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    Giappone: anche gli JT Thunders tagliano il traguardo dei playoff

    Si avvicina alla volata finale la V.League maschile in Giappone, con posizioni che sembrano ormai definite. Con i Panasonic Panthers saldamente al primo posto e i Suntory Sunbirds secondi con un margine di 3 vittorie sui Wolfdogs Nagoya, nel weekend anche gli JT Thunders hanno staccato matematicamente il biglietto per i playoff grazie al doppio successo per 3-0 ai danni dei Nagano Tridents (15 e 19 punti per Aaron Russell). Lo stesso obiettivo sembra soltanto questione di tempo per i Sakai Blazers.

    Resta invece in bilico l’ultimo posto disponibile per la post-season: i Toray Arrows hanno due vittorie in più, ma anche 4 punti in meno rispetto ai Tokyo Great Bears, che nel weekend hanno tenuto aperta la corsa vincendo per 3-1 sul campo degli JTEKT Stings (anche se il secondo match è finito con un netto 3-0 per i padroni di casa). Da segnalare nell’occasione i 25 punti di Rikuto Goto, giovane classe 2001 alla prima esperienza da professionista dopo l’università. Giochi fatti, intanto, anche per le ultime due posizioni, con Voreas Hokkaido e Nagano Tridents già condannate ai playout.

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    Giappone: JT Marvelous e NEC Red Rockets in finale scudetto

    Saranno le NEC Red Rockets a sfidare le JT Marvelous nella finale per lo scudetto della V.League femminile giapponese. Le prime due classificate della regular season, direttamente qualificate alle semifinali, hanno rispettato i pronostici della vigilia vincendo le rispettive sfide: le Red Rockets hanno superato per 3-0 (25-15, 25-17, 25-16) le Toyota Auto Body Queenseis, grande sorpresa del primo turno, in una gara a senso unico caratterizzata dai 17 punti della thailandese Ajcharaporn Kongyot. Le JT Marvelous, ancora imbattute in questa stagione, sono invece uscite vittoriose per 3-1 (25-16, 23-25, 25-20, 25-20) dal match con le Saitama Ageo Medics, grazie anche a 19 punti di Annie Drews; dall’altra parte non sono bastati i 20 centri di Sara Lozo.

    Nei quarti di finale, come accennato, le Body Queenseis avevano firmato una grande impresa battendo per 3-2 (25-23, 23-25, 24-26, 25-20, 15-13) le grandi favorite Hisamitsu Springs, con ben 36 punti di Lise Van Hecke (50% in attacco) contro i 19 di McKenzie Adams. Le Ageo Medics, invece, avevano avuto la meglio per 3-1 (25-21, 26-28, 25-18, 25-23) sulle Denso Airybees, con altri 23 punti di Lozo e 17 di Yuka Sato (dall’altra parte 34 punti per Rosamaria Montibeller).

    La finale per il titolo si disputerà sabato 2 marzo a Takasaki, preceduta dalla finale per il terzo posto tra Saitama Ageo Medics e Toyota Auto Body Queenseis e da quella per il quinto posto tra Hisamitsu Springs e Denso Airybees.

    (fonte: Vleague.jp) LEGGI TUTTO

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    Concluso al Centro Pavesi lo stage tra Italia e Giappone Under 17

    Si è concluso ieri al Centro Pavesi FIPAV di Milano un collegiale di preparazione che ha visto coinvolte 15 atlete della nazionale Under 17 femminile. Nel corso dello stage le azzurrine sono state anche impegnate in tre allenamenti congiunti con le pari età del Giappone. 

    Nella prima giornata l’Italia si è imposta per 3-0 (25-14, 25-16, 25-16). A seguire è stato giocato un ulteriore set supplementare conquistato sempre dalla selezione azzurra (25-22). Nel secondo test sono stati disputati ancora 4 set: il primo e il terzo set si sono conclusi in favore dell’Italia (25-21 e 25-18), mentre il Giappone ha vinto il secondo e quarto set (22-25, 16-25). Il match conclusivo, infine, ha visto ancora l’Italia vincere in tre set (25-22, 25-18, 25-18). Le azzurrine, a seguire, si sono aggiudicate anche il set supplementare (25-16) giocato al termine dell’amichevole. 

    Questo l’elenco delle azzurrine convocate dal direttore tecnico Marco Mencarelli per lo stage: Vanessa Hernandez Suarez, Marina La Tella, Sara Mori, Letizia Feriozzi (Volleyrò Casal de Pazzi), Alessia Manda (Imoco Volley), Rebecca Aimaretti, Stella Caruso, Perla Massaglia, Ludovica Tosini, Arianna Bovolenta, Giorgia Sari (Club Italia), Chiara Maria Stella (In Volley Cambiano), Lisa Monari Gamba, Stella Cornelli (Sc. Pall. Anderlini), Virginia Di Napoli (Pro Victoria Pallavolo).

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Giappone: una vittoria per parte tra Wolfdogs e Panthers

    Grande spettacolo nel weekend di V.league maschile in Giappone con le due sfide tra Wolfdogs Nagoya e Panasonic Panthers, terminate entrambe al tie break. La squadra di Valerio Baldovin ha ceduto ai vantaggi del quinto set (14-16) il primo match, con 34 punti di Kurek e 28 di Nishida, ma poi si è aggiudicata il secondo, infliggendo alla capolista quella che è soltanto la seconda sconfitta stagionale. Da notare che in questo incontro (chiuso da Kurek con altri 31 punti) Laurent Tillie ha rivoluzionato la squadra dopo il 2-0 iniziale, togliendo quattro titolari tra cui Jaeschke e Nishida e riuscendo a pareggiare i conti, prima della resa in volata.

    Il verdetto del doppio scontro non è comunque positivo in termini di classifica per i Wolfdogs, che perdono terreno dal secondo posto, viste le due vittorie per 3-0 messe a segno dai Suntory Sunbirds sul campo dei Sakai Blazers. Intanto i Toray Arrows si avvicinano alla qualificazione ai playoff con il doppio successo sugli JT Thunders (3-2, 3-0): i Tokyo Great Bears, a segno per due volte contro i Nagano Tridents, possono comunque ancora sperare nello scontro diretto per recuperare. In coda è invece ormai scontata la condanna dei Tridents e del Voreas Hokkaido ai playout.

    (fonte: Vleague.jp) LEGGI TUTTO

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    Il cubano Alain De Armas ha acquisito la cittadinanza giapponese

    I Suntory Sunbirds hanno annunciato ieri che lo schiacciatore cubano Alain Jr. De Armas ha acquisito la cittadinanza giapponese. De Armas, che compirà 23 anni a marzo, ha studiato in Giappone alla Miyakonojo Higashi High School e dal 2020 è tesserato per i Sunbirds, con i quali ha vinto due scudetti e un Campionato Asiatico per Club.

    Già dal momento del suo primo tesseramento il giocatore ha la nazionalità sportiva giapponese e quindi può essere schierato senza influire sul limite di stranieri previsto dalla V.League. Con l’acquisizione della cittadinanza, per lui potrebbe esserci spazio anche in nazionale: un’alternativa interessante a disposizione di Philippe Blain forse già a partire dalla prossima VNL.

    (fonte: Suntory Sunbirds) LEGGI TUTTO

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    USA e Giappone cambiano il mondo: gli scenari del nuovo mercato

    Si definisce “game changer” quella mossa, innovazione o svolta che cambia radicalmente l’andamento di una partita (o, per estensione, di un qualsiasi evento), influenzandone in modo decisivo il risultato finale. Ecco, se mai c’è stato un “game changer” nel volley mercato, è sicuramente quello che sta avvenendo in questa stagione: la prossima sessione di trasferimenti – in realtà già iniziata da tempo – potrebbe davvero segnare l’inizio di una nuova era per la pallavolo mondiale. Il merito, o la colpa, è di due paesi geograficamente molto lontani dal nostro, ma con una gloriosa tradizione sottorete in comune: gli USA nel settore femminile e il Giappone in quello maschile.

    Riassumendo per sommi capi: gli Stati Uniti sono universalmente noti per la capacità di schierare nazionali fortissime (quella femminile è campione olimpica in carica) ma anche per la cronica assenza di una lega professionistica a livello nazionale. Per questo motivo le decine di grandi talenti sfornati ogni anno dalle università hanno sempre dovuto cercare sbocchi altrove, arricchendo smisuratamente il patrimonio tecnico dei campionati altrui, quello italiano in primis. Adesso però gli USA un campionato femminile ce l’hanno, anzi tecnicamente ne hanno due (quello della Pro Volleyball Federation è già partito, ma il più interessante, quello targato LOVB, prenderà il via a fine anno) e, a differenza degli esperimenti tentati nel passato, stavolta sembrano avere tutti i mezzi e le ambizioni per fare una concorrenza serrata all’Europa e al resto del mondo, come testimonia il prestigio dei primi nomi coinvolti: Kelsey Robinson, Jordan Thompson, Haleigh Washington, Jordyn Poulter (tanto per citarne alcune).

    foto Vero Volley

    Apparentemente meno epocale la svolta che prende origine dal Giappone: le squadre di V-League, il massimo campionato del Sol Levante, hanno “semplicemente” deciso di incrementare gli investimenti e aumentare il numero degli stranieri da 2 a 3 per squadra (di cui uno obbligatoriamente asiatico), oltre a tentare di riportare in patria i giocatori più rappresentativi della nazionale, come Ran Takahashi o Yuki Ishikawa. Tutto qua? Sì, ma in un mercato non proprio traboccante di talenti come quello maschile potrebbero bastare 14 stranieri in più a incidere sulla concorrenza globale. Anche perché, contemporaneamente, la Polonia sta riducendo a 14 il numero delle squadre del suo massimo campionato (dalla stagione 2025-2026) e quelle residue saranno ancora più competitive sul mercato, mentre i club italiani potrebbero essere penalizzati dall’introduzione della riforma del lavoro sportivo e, a breve termine, dalla nuova normativa fiscale che non consente più di applicare agli atleti stranieri le norme del “Decreto Crescita”.

    Abbiamo chiesto l’aiuto degli addetti ai lavori per interpretare meglio il fenomeno, interpellando alcuni degli agenti più attivi sul mercato, a cominciare da Paolo Buongiorno: “Credo che la questione vada differenziata tra il settore femminile e quello maschile – spiega l’esperto procuratore – da una parte avremo un problema di qualità, dall’altra di quantità. Nel femminile le giocatrici italiane a disposizione saranno sempre tante, perché c’è una base notevole e la società fanno un grande lavoro a livello giovanile. È chiaro però che, nel momento in cui si apre un mercato così forte, qualcosa cambia“.

    “La base di giocatrici americane era importante (nel 2022-2023 quelle impegnate nei campionati di Serie A erano ben 35, n.d.r.), ma il problema non sono solo le atlete che non verranno più in Italia: anche Turchia, Francia, Polonia incontreranno le nostre stesse difficoltà, quindi tutti questi mercati diventeranno più concorrenziali e le straniere a disposizione saranno sempre meno. D’altra parte – continua Buongiorno – la pallavolo negli USA non ha concorrenti a livello di sport femminile, ed è evidente che per le giocatrici di college sia un’occasione imperdibile quella di tornare a casa, magari dopo un paio di stagioni in Europa. Con offerte economiche importanti, poi, il mercato americano in futuro potrà diventare molto concorrenziale anche sulle straniere di alto livello. Ma per questo credo che dovremo aspettare qualche anno“.

    foto NCAA

    Nel settore maschile, come accennato, gli argomenti sono differenti: “Non si tratta solo del Giappone – conclude Buongiorno – anche la Polonia sta spingendo tantissimo, e la stessa Turchia sta crescendo a livello di investimenti, in attesa di capire come potranno muoversi i club russi. Per fortuna il mercato americano resta aperto, perché a livello maschile negli USA non c’è un movimento tale da organizzarsi in un campionato strutturato. Però la platea di giocatori da cui pescare è limitata, anche perché alcuni paesi stanno attraversando un momento di involuzione: in Russia, per esempio, da un po’ di tempo non emergono grandissimi talenti, forse anche perché c’è poco ricambio, a differenza del femminile“.

    Un po’ meno ottimista Stefano Bartocci, CEO di Best Sports Management, secondo cui le novità a livello femminile saranno radicali: “La geografia del volley cambierà tantissimo, e questo riguarderà anche le top player. Per le prime due stagioni i club della lega LOVB hanno fissato un salary cap, ma si dice che già dal 2025-2026 possa essere eliminato, e a quel punto le loro offerte diventeranno molto appetibili anche per le straniere di alto livello. È un campionato ovviamente super competitivo dal punto di vista organizzativo, e anche gli allenatori (tra cui il nostro Massimo Barbolini, n.d.r.) garantiscono un alto livello“.

    Quali saranno i riflessi sul nostro campionato? “Ne pagheranno le conseguenze – dice Bartocci – le squadre dal quinto posto in giù, perché le prime 4 hanno la forza per mantenere comunque alto il livello alto: per le altre sarà più difficile pescare giocatrici provenienti dalla NCAA come, per esempio, Avery Skinner o Kendall Kipp, perché atlete come queste saranno più incentivate a rimanere in patria“. Al loro posto però, spiega il procuratore, “sarà difficile vedere più giocatrici italiane, visto che già ora è difficile trovarne di livello alto. Ci sono poche Serie B1 e pochi settori giovanili validi, e proprio per questo il livello della A2 è sceso in maniera vertiginosa. Penso piuttosto che si riallocheranno in Italia altre giocatrici provenienti, ad esempio, dall’Asia, dal Brasile o dall’Argentina, ma anche dalla Francia e dalla Serbia“.

    Foto Fenera Chieri ’76

    Nel settore maschile il discorso è radicalmente diverso, come racconta Luca Novi, uno degli agenti più noti a livello mondiale: “L’ondata del Giappone è già passata, perché il cambiamento delle regole sugli stranieri era nell’aria e i club più lungimiranti si sono mossi già la scorsa estate. Noi agenti abbiamo cominciato a lavorare con le squadre giapponesi a settembre 2023 e forse ancora prima con la Polonia. Quindi sì, c’è – o meglio c’è stata – una battaglia planetaria sugli ingaggi che ci costringerà a rinunciare a qualche top player, ma non è detto che sia un male“.

    “Io credo che la conseguenza di tutto questo non sarà un abbassamento del livello – continua infatti Novi – perché in Italia abbiamo le competenze tecniche e le capacità per far crescere i nostri ragazzi e, perché no, anche gli stessi stranieri. Io la vedo come un’opportunità per i giocatori più giovani, specialmente gli italiani, di avere lo spazio che meritano. Spesso in Italia si è troppo esterofili e si pensa che prendendo giocatori nostrani il livello si abbassi, ma i fatti dimostrano che non è così: basta pensare al caso di Padova, che si è sempre mossa in questo modo, per necessità, e non ha fatto certo peggio di chi ha puntato sul mercato straniero“.

    Foto Pallavolo Padova

    Vedremo quindi una Superlega più italiana? “Io mi auguro di sì – risponde l’agente – in passato gli italiani avevano il problema di essere vincolati dalla burocrazia e da norme anacronistiche. Adesso le cose stanno cambiando, un po’ perché il vincolo è in fase di eliminazione, un po’ perché i contributi rimasti sono diventati meno onerosi e un po’ perché molti hanno preso possesso del loro cartellino, ed è più facile investire sui nostri giocatori. Non a caso oggi gli uomini mercato si chiamano Porro, Gardini, Boninfante. Certo, un ridimensionamento fisiologico ci sarà: magari non sarà più possibile avere roster con 4 top player per ruolo, si punterà di più sui giovani e a quel punto sarà avvantaggiato chi in questi anni ha lavorato meglio sul settore giovanile, invece di puntare esclusivamente sul mercato“.

    L’aspetto che crea qualche preoccupazione a tutti i livelli, invece, è quello della riforma del lavoro sportivo e dei suoi costi: “Stiamo affrontando il discorso – dice Buongiorno – non credo che sui top club inciderà più di tanto, ma probabilmente qualche società di Serie B dovrà fare i conti con un ridimensionamento“. “I giocatori ora sono entrati in una dimensione lavorativa meglio definita – aggiunge Novi – per i club questo è un po’ un vincolo psicologico, servirà del tempo per abituarsi“. Ma Bartocci lancia un allarme: “Il problema della riforma è che non c’è chiarezza. C’è molta confusione sulle norme, i club non sono pronti e corrono il rischio di ricevere delle sanzioni che possono essere fatali: se dal fisco ti arriva una multa di 100mila euro non puoi fare altro che chiudere…“.

    di Eugenio Peralta LEGGI TUTTO

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    Giappone: i Toray Arrows fermano la corsa dei Wolfdogs Nagoya

    Nel weekend della V.League maschile giapponese spicca l’impresa esterna dei Toray Arrows, che dopo aver perso per 3-0 la prima sfida con i Wolfdogs Nagoya si impongono con un sofferto 2-3 nel secondo match, grazie a 24 punti di Krisztian Padar (dall’altra parte non ne bastano 33 di Bartosz Kurek). Un risultato molto importante per entrambe: la squadra di Valerio Baldovin, infatti, vede allontanarsi il secondo posto occupato dai Suntory Sunbirds, mentre gli Arrows tengono lontani i Tokyo Great Bears nella corsa alla sesta piazza, che vale la qualificazione ai playoff, nonostante la vittoria per 3-1 della squadra della capitale sugli JT Thunders.

    Intanto, dopo i Panasonic Panthers, anche i Suntory Sunbirds si assicurano matematicamente i playoff grazie al doppio successo sugli JTEKT Stings (3-0, 3-1): l’obiettivo di Muserskiy e compagni resta però la seconda posizione, che garantisce il passaggio diretto alle semifinali. In vetta sono ormai inavvicinabili i Panthers, a segno con un doppio 3-0 anche contro i Nagano Tridents. Playoff blindati anche per i Sakai Blazers, che passano per due volte (0-3, 2-3) in casa di un Voreas Hokkaido quasi certamente condannato ai playout.

    (fonte: Vleague.jp) LEGGI TUTTO

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    Giappone: i verdetti della regular season. Sylvia Nwakalor miglior realizzatrice

    Si è conclusa con una sorpresa la regular season della V.League femminile in Giappone: proprio sul filo di lana le NEC Red Rockets, campionesse uscenti, sono riuscite a superare al secondo posto le Hisamitsu Springs, guadagnandosi la qualificazione diretta alle semifinali. Arbitro della contesa le Saitama Ageo Medics, che hanno perso in tre set contro le Red Rockets (21 punti di Sarina Koga) ma hanno poi trascinato al tie break le Springs con 28 punti di Sara Lozo, consentendo il sorpasso.

    Gli altri verdetti erano già noti in anticipo: nei quarti di finale di sabato 24 febbraio le Hisamitsu Springs troveranno le Toyota Auto Body Queenseis, e la vincente andrà a sfidare proprio le Red Rockets nella semifinale di domenica 25. Dall’altra parte del tabellone Ageo Medics e Denso Airybees si contenderanno un posto nella semifinale contro le JT Marvelous, dominatrici della stagione con 22 vittorie in altrettante partite. La finalissima si disputerà domenica 3 marzo a Takasaki, preceduta sabato 2 dalle finali per terzo e quinto posto.

    Le Toray Arrows di Sylvia Nwakalor sono rimaste fuori dai playoff, ma l’attaccante italiana può comunque festeggiare un primato prestigioso: è la miglior realizzatrice dell’intera stagione regolare con 538 punti. Le Arrows torneranno in gioco, insieme a tutte le altre squadre, nella Coppa nazionale (V.Cup) che prenderà il via dal 9 marzo. Premi individuali anche a Annie Drews (JT Marvelous) per il servizio più efficace, Yanami Nishimura (Hisamitsu Springs) per la miglior ricezione e Daphne Santiago (JT Marvelous) per il miglior attacco e il miglior muro.

    (fonte: Vleague.jp) LEGGI TUTTO