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    L’Abba Pineto è la prima finalista. Catania surclassata 0-3

    Di Redazione

    Nella prima semifinale della Del Monte Final Four di Coppa Italia di Serie A3, l’Abba Pineto non ha grandi difficoltà nel superare la Farmitalia Catania con un netto 0-3 che poco ha da dire.

    Netta, quindi, l’affermazione della squadra di Tomasello, capace di guadagnare la finale di domani anche grazie ad un superlativo Milan, autore di ben 19 punti finali. A nulla, invece, sono bastati i 20 punti di Casaro, top scorer della partita.

    Farmitalia Catania-Abba Pineto 0-3 (16-25, 20-25, 26-28)Farmitalia Catania: Fabroni 1, Zappoli Guarienti 13, Jeroncic 7, Casaro 20, Disabato 5, Frumuselu, Nicotra 2, Maccarrone (L), Zito (L), Tasholli, Smiriglia 1. N.E. Battaglia, Fichera. All. KantorAbba Pineto: Paris 3, Milan 19, Bragatto 4, Link 12, Baldari 9, Basso 8, Giuliani (L), Calonico 2, Mignano, Merlo 2. N.E. Pesare, Fioretti, Bongiorno, Omaggi. All. TomaselloArbitri: Cruccolini, CavicchiNote: Durata set: 26′, 27′, 33′. Tot. 1h 26′

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    Aperta l’asta benefica per Save the Children: in palio le maglie della Final Four

    Di Redazione

    Sono ufficialmente all’asta le quattro divise autografate delle quattro semifinaliste della Del Monte® Coppa Italia, consegnate a Save The Children che andranno all’asta per sostenere la risposta dell’Organizzazione all’emergenza terremoto in Turchia e Siria.

    Le divise sono state donate da Gas Sales Bluenergy Piacenza, Itas Trentino, Sir Safety Susa Perugia ed Allianz Milano a Save the Children, grazie alla collaborazione di Lega Pallavolo Serie A e FIPAV. Lega, club e Federazione si sono infatti unite a Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare la vita delle bambine e dei bambini e garantire loro un futuro, per sostenere gli aiuti ai bambini e alle loro famiglie colpiti dal terremoto in Turchia e Siria lo scorso febbraio.

    Le divise da gioco ufficiali autografate sono state consegnate a Roma a Filippo Ungaro, Direttore della Comunicazione Save the Children, prima del fischio d’inizio di ciascuna Semifinale, dando vita a due differenti momenti di solidarietà e sensibilità, davanti al pubblico del Palazzo dello Sport di Roma.

    Le maglie autografate saranno all’asta fino al 13 marzo sulla piattaforma Charity Stars (https://www.charitystars.com/finalecoppaitalia).

    Il terribile terremoto che ha colpito 23 milioni di persone ha causato migliaia tra vittime e feriti. Si stima che nella sola Turchia siano crollati oltre 5mila edifici in dieci città, fra cui scuole, ospedali, strutture governative. I team di Save the Children si sono attivati nell’immediato per rispondere all’emergenza. La situazione è molto complessa soprattutto in Siria dove, le famiglie erano già profondamente provate da 12 anni di conflitto e dalle conseguenti enormi difficoltà economiche. Molti facevano grande fatica a nutrire i propri figli, tenerli al caldo e poterli mandare a scuola.

    Ora i bambini nel Paese sono ancora più a rischio. Per questo l’Organizzazione è immediatamente intervenuta sul campo, nei due Paesi, a stretto contatto con organizzazioni partner, per sostenere le comunità colpite, in particolare i bambini, i più vulnerabili in catastrofi come queste. In Turchia e in Siria, Save the Children ha in programma di raggiungere un totale di 1,6 milioni di persone, inclusi 675.000 bambini, attraverso la sua risposta all’emergenza terremoto. Ciò include 1,1 milioni di persone, di cui 550.000 bambini in Siria, e 500.000 persone, di cui 125.000 bambini, in Turchia.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Elisabetta Curti: “La Coppa ci ha dato convinzione, ora nulla è precluso”

    Di Redazione

    Le emozioni più grandi arrivano con qualche ora di ritardo, quando Elisabetta Curti realizza davvero l’impresa compiuta dalla Gas Sales Bluenergy Piacenza, capace di fermare l’imbattibile Perugia e di aggiudicarsi il suo primo trofeo nella magica due giorni di Del Monte Coppa Italia a Roma. “Nessuna società nella storia della Superlega ha mai vinto così velocemente – rivendica la presidente, intervistata da Libertà – e poi è un successo che vale doppio, sia per come si era messa la stagione sia per tutte le varie difficoltà a cui abbiamo dovuto far fronte. Credo che i risultati ci stiano dando ragione, confermando la bontà dell’indirizzo intrapreso“.

    Non era così facile immaginarlo solo poche settimane fa, tra contrasti interni, cambi di allenatore e risultati deludenti: “Serviva pazienza, l’ho ripetuto spesso in questi mesi. I giocatori dovevano imparare a conoscersi e ad amalgamarsi. Ora si è creato uno spogliatoio fantastico, compatto e con tanta voglia di vincere. Giovedì, quando i ragazzi sono partiti in direzione Roma, ho scorto qualcosa nei loro occhi: la certezza che avrebbero vinto. Questo mi ha dato molta sicurezza, mi aspettavo una grande Final Four e così è stato“.

    La conquista del trofeo può essere la vera svolta nella stagione di Piacenza, e Curti ne è convinta: “Questa è la vera Gas Sales, finalmente è sbocciata. Questa Coppa ci ha dato grande convinzione. Abbiamo ancora due obiettivi aperti, campionato e Coppa CEV. Se manterremo anche la recente determinazione, nulla ci sarà precluso“. LEGGI TUTTO

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    Al Presidente della Repubblica le maglie numero 1 di Piacenza e Trento

    Di Redazione

    La collezione pallavolistica del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è arricchita di due nuovi cimeli nel weekend: tra i tanti omaggi ricevuti dal Capo dello Stato nel giorno della finale di Del Monte Coppa Italia al Palazzo dello Sport di Roma, infatti, ci sono anche le maglie ufficiali delle due squadre che si sono contese il trofeo, Gas Sales Bluenergy Piacenza e Itas Trentino. Le due divise, entrambe personalizzate con il cognome Mattarella e il numero 1, sono state consegnate al Presidente nel pre-partita dai massimi dirigenti dei club, Elisabetta Curti e Bruno Da Re.

    Foto Quirinale

    (fonte: You Energy Volley, Trentino Volley) LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia: in 20mila in tribuna a Roma con il Presidente Mattarella

    Di Redazione

    La presenza d’eccezione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i migliori giocatori del mondo, un’atmosfera da brividi e un sold out che ha confermato Roma al centro di tutte le mappe pallavolistiche. La finale della Del Monte Coppa Italia di Superlega, vinta dalla Gas Sales Bluenergy Piacenza al Palazzo dello Sport di Roma, è stata un successo senza precedenti. Nei due giorni della final four hanno assistito al match oltre 20 mila persone, per un incasso totale – da record – di 351.774,85 euro.

    La macchina organizzativa di FIPAV Lazio e FIPAV Roma è partita da lontano, promuovendo la manifestazione sul territorio nei vari eventi dei mesi di dicembre, gennaio e febbraio. In questo percorso di avvicinamento, durante il quale le società del Lazio e i loro tesserati hanno svolto ruoli da assoluti protagonisti, i Comitati presieduti da Andrea Burlandi e Claudio Martinelli hanno potuto contare su partner e stakeholder fondamentali per la riuscita della kermesse. Roma Capitale ha sostenuto l’evento per il tramite dell’assessore allo sport, ai grandi eventi, al turismo e alla moda, Alessandro Onorato, che con la fascia tricolore domenica ha premiato gli arbitri della final four dopo aver ospitato nei giorni scorsi in Campidoglio (presso l’aula Giulio Cesare) la conferenza stampa di presentazione dell’evento.

    Foto Fipav Lazio

    Immancabile il supporto della Regione Lazio, che ha accompagnato il viaggio del “Diario di Volley” – un documentario nel quale pallavolo, turismo e cultura sono andati di pari passo – alla scoperta dei borghi più caratteristici del territorio in 4 diverse puntate pubblicate su YouTube, oltre a permettere a 800 possessori della Lazio Youth Card di assistere gratuitamente alle partite. Nel corso dell’evento sono state attivate varie sinergie con Sport e Salute, la società dello Stato per la promozione dello sport e dei corretti stili di vita, mentre Arsial, l’Agenzia regionale per lo Sviluppo dell’agricoltura, ha personalizzato la sala ospitality del Palazzo dello Sport con le eccellenze alimentari delle province.

    La presenza del Capo dello Stato è stata per certi versi la ciliegina sulla torta. A dir poco emozionante l’accoglienza riservata dal pubblico di Roma al Presidente Mattarella: i tifosi del volley lo hanno omaggiato con una standing ovation e con lo striscione “Benvenuto Presidente”, mostrato insieme a una grande bandiera tricolore nel momento dell’Inno di Mameli suonato dalla Banda della Polizia Municipale di Roma Capitale. 

    Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Fipav Lazio Andrea Burlandi: “È stata una manifestazione da sogno, che ha dimostrato ancora una volta la grande passione del nostro movimento. Avere con noi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per la terza volta dopo la sua partecipazione al Mondiale del 2018 e alla finale di Coppa Italia di Serie A1 femminile della passata stagione, rappresenta un onore che inorgoglisce tutta la nostra famiglia pallavolistica. Abbiamo visto tifosi, tesserati e appassionati venire da ogni angolo del Lazio e voglio sottolineare ancora una volta il sostegno costante da parte delle istituzioni, in particolare Roma Capitale e Regione Lazio“.

    “Da parte dei Comitati un sincero ringraziamento all’organizzazione, allo staff, ai volontari e a tutte le persone che hanno reso possibile la riuscita della Final Four di Coppa Italia – ha aggiunto il presidente della Fipav Roma Claudio Martinelli – possiamo dire, senza il timore di essere più smentiti, che la nostra città è sempre di più la capitale della grande pallavolo, nazionale e internazionale. Alle persone che sabato e domenica hanno riempito gli spalti del Palazzo dello Sport dico un enorme “grazie!” e invito già da ora a rivivere questo meraviglioso entusiasmo il 14 e il 16 settembre per le finali dell’Europeo“.

    Nei giorni della Del Monte Coppa Italia si è giocata anche la prestigiosa Coppa Italia dei Territori, vinta dal CQT Roma. Nella finalissima contro Milano a spuntarla è stato il Comitato Territoriale guidato dal presidente Claudio Martinelli, che davanti al pubblico del Pala Fonte ha strappato il titolo agli avversari imponendosi al tie break. Un successo importante per gli Under 15 romani guidati in campo da Giulia Del Monte, dal suo vice Valentini e dal terzo allenatore Bernucci (scout Murolo), che hanno prima dominato il girone all’italiana del sabato – vincendo tutte e tre le partite in programma e lasciando solo un punticino per strada – riuscendo poi a concludere in bellezza il torneo, nonostante la sofferenza nell’atto conclusivo contro il Comitato Territoriale lombardo.

    Nella finalina per il terzo posto si è imposto il CQT Firenze, che ha superato 2-0 il CQT Bologna. Una grande festa di sport, sia per i giovani atleti, ma anche per le famiglie arrivate nella capitale dal resto d’Italia. Grande soddisfazione da parte di Massimiliano Giordani, direttore tecnico del CQT Roma: “Siamo davvero felici, il trofeo era molto sentito e lo scorso anno non si è riuscito a organizzarlo a causa del Covid. C’erano un po’ di ricordi negativi legati alla pandemia e siamo riusciti a lavarli via con questa prestazione. Abbiamo avuto modo di visionare tanti ragazzi, quindici per la precisione, e abbiamo constatato ancora una volta come il territorio sia in fermento a livello pallavolistico. A prescindere dall’entità dell’avversario giocare gare di questo livello è sicuramente un criterio di crescita ed è un bel segnale per il futuro dei ragazzi“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lorenzetti: “Serviva la perfezione per replicare a questa Piacenza”

    Di Redazione

    Dopo aver sorprendentemente eliminato in semifinale il giorno prima Perugia, gli emiliani hanno sbarrato la strada anche l’Itas Trentino nell’ultimo atto della competizione, giocato di fronte ad oltre diecimila spettatori presenti al Palazzo dello Sport di Roma, confermando di essere la squadra di SuperLega più in forma del momento.

    La corsa della formazione gialloblù  nel massimo trofeo nazionale per il secondo consecutivo si ferma ad un passo dal traguardo; la possibilità di iscrivere per la quarta volta il proprio nome nell’albo d’oro, ad undici anni di distanza dal trionfo più recente, è sfumata in tre set; un risultato forse troppo severo per Kaziyski e compagni, che in almeno due parziali hanno provato a replicare sino all’ultimo ad un avversario che ha giocato una pallavolo molto incisiva in battuta (10 ace diretti), efficace a muro e precisa in attacco (54% di squadra con quattro errori).

    In particolare sono stati Leal, mvp con  20 punti personali ed il 67% a rete, e Lucarelli a marcare la differenza nei due parziali combattuti e a trascinare Piacenza nel secondo set, l’unico che è stato contraddistinto da un ampio scarto. 

    “Nell’ultimo mese le statistiche raccontavano bene quanto Piacenza fosse cresciuta nel proprio modo di giocare e in questo fine settimana lo ha confermato – ha spiegato a fine gara l’allenatore dell’Itas Trentino Angelo Lorenzetti – . Per rispondere colpo su colpo ad un avversario così in palla avremmo dovuto esprimere una pallavolo ai limiti della perfezione o quantomeno di un altro livello ma oggi non lo abbiamo mai fatto. In fase di cambiopalla abbiamo subito fatto fatica, poi la battuta della Gas Sales Bluenergy ci ha fatto ulteriormente male; in questo fondamentale siamo stati inizialmente poco incisivi, poi con qualche giocatore abbiamo trovato qualche buono spunto ma non siamo mai riusciti a proseguire le nostre rotazioni per tanti turni consecutivi. La differenza in due dei tre set è stata minima, ma in posto 4 Leal e Lucarelli ci hanno fatto male”.

    Riccardo Sbertoli: “E’ ovvio che in una finale persa ci sia amarezza, loro hanno fatto una gran partita, migliore della nostra. Non siamo riusciti tanto a reagire, oggi sarebbe stato difficile per chiunque: hanno veramente trovato una costanza e una velocità in battuta e in attacco che possiamo solo far loro i complimenti. Prccato perchè è una finale persa, dobbiamo trovare un modo per contrastare queste giornate degli altri perchè più si andrà avanti più saranno all’ordine del giorno”.

    Marko Podrascanin: “Potevamo fare qualcosa in più, sì, ma poca roba. Prima di tutto voglio fare i complimenti a Piacenza, se la sono davvero meritata: hanno dominato dalla prima all’ultima palla stasera. Piacenza è davvero un grande avversario, è difficile giocare contro tutti quei grandi campioni. Rimane un po’ di rammarico per il terzo set perchè eravamo lì, siamo arrivati ai vantaggi…però alla fine anche se lo avessimo vinto penso che sarebbe cambiato poco perchè hanno dimostrato una pallavolo di altissimo livello in questi due giorni. Hanno vinto due partite 3-0, questo vuol dire che il trofeo se lo sono davvero meritati”.

    Ai microfoni del quotidiano l’Adige è intervenuto anche Alessandro Michieletto: “Ormai siamo arrivati tante volte in fondo alle varie manifestazioni e non riusciamo a vincere la partita più bella: ci sono rammarico e frustrazione. Sapevamo che Piacenza è in un buonissimo momento di forma e contro alcune battute si poteva far poco, ma in altri casi potevamo gestire meglio questa finale.” LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Brizard “vero” MVP, Lavia e Michieletto irriconoscibili

    Di Paolo Cozzi

    Doveva essere una cavalcata trionfale in solitaria di Perugia la Del Monte Coppa Italia 2023, il preludio ad un finale di stagione monocolore nel segno degli umbri, e invece ancora una volta gli dei dello sport ci ricordano che nella pallavolo non si può dare nulla per scontato fino a quando l’ultimo pallone si schianta sul taraflex. E così ecco che la polvere bagnata di una Piacenza bella ma molto altalenante in stagione si accende e inizia a pulsare di luce, prima in maniera flebile, poi in modo sempre più prepotente, fino ad esplodere e illuminare una crescita esponenziale del gioco nelle ultime 48 ore

    A farne le spese prima una Perugia spenta, ma cui forse il brusco risveglio servirà per attivare gli anticorpi che torneranno utili nei rush finali di Superlega e Champions League, e poi una Trento che, dopo essere passata incolume (ma quanta fatica…) dalle forche caudine preparate da una ottima Milano in semifinale, si scioglie ancora una volta in finale, dando la sensazione che qualcosa all’interno dello spogliatoio possa essersi incrinato, viste anche le future partenze di Lorenzetti e Kaziyski in pratica già ufficializzate.

    Piacenza trova nella battuta linfa vitale per far saltare la linea di ricezione trentina, ma la partita la domina in tutti i fondamentali. mostrando solidità mentale anche nei momenti in cui la palla pesava parecchio. Mio personale MVP è il palleggiatore Brizard, che mai come in questa due giorni ha dimostrato di saper alternare i suoi attaccanti, esaltando prima Simon e Romanò in semifinale, per poi lanciare Leal in finale.

    Ma veniamo alle pagelle.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    GAS SALES BLUENERGY PIACENZA

    Brizard voto 9. week end perfetto per il palleggiatore transalpino: prima domina lo scontro contro Giannelli e poi in finale giganteggia, guidando i suoi al 54% in attacco e prendendosi il lusso di chiudere con 4 ace e 2 muri.

    Leal voto 8,5. Dopo il chiacchierato infortunio alla spalla e quello alla caviglia, sembrava avviato verso un’altra stagione di luci, poche, ed ombre. E invece in questo weekend romano tira fuori il meglio di sé, ricevendo bene e soprattutto tornando devastante in attacco.

    Lucarelli voto 7. Forse alla lunga in finale cala un po’, ma l’impatto sulla partita è di quelli importanti, da giocatore che sa come fare la differenza non solo in attacco ma anche negli altri fondamentali. E poi sbaglia poco, altro fattore che lo rende fondamentale negli schemi di Brizard.

    Romanò voto 6,5. Trascinatore in semifinale, viene un po’ dimenticato in finale e chiude con soli 6 punti, ma resta un giocatore chiave di questa Piacenza. Sempre pericoloso quando va sulla linea dei nove metri.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Simon voto 8. Chiamato meno in causa con il ritorno in campo del duo Leal-Lucarelli, resta però sempre concentrato in attacco, dove si porta via sempre un uomo, ed è bravo a muro a mettere subito pressione agli attaccanti trentini togliendo loro sicurezza.

    Caneschi voto 7. Doveva essere l’anello debole della squadra e, dopo aver iniziato il weekend con un muro subito, poteva risentirne mentalmente. Invece è molto bravo a rimanere lucido e a farsi trovare pronto in attacco.

    Scanferla voto 7,5. Prova di forza del giovane libero emiliano, che alla prima finale importante in carriera si prende il lusso di chiudere il match con il 67% di palle positive e una gestione matura di tutti i secondi tocchi.

    Botti voto 8,5. Subentrare a sua maestà Bernardi come allenatore non deve essere stato facile, ma Max ha già dimostrato in passato di saperci fare in panchina e questa sua Piacenza 3.0 è davvero bella da veder giocare.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    ITAS TRENTINO

    Kaziyski voto 8,5. La classe del bulgaro è davvero intramontabile, e anche dopo i 5 set della semifinale è lui l’unico a suonare la carica in attacco, dove è pressoché perfetto. Radio mercato lo da già a Milano per l’anno prossimo, riuscirà a lasciare la sua amata Trento alzando almeno un altro trofeo?

    Sbertoli voto 5,5. Con una ricezione che latita è costretto a rinunciare al gioco centrale, sia in veloce che in pipe, e alla lunga la sua precisione ne risente. Per una volta è il migliore a muro dei suoi e questo è indice di come è andata il resto della squadra.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Lavia voto 5. Ci sono semplicemente delle partite in cui Daniele è irriconoscibile e fatica sin da subito a mettere giù palla, perdendo fiducia troppo in fretta. Un vero peccato perché la classe di questo ragazzo è immensa quanto il suo talento.

    Michieletto voto 5. In semifinale è stato l’uomo della provvidenza per Trento, autore di un tie break monstre, ma in finale il giovane mancino non riesce a ripetersi e alle difficoltà in attacco aggiunge presto quelle in ricezione, dove di solito è sinonimo di garanzia.

    Laurenzano voto 5,5. Soffre tanto la battuta di Piacenza e finisce per subire 3 ace e chiudere con solo il 14% di perfette. Meno brillante del solito anche nella gestione dei palloni facili.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Podrascanin voto 5. Partita complicata per il centrale serbo, costretto all’inoperosità in attacco causa ricezione ballerina. Fatica però tanto a leggere il gioco di Brizard e ad imporsi a muro, lui che invece è uno dei migliori al mondo nel ruolo.

    D’Heer voto 5. Chiude mestamente la finale con due punti a muro e zero attacchi, facendo rimpiangere l’infortunato Lisinac. La sconfitta non è certo colpa sua, ma in attacco non sembra essere migliorato molto da quando è in Italia.

    Dzavoronok voto 6. In una stagione in cui probabilmente pensava di essere maggior protagonista, si deve accontentare di pochi scampoli di gioco.

    Lorenzetti voto 5,5. Continua la maledizione delle finali che negli ultimi anni, Supercoppa 2022 a parte, sembra accompagnare le squadre del tecnico di Fano. La sensazione è che a Trento qualcosa possa essersi rotto e che c’è il rischio di trascinarsi per il resto della stagione. Il mio augurio è invece di vedergli alzare a fine maggio quella coppa (di Champions League) che troppe volte ha sfiorato e che nessuno più di lui merita. LEGGI TUTTO

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    Gino Sirci amaro: “Pensavamo di aver già vinto e ci siamo scottati”

    Di Redazione

    Arriva al Palazzetto dello Sport di Roma la prima sconfitta stagionale della Sir Safety Susa Perugia, che dice così addio al sogno chiamato Del Monte Coppa Italia. Sconfitta che naturalmente lascia l’amaro in bocca, non lo nasconde il numero uno dei bianconeri, Gino Sirci, intervistato da Carlo Forciniti per il Corriere dell’Umbria.

    “Ci siamo comportati come una squadra delle giovanili – ammonisce il presidente dei Block Devils – . Siamo entrati in campo con la sicurezza di aver già vinto. Io in primis credevo che ce l’avremmo fatta. Ci siamo scottati anche perchè di fronte avevamo un avversario che quando carbura trova il modo di fare male a chiunque. Si sono salvati in pochi, forse nessuno. C’è tanto rammarico. Eravamo scarichi e abbiamo buttato via la partita“.

    In casa Piacenza è decisivo il servizio, non solo per gli 11 ace conclusivi, ma soprattutto perché è il fondamentale che spacca primo e terzo set e che propizia la rimonta nella seconda frazione. “Piacenza ha giocato alla grande, le faccio i complimenti. Ci ha insegnato come si entra in campo. Aveva fame di vincere, per noi così non è stato”.

    Sconfitta che va analizzata, ma anche da mettere alle spalle perché la stagione è ancora lunga e con due grandi obiettivi, Campionato e Champions, che vedono i ragazzi di Anastasi pienamente in corsa. “Il verdetto di questa semifinale deve servire da lezione a tutti, una prestazione del genere non deve più ripetersi. Sono sicuro che la lezione sia servita, ora guardiamo avanti“.

    (fonte: Corriere dell’Umbria) LEGGI TUTTO