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    Shapovalov cerca il rilancio affidandosi a un coach di grande esperienza

    Denis Shapovalov

    Da un po’ di tempo si sono perse le tracce di Denis Shapovalov. Il talentoso mancino canadese ha vissuto un 2023 assai complicato, non solo per il suo rendimento storicamente altalenante, al limite dello schizofrenico, ma anche per seri problemi a un ginocchio che hanno aggravato la sua condizione, forzandolo a un lungo stop dopo Wimbledon per rimettersi a posto e provare un rilancio nella stagione appena iniziata. Con un tennis esplosivo e a tutto rischio come il suo, dove la spinta delle gambe è fondamentale a sostenerne gli sforzi, non essere al 100% è un handicap davvero importante. Dopo una fugace apparizione “down under”, con l’esordio ad Auckland (battuto da Ofner) e agli Australian Open (estromesso al primo turno dall’astro nascente del tennis ceco Mensik), “Shapo” è in tabellone all’ATP 250 di Montpellier, dove esordirà contro il francese Gaston nel programma pomeridiano. Il collega spagnolo Fernando Murciego ha pubblicato una foto molto interessante, nella quale si vede Denis chiacchierare con il nuovo coach, Javier Piles. L’allenatore spagnolo è un grandissimo professionista: ha accompagnato tutta la carriera di David Ferrer, portandolo nell’elite del tennis mondiale, e successivamente ha passato dei periodi anche con Bautista Agut e Milos Raonic.
    Ancora è da capire se Piles viaggerà tutto l’anno con Shapovalov, o se in certe fasi della stagione sarà ancora Matt Daly ad assisterlo, come è capitato nella trasferta australiana.

    VUELVE JAVIER PILES 🇪🇸
    🎾 El hombre que guió la carrera casi al completo de David Ferrer comenzó a trabajar con Denis Shapovalov.
    📍Hicieron juntos la pretemporada en Dubai, aunque al AO24 viajó con Matt Daly. El español se estrena esta semana en el ATP 250 de Montpellier. pic.twitter.com/XYtFYUNa8k
    — Fernando Murciego (@fermurciego) January 29, 2024

    È un connubio assai curioso, per alcuni motivi. Nessuno discute il talento, i colpi, il genio e l’esplosività del canadese, ma in tutta la sua carriera è stato assai restio ad affidarsi ad un allenatore “importante”, di grande esperienza e carisma, preferendo restare ancorato ai consigli della madre, che l’ha fatto diventare giocatore seguendolo fin dai primi passi, ed affiancandole alcuni ottimi professionisti ma senza un curriculum del livello – e con i risultati – di un Piles.
    Piles è un coach “tosto”, uno che punta moltissimo all’aspetto fisico del gioco, alla tattica, alla gestione in campo della prestazione e delle emozioni. Non è un caso che Ferrer, il suo storico giocatore, sia riuscito ad ottenere risultati straordinari in rapporto ai suoi mezzi tecnici, massimizzando ogni aspetto con grandissima intensità e testa. È esattamente quel che da anni consigliamo a Denis di fare: troncare col passato e affidarsi ad un allenatore che riesca a domare quell’istinto troppo invadente che gli consente di inventare giocate da highlights ma nessuna consistenza e continuità, sia come colpi che per l’aspetto mentale. Piles potrebbe essere la persona giusta, almeno come profilo, e chissà che a 25 anni Shapovalov non voglia finalmente provare a svoltare e far fruttare il suo talento. È bene tuttavia restare assai cauti, poiché la storia del canadese insegna che la stabilità e la progettualità sono state finora solo un miraggio… Oltretutto resta da vedere se il rapporto andrà bene anche dal punto di vista di Piles: Ferrer in passato ha raccontato molte volte come il suo coach da lui esigeva moltissimo, dando altrettanto per impegno e lavoro. Vedremo se il rapporto tra i due durerà e che impatto avrà nel tennis di Denis.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Youzhny: “Shapovalov non ha messo il tennis come priorità, deve cambiare cose fuori dal campo”. La risposta piccata di Denis

    Denis Shapovalov con Youzhny ai tempi della loro collaborazione

    “Volano gli stracci” tra Denis Shapovalov e Mikhail Youzhny. Il russo, nuovo coach di Cristian Garin, ha rilasciato una lunga intervista a Tennis Majors nella quale racconta alcuni spaccati della passata collaborazione col canadese, che ha fruttato il miglior risultato in carriera del mancino, la semifinale a Wimbledon 2021. Secondo Youzhny, Shapovalov non sempre ha dato il massimo, peccando in scelte sbagliate e professionalità, requisito invece indispensabile per poter arrivare e restare tra i migliori della disciplina.
    “Lavorare con Denis è stata un’esperienza incredibile” racconta Mikhail. “Sono stato molto fortunato a poter lavorare con un grande, giovane giocatore, appena un anno dopo il ritiro. Aveva un grande potenziale e abbiamo iniziato molto bene. Durante la pandemia abbiamo trascorso tre mesi ad allenarci insieme a Bradenton, e quando sono entrato in squadra la madre di Denis mi ha aiutato molto, spiegandomi cose sul suo tennis e sulla sua personalità in modo che non commettessi errori. I risultati sono stati fantastici”. Infatti “Shapo” arrivò a sfidare Djokovic in semifinale sull’erba di Wimbledon, avendo anche qualche chance in quella partita, poi persa contro il n.1
    Quel grande torneo, purtroppo, non fu l’inizio di una carriera al vertice per Denis, ma il detonatore che fece esplodere il rapporto con il coach. “Dopo la semifinale di Wimbledon ci siamo trovati in disaccordo su alcune decisioni relative alla programmazione” continua Youzhny. “Ho pensato che dovessimo attenerci al piano concordato al principio del nostro anno. Ho iniziato a sentire che avevamo smarrito ill nostro legame, quindi abbiamo terminato la nostra collaborazione alla fine di quella stagione. La rottura è stata consensuale, ma se dovessi definire le ragioni della separazione direi che sono dovute alla gestione del calendario e degli allenamenti. Ho iniziato a sentirmi uno sparring partner invece che un allenatore”.
    In realtà i due sono tornati insieme per un altro breve periodo: dopo la sconfitta contro De Minaur al Masters 1000 canadese nel 2022, Shapovalov è tornato a bussare alla porta del russo, ma il rapporto ormai era guastato. “Ricordo di aver visto quella partita. Denis mi chiamò per avere un mio parere sul suo gioco e mi chiese se potevo tornare con lui per gli US Open. Ci allenammo insieme, mi raccontò qualcosa in più della sua stagione e dei problemi che aveva fuori dal campo. Giocare non era facile per lui. Mi chiese se potevo essere il suo allenatore, viaggiando circa 20 settimane all’anno. Mi sembrava una sfida da raccogliere. A New York parlammo molto, dopo che abbiamo avuto un sacco di chiamate e conversazioni, ma sentivo che nulla era cambiato. Sentivo di non potergli dare il cambiamento di cui aveva bisogno. Lui ascoltava, ma non faceva al 100% quello che erano necessario fare a mio avviso per essere un giocatore di punta. Due o tre anni fa era uno dei giocatori che potevano essere costantemente tra i primi 10, ma affinché ciò accada è necessario cambiare alcune cose al di fuori del tennis. Deve essere sano al 100%, soprattutto, e fisicamente migliore. La cosa principale è che metta il tennis come priorità. La maggior parte delle volte lo è, ma, secondo me, ha preso alcune decisioni sbagliate in cui non ha messo il tennis come priorità”.
    Parole chiare, dure, che hanno provocato l’immediata reazione di Shapovalov, affidata ad un post social. Denis non cita direttamente Youzhny, ma è chiaro che il suo messaggio è una risposta diretta a queste accuse.
    “È terribile che qualcuno può fare di tutto per dire che non sto dando tutto per il mio tennis quando ho dedicato tutta la mia vita ad esso dall’età di 5 anni. Per non parlare dell’infortunio dopo Wimbledon, della riabilitazione e del fare tutto ciò che posso ogni singolo giorno solo per tornare in campo”.

    Awful how can someone can go out of their way to say i’m not giving everything for my tennis when i’ve dedicated my whole life to it from the age of 5. Not to mention being injured since Wimbledon, rehabbing and doing everything I can every single day just to get back on court.
    — Denis Shapovalov (@denis_shapo) December 29, 2023

    Shapovalov figura attualmente nell’entry List degli Australian Open (con il ranking protetto), ma non è affatto sicura la sua partecipazione al primo Slam del 2024, al via il prossimo 14 gennaio. Il problema al ginocchio rivelato dopo i Wimbledon 2023, che lo tormenta da tempo, lo ha costretto a saltare la seconda parte della stagione da poco conclusa.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Un Anno di Tennis: Le delusioni al maschile nel 2023

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Il sipario sulla stagione 2023 del tennis maschile si è chiuso da poco, lasciandoci il tempo di riflettere sugli alti e bassi dell’anno. Mentre alcuni giocatori hanno brillato e sorpreso, altri hanno deluso, non riuscendo a soddisfare le aspettative per vari motivi. Ma chi sono stati i grandi delusi di questa stagione?
    Casper Ruud: Il norvegese, prossimo a diventare numero uno del mondo nel finale del 2022, portava con sé alte aspettative per il 2023. Nonostante una finale a Roland Garros e la vittoria al Millennium Estoril Open, Ruud non ha raggiunto altri traguardi significativi. Finalista delle ATP Finals 2022, quest’anno non solo non si è qualificato, ma ha anche concluso la stagione fuori dalla top 10.
    Frances Tiafoe: Il giocatore americano, 26 anni, si è distinto più per le parole che per i risultati sul campo. Annunciatosi come candidato a tutti i grandi titoli, Tiafoe ha finito per vincere solo due tornei ATP 250, concludendo l’anno non solo fuori dalla top 10, ma anche dalla top 15.
    Felix Auger-Aliassime: Dopo un eccellente finale di stagione nel 2022, che lo ha catapultato nella top 10, le aspettative erano alte per il giovane talento canadese. Tuttavia, la sua stagione è stata deludente fino ad ottobre, salvata solo dalla vittoria al torneo ATP 500 di Basilea. Senza questo titolo, Auger-Aliassime avrebbe concluso l’anno ben al di fuori della top 50.
    Denis Shapovalov: Un altro grande talento del tennis mondiale che ha vissuto una stagione al di sotto delle aspettative. Una serie di sconfitte, seguite da un infortunio che ha terminato prematuramente la sua stagione dopo Wimbledon, hanno visto il 24enne concludere l’anno fuori dalla top 100. Dovrà fare affidamento sul ranking protetto per partecipare all’Australian Open.
    Matteo Berrettini: Il giocatore italiano, un tempo numero sei del mondo, ha avuto una stagione compromessa da problemi fisici. Nonostante un breve lampo a Wimbledon, dove è stato sconfitto dal futuro campione Carlos Alcaraz, la sua stagione è stata un disastro. Berrettini dovrà ripartire quasi da zero nel 2024.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Denis Shapovalov annuncia il fidanzamento ufficiale con la tennista Mirjam Bjorklund

    Denis Shapovalov ha recentemente raggiunto gli ottavi di finale a Wimbledon, ma le grandi notizie sul canadese arrivano al di fuori del campo. L’attuale numero 23 del ranking ATP ha annunciato, tramite i social media, di essersi fidanzato ufficialmente con Mirjam Bjorklund, tennista svedese che si trova al 132° posto nella classifica mondiale femminile.
    Una giornata speciale per Shapovalov e Bjorklund, con una proposta fatta con tutto il fasto e la solennità che il momento richiede. Ancora non si conosce la data delle nozze. LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz trionfa su Shapovalov e si prepara per la sfida con Lorenzo Musetti negli ottavi di finale al Roland Garros

    Carlos Alcaraz nella foto

    Il tennista spagnolo Carlos Alcaraz ha sconfitto questa sera al terzo turno del Roland Garros Denis Shapovalov con facilità. Sebbene si prevedesse una partita potenzialmente pericolosa per Alcaraz, l’iberico ha dimostrato il contrario, dominando con i parziali di 6-1, 6-4 6-2, in soli 2 ore e 10 minuti di gioco.
    Il secondo set è stato l’unico momento in cui si è notata una certa competitività. A un certo punto, Shapovalov ha persino condotto per 4-1. Si è pensato che la partita potesse raggiungere livelli di intensità elevati, ma Alcaraz ha rovesciato la situazione. Ha recuperato lo svantaggio e ha perso solo altri due giochi prima di assicurarsi la vittoria e l’avanzamento al prossimo turno.
    Per il prossimo turno , Alcaraz affronterà il nostro Lorenzo Musetti, un altro tennista che ha avuto una prestazione impressionante nel suo incontro. Musetti ha infatti battuto con facilità Cameron Norrie, con i parziali di 6-1, 6-2 6-4.
    Questi risultati fanno prevedere una partita intensa negli ottavi di finale , con due giocatori che hanno dimostrato un’ottima forma e determinazione dei propri mezzi. Sia Alcaraz che Musetti stanno dimostrando di essere forti contendenti per il torneo, e la prossima partita promette di essere un’entusiasmante sfida . Non vediamo l’ora di vedere come si svilupperà questa partita.
    GS Roland Garros Carlos Alcaraz [1]666 Denis Shapovalov [26]142 Vincitore: Carlos Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 3Carlos Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-305-2 → 6-2Denis Shapovalov 0-15 15-15 30-15 40-155-1 → 5-2Carlos Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-154-1 → 5-1Denis Shapovalov 0-15 0-30 0-403-1 → 4-1Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-1 → 3-1Denis Shapovalov 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-402-0 → 2-1Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 2-0Denis Shapovalov 15-0 15-15 30-15 30-30 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-05-4 → 6-4Denis Shapovalov 15-0 15-15 15-30 15-404-4 → 5-4Carlos Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-4 → 4-4Denis Shapovalov 15-0 15-15 15-30 30-30 30-402-4 → 3-4Carlos Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-151-4 → 2-4Denis Shapovalov 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-3 → 1-4Carlos Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-2 → 1-3Denis Shapovalov 0-15 0-30 15-30 15-400-2 → 1-2Carlos Alcaraz 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A0-1 → 0-2Denis Shapovalov 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Carlos Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-155-1 → 6-1Denis Shapovalov 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-405-0 → 5-1Carlos Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-404-0 → 5-0Denis Shapovalov 0-15 0-30 0-403-0 → 4-0Carlos Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-0 → 3-0Denis Shapovalov 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A1-0 → 2-0Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    8 marzo, donne & tennis Pro. Shapovalov: “Non dovrebbe esistere il gender gap”

    Denis Shapovalov

    8 marzo, festa internazionale delle donne. Nel mondo del tennis, come purtroppo in moltissimi altri campi del vivere sociale, è ancora netta la differenza di trattamento tra uomini e donne. Il miglior modo per parlare di come la questione è vissuta nel tennis è quello di lasciare la parola a chi il tennis lo vive ogni giorno. Ancor più interessante il punto di vista di un giovane professionista come Denis Shapovalov, cresciuto e allenato da sua madre. In un lungo articolo pubblicato su The Player Tribune, il mancino canadese ha parlato della questione, andando dritto al punto: perché c’è disparità di trattamento tra uomini e donne? Riportiamo alcuni passaggi del suo pensiero, netto e chiarissimo.

    “Ero ingenuo riguardo al tennis. Quando ho iniziato, pensavo che i professionisti uomini e donne fossero trattati allo stesso modo. Aveva solo senso, sai? Voglio dire, perché dovrebbe essere diverso?” inizia Denis. “Poi ho incontrato la mia ragazza, Mirjam Björklund, e mi ha davvero aperto gli occhi. È anche una tennista professionista, tra le prime 150 al mondo. L’anno scorso si è qualificata per un WTA 250, il quinto livello di torneo più alto del tour dopo Slam, WTA Finals, WTA 1000 e WTA 500. Ho detto a Mirjam: “Oh, fantastico! Riceverai almeno $ 7.000 solo per partecipare al tabellone principale. Mi ha guardato come se fossi completamente nuovo nel tennis. Non lo dimenticherò mai. Era tipo “Denis … penso che sia come mille dollari”. Ero tipo “Di cosa stai parlando? Come è possibile??”Non sono sicuro che tutti si rendano conto di quanto questo sia dannoso per il tennis. L’otto marzo è la Giornata internazionale della donna e voglio parlare del divario di genere. È così ingiusto. Non ha alcun senso. E conta, perché le spese sono folli nel tennis: viaggi tutto l’anno, soggiorni in hotel, paghi il tuo staff tecnico. Le grandi star non devono preoccuparsene, ma molti nel tour stanno lottando solo per raggiungere il pareggio dei costi. Per questi giocatori, il premio in denaro non consiste nell’ottenere una bella somma di denaro extra. Riguarda la sopravvivenza. Sfortunatamente, sembra che se sei una giocatrice, le tue possibilità di sopravvivere come professionista siano molto più basse… perché sei una donna”.
    “Continuo a non capire come si sviluppa il pensiero in merito” continua Shapovalov. “Alcuni dicono che le donne non vendono tanti biglietti, ma quando vado alle partite gli stadi sono pieni. Ho scattato una foto degli spalti mentre Mirjam giocava con Daria Saville al WTA 250 a Washington, D.C., nell’agosto dello scorso anno. Era pieno. Il gioco è stato pazzesco, intenso. La qualità era incredibile. Saville ha vinto il terzo set al tiebreak. Gli uomini stavano giocando un torneo da 500 nello stesso momento. I vincitori maschili del primo round hanno ricevuto $ 14.280. Saville ha ottenuto $ 4.100. È meno di un terzo! E va bene, sono tornei diversi, ma anche se li confronti con gli ATP 250, i numeri non hanno senso. Quel WTA 250 a D.C. aveva giocatori come Jessica Pegula, che era tra le prime 10 al mondo. La vincitrice ha guadagnato $ 33.200. Può sembrare molto, ma immagina quanti anni di duro lavoro ti servono per vincere un torneo del genere. È da pazzi. Quindi confrontalo con il tennis maschile. Ho fatto la finale dell’ATP 250 a Seoul lo scorso settembre. Come finalista, ho ricevuto $ 100.000. Voglio dire, non è nemmeno vicino!”
    “So che il tennis è di gran lunga lo sport più importante al mondo per le donne in termini di modalità di condivisione di questi premi. È cresciuto così tanto negli ultimi 30 anni grazie a Billie Jean King e alla formazione del WTA Players’ Council. Gli Slam stanno andando bene. È anche fantastico che la WTA abbia reso obbligatoria l’ospitalità gratuita e aumentato i premi in denaro ai tornei Challenger. Le cose stanno decisamente andando nella giusta direzione. Ma nel complesso il divario è ancora enorme. Forse sono cinico, ma penso che alcune persone potrebbero pensare all’uguaglianza di genere come mera correttezza politica. In fondo non sentono che le donne meritino tanto, sai? E questo è terribile”.
    “La questione mi prende sul personale, e non solo a causa di Mirjam. Anche mia madre, Tessa, era una tennista. È lei l’unica ragione per cui gioco a tennis oggi. Ha iniziato a insegnarmi il gioco quando avevo cinque anni, in un country club a Richmond Hill, Toronto, dove lavorava come allenatrice. Aveva un occhio incredibile per il tennis. Per farti un esempio, ha detto che tutto l’allenamento che ho fatto è stato per prepararmi per quando avrei compiuto 18 anni. Voleva che potessi giocare contro i migliori professionisti (…) Quando avevo 10 anni, la federazione canadese di tennis mi ha invitato a un programma di allenamento nazionale. Sfortunatamente, mia madre e io sentivamo che gli allenatori non facevano il giusto tipo di lavoro. Non conoscevano il mio gioco. Ogni volta che diceva loro qualcosa sul modo in cui giocavo, la ignoravano semplicemente. Non avrebbero accettato il suo consiglio in alcun modo. Era completamente inutile. Dopo un paio di mesi, i miei risultati stavano ovviamente peggiorando e abbiamo deciso che dovevamo andarcene. Ripensarci ora quella situazione fa davvero schifo. Era un’ex giocatrice della nazionale sovietica. Aveva vinto campionati nazionali. Conosceva il mio gioco meglio di chiunque altro. Allora perché nessuno l’ha ascoltata? Perché non è stata presa sul serio? Era perché era una donna? Ho pensato molto a come è stata trattata. Dal punto di vista del tennis, non ha ancora senso”.
    “Quando mia madre giocava in Unione Sovietica, sentiva di non avere l’opportunità di realizzare il suo potenziale a causa dei soldi. Quindi ha dedicato la sua vita adulta a darmi questa possibilità. Quando ho lasciato il programma canadese, ha affittato un magazzino e ci ha messo due campi. Questa era la mia nuova accademia. Era molto rischioso per lei finanziariamente, ma voleva costruire un posto dove potessi sviluppare il mio gioco. Ha invitato i migliori giocatori che conosceva nella zona e ha iniziato ad allenarci. Tutti i soldi guadagnati dall’accademia sono andati a pagare le mie spese. Quella è mia madre. È così forte, così intelligente, così premurosa. Senza di lei, le mie possibilità di diventare professionista sarebbero state pari a zero”.
    “Sono felice che il tennis abbia fatto tanta strada da quando ero piccolo. Ma non credo che potremo essere felici finché non sarà completamente uguale per tutti. Mi piacerebbe vedere un tour in cui i tornei sono gli stessi per donne e uomini ogni settimana. Di solito le persone guardano il calendario e dicono, Dove giocano le donne? Dove giocano gli uomini? Dovrebbe essere lo stesso”.
    “Per quanto riguarda i Prize money, qualsiasi altra cosa tranne la completa uguaglianza non è solo ingiusta, ma blocca anche la partecipazione. Se le giocatrici non vengono trattate in modo equo, alcune di quelle ai livelli inferiori potrebbero scoprire di non potersi permettere di continuare. Le potenziali star se ne andranno. E poi il tennis femminile diventerà davvero meno “popolare”. Sarà mostrato meno in TV. Avrebbe un effetto domino. E la parte più triste è che arriva fino ai bambini. Mi sono ispirato a Roger, ma se il tennis femminile ottiene meno visibilità, la ragazzina davanti alla TV potrebbe pensare che per lei non ci sarà modo che diventi una realtà. E questo è straziante. Forse la bambina non diventerà professionista, dopotutto, ma non dovrebbe essere perché le donne sono trattate ingiustamente. Diamo a tutti la stessa possibilità. Paghiamo gli stessi Prize money. Smettiamola di parlare di riduzione del gender gap. Se vogliamo che il tennis sia equo, il gender gap non dovrebbe esistere affatto”. LEGGI TUTTO

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    Le delusioni della stagione maschile 2022

    Daniil Medvedev, da n.2 a n.7 di fine anno

    Carlos Alcaraz, Rafael Nadal, Novak Djokovic. Questo il podio dei migliori giocatori del 2022. È indubbio che i tre grandi protagonisti della stagione appena andata in archivio sono il fenomenale nuovo n.1 al mondo, l’inossidabile campione maiorchino arrivato a 22 Slam e il serbo, che pur giocando “poco” per i noti problemi ha dominato Wimbledon e chiuso la stagione da vincitore alle Finals. Non è questo tuttavia l’approfondimento sui tre leader stagionali e su chi sia stato il migliore dei tre. Puntiamo invece la lente sulle delusioni del 2022, i giocatori che rispetto al proprio potenziale non hanno convinto, giocando al di sotto delle attese con poche vittorie, magari perdendo pure posizioni nel ranking ATP di fine anno rispetto allo scorso gennaio. Purtroppo anche nel 2022 ne troviamo diversi, e di importanti.

    Daniil Medvedev
    Può forse sembrare ingeneroso mettere in cima alla lista delle delusioni uno che ha toccato la prima posizione del ranking mondiale nella stagione, ma considerare positiva l’annata di Daniil Medvedev sarebbe un’offesa al suo talento e potenziale. Ha vinto due tornei, Vienna e Los Cabos, ma in questi eventi non ha affrontato nemmeno un top10. Qua casca l’asino… Il moscovita infatti quest’anno contro i migliori ha stentato assai. A parte l’Australian Open di gennaio, non ha più battuto uno tra i migliori 10 al mondo per il resto della stagione. Ha giocato un Roland Garros e soprattutto un US Open modesto, a chiusura di un’estate sul cemento nord americano mediocre, assai al di sotto delle aspettative. Ha delle scusanti: il problema alla schiena con la piccola operazione, e pure il non aver potuto giocare a Wimbledon per le note faccende belliche. Tuttavia la sensazione è che qualcosa in lui si sia rotto o almeno guastato con la terribile sconfitta agli Australian Open in finale, rimontato da Nadal. Daniil aveva la partita in pugno, saldamente al comando. È stato a una manciata di game dal secondo Slam in carriera. Per un suo momento di distrazione/follia nel terzo set ha avuto un calo, ha rimesso in corsa l’altro, e se lo trascini alla lotta feroce punto su punto, non lo batti più. Quel tarlo gli è rimasto, perché troppe volte in stagione, anche contro avversari assai meno quotati e attrezzati, nella lotta si è perso. Esempio lampante le sue ATP Finals: indoor il suo tennis fa faville, a Torino lo scorso novembre ha perso i suoi tre match, lotte, occasioni buttate. Poche volte è rimasto focalizzato sul proprio servizio, spesso è sembrato anche confuso su come giocare. Molti avversari hanno capito come giocargli contro, ma Daniil c’ha messo certamente del suo, non ottenendo assolutamente risultati in linea con il suo valore. Chiude il 2022 da n.7, l’aveva iniziato da n.2.

    Denis Shapovalov
    Niente di nuovo sul fronte canadese. E pensare che a Melbourne aveva illuso, con un torneo finalmente di una certa consistenza. Nessuna novità tecnica, fuochi d’artificio a go go, ma meno pallate sparacchiate via e una prima di servizio più continua. Aveva vinto battaglie nei primi turni e brillato contro Zverev negli ottavi, quindi ha ceduto contro Nadal in cinque tirati set nei quarti. Si ipotizzava un passo in avanti. Ennesima delusione. Shapo “Sciupovalov” ha ricominciato ad avvitarsi su stesso, perdendo alcune partite incredibili (vedi la semifinale a Dubai vs. Vesely, o contro Harris a Miami) e continuando a restare nel limbo del talento inespresso. Eccetto l’interessante parentesi di Roma (quarti di finale), dalla primavera all’estate ha inanellato una serie terribile di sconfitte, incluse quelle dolorose a Wimbledon (aveva fatto semifinale nel 2021) e al suo open del Canada, dove ha ceduto di schianto contro De Minaur. Dopo un match durissimo perso a New York contro Rublev (altro psicodramma, per entrambi), è volato in Asia dove ha ritrovato un barlume di efficacia, sprecando a Seoul la chance di vincere il secondo titolo in carriera, superato da un Nishioka che ha avuto solo il merito di tenerla in campo e lasciar sbagliare l’altro. A Vienna è tornato in finale, stavolta battuto da un discreto Medvedev. Shapovalov va per i 24 anni, ma di passi in avanti dal punto di vista mentale, della gestione dello stress nel match e della lucidità in campo non se ne vedono. I rivali corrono, il rischio è quello di restare solo il miglior highlights-maker del tour.

    Sebastian Korda
    Se non ci fosse stato il mese di ottobre, la sua stagione sarebbe stata davvero grigia e negativa. L’avevamo apprezzato alle NextGen Finals 2021 battagliare a viso aperto contro la “furia” Alcaraz, portando in campo un tennis di un’eleganza superiore. L’eleganza è rimasta, ma la consistenza? Il figlio di Petr promette molto, ma nel 2022 ha stentato terribilmente nel fare un salto di qualità, più agonistico che tecnico. Non gli manca molto, alla palla del “tu”, serve bene, forse la risposta è ancora non al livello del resto del suo bagaglio di gioco, ma è soprattutto nelle fasi caldi che “Sebi” è mancato. Ha perso troppe volte nel terzo set, troppi tiebreak, subendo più la personalità dei rivali che il loro gioco. Questo è un aspetto cruciale, che pone seri dubbi sulla sua futura evoluzione. Il lato agonistico non è per niente facile da allenare. Mentre “Shapo” scappa dalla lotta tirando a tutta e non pensando affatto, forse Korda pensa fin troppo ma diventa lento e attendista, e questo lo pone in condizione perdente contro avversari volitivi. È ancora giovane come tennis, quella 2022 è stata la sua prima vera annata completa sul tour, ma c’erano ben altre attese su di lui, come su Jenson Brooksy, altro statunitense che rientra a pieno tra le delusioni del 2022 con motivazioni piuttosto simili. Broosky si è scontrato contro avversari che non si sono fatti incantare dai suoi giochi di prestigio; Korda invece è mancato nell’imporre la sua personalità.

    Alsan Karatsev
    Il “ciclone” russo dopo un 2021 straordinario, soprattutto nella prima parte dell’anno, nel 2022 si è come eclissato, perdendo quella furia e intensità che l’avevano issato tra i migliori 15 al mondo. Ha toccato a febbraio il proprio best (14), forte di un successo a Sydney nella sua “amata” Australia, poi si è perso per strada, inanellando una quindicina di tornei di fila con sconfitte al primo o secondo turno. Tanti errori non forzati, servizio meno stabile, quel tennista che ti travolgeva con una velocità di piedi pazzesca e colpi a tratti straordinari è rimasto un ricordo. Ha chiuso l’anno con sole 17 vittorie e 29 sconfitte, al n.59. Se perderà i 250 punti di Sydney a inizio 2023 con un pessimo risultato uscirà addirittura dai 100. Possibile che la sua pazzesca annata 2021 resti quella della classica meteora. Peccato, perché di tennis ne ha mostrato, e anche parecchio.

    Cristian Garin
    Il 26enne cileno è stato uno dei “gamberi” del 2022: iniziato l’anno da n.17 (il suo best ranking) ha chiuso la stagione al n.85. È stato pure sfortunato, poiché il suo miglior torneo è stato Wimbledon (quarti, battuto da Kyrgios), quindi non ha ottenuto i punti conquistati sul campo per la nota questione legata ai tennisti russi e la ritorsione dell’ATP contro i Championships. Ha giocato non al meglio sull’amato rosso, alternando qualche buona prestazione e momenti di vuoto. Si era pure preso qualche settimana di pausa perché totalmente deluso dal proprio livello di gioco. Non è un campione, ma un tennista solido, uno che devi battere. Nel 2022 sembra aver perso la convinzione nei propri mezzi.

    Ugo Humbert
    9 vittorie e 21 sconfitte, passando dal n.35 di inizio stagione all’attuale n.86. Questo il magrissimo bottino del mancino di Metz, che nell’anno dei suoi 24 aspettavamo a ben altri risultati dopo la buona crescita mostrata nella scorsa stagione. Ha un tennis complicato, leggero, non può prescindere dal miglior servizio e da tanta fiducia per rischiare le sue giocate. Pare proprio averla persa per strada, vista la brutta serie di sconfitte nelle quali è incappato. Fino a Wimbledon non aveva mai vinto due partite di fila… Proprio sui prati più nobili si è preso almeno la soddisfazione di battere Ruud. È rimasta la sua unica gioia fino a settembre, quando ha vinto al Challenger di Rennes, dove tuttavia il miglior avversario sconfitto era il n,150 al mondo (l’olandese Brouwer). Davvero una miseria per un tennista estaticamente delizioso e con un certo talento.

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    Davis Cup Finals: Sonego show! Lotta, soffre e batte Shapovalov al terzo set. 1-0 Italia vs. Canada

    Lorenzo Sonego

    Che tennis, che testa e che cuore Lorenzo Sonego! Il piemontese lotta tre ore e quindici minuti producendo un tennis di grande intensità, resiste a momenti difficili nei propri turni di servizio ma regge aggrappandosi ad una prima palla di battuta monumentale e sconfigge Denis Shapovalov per 7-6 6-7 6-4 nel primo match della semifinale Davis Italia vs. Canada. Il canadese è letteralmente crollato nell’ultimo game, con due doppi falli sul 30 pari che gli sono costati la sconfitta. Ma è assai riduttivo ridurre a questo il successo dell’azzurro. Lorenzo ha giocato un’altra partita di enorme qualità, tatticamente ineccepibile, forte in difesa e fortissimo in attacco. È stato bravo a resistere a tanti momenti difficili, nei quali ha giocato con totale efficacia e lucidità, trovando giocate eccellenti per vincere punti decisivi. Un dato su tutti spiega che razza di partita abbia giocato sotto pressione: dopo un inizio orribile (persi i primi 9 punti con un break subito), ha annullato le successive 12 palle break, tutte servendo benissimo con la prima palla in campo e non lasciando praticamente giocare Shapovalov.
    Il solito Denis, con momenti di qualità pazzeschi e giocate che ti lasciano di stucco, ma anche tanti, troppi errori, alcuni commessi in fasi delicate dove non riesce ad essere né lucido né efficace. Questa sconfitta è l’ennesima dimostrazione di come “Shapo-valov” sia sempre più “Sciupo-valov” (mi si passi la battuta, ancor più oggi). Il campo ha dato la sensazione che il canadese avesse più tennis, più armi, più soluzioni, ma la sua grande capacità tecnica è vana se non riesce a leggere il miglior schema del rivale e nemmeno riuscire a giocare lo schema per lui più facile quando ne ha assolutamente bisogno.
    Sonego è stato bravissimo a giocare con continuità due schemi che gli hanno portato valanghe di punti: prima esterna, da entrambi di lati; botta forte sul rovescio di Denis e via accelerazione di diritto lungo linea. Shapovalov non è mai riuscito a gestire i servizi esterni dell’azzurro, nonostante siano stati una costante; non ha mai trovato una contromossa nei punti importanti, come le 12 palle break consecutive non trasformate. Inoltre nello scambio in risposta, ha sempre e soltanto spinto – nemmeno così lungo – col rovescio sul cross, aprendo l’angolo a sinistra ed incassando così l’attacco pesante col diritto di Sonego, prontissimo con i suoi piedi super veloci ad avventarsi sulla palla e chiudere, o scattare avanti e toccare in sicurezza di volo. Bravissimo sulla rete Lorenzo, quasi sempre definitivo. Ma col servizio è stato clamoroso, davvero incredibile come abbia retto la pressione. Non importa il doppio fallo del tiebreak del secondo set. Ha servito decine di palle pesantissime, sui 30 pari, sul 15-30, sul 40 pari, mettendosi in condizione di vantaggio. Ha anche retto bene col rovescio, perché il rivale non ha capito che dandogli ritmo “glielo mette in palla”. Super Sonego, impossibile trovargli un difetto.
    Sonego ha sofferto nel terzo set, annullato palle break pesantissime e giocato con testa di granito. Il contrario di Denis, che ancora una volta ha dimostrato di essere un colpitore formidabile ma incapace di resistere nei momenti duri, affidandosi solo all’istinto e perdendo. Appena il servizio non lo assiste, il disastro è dietro l’angolo. Lorenzo invece, sotto pressione, regge tonnellate come se fossero piume. Ha portato ancora il primo punto all’Italia, avanti 1-0 contro il Canada in semifinale di Coppa Davis. Ora tocca a Musetti vs. Auger-Aliassime. La finale è a un passo. Difficile, ma proviamoci
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il match scatta con Sonego alla battuta. Tre errori per Lorenzo, Denis risponde profondo bloccando alla perfezione col rovescio e punge sulla sinistra l’azzurro. 0-40, tre immediate palle break da difendere. Con un accelerazione di rovescio non contenuta dal piemontese, Shapovalov strappa subito il BREAK, avanti 1-0 e servizio. Vola il canadese, trova anche un punto fortunato di volo, 40-0. 8 punti a 0 per “Shapo”, inizio shock per Sonego, urge tamponare l’emorragia ed entrare in partita. La striscia di punti per il nordamericano si ferma a 9, con un bell’attacco a rete Lorenzo vince il suo primo punto del match. Con una magia in contro balzo col diritto, Sonego vince il punto dell’1-2. Inizia male Denis il quarto game, doppio fallo, quindi non chiude di volo e Sonego trova un gran lob. 0-30, piccola chance per l’azzurro. Serve benissimo il canadese, anche con la seconda (191 km/h!). Si va ai vantaggi, un diritto sparato malamente in rete porta il torinese a palla break. Altro errore col diritto, Sonego ringrazia ed è 2 pari. Rimonta da 0-30 Lorenzo, vince un ottimo game portandosi 3-2 (terzo game di fila dopo l’avvio difficile). Brutto momento per il Denis, se non trova punto col servizio, si prende rischi esagerati dalla riga di fondo. Un rovescio pessimo gli costa la palla break sul 30-40. Se la cava con un colpo super dei suoi, giocato con zero margine. Bravissimo Lorenzo a buttarsi avanti col rovescio e chiudere di volo in sicurezza. Seconda palla break del game. La cancella, pronto a venire a rete. 3 pari. Settimo game, un doppio fallo (primo del match) sul 30 pari costa a Lorenzo una pericolosa palla break. Servizio e diritto aggressivo, ottimo schema che porta al piemontese un punto fondamentale. Male al punto seguente, rischia la palla corta ma è facilmente rigiocata da Denis. Salva anche la seconda palla break col servizio esterno, molto preciso finora da sinistra. 4-3 Sonego, resta avanti, fondamentale visto quanto Shapovalov soffre la pressione. Nono game, con un gran passante di rovescio lungo linea “Shapo” porta il game ai vantaggi. Ottimo livello in questa fase, il migliore del match, entrambi spingono bene, si gioca rapido e offensivo. Lorenzo col servizio vince il gioco più duro nel match, 5-4. Intrattabile Denis al servizio, 5 pari. Shapovalov incanta e distrugge, Sonego molto efficace a rete. Ancora ai vantaggi, è 6-5 Sonego. Lorenzo gioca benissimo in risposta, ma Denis regge e il primo set, dopo 61 minuti, si decide al tiebreak. Ace di “Sonny”, 1-0. Erroraccio col diritto di Denis all’uscita dal servizio, non riesce a trovare la giusta distanza dalla palla, 2-0 Sonego. Serve bene Lorenzo, Denis regala in risposta, 4-1 Italia. Con una risposta di rovescio cross splendida, l’azzurro vola 5-1, grandissima attenzione nella fase decisiva. Con un’eccellente risposta nei piedi, Shapovalov recupera un mini break, 5-3. Sfortunato “Sonny”, sotto rette non riesce a gestire una volée con la palla leggermente deviata dal nastro. 5-4, ora serve Denis. Carica il diritto a tutta l’azzurro, 6-4 e doppio Set Point Italia! Si scambia al centro, vola via il diritto del nordamericano. SET Sonego, 7-6. Bravissimo Lorenzo a riprendersi dal pessimo inizio, servire bene e caricare il diritto per buttarsi a rete, dove ha chiuso la porta con grande qualità. Il tiebreak l’ha vinto lui, tenendo alti i ritmi.
    Il secondo set inizia con Denis alla battuta. Con un buon game muove lo score, 1-0. Serve bene anche Lorenzo, prontissimo nel correre avanti e chiudere col diritto aggressivo, 1 pari. Fantastico punto vinto dall’azzurro in difesa, da 4 metri fuori dal campo trova un passante incredibile. Come una molla si butta su ogni palla e chiude. Sprizza energia da ogni poro, lucido e aggressivo. 2 pari. Lorenzo è bravo a capitalizzare la mancanza di variazione sul rovescio di Denis: ogni volta che è attaccato e in risposta, il canadese va sempre in cross, quindi Sonego lo aspetta nell’angolo ed entra in lungo linea col diritto. Sul 4-3 Shapovalov, Sonego sbaglia un rovescio in scambio che gli costa il 30 pari. Prima situazione “complicata” del set. Trova un Ace perfetto, al centro, bissato da un altro esterno (sesto del match). 4 pari. Si entra nella fase calda del set. Trova un gran game Denis, iniziato con un pallonetto delizioso e chiuso un diritto pesante. 5-4 Shapovalov. Inizia male il decimo game l’azzurro, stecca un diritto dopo il servizio e sparacchia un altro diritto in rete. 0-30, a due punti dal set il canadese… E niente prima in campo. Denis 4 metri dietro a rispondere… Lungo scambio, comanda Lorenzo ma chiamato a rete Denis si difende bene. Per la prima volta è stato attento e attendista “Shapo”, senza sparacchiare. 0-40, Tre Set Point Canada. Niente prima “in”… stavolta la risposta esce. Servizio esterno e diritto vincente, ottimo Sonego. 30-40, resta un set point. Ancora servizio e diritto, che grinta l’azzurro. 40 pari. NO! Errore clamoroso di volo del torinese, una volée alta di rovescio difficile che non era da chiudere ma appoggiare. Quarto Set Point Canada. Ottima prima, pizzica la riga, si salva ancora Lorenzo. Denis non si arrende, si butta avanti e provoca l’errore nel passante. Quinto Set Point. Ancora prima esterna, potente, che lotta. 5 pari, come si è salvato, che testa! La lotta continua, l’intensità è massima. 30 pari. Denis spinge e non trema. 6-5 Shapovalov. Bravissimo l’azzurro sul 30 pari, volée vincente e quindi diritto fulminante lungo linea.  6 pari, altro tiebreak. “Shapo” prende il campo in risposta sull’1 pari, avanza e chiude. 2-1 e servizio. Rovina tutta con un errore di volo banale, con l’ombelico sulla rete. 2 pari. Quindi sbaglia un approccio col rovescio lungo linea. 3-2 e servizio Sonego! Dal centro trova un diritto spettacolare che sorprende il rivale. Si gira 4-2 Sonego. Ancora servizio esterno e diritto. Uno schema che gli ha portato moltissimi punti. 5-2, a due punti dalla vittoria l’azzurro. Non crolla Denis, 4-5. Lungo scambio (23 colpi), Lorenzo passa da difesa in attacco con un gran lungo linea di diritto, ma avanza e sbaglia lo schiaffo al volo. 5 pari. La prima palla non entra… Doppio Fallo !?! Set Point #6 per Shapovalov, stavolta al servizio. Spinge a tutta e di prepotenza chiude Denis. 7-6 Canada, con 5 punti di fila del 2-5. Si va al terzo set.
    Terzo set, Sonego inizia al servizio e affronta un game complicato. Un errore di rovescio sul 30 pari (su gran difesa di Denis) gli costa un’immediata palla break. Esce di pochissimo l’accelerazione del canadese. Le PB diventano due, non funziona lo schema della palla corta. La prima esterna è una sicurezza. A fatica, 1-0 Sonego. Inizia male anche “Shapo” col servizio, due doppi falli e 0-30. Lo aiuta il diritto, di puro anticipo senza i suoi “dannosi” salti all’indietro per far spazio alla palla, perdendo il tempo d’impatto. Nonostante il terzo doppio fallo, Shapovalov si porta 1 pari. Super aggressivo il canadese in risposta, profondissimo e via avanti. Di prepotenza si porta 0-30. Ritrova la prima di servizio, con quella traiettoria esterna che tanto dà fastidio al rivale. Con un Ace vince il quarto punto di fila, 2-1 Italia. Al cambio di campo arriva il fisioterapista, un trattamento sotto la spalla destra per Denis, sembra piuttosto sofferente. Il servizio del canadese non sembra averne risentito, 2 pari. Sul 3-2, il canadese al servizio sbaglia due diritti orribili, il secondo gli costa la palla break. Si salva con un Ace al centro e si porta 3 pari. Il match entra nel rush finale, ora ogni punto è pesante. Sul 30 pari Shapovalov spinge forte in risposta “nei piedi”, Sonego non gestisce. Palla break per il canadese, la terza del set. La spreca sparando senza equilibrio un rovescio molto difficile, in pieno “shapo style”. Non demorde il canadese, spinge ancora in risposta e trova l’errore di Lorenzo, forse un filo meno rapido coi piedi ora nello scattare sulla palla. Con coraggio l’azzurro aggredisce col diritto, e salva l’undicesima PB del match (su 12 concesse finora). Con un attacco di poco lungo, “Sonny” è di nuovo sotto, terza palla break del gioco, ma ancora col servizio cancella l’assalto. 3 ore e 2 minuti, 4-3 Sonego, con enorme sofferenza ma resta ancora avanti. Più agile il turno di Denis, 4 pari. Finalmente l’azzurro ritrova un buon game di servizio, 5-4. Denis è con le spalle al muro. Con un bello scambio e reggendo da dietro, Lorenzo si porta 30 pari, è a due punti dal match. E niente prima palla per Shapovalov… Doppio fallo!?! MATCH POINT SONEGO! DOPPIO FALLO!!! DUE DOPPI FALLI! Vince Sonego! Splendida vittoria, crolla al foto finish il canadese, ma che grande prestazione dell’azzurro. Ha servito 12 prime palle su 13 palle break. Altra prestazione da campione per il piemontese. 1-0 Italia! Ora tocca a Musetti contro Auger-Aliassime.

    ITF Finals L. Sonego766 D. Shapovalov674 Vincitore: L. Sonego ServizioSvolgimentoSet 3D. Shapovalov 15-0 30-0 30-15 df 30-30 30-40 df5-4 → 6-4L. Sonego 15-0 30-0 30-15 df 40-154-4 → 5-4D. Shapovalov 0-15 15-15 ace 30-15 40-154-3 → 4-4L. Sonego 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-403-3 → 4-3D. Shapovalov 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-30 40-40 40-A 40-40 ace A-403-2 → 3-3L. Sonego 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2D. Shapovalov 0-15 15-15 30-15 40-15 ace2-1 → 2-2L. Sonego 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace1-1 → 2-1D. Shapovalov 0-15 df 0-30 df 15-30 30-30 40-30 40-40 df A-401-0 → 1-1L. Sonego 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 1-2* 2-2* 3*-2 4*-2 5-2* 5-3* 5*-4 5*-5 5-6* df6-6 → 6-7L. Sonego 15-0 30-0 30-15 30-30 40-305-6 → 6-6D. Shapovalov 15-0 15-15 df 30-15 30-30 40-305-5 → 5-6L. Sonego 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-404-5 → 5-5D. Shapovalov 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5L. Sonego 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace ace3-4 → 4-4D. Shapovalov 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4L. Sonego 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3D. Shapovalov 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-2 → 2-3L. Sonego 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2D. Shapovalov 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2L. Sonego 0-15 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1D. Shapovalov 15-0 ace 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* ace 2-0* 2*-1 3*-1 4-1* 5-1* 5*-2 5*-3 5-4* 6-4*6-6 → 7-6D. Shapovalov 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 40-306-5 → 6-6L. Sonego 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-405-5 → 6-5D. Shapovalov 15-0 30-0 40-0 40-155-4 → 5-5L. Sonego 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-404-4 → 5-4D. Shapovalov 15-0 30-0 40-04-3 → 4-4L. Sonego 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df 40-40 40-A 40-40 A-40 ace3-3 → 4-3D. Shapovalov 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-403-2 → 3-3L. Sonego 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-30 ace2-2 → 3-2D. Shapovalov 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A1-2 → 2-2L. Sonego 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-2 → 1-2D. Shapovalov 15-0 30-0 40-00-1 → 0-2L. Sonego 0-15 0-30 0-400-0 → 0-1 LEGGI TUTTO