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    Gilles Simon entra nello staff di Medvedev

    Gilles Simon

    Arriva dalla Francia una notizia alquanto curiosa e “stuzzicante”. L’ex top10 Gilles Simon entra nel team di Daniil Medvedev, affiancando Gilles Cervara, storico coach del russo. L’indiscrezione, anticipata da “We Love Tennis”, è confermata anche dall’autorevole quotidiano L’Equipe, secondo il quale un’ipotesi di collaborazione del nativo di Nizza con il moscovita circola da molti mesi, e ora pare si sia finalmente concretizzata.
    Ritiratosi dal tennis Pro nel novembre 2022, Simon non ha mai nascosto la propria totale ammirazione per il gioco del russo, battuto poche settimane fa da Jannik Sinner nella finale di Melbourne e scivolato al n.4 del ranking, vista la decisione di non difendere i titoli conquistati nel 2023 sia a Rotterdam che a Doha. Daniil rientra la prossima settimana a Dubai, dove già è sbarcato per allenarsi con il suo storico coach, e Simon.
    Forse la predilezione di Gilles per il gioco di Daniil deriva da un similare approccio al tennis tra i due, con il francese che era altrettanto bravo per acume tattico e visione di gioco. Simon infatti, nelle sue migliori annate, era un vero “incubo” anche per i migliori avversari, che portava sempre a giocare in posizioni scomode o solleticando i punti di relativa debolezza. Un tennis davvero cerebrale il suo, instancabile per rincorse e tenuta del campo. Non aveva minimamente il servizio e la potenza di Medvedev, ma a livello di gestione del punto e attitudine nello scambio, di punti di contatto tra i due se ne possono trovare molti. È stato per molti anni uno dei quei giocatori considerato una sorta di spartiacque: Simon non ti regalava mai niente, dovevi batterlo, e se ci riuscivi significava che avevi fatto una buonissima prestazione.
    Dopo la vittoria di Medvedev contro Zverev nella semifinale degli Australian Open, Simon ha espresso senza mezzi termini tutta la sua gioia per il successo del russo sul social X, affermando: “Ahaha non sai quanto sono felice. Daniil Medvedev sei un fottuto genio!”.
    Simon inizierà ufficialmente il suo lavoro con Medvedev dalla prossima settimana, al 500 di Dubai. A detta di Cervara, il ruolo dell’ex n.6 del mondo è ancora da definire ma in realtà molto chiaro. “Quale sarà il titolo di Gilles (Simon)? Non lo so. Consulente, co-allenatore, vice allenatore… non mi interessa per niente dare un ruolo preciso” afferma Cervara a L’Equipe. “Ciò che conterà sarà la qualità del lavoro che faremo insieme, l’armonizzazione dei nostri contributi, la buona dinamica di vita tra tutti i membri del team e ovviamente i risultati… Solo questo sarà importante”.
    Cervara rivela che i primi contatti per un possibile lavoro insieme con Simon sono avviati lo scorso autunno: “Tutto è iniziato dal giorno successivo alla finale degli US Open, ho pensato sulla mia necessità di fare meno settimane in giro, saltando alcuni tornei per motivi personali. Dopo discussioni private, l’idea di Gilles Simon è arrivata qualche settimana dopo. Lui può portarci una sua visione molto dettagliata della partita e degli avversari di Daniil, cose nuove e diverse che appartengono alla sua esperienza e alle sue qualità, e sostenere cose che sono già state fatte e dette con Daniil nei sette anni passati insieme. Ritengo sia interessante e arricchente vedere la partita dal punto di vista di un’altra persona così competente sul gioco, un altro sguardo che può aiutare” conclude Cervara.
    Una notizia inattesa, ma assai stimolante. Dopo il ritiro, molti pensavano che Simon potesse facilmente entrare nei ranghi della FFT con un ruolo da tecnico per i migliori giovani o affiancare la crescita di qualche pro nazionale. Invece eccolo riapparire sul tour in un box di grande prestigio. Dalle parole di Cervara, sembra plausibile che Simon possa viaggiare con Daniil nelle settimane “off” dello storico coach del russo, e magari insieme nei maggiori eventi. Dopo l’annuncio di ieri del ritorno di fiamma tra Rune e Mouratoglou, questa novità a livello di coach è altrettanto interessante, forse ancor più.
    Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO

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    Medvedev riflette sul momento di Alcaraz e sulle Olimpiadi: “I Grand Slam, però, rimangono a mio avviso il vertice nel tennis”

    Daniil Medvedev nella foto – Foto Getty Images

    Anche se non parteciperà al prossimo ATP di Doha, Daniil Medvedev ha parlato di alcuni argomenti interessanti. Il russo, recentemente finalista agli Australian Open 2024, ha condiviso il suo punto di vista sul giovane fenomeno Carlos Alcaraz e sulla sua attuale fase di carriera, in una recente intervista concessa a Eurosport.Le riflessioni di Medvedev su Alcaraz non solo evidenziano il rispetto reciproco e l’ammirazione tra i due atleti ma offrono anche uno spaccato interessante sulle dinamiche psicologiche e le aspirazioni che animano i campioni del tennis mondiale.
    Medvedev ha esordito commentando l’eccezionale impatto di Alcaraz nel circuito ATP: “Ha iniziato a dominare da giovanissimo. Essere diventato il numero uno del mondo più giovane della storia parla da solo. È naturale che ora possa perdere più incontri di prima; molti pensano che abbia perso un po’ di fiducia. Ma ricordiamoci che ha solo 20 anni; è normale che nella sua carriera ci siano alti e bassi.”
    I confronti diretti tra i due ha visto Alcaraz prevalere per 3-2, nonostante una sconfitta dolorosa nelle semifinali degli US Open, riscattata dallo spagnolo con una vittoria nelle ATP Finals poche settimane dopo. “Il suo talento è indiscutibile, l’abbiamo capito non appena è arrivato nel circuito. Ricordo un match contro Rublev, quando era appena entrato nella Top 100 e aveva solo 17 anni. Mi colpì il fatto che colpisse la palla più forte di Andrey. Fu allora che mi resi conto del suo potenziale,” ha ricordato Medvedev.
    L’attenzione si è poi spostata sulle sfide che Alcaraz dovrà affrontare, non solo sul campo ma anche fuori: “Sarà interessante vedere come gestirà la pressione, gli sponsor, l’interesse mediatico. Alcuni giovani giocatori lo gestiscono bene, altri meno. È ancora presto per trarre conclusioni definitive, vedremo come si evolverà.”
    Sul tema della preferenza espressa da Alcaraz tra vincere un Grand Slam o una medaglia olimpica, Medvedev ha espresso sorpresa: “I suoi commenti mi hanno un po’ sorpreso. Mi chiedo perché abbia questa preferenza. Forse per i ricordi d’infanzia legati alle Olimpiadi? La mia esperienza a Tokyo è stata intensa, e la delusione per la sconfitta nei quarti contro Carreño è stata profonda. I Grand Slam, però, rimangono a mio avviso il vertice nel tennis.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Daniil Medvedev si ritira anche da Doha. Jannik Sinner sicuro n.3 del mondo dal prossimo 26 febbraio (se farà finale a Rotterdam)

    Daniil Medvedev nella foto – Foto Getty Images

    Daniil Medvedev ha concluso l’Open d’Australia estremamente affaticato sia fisicamente che mentalmente, influenzando significativamente il suo calendario recente.Dopo aver annunciato la sua assenza al torneo di Rotterdam questa settimana e aver rinunciato a difendere il titolo olandese, il russo si è anche ritirato all’ultimo momento dall’ATP 250 di Doha 2024, perdendo così altri 250 punti, avendo vinto il torneo l’anno scorso.
    Questo comporterà che, al più tardi lunedì 26 febbraio (se farà finale a Rotterdam), Jannik Sinner diventerà il numero 3 del mondo, a meno che non ci riesca già al termine di questa settimana vincendo il torneo. Praticamente certo lunedì 04 Marzo quando Medvedev perderà altri 500 punti dal torneo di Dubai (solo vincendo il torneo rimarrebbe in terzo posizione con Sinner sconfitto in semifinale a Rotterdam).
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Laver Cup 2024: Medvedev e Zverev si uniscono ad Alcaraz nel team Europe

    La infografica della Laver Cup

    Il campo dei partecipanti alla Laver Cup 2024 inizia a delinearsi. Dopo l’annuncio dell’esordio di Carlos Alcaraz nella ricca e affascinante esibizione per squadre nazionali, avvenuto poco dopo la chiusura dell’edizione 2023, arrivano altri due big nel team Europe: Alexander Zverev e Daniil Medvedev. L’evento andrà in scena a Berlino, dal 22 al 24 settembre, presso la Mercedes-Benz Arena.

    Team Europe is motivated to win back the 🏆.
    Presenting the first players to line up on Captain Bjorn Borg’s six-man roster for Laver Cup Berlin 2024:
    🔵 Carlos Alcaraz (@carlosalcaraz)🔵 Daniil Medvedev (@DaniilMedwed)🔵 Alexander Zverev (@AlexZverev) pic.twitter.com/5FHsGhzdst
    — Laver Cup (@LaverCup) February 8, 2024

    “Il team Europe è motivato a riprendersi la coppa” si legge nel tweet ufficiale, dopo la netta sconfitta subita dagli europei per mano della squadra rossa a Boston lo scorso settembre. Fu la prima volta che i giocatori “blu”, gli europei, hanno perso nell’evento nato nel 2017 a Praga, ideato da Roger Federer e il suo management team sulla falsa riga della storca Ryder Cup di golf.
    “La squadra europea è super motivata a riconquistare la Coppa a Berlino”, ha dichiarato Borg, capitano dei blu. “Con Daniil, Sascha e Carlos nella mia squadra, penso che abbiamo ottime possibilità di farcela. I ragazzi hanno avuto un inizio anno incredibile e questa prima metà del team è davvero forte. Sono entusiasta di avere questi campioni con me per il 2024”.
    Zverev torna nell’evento, e giocherà in casa. “Sono entusiasta di tornare alla Laver Cup”, dichiara Sasha. “L’atmosfera è sempre elettrica in Laver Cup ed essere a casa mia in Germania sarà un’esperienza irripetibile”.
    Medvedev è felice di tornare a giocare un evento a squadre. Proprio vivere un lungo weekend con un team è quel che maggiormente apprezza dell’evento: “Ritengo che la cosa più emozionante della Laver Cup è lo spirito di squadra, perché è molto raro che io possa giocare una competizione a squadre nel tennis”, afferma il moscovita. “Avere Carlos e Sascha nella nostra squadra aiuterà molto perché sono due dei migliori giocatori al mondo e sono davvero entusiasta di provare a riportare il Team Europa alla vittoria”.
    Oltre a quest’annuncio, gira voce che anche la Laver Cup in futuro potrebbe sbarcare in Arabia Saudita. Il factotum dell’evento Tony Godsick, storico manager di Roger Federer, non esclude questa possibilità, magari in un’edizione ospitata dal team World, anche se di tennisti sauditi non se ne intravedono all’orizzonte…
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Sette spunti dall’Australian Open 2024

    Jannik Sinner nel servizio fotografico dopo la vittoria a Melbourne (foto Getty Images)

    Un sorriso, una coppa storica, una meravigliosa città sullo sfondo. Impagabile la gioia di iniziare questa settimana, questo benedetto 29 gennaio 2024, con le splendide immagini di Jannik Sinner appena arrivare da Melbourne, i canonici scatti post vittoria che resteranno nel libro d’oro del torneo. Resteranno soprattutto nella memoria di chi ama il tennis, nel nostro cuore, un ricordo da custodire gelosamente dopo un’attesa di quasi 48 anni. Jannik Sinner ha vinto un torneo dello Slam, è entrato nel “club” più esclusivo della disciplina. L’ha fatto disputando un torneo eccezionale, estromettendo nel percorso il n.5 del mondo Rublev, il più forte dell’epoca moderna Mr. Record Novak Nole”Djoker” Djokovic, e poi in finale un irriducibile lottatore e campione come Daniil Medvedev. L’ha fatto rimontando due set di svantaggio, scacciando i propri demoni e la tensione di un avvio shock. L’ha fatto di lotta e di classe, di tecnica e di fisico, di testa e di colpi. Una vittoria rotonda, che più piena non si può. Ha scacciato via ogni singolo dubbio o timore su quel che ancora temevamo gli mancasse per arrivare ad alzare uno dei 4 trofei più importanti, …fisico, qualche colpo, esperienza. Jannik si è preso tutto,  l’ha fatto con classe cristallina e moderazione, con uno stile che sta diventando iconico che ci auguriamo faccia scuola. Potremo scrivere fiumi di parole per celebrare la sua vittoria a Melbourne, e continueremo ad analizzare quel che l’ha portato a vincere e cosa potrà succedere da qua in avanti. Ma intanto chiudiamo questa memorabile edizione degli Australian Open andando a puntualizzare quel che resterà di questo primo Slam 2024, oltre la vittoria di Sinner.

    Sinner oggi è il più forte al mondo
    Torneremo su questo punto con un articolo dedicato, ma sia il campo da gioco che i numeri parlano chiaro: in questo preciso momento Sinner è il miglior tennista del mondo. Non lo certifica il ranking, visto che il calcolo si basa su 12 mesi di prestazioni, ma dallo scorso autunno nessuno ha vinto quanto Jannik, sia in termini di risultati che di vittorie contro i migliori avversari. Lo afferma oggi anche lo ELO ranking di tennis abstract, che ha una base assai solida. Scrivere tutto questo è incredibile, sorprendente e bellissimo.

    Djokovic è pronto al rilancio
    Guai a pensare che il “Djoker” sia pronto per la pensione. Ovviamente l’aver perso 3 partite importantissime su 4 contro Sinner nell’arco di poche settimane è un discreto “schiaffo” per lui… ma non ci dimentichiamo cosa accadde dopo la sconfitta per lui durissima in finale a Wimbledon 2023 per mano di Alcaraz. Ha masticato amaro, si è preso qualche settimana ed è tornato nell’estate USA ancor più duro e vincente. Visto che ancora il fisico sembra sorreggerlo, tutto lascia pensare che quest’ennesima sconfitta patita da Jannik sarà un fiume di benzina ad accendere un fuoco ancor più vivo. A Jannik, e gli altri rivali, batterlo nei prossimi grandi appuntamenti. Siamo certi che Nole sarà lì pronto a tornare a vincere.

    Alcaraz, abbiamo un problema
    Carlos ha affrontato gli AO24 senza aver giocato un match ufficiale dalle ATP Finals 2023. Possiamo dire “si è visto”. Non ha mai davvero brillato il giovane spagnolo nel torneo, solo sprazzi di grandi tennis, anzi, momenti di impeto leonino conditi da grandissimi colpi. Ma… la sostanza e la continuità dove sono? Ruggine, forse, ma potrebbe anche esserci dell’altro. Ha colpito molto come abbia perso male contro Zverev, dominato e senza trovare davvero una reazione forte dal punto di vista tecnico e tattico, solo uno scatto d’orgoglio che non è bastato a rimetterlo in carreggiata. Ha colpito ancor di più il candore con il quale ha affermato dopo la sconfitta di non averci capito niente… di non trovare spiegazione alla sua modesta prestazione. Sembra aleggiare da qualche mese un po’ di confusione nella sua testa, e pure in qualche settore del suo gioco. Il diritto su tutto, sembra scricchiolare e non poco. Ha perso intensità Carlos, fisica e tecnica, e pure convinzione. Vederlo guardare smarrito il suo angolo è preoccupante. È ancora nei suoi 20 anni, questo torneo ha confermato che non ha imparato a vincere se non gioca a mille, a tutta. Gli avversari l’hanno capito, e hanno trovato il modo di metterlo in difficoltà. Sta lui ora riflettere e rilanciare. Lo aspettiamo, perché Alcaraz è spettacolo puro, è una benedizione per il nostro sport.

    La durezza di Daniil ha qualche limite, o forse ha sbagliato programma
    “Ripenseremo a quel che abbiamo fatto nelle scorse settimane”. Così Gilles Cervara ha commentato la sconfitta di Medvedev dopo la finale degli Australian Open. Una frase sibillina che lascia presagire un confronto schietto che porterà a sicuri cambiamenti nei programmi e forse gestione della partita. Il russo è arrivato vicinissimo a vincere il primo titolo a Melbourne, gli è mancato un solo set. Pochissimo. Non c’è riuscito per la reazione clamorosa, impetuosa, di un Sinner stellare. Ma la verità che è Medvedev è arrivato in finale stremato da un torneo nel quale ha perso troppe energie per strada. Per questo ha messo in campo in finale una tattica “fuori tutta”, per destabilizzare un Jannik mostruoso, ma anche perché aveva il bisogno di vincere “rapido”, sentiva chiaramente di non poter arrivare primo al traguardo dopo un’altra maratona. E così è stato. Bravo, bravissimo Daniil, incredibile come sia riuscito a reinventarsi ancora una volta in finale, mostrando un tennis agli antipodi rispetto a quello ammirato in tutto il torneo, passando da un difensore estremo ad attaccante sublime. Ripetiamo: c’è andato vicinissimo, e l’avrebbe anche meritata la coppa, per il torneo e la sua storia. Ha trovato uno più forte, e con classe estrema s’è inchinato, riconoscendo i meriti dell’azzurro. Ma forse una miglior gestione del torneo e delle settimane che l’hanno avvicinato ad esso, con nessun evento giocato in preparazione e quindi troppe energie spese per strada per trovare la miglior condizioni, gli sono probabilmente costate la sconfitta.

    Zverev, manca sempre qualcosa
    La faccia di Sasha dopo i due punti non sfruttati quando era esattamente a due punti dal battere Medvedev sono la foto migliore per spiegare quel che non va nel suo tennis e che ancora non gli permette di arrivare in fondo e vincerlo questo “benedetto-maledetto” Slam. Un pizzico di malasorte, ma anche la difficoltà di tirar fuori le giocate del campione nei momenti decisivi. Purtroppo per il tedesco, non è la prima volta che gli succede. Spesso approccia gli incontri male, con quelle scorie di attitudine passiva – difensiva che non consente di far esplodere la classe e potenza dei suoi colpi. Ha di fronte avversari incredibili, oggettivamente superiori. Ma capita non di rado che si complichi la vita da solo, perdendo il focus, energie e lucidità. Dopo il grave infortunio si è ritrovato, è davvero un tennista forte, ma qualcosa ancora manca, e il tempo passa… Rischia sempre più di ricevere la “tessera” di uno dei club meno graditi, quello dei più forti a non aver vinto uno Slam. Gli auguriamo di farcela, ma per compiere l’ultimo step necessita di una crescita personale che stenta terribilmente a fare.

    Cobolli, sarà l’”Arnaldi del 2024?”
    Flavio ha disputato un Australian Open eccellente. Si è preso una vittoria clamorosa contro Jarry, e come se l’è presa. Ancor più importante ha superato la prova del 9, ancor più difficile per uno come lui, con nessuna esperienza a questo livello. Ha mostrato in un torneo durissimo i progressi pazzeschi compiuti negli ultimi mesi. Forse nel 2022 era salito nel ranking troppo presto, senza aver rafforzato fisico e colpi. Ha lavorato tanto il romano, in silenzio con determinazione. Oggi il servizio è colpo molto migliorato, fisicamente è di un altro pianeta, e la palla oggi gli viaggia discretamente bene. Questo torneo deve dimostrargli che ha tutto quel serve per starci a questo livello, in questi tornei, contro gli avversari più attrezzati. Non deve temere niente e guardare d’ora in avanti ogni torneo come un’opportunità di fare esperienza e crescere. Arnaldi nel 2023 ha fatto un balzo magnifico; chissà che non sia la volta di Cobolli quest’anno…

    Match troppo lunghi. È necessario agire. Subito
    La differenza tra gli Slam e gli altri tornei della stagione sta nella storia, nell’epica, anche nelle battaglie sulla lunga durata. Ma forse agli AO24 si è passato il segno. 61 incontri nel tabellone maschile hanno superato le 3 ore, quasi 20 hanno superato le 4 ore, 35 partite sono terminate al quinto set (record nel torneo). Ok la lotta, che è uno degli aspetti intriganti del tennis, ma così forse si sta esagerando. Può essere anche una combinazione “sfortunata” di condizioni, come scontri tra avversari molto vicini tra loro, ma in generale si scambia troppo, c’è tantissimo agonismo e le partite tendono pericolosamente a diventare maratone che, piaccia o no, rischiano di diventare sempre meno fruibili per gli appassionati. Non si cambiano le regole di una disciplina per la tv, MAI. Ma per migliorare uno spettacolo si possono apportare correttivi. Quali? Semplice: il tennis è nato come sport di destrezza. Agire su palle, superfici e corde dei telai per premiare maggiormente la tecnica di gioco, il tennis offensivo e abbassare l’importanza del fattore atletico è una via praticabile e a basso costo/impatto. È possibile. È provato da test. Se non lo si vuole fare è solo una scelta politica. Chi afferma il contrario, che “non si può”, mente.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Analisi della sfida tra Jannik Sinner e Daniil Medvedev finale degli Australian Open 2024 (con la simulazione della partita)

    Jannik Sinner e Daniil Medvedev nella foto – Foto Getty Images

    L’Open di Australia 2024 si avvicina al suo clou con una finale maschile che promette scintille: Daniil Medvedev contro Jannik Sinner. Questo incontro non è solo una sfida tra due grandi talenti del tennis mondiale, ma anche il simbolo di un cambiamento epocale nel panorama del tennis, superando il dominio del Big 3 iniziato nel 2005. Medvedev, già campione in uno dei tornei del Grande Slam, si presenta con la determinazione e la fiducia di chi ha già vissuto e superato momenti critici nel torneo. Dall’altro lato, abbiamo Sinner, l’astro nascente del tennis italiano, pronto a lasciare il segno nella storia con la conquista del suo primo titolo in un major.Il pronostico per questa finale rimane incerto, riflettendo la qualità e l’equilibrio tra i due giocatori. Questa partita non è solo un evento sportivo, ma un momento storico che potrebbe segnare l’inizio di una nuova era nel tennis mondiale.
    Daniil Medvedev: l’Artista della SopravvivenzaMedvedev in questo torneo si è imposto come un vero maestro della sopravvivenza e dell’adattamento strategico. Nonostante una tecnica spesso definita non ortodossa, il suo gioco è impreziosito da una sagacia tattica e da un’intelligenza competitiva fuori dal comune. Il percorso di Medvedev verso la finale è stato segnato da momenti di tensione, nei quali ha dimostrato di poter rovesciare le sorti degli incontri a suo favore. La sua abilità nel trasformare le situazioni di svantaggio in opportunità lo rende un avversario imprevedibile e formidabile.

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    Jannik Sinner: La Strella Italiana che Brilla a MelbourneSinner, con una prestazione dominante nel torneo, ha dimostrato di essere un giocatore di grande talento e determinazione. La sua ascesa è stata costellata da miglioramenti tecnici e tattici, evidenziando una maturità sorprendente nel gestire le fasi cruciali delle partite. Arriva in finale avendo perso un solo set, un indicatore della sua forma straordinaria e della fiducia con cui si approccia a questo importante appuntamento.
    Strategie e Previsioni per la FinaleI precedenti incontri tra Medvedev e Sinner delineano un equilibrio intrigante. Sebbene Medvedev conduca nel confronto diretto, Sinner ha vinto gli ultimi tre incontri, dimostrando di avere le carte in regola per imporsi anche in questa finale. Medvedev dovrà variare il ritmo e impedire a Sinner di imporre il suo gioco aggressivo. Sinner, dal canto suo, dovrà sfruttare la sua velocità e la capacità di colpire in modo incisivo e preciso.Questo scontro promette di essere un duello tattico affascinante, con entrambi i giocatori che cercheranno di sfruttare al meglio i propri punti di forza. La chiave potrebbe essere nella capacità di gestire la pressione e di adattarsi rapidamente alle variazioni di gioco dell’avversario.

    la Simulazione della Finale al Pc in maniera automatica e inserendo le caratteristiche dei giocatori ma ovviamente non reale (è un gioco)

    🇮🇹 Sinner (4) vs 🇷🇺 Medvedev (3) 3-6 67 (6) 4-6Primo Set:1. 🎾 – Medvedev vince il primo game.2. 🎾 – Medvedev vince il secondo game.3. – Sinner vince il terzo game.4. 🎾 – Medvedev vince il quarto game.5. – Sinner vince il quinto game.6. 🎾 – Medvedev vince il sesto game.7. – Sinner vince il settimo game.8. 🎾 – Medvedev vince l’ottavo game.9. 🎾 Medvedev vince il nono game.Risultato Primo Set: Sinner 3 – Medvedev 6
    🇮🇹 Sinner (4) vs 🇷🇺 Medvedev (3)Secondo Set:1. – Sinner vince il primo game.2. 🎾 – Medvedev vince il secondo game.3. 🎾 – Medvedev vince il terzo game.4. – Sinner vince il quarto game.5. – Sinner vince il quinto game.6. 🎾 – Medvedev vince il sesto game.7. – Sinner vince il settimo game.8. 🎾 – Medvedev vince l’ottavo game.9. – Sinner vince il nono game.10. 🎾 – Medvedev vince il decimo game.11. – Sinner vince l’undicesimo game.12. 🎾 – Medvedev vince il dodicesimo game.
    🇮🇹 Sinner (4) vs 🇷🇺 Medvedev (3)Secondo Set – Tie-break1. – Sinner vince il primo punto.2. 🎾 – Medvedev vince il secondo punto.3. – Sinner vince il terzo punto.4. 🎾 – Medvedev vince il quarto punto.5. 🎾 – Medvedev vince il quinto punto.6. – Sinner vince il sesto punto.7. 🎾 – Medvedev vince il settimo punto.8. – Sinner vince l’ottavo punto.9. 🎾 – Medvedev vince il nono punto.10. – Sinner vince il decimo punto.11. 🎾 – Medvedev vince l’undicesimo punto.12. – Sinner vince il dodicesimo punto.13. 🎾 – Medvedev vince il tredicesimo punto.14. 🎾 – Medvedev vince il quattordicesimo punto.Risultato Secondo Set: Sinner 6 – Medvedev 7 (6)
    🇮🇹 Sinner (4) vs 🇷🇺 Medvedev (3)Terzo Set:1. 🎾 – Medvedev vince il primo game.2. – Sinner vince il secondo game.3. 🎾 – Medvedev vince il terzo game.4. 🎾 – Medvedev vince il quarto game.5. – Sinner vince il quinto game.6. – Sinner vince il sesto game.7. 🎾 – Medvedev vince il settimo game.8. 🎾 – Medvedev vince l’ottavo game.9. – Sinner vince il nono game.10. 🎾 – Medvedev vince il decimo game.Risultato Terzo Set: Sinner 4 – Medvedev 6Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Australian Open, Sinner mette le mani sul primo Slam? quota due volte e mezzo più bassa rispetto a Medvedev. La finale Sinner-Medvedev è in diretta esclusiva su Eurosport 1 Live-streaming su Discovery+

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Sulla strada di Jannik Sinner verso il suo primo trionfo Slam c’è solo Daniil Medvedev, campione dello US Open 2022 alla sua terza finale dell’Australian Open. Il primo epilogo italiano di Melbourne nel torneo singolare maschile sarà trasmesso in esclusiva, domenica 28 gennaio alle 9:30 con il commento di Jacopo Lo Monaco e Barbara Rossi, da Eurosport 1 e Discovery+.Eurosport 1 è al canale 210 di Sky e su Now, Dazn, Tim Vision e Amazon Prime, mentre su Discovery+ la finale dell’Australian Open sarà live streaming senza interruzioni pubblicitarie e con il multi-audio, tra cui la voce tecnica di Nick Kyrgios finalista di Wimbledon e campione in doppio nello Slam di casa.Fin dalle qualificazioni, Warner Bros. Discovery ha trasmesso oltre 200 ore di tennis live da Melbourne Park con una squadra stellare di ex-campioni di tennis oggi talent expert di Eurosport: John McEnroe, Mats Wilander, Boris Becker, Tim Henman, Alex Corretja, Justine Henin e la nostra Roberta Vinci.

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    Prima finale Slam raggiunta, ma anche primo titolo in arrivo secondo i bookmaker. Jannik Sinner comanda nelle quote della finale agli Australian Open, dove Daniil Medvedev dovrà ribaltare il pronostico per fermare il suo avversario. Se in semifinale contro Djokovic l’azzurro era doppiato nelle quote dei pronostici, nell’ultimo atto è lui il favorito a 1,35 e 1,36, con una quota due volte e mezzo più bassa rispetto a quella del russo, proposto a 3,30.I precedenti sorridono a Medvedev, avanti 6 vittorie a 3, ma l’altoatesino ha trovato il successo negli ultimi tre precedenti del 2023, a Pechino, Vienna e alle ATP Finals. Per quanto riguarda il Set Betting, in pole c’è il 3-0 per Sinner a 2,70, con il 3-1 a 3,70 e il 3-2 a 5; quotato a 8 il successo in quattro set del russo, a caccia di un trofeo sfuggitogli in finale nel 2021 e 2022.
    Tomorrow, 09:30 Sinner (4) 🇮🇹 – Medvedev (3) 🇷🇺 3-6 1.35 3.27 LEGGI TUTTO

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    Australian Open: Il programma di Domenica 28 Gennaio 2024. C’è la finale tra Jannik Sinner e Daniil Medvedev (sondaggio LiveTennis)

    Onestamente sarei sorpreso se Jannik non dovesse vincerla 3-0 o 3-1 max. Già nel finale della scorsa stagione i valori di forza tra i due nel matchup vennero completamente ribaltati, solo che adesso il nostro sembra ancora più forte e consapevole dei propri mezzi, mentre questa versione di Medvedev nonostante la solita immensa resilienza non mi sembra tra le sue più sfolgoranti(neanche paragonabile a quelle viste agli Us Open 2021 o agli Australian 2022).Dal 1976 l’Italia non aveva un tennista al maschile n grado di issarsi nella top 5, Sinner ha colmato questo lungo vuoto.
    Dal 1976 l’Italia non vinceva una Coppa Davis, con tutto il rispetto per i suoi compagni, anche qui Sinner ha colmato questo vuoto.
    Sempre dal 1976 che un tennista italiano al maschile non vince uno slam, è giunto il momento di colmare anche questo vuoto.
    Forza Jannik, vai a prenderti questo traguardo prestigioso che in termini di status all’interno del circuito ti porterebbe davvero in altra dimensione. Sai la soddisfazione di vincere un major quando i boriosi Zverev e Tsitsipas nonostante di 3/4 anni più grandi sono fermi ancora a quota zero. LEGGI TUTTO