di progetto perché ha l’occhio e l’esperienza per guidare le giovani. Guardiamo al futuro almeno con un respiro biennale, se non più lungo“. Il numero uno della società umbra annuncia anche l’intenzione di schierare una formazione in Serie B1 o B2 nella prossima stagione: “C’è l’ipotesi di fare una squadra con il nostro codice, per permettere alle ragazze di partecipare attivamente agli allenamenti ed entrare nel roster della prima squadra, e magari fare anche qualche presenza in A1. Vogliamo raccogliere le forze del territorio umbro e far sì che possono avere un trampolino di lancio per la massima serie“. (fonte: Facebook Bartoccini Fortinfissi Perugia) LEGGI TUTTO

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    Stefano Saja prende il posto di Cristofani sulla panchina di Roma?

    Di Redazione Il recupero di questa sera tra Omag San Giovanni in Marignano e Acqua & Sapone Roma Volley Club, che chiuderà la Pool Promozione di Serie A2 femminile, sarà una partita particolare: non soltanto perché, in assenza di motivazioni di classifica, servirà soltanto a celebrare il passaggio in A1 delle capitoline, ma anche perché potrebbe mettere di fronte Stefano Saja alla sua prossima squadra. Sembra proprio il tecnico lombardo, infatti, il più indiziato a sostituire sulla panchina di Roma Luca Cristofani, già accordatosi con la Bartoccini Fortinfissi Perugia. In attesa di novità ufficiali, Saja si è già congedato dalla Omag: “Oggi si chiude una parentesi molto importante della mia vita e della mia carriera – ha detto al Corriere di Romagna – a San Giovanni ho avuto la fortuna di crescere sia dal punto di vista umano sia da quello sportivo, e lascio una grande famiglia alla quale sarò sempre grato. Detto questo, però, non vorrei che si festeggiasse solo il sottoscritto, perché credo che tutta la Consolini Volley debba dire un grandissimo grazie a queste splendide ragazze che hanno dato il loro massimo conquistando una salvezza, non mi stancherò mai di dirlo, eccezionale“. Sul fronte giocatrici, Guiducci e Diop potrebbero seguire Cristofani a Perugia. Piero Giannico su Tuttosport riferisce dell’interessamento della società romana per Madison Bugg, regista statunitense reduce dall’accoppiata scudetto-Coppa di Francia con l’ASPTT Mulhouse; insieme a lei potrebbe tornare anche Agnese Cecconello, reduce da un anno di esperienza a Scandicci. Per l’attacco, invece, il sogno è la bomber Alice Pamio della Megabox Volley, cresciuta proprio nella capitale con il Volleyrò. Resta il problema dell’impianto che ospiterà le partite interne. Il PalaFonte, utilizzato quest’anno, non sembra eleggibile neppure per una deroga e oggi, sulla Gazzetta dello Sport, il direttore generale Pietro Mignemi parla di un’ipotesi tanto affascinante quanto problematica: giocare al PalaEur. “Lo so che mi prendono per folle – dice il dg – ma è l’unica chance, a costo di far entrare la gente gratis e sperando di trovare uno sponsor che ci aiuti“. LEGGI TUTTO

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    Parisi o Cristofani per la panchina della Bartoccini Fortinfissi?

    Di Redazione C’è tanto lavoro per il nuovo direttore sportivo Remo Ambroglini alla Bartoccini Fortinfissi Perugia: la squadra cambierà radicalmente fisionomia rispetto a quella di questa stagione e anche in panchina ci sarà un volto nuovo, dal momento che al CT della nazionale Davide Mazzanti non sarà più consentito il doppio incarico. Per sostituirlo uno dei nomi “caldi” è quello di Carlo Parisi, reduce dall’esperienza alla guida della VBC Èpiù Casalmaggiore. Ma non è l’unico: PianetaVolley parla anche della pista che porta a Luca Cristofani, attualmente al timone dell’Acqua & Sapone Roma Volley Club in A2 dopo il passaggio nella massima serie a Scandicci. Per quanto riguarda le giocatrici i rumors parlano di un interessamento della società perugina per due giocatrici provenienti da Firenze: la schiacciatrice Anastasia Guerra e il libero Maila Venturi. (fonte: PianetaVolley) LEGGI TUTTO