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    Gael Monfils escluso dal Torneo UTS di Oslo per un Incidente Insolito

    Gael Monfils nella foto – Foto Getty Images

    Gael Monfils è stato squalificato dal torneo UTS di Oslo, una notizia sorprendente considerato che si tratta di un evento di esibizione. Secondo quanto spiegato dall’organizzazione sui social network, “uno scambio in tono scherzoso nello spogliatoio tra Monfils e il supervisore del torneo, Stéphane Apostolou, ha provocato un lieve infortunio al supervisore”.Dall’evento precisano che non c’erano cattive intenzioni, ma l’infortunio ha portato alla squalifica come conseguenza.
    Queste le parole degli organizzatori: “Uno scambio scherzoso nello spogliatoio tra Monfils e il supervisore del torneo Stephane Apostolou ha causato un lieve infortunio al supervisore.Il torneo ha dichiarato di essere convinto che non ci fosse alcuna malizia nell’intento, ma l’infortunio ha reso necessaria la squalifica.” LEGGI TUTTO

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    Gael Monfils si infortuna alla caviglia in un match di esibizione e si ritira in evidente difficoltà

    Gael Monfils nella foto

    La peggiore notizia possibile che potrebbe ricevere un tennista nel mese di dicembre è accaduta. Gael Monfils stava disputando un incontro di esibizione nell’ambito del torneo Ultimate Tennis Showdown, contro Jack Draper, quando ha subito una vistosa distorsione alla caviglia. Il veterano tennista francese era molto motivato ad avere una buona preparazione in vista di una stagione in cui poter competere regolarmente dopo i numerosi problemi subiti di recente, ma questo imprevisto potrebbe cambiare tutto.
    Monfils ha lasciato il campo con evidenti difficoltà fisiche e ha mostrato che il problema potrebbe diventare serio per questo inizio di stagione.Ricordiamo che il tennista francese inizierà la stagione con l’ATP 250 di Auckland, torneo che si svolgerà tra il 6 e il 13 gennaio.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Laver Cup: Paul, Shelton, Hurkacz e Monfils completano i team in gara a Vancouver

    Il doppio Federer-Nadal alla Laver Cup 2022 a Londra

    È stato ufficializzato il campo dei partecipanti all’edizione 2023 della Laver Cup, ricca esibizione post US Open che quest’anno andrà in scena a Vancouver (22-24 settembre). Sulla falsa riga della Ryder cup di golf alla quale si ispira, con un team Europe e un team World a contendersi il successo al termine di tre giorni di gare tra singolo e doppio, la competizione ideata da Roger Federer e lanciata nel 2017 quest’anno si giocherà in Canada e vedrà al via i seguenti giocatori:
    Team Europe:
    Casper Ruud, Stefanos Tsitsipas, Andrey Rublev, Holger Rune, Hubert Hurkacz e Gael Monfils

    Will Team Europe take back the Laver Cup title in Vancouver? pic.twitter.com/TIqKor8yV0
    — Laver Cup (@LaverCup) August 23, 2023

    Team World: Taylor Fritz, Frances Tiafoe, Felix Auger-Aliassime, Tommy Paul, Francisco Cerundolo e Ben Shelton

    Will Team World succeed in its quest to repeat as Laver Cup champions? pic.twitter.com/NeSSA82QAG
    — Laver Cup (@LaverCup) August 23, 2023

    Molti quindi gli esordienti rispetto alla scorsa stagione, la più ricca di campioni e passata alla storia come ultimo evento giocato da Roger Federer. Mancano i super big, Djokovic, Alcaraz oltre gli infortunati Nadal, Kyrgios e Shapovalov che spesso sono stati presenti all’evento arricchendolo con la propria classe e personalità. Largo a giovani (Rune, Shelton) oltre a tennisti emergenti e alla “vecchia volpe” Monfils, uno dei giocatori che più esalta il pubblico con le sue giocate istrioniche.
    Federer sarà presente a Vancouver nella serata di venerdì: Jim Courier farà da cerimoniere, con un’intervista in campo e la possibilità per gli spettatori sugli spalti di rivolgere alcune domande in diretta all’indimenticabile campione elvetico. Questa Q&A si preannuncia come uno degli happening principali di un’edizione che, onestamente, sembra un po’ in tono minore rispetto alle precedenti, con qualche nome di richiamo in meno.
    L’edizione 2022, come tutte le precedenti, ha avuto un ottimo successo, grazie agli attori protagonisti ma anche una formula che funziona coinvolgendo il pubblico in match divertenti, più “leggeri” rispetto a quelli del tour ATP ma comunque spettacolari in campo e discretamente combattuti. Sarà interessante vedere che spettacolo i protagonisti di quest’anno riusciranno a produrre e quale sarà il coinvolgimento del pubblico in tribuna e sugli spalti. Tutte le precedenti edizioni hanno riscontrato ascolti tv altissimi e grande interesse. Per il futuro e sopravvivenza di quest’evento, l’edizione 2023 sarà un test molto importante. LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Toronto: Sinner batte Monfils e vola in semifinale, c’è Paul e non Alcaraz

    Jannik Sinner in campo a Toronto

    Jannik Sinner soffre e lotta, rincorrendo le sfuriate e grandi servizi di Gael Monfils, ma alla fine “ne ha di più” e impone la sua progressione da fondo campo e potenza col diritto, trionfando nell’ultimo quarto di finale del Masters 1000 di Toronto e volando in semifinale, dove non trova Carlos Alcaraz, battuto (di nuovo nel torneo) a sorpresa da Tommy Paul. L’azzurro ha vinto col punteggio di 6-4 4-6 6-3 in 2 ore e 23 di gioco, bravo a tenere mentalmente in un match molto duro dal punto di vista fisico e dell’intensità, condotto dal punto di vista del gioco maggiormente dal francese, che ha spinto tanto (soprattutto nei primi due set) e servito in modo spaziale. Sinner ha servito bene nel primo set ed è stato bravo ad approfittare dell’unica chance nel decimo gioco, mente nel secondo Monfils è stato ingiocabile nei suoi game e più attivo nello scambio. Nel terzo l’azzurro ha cambiato marcia, capendo che senza alzare ritmo e intensità nella spinta sarebbe stata dura contro un avversario così forte al servizio. Non ha nemmeno servito bene l’azzurro nel parziale decisivo, ma da fondo campo è stato implacabile, soprattutto con un diritto diventato a tratti devastante, generando una pressione che ha provocato l’unico break sul 2-1, rivelatosi decisivo. Sinner chiude con l’82% di punti vinti con la prima e un ottimo 61% di punti vinti in risposta sulla seconda del rivale, con 23 vincenti e 11 errori. Decisive le 3 palle break sfruttate su 4, contro le due di Monfils. Una partita equilibrato, di grande lotta, girata su pochi game.

    Il match inizia con Sinner al servizio, subito un game combattuto (con un doppio fallo per l’azzurro), ma muove lo score dell’incontro. Molto più sciolto al servizio nel secondo turno, con ben due Ace. Il set avanza senza scossoni per entrambi, seguendo i turni di servizio, né palle break. Entrambi hanno ottimi numeri alla battuta, ed è il francese a prendere più rischi e muovere di più il gioco. L’equilibrio finalmente si spezza nel rush finale: Monfils serve sul 4-5, l’azzurro è aggressivo e si porta in vantaggio 0-30. Trova un Ace il francese ma concede la prima palla break dell’incontro sul 30-40, che è anche un set point. Sinner si prende il punto, aggiudicandosi il primo set per 6-4. Gael lo perde nonostante abbia colpito 6 Ace, due prime in campo su tre vincendo ben l’89% dei punti. Buoni anche le statistiche di Jannik nel primo parziale: 67% di prime di servizio in campo, con le quali ha vinto il 77% dei punti, e un buon 45% con la seconda (contro il 20% del rivale). Decisivo il break strappato nell’unica chance ottenuta.
    Nel secondo set c’è più bagarre, con un break e immediato contro break tra quarto e quinto gioco. L’allungo di Sinner (3-1) è prontamente ripreso dal francese, che approfitta di un brutto game a zero ceduto dall’azzurro. Nella fase finale del secondo parziale il 36enne di Parisi mette letteralmente il turbo al servizio, con una serie impressionante di servizi ed Ace, mentre Sinner purtroppo capitola sul 4 pari, cedendo per la seconda volta il gioco di battuta sul 15-40, alla prima palla break. “LaMonf” mette il turbo al servizio, è ingiocabile e chiude 6-4, impattando il conto dei set. Ben 10 Ace per Monfils nel set, nessuno per Jannik, che paga il maggior movimento e rischi presi dal rivale.
    Nel terzo set l’inerzia cambia, a favore di Sinner. Attacca con più convinzione, spinge molto negli scambi imponendo il suo tennis di pressione, sempre più intenso e sostenuto da colpi dalla riga di fondo davvero pesanti, nonostante una percentuale di prime palle in campo inferiori al 50%. Il set si decide nel quarto game. Avanti 2-1, Sinner spinge tantissimo in risposta, c’è grande lotta nel game più lungo e sofferto di tutto l’incontro, con Jannik che finalmente strappa il break alla seconda chance, per il 3-1. Sofferto anche il suo turno di servizio seguente, errori, tensione ma anche la palla che viaggia molto forte. Anche un doppio fallo per Sinner, ma non concede palle break che consolida il vantaggio per il 4-1. Ormai Jannik ha in mano il tempo di gioco, con grande equilibrio spinge forte salendo sulla palla e scaricando grande potenza. Continua a servire bene Monfils, proprio con la battuta resta in scia all’azzurro, che in risposta sul 5-2 arriva a due punti dal match e si butta a rete, ma Gael trova un gran passante col diritto. Sinner non molla, si va ai vantaggi, stavolta lavorando anche la palla col back di rovescio (soluzione per lui non usuale). Ancora grazie al servizio, Monfils sale 3-5, ora l’azzurro è chiamato a chiudere al servizio. Col diritto dal terzo set ha cambiato marcia, è davvero potente e preciso, vola 30-0. Ancora col diritto, davvero salito di livello, fa fare il tergicristallo al rivale, e strappa 3 Match Point sul 40-0. Chiude al secondo, attaccando con decisione. “Giochi davvero bene, continua così amico mio” dice il francese complimentandosi con il giovane avversario. Soffre, lotta, ma Sinner è stato bravo a reggere le sfuriate del rivale e vincere alla distanza. Bravo Monfils, esce dal campo tra gli applausi, ma la maggior solidità di Jannik ha prevalso.

    [PR] Gael Monfils vs [7] Jannik Sinner ATP Toronto Gael Monfils463 Jannik Sinner [7]646 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-153-5 → 3-6G. Monfils 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 A-40 40-40 A-402-5 → 3-5J. Sinner 0-15 15-15 ace 30-15 40-152-4 → 2-5G. Monfils 15-0 30-0 30-15 df 40-15 ace1-4 → 2-4J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 df 40-40 A-401-3 → 1-4G. Monfils 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A1-2 → 1-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 1-2G. Monfils 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-300-1 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2G. Monfils 15-0 ace 30-0 40-0 ace ace5-4 → 6-4J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-404-4 → 5-4G. Monfils 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 ace ace3-4 → 4-4J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-403-3 → 3-4G. Monfils 15-0 30-0 40-0 40-15 ace2-3 → 3-3J. Sinner 0-15 0-30 0-401-3 → 2-3G. Monfils 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 30-40 df1-2 → 1-3J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2G. Monfils 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 ace0-1 → 1-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1G. Monfils 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 30-404-5 → 4-6J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-4 → 4-5G. Monfils 15-0 15-15 df 15-30 30-30 ace 40-30 ace3-4 → 4-4J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 df 40-303-3 → 3-4G. Monfils 15-0 15-15 df 30-15 30-30 40-30 ace2-3 → 3-3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3G. Monfils 15-0 30-0 40-0 ace1-2 → 2-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 ace 30-15 30-30 40-30 ace1-1 → 1-2G. Monfils 15-0 15-15 df 15-30 30-300-1 → 1-1J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 df A-40 40-40 A-400-0 → 0-1

    Monfils vs Sinner19 Tennis Match Statistics

    Statistic
    Monfils
    Sinner

    ACES
    19
    5

    DOUBLE FAULTS
    5
    3

    FIRST SERVE
    51/87 (59%)
    44/89 (49%)

    1ST SERVE POINTS WON
    41/51 (80%)
    36/44 (82%)

    2ND SERVE POINTS WON
    14/36 (39%)
    21/45 (47%)

    BREAK POINTS SAVED
    1/4 (25%)
    0/2 (0%)

    SERVICE GAMES PLAYED
    14
    15

    RETURN RATING
    185
    177

    1ST SERVE RETURN POINTS WON
    8/44 (18%)
    10/51 (20%)

    2ND SERVE RETURN POINTS WON
    24/45 (53%)
    22/36 (61%)

    BREAK POINTS CONVERTED
    2/2 (100%)
    3/4 (75%)

    RETURN GAMES PLAYED
    15
    14

    NET POINTS WON
    4/6 (67%)
    10/12 (83%)

    WINNERS
    32
    23

    UNFORCED ERRORS
    16
    11

    SERVICE POINTS WON
    55/87 (63%)
    57/89 (64%)

    RETURN POINTS WON
    32/89 (36%)
    32/87 (37%)

    TOTAL POINTS WON
    87/176 (49%)
    89/176 (51%)

    MAX SPEED
    222 km/h (137 mph)
    215 km/h (133 mph)

    1ST SERVE AVERAGE SPEED
    198 km/h (123 mph)
    203 km/h (126 mph)

    2ND SERVE AVERAGE SPEED
    164 km/h (101 mph)
    152 km/h (94 mph) LEGGI TUTTO

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    Quanto rischia Sinner contro “LaMonf”?

    Gael Monfils a Toronto (foto Getty Images)

    Dopo la splendida partita notturna tra Alcaraz e Hurkacz, è stato un dispiacere veder entrare sul Centrale di Toronto un Andy Murray in tuta per annunciare il suo forfait, problema addominale. Visto l’indomabile spirito combattivo dello scozzese e il suo sguardo torvo al momento dell’annuncio in campo, deve essere un problema abbastanza serio. Un vero peccato, perché la partita tra lui e Sinner prometteva spettacolo e sarebbe stato un buon test per l’azzurro, ma in fondo, ha risparmiato energie. La notte canadese si è chiusa così, senza l’incontro di ottavi di Jannik che, senza fatica, si ritrova nei quarti del 1000 nordamericano, suo ottavo in carriera in tornei di questa categoria (4-3 il bilancio). Tra lui e una nuova semifinale in America, probabilmente contro Alcaraz, c’è Gael Monfils, prossimo avversario. Quanto il funambolico francese può impensierire Jannik? Sulla carta l’altoatesino è piuttosto favorito, per classifica, per storia recente della loro attività, per la buona forma mostrata dall’italiano nel derby contro Berrettini. I confronti diretti recitano 3-1 a favore di Sinner, con l’unico successo del francese datato 2019, ottavi nell’indoor di Vienna; quindi due vittorie per Jannik, quella molto sofferta a US Open 2021 (cinque set ricchi di alti e bassi) e poi la finale a Sofia sempre targata 2021. Sinner è certamente favorito, ma quella di stanotte sarà una partita da prendere assolutamente con il dovuto rispetto, anzi, con le molle…
    Intanto non va mai sottovalutato l’aspetto “underdog”: Gael non ha assolutamente niente da perdere. Ha già vinto il suo torneo, dando spettacolo, prendendosi lo scalpo prezioso di Tsitsipas, a tratti brutalizzato da colpi di una violenza totale. Quindi il parigino scenderà in campo senza niente da perdere e tutto da guadagnare. Con i suoi 36 anni suonati e appena rientrato dopo un lunghissimo stop per problemi al piede, Monfils si sta godendo il momento e da provato showman si ritrova nella condizione ideale per essere avversario molto, molto scomodo. “Sono stanco, ovviamente, ma per ora va bene. Cercherò di recuperare per essere davvero competitivo domani. Amo questo gioco e mi impegno ogni giorno. Non so se durerà qualche settimana, qualche mese, qualche anno…”, ha dichiarato il francese dopo il suo successo di ieri contro Vukic, aggiungendo “Ho esperienza, so come giocare le partite che contano, credo di poter esser ancora un rivale difficile per tutti là fuori…”. Parole minacciose che hanno del vero.
    Geal è da sempre un personaggio divisivo, o lo ami per la sua estrosa diversità, quei colpi estemporanei che ti lasciano di sasso, o lo odi perché spesso in campo oltre a grandi giocate porta delle sceneggiate un po’ stucchevoli, passando dall’esser con un piede nella fossa a sprizzare energia da tutti i pori. Questo è l’altro fattore che Sinner dovrà assolutamente gestire: l’ambiente e gli atteggiamenti mutevoli che Monfils metterà in scena. O Jannik è talmente bravo e forte da scappare via e travolgerlo – può succedere, soprattutto se servirà molto bene fin dall’avvio e farà la voce grossa anche in risposta, imponendo il suo pressing mortale – oppure se la partita si giocherà punto su punto potrebbe diventare complicata. È noto come l’azzurro non ami i contesti troppo “caldi”, con il pubblico che sicuramente sarà molto dalla parte del vecchio agonista. Sinner non ama la bagarre, tende a subirla e deprimere il suo gioco. Tiafoe a Vienna, altro esempio evidente, o in parte anche Rune a Monte Carlo la scorsa primavera. Jannik ha maturato varie esperienze, ma i giocatori imprevedibili e che possono far diventare il match una rissa agonistica lui proprio non li ama. Stanotte il rischio che questo accada è concreto, se Monfils riuscirà a stare a contatto. Per questo sarebbe ideale evitare i rush finali, o i tiebreak. Sinner è più forte del francese in questo momento, è bene che imponga i suoi ritmi e schemi staccando e deprimendo l’avversario, senza portarselo dietro troppo a lungo.
    È corretto anche aggiungere una considerazione tecnica. Monfils sta servendo come un treno. Non ha mai perso un turno di battuta negli ultimi due match, contro Tsitsipas e Vukic. Non gli accadeva dal 2016 ed è per lui la terza volta in carriera in un M1000.

    3. Pour la troisième fois de sa carrière, @Gael_Monfils a disputé deux matchs consécutifs en Masters 1000 sans concéder son service :🇫🇷 Paris 2014 vs Sousa (1/32) & Isner (1/16)🇺🇸 Miami 2016 vs Ito (1/32) & Cuevas (1/16)🇨🇦 Toronto 2023 vs Tsitsipas (1/16) & Vukic (1/8) pic.twitter.com/JWOAg2g5nT
    — Jeu, Set et Maths (@JeuSetMaths) August 11, 2023
    Questo dato è significativo: se Gael serve così bene, può concentrare tutte le sue risorse fisiche, agonistiche e mentali in risposta. Questo per Jannik potrebbe essere un problema, vista la tendenza del nostro ad subire qualche calo nei propri turni di servizio. Come già scritto, Sinner deve partire a “manetta”, far sentire la sua freschezza mettendo in moto la sua progressione, quell’intensità mostruosa che può stroncare la resistenza di ogni rivale. Sarà certamente più fresco, anche per il non aver sudato una goccia ieri notte, quindi è bene far capire fin dai primi punti chi è oggi il top10, chi ha maggior capacità di pressione, chi è il più forte. Monfils ha grande capacità difensiva, è molto bravo nell’incasinare gli scambi e poi tirare un’improvvisa mazzata col diritto. Jannik deve pressarlo tanto sul rovescio, alternando degli scambi a grande velocità sul diritto, 2-3 colpi diagonali per poi cambiare in lungo linea e farlo correre sul rovescio, dove Geal sarebbe costretto a rischiare una giocata con poco equilibrio. I colpi d’inizio gioco saranno molto importanti: se Jannik serve con buoni numeri ed è rapido ad aggredire la risposta del francese, può comandare e giocarsela in scioltezza.
    La partita di stanotte è una partita da vincere, Jannik deve rispettare il suo ruolo di favorito e imporre il suo tennis, conquistando la semifinale. Alcaraz non ha affatto convinto contro Hurkacz, si è salvato con grande classe ma ha avuto più di un momento no. Vediamo come oggi affronterà Tommy Paul. Un nuovo capitolo di Sinner-Alcaraz è quello che tutto il mondo della racchetta aspetta, eccellente aperitivo (o dolce) da abbinare allo spettacolo senza tempo delle stelle cadenti d’agosto…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Monte Carlo: SI liberano due wild card dopo i forfait di Fognini e Monfils

    Gael Monfils nella foto

    Il tennista francese Gael Monfils non è riuscito a recuperare in tempo dalla lesione che ha subito a Miami durante la partita contro Ugo Humbert e ha annunciato ufficialmente la sua assenza nel tabellone principale del Masters 1000 di Montecarlo 2023. Monfils avrebbe utilizzato il suo ranking protetto per partecipare al prestigioso torneo.A causa del forfait dell’ultimo minuto di Monfils, il giovane britannico Jack Draper prenderà il suo posto nel tabellone principale. Draper era stato precedentemente premiato con una wildcard per il torneo, ma ora, entrando direttamente nel tabellone, questo invito si libera.
    Uno dei candidati più probabili per ricevere questa wildcard è l’austriaco Dominic Thiem, che al momento è costretto a partecipare alle qualificazioni del torneo. Thiem, ex numero tre del mondo e vincitore dello US Open 2020, è stato alle prese con infortuni e una forma altalenante negli ultimi tempi, ma la sua partecipazione a Montecarlo potrebbe rappresentare un’importante occasione per ritrovare il suo miglior tennis.Dopo il forfait di Fabio Fognini che aveva ricevuto la wild card possibile invito a Lorenzo Sonego. LEGGI TUTTO

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    Fine carriera in vista? Il ritorno di Gael Monfils alle competizioni si trasforma in un incubo

    Gael Monfils nella foto

    Il ritorno di Gael Monfils alle competizioni non poteva essere peggiore. Il veterano francese, 36enne, ha perso al primo turno sia ad Indian Wells che nel Challenger di Phoenix, ma il momento più preoccupante si è verificato durante il Masters 1000 di Miami. Sul punteggio di 3-3, il francese è stato costretto a ritirarsi dalla partita contro Ugo Humbert a causa di un forte dolore al polso destro, una situazione che lo preoccupa molto, al punto da considerare la possibilità che la sua carriera possa essere giunta al termine.
    “Mi sono infortunato al polso, sono abbattuto, ora devo tornare a casa per fare degli esami e iniziare un nuovo trattamento. Non so se ci vorranno due settimane, sei settimane o più tempo, speriamo il meno possibile”, ha dichiarato a L’Équipe.
    È certo che Monfils ammette di dover pensare al futuro. “Non lo voglio, ma se qualcuno mi dicesse che ho lacerato il polso e che mi servono nove mesi di recupero, allora dovrei fermarmi e riflettere attentamente sulle cose. Tuttavia, non penso di dover fermarmi per nove mesi. Se arriverà il giorno in cui non ce la farò più, allora non ce la farò più. Farò il possibile per continuare a giocare, amo ancora questo sport”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Monfils salterà l’Australian Open 2023 per ottenere il ranking protetto

    Uno scatto delle nozze tra Gael ed Elina

    Una scelta che forse farà discutere in Francia (e non solo) quella di Gael Monfils. Il 36enne ex top10 transalpino è fermo dallo scorso agosto per un problema al piede, l’ultimo torneo giocato è stato il Masters 1000 canadese. Da allora il lieto evento della nascita della primogenita insieme a Elina Svitolina. Gael, alle prese con la fase finale del recupero dall’infortunio, ha scelto di saltare il primo Slam del 2023 per non perdere la chance di approfittare del “ranking protetto”, possibilità riservata ai giocatori che sono stati costretti a fermarsi per almeno sei mesi a causa di un infortunio. In questo modo, Monfils potrà entrare nei tabelloni dei tornei al rientro sfruttando il ranking posseduto al momento dell’infortunio, quindi nel suo caso dello scorso agosto, quando era n.20 (attualmente è posizionato al n.56).
    Parlando alla tv di stato francese, Monfils ha rivelato che il obiettivo per la parte finale della carriera è disputare le Olimpiadi a Parigi nel 2024.
    “Credo tutti voi conoscete la possibilità della classifica protetta, quando non giochi per un certo numero di mesi. So che se la prendo, non devo giocare gli Australian Open per raggiungere i sei mesi necessari e quella è mia decisione” afferma Gael. “Il 2023 sarà un anno importante per me, un anno di transizione, di passaggio tra i miei infortuni e il fatto di essere stato competitivo per provare a qualificarmi a Parigi 2024. Non vorrei perdermele (le Olimpiadi), sarebbero le mie ultime. Spero che il 2024 non sia il mio ultimo anno, ma il penultimo. Avevo affermato di puntare a giocare fino ai 40 anni, ma più tempo passo con mia figlia e più penso che forse giocherò un po’ meno di quel che programmavo”.
    “Sono stato fuori dal campo negli ultimi mesi per riprendermi da un infortunio: uno strappo alla fascia plantare che ho subito lo scorso agosto, proprio nel bel mezzo di una partita” continua Monfils, “fondamentalmente, mi sono rotto il piede davanti a 10.000 persone… Ho anche quello che viene chiamato uno sperone calcaneale, quindi, non mi sono fatto mancare niente!?! Ovviamente, è stato davvero frustrante, specialmente perché è arrivato in momento in cui avevo ricominciato a giocare bene, il miglior tennis dall’inizio di quest’anno, arrivando fino al numero 20 nella classifica mondiale. Sono fortunato di essere circondato da fisioterapisti fantastici che mi stanno aiutando a rimettermi in carreggiata per il prossimo anno”.
    Il francese ha approfittato dello stop forzato per vivere con la compagna tutta la fase finale della gravidanza, esperienza che considera impagabile: “Ho avuto modo di stare con Elina ogni giorno durante la fine della sua gravidanza ed essere lì per lei completamente durante il parto. Le persone mi chiedono come ci si sente ad essere un padre e, ad essere onesti, non ho davvero le parole. È un amore indescrivibile, incredibile. Provo gioia dalla più piccola interazione con Skaï, a volte sono tentato di svegliarla da un pisolino solo per giocare con lei (non preoccupatevi, non lo faccio!)”.
    “Finalmente capisco cosa intendevano le persone quando mi dicevano che avrei capito cosa vuol dire essere padre solo diventandolo. Dico la stessa cosa ai miei amici adesso. Skaï è già il mio mondo, quindi in un certo senso sono davvero grato che questo infortunio si sia verificato quando è successo. E per quanto non veda l’ora di tornare in campo, una parte di me si sente già un po’ in colpa e triste perché dovrò stare lontano da Elina e nostra figlia” conclude Gael. LEGGI TUTTO