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    Agnelli Tipiesse Bergamo: Massimo Redaelli nuovo vice di Morato

    Di Redazione

    Dodici anni di serie A2 tra Monza e Cantù, 36 in totale nel mondo della pallavolo: Massimo Redaelli è il nuovo vice di Daniele Morato. Una figura d’altissimo profilo per garantire un tocco d’indispensabile esperienza nel nuovo assetto dello staff tecnico.

    Brianzolo doc di Carate Brianza, classe 1964, ha cominciato il suo percorso nel 1986 toccando picchi come la promozione dalla serie B1 alla A2 con Monza. Nel decennio con il Pool Libertas, dove ha ricoperto anche la carica di General Manager per un biennio, tre i punti più alti: il secondo salto personale dalla B1 alla A2 nel 2013, la finale play-off nel 2014 e la semifinale persa in gara 3 proprio a Bergamo nel 2019. In terra canturina è stato il secondo di Luciano Cominetti e di Massimo Della Rosa. Dal 2012, invece, è nello staff della Selezione regionale maschile partecipante al Trofeo delle Regioni in qualità di 3° allenatore e scoutman.

    Nel suo palmares Redaelli annovera 4 ori (2013-2014-2015-2018 con Oreste Vacondio capo allenatore) e 2 bronzi (2016-2022). Curiosità: le ultime due medaglie in ordine di tempo, 2018 e 2022, sono state vinte insieme a Morato.

    “La chiamata è stata inaspettata – ammette Redaelli –, ma la passione e l’entusiasmo che ho sempre messo in campo non mi hanno fatto esitare nemmeno un attimo. Troppa la voglia di tornare in gioco e farlo a Bergamo è certamente qualcosa di particolare. Ci siamo affrontati tantissime volte da avversari. Inoltre, negli anni, si sono instaurati bellissimi rapporti. Mi fa piacere ritrovare Vito Insalata, mio giocatore a Monza, così come lavorare con Morato, tecnico giovane e preparatissimo con cui condivido da tempo il percorso comune per il Trofeo delle Regioni. Il primo obiettivo è quello di mettere la mia esperienza al servizio della società e di un gruppo che ha solamente bisogno di ritrovarsi. Ma il potenziale è alto e faremo di tutto per tornare a farlo emergere al meglio“.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Daniele Morato è il nuovo allenatore dell’Agnelli Tipiesse Bergamo: “Un’opportunità incredibile”

    Di Redazione

    Daniele Morato è il nuovo coach dell’Agnelli Tipiesse. Il tecnico d’origine lecchese, giunto in estate per ricoprire il ruolo di “secondo”, è stato promosso dalla società rossoblù. Quattordici anni con i Diavoli Rosa di Brugherio, prima da giocatore e poi da allenatore in uno dei migliori e più vincenti vivai della pallavolo nazionale. Plasmato da un riferimento del calibro di Danilo Durand, si è affacciato per la prima volta in serie A2 nella stagione in corso per proseguire la sua crescita con Gianluca Graziosi. Ed è proprio al suo predecessore che il tecnico, classe 1989, dedica il primo pensiero.

    “Ci siamo conosciuti nel giugno scorso ed è nata immediatamente una sintonia assoluta. Lo ringrazio per quanto ha saputo trasmettermi in questi sei mesi e mezzo di lavoro, dal punto di vista umano e da quello professionale”.

    “Un’opportunità incredibile per la quale sono riconoscente alla società – continua Morato – . A livello personale è estremamente gratificante, ma a prescindere dall’aspetto personale bisogna anteporre l’interesse della squadra focalizzando subito l’attenzione sul presente. Dobbiamo risollevarci da una situazione complessa, ma non compromessa”.

    “Bisogna provare ad invertire la rotta sebbene ci sia ben poco da inventare. La classifica dice che siamo ancora in piena corsa per migliorare la posizione, in piega bagarre con tutte fuorché Vibo. Va ottimizzata qualche situazione di gioco ed è necessario ricreare l’entusiasmo, il vero motore. Cinque partite alla fine in cui bisogna essere anche bravi a goderci i momenti con più serenità e ricompattando il tutto, ma con la testa ad una gara per volta”.

    Il futuro è ancora tutto da scrivere: “Dobbiamo rimboccarci in fretta le maniche. Graziosi ha svolto un lavoro importantissimo di cui fare tesoro. Vanno accettate le battaglie che ci attendono, dovremo divertirci e volerle giocare con testa, cuore e con lo spirito di chi non vuole mai arrendersi. Ci sono state delle difficoltà, dovremo avere piacere di risolverle tutti quanti insieme”.

    All’orizzonte la sfida con Santa Croce: “La prima di due trasferte consecutive. Sappiamo quanto sia pericolosa la Kemas Lamipel e del nostro ruolino di marcia fuori casa. Bisogna prendersi le responsabilità. Ma soprattutto essere bravi a non disunirsi qualora si andasse sotto nel punteggio. Indispensabile restare aggrappati nonché sempre concentrati al massimo in ogni set ritrovando il bandolo della matassa specialmente sul fronte della fiducia sia in se stessi che nei compagni di squadra”.

    (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Daniele Morato approda sulla panchina di Bergamo: sarà il vice di coach Graziosi

    Di Redazione Tra i tecnici in rampa di lancio su scala nazionale il suo nome è uno tra i più gettonati. Non per niente Bergamo lo ha scelto come nuovo vice del tecnico marchigiano. Daniele Morato, classe 1989, originario di Colico (Lecco), sbarca per la prima volta in serie A2, lo fa in punta di piedi sebbene il suo curriculum sia già costellato di allori come se piovesse (campione d’Italia Under 17 per la seconda stagione consecutiva e vittoria della Junior League, gli ultimi in ordine di tempo). Tutto merito della crescita, dapprima come giocatore e poi come coach, nella fucina di talenti di Brugherio. Perché i Diavoli Rosa di Brugherio non sono solamente uno dei serbatoi migliori per ciò che concerne i giocatori, ma anche sotto il profilo dei coach. “I Diavoli Rosa sono stati parte di me per 14 anni, in campo ed in panchina. Danilo Durand, a cui devo tutto, è il mio maestro. A Brugherio ho imparato ogni virgola di ciò che sono oggi. Sono arrivato ragazzino e me ne vado adulto. Il ringraziamento va a tutti coloro che mi hanno insegnato a vivere la pallavolo all’insegna del fair-play, nella maniera più sana e genuina permettendomi, allo stesso tempo, di realizzare tanti dei miei sogni. Facendolo, oltretutto, con il piacere di stare in palestra divertendosi e trovando empatia totale con i ragazzi”. “Abbiamo vinto tanto, siamo arrivati parecchie volte ad un passo dal traguardo. Trionfare due volte consecutive in Under 17 non è cosa da poco, come vincere la Junior League Under 20. Però sentivo la necessità di fare un upgrade per il mio percorso. Certo che passare da un settore giovanile ad una delle società più blasonate della A2 è un qualcosa che rappresenta un’occasione straordinaria”. Poi la scelta di cambiare “Sentivo l’esigenza di testare qualcosa di diverso rispetto a ciò a cui sono stato abituato praticamente da sempre. Rapportarsi con l’universo Seniores sarà una chance enorme per entrare in un contesto nel quale posso solo abbassare la testa ed imparare anche la minima sfumatura. Ho tutta l’intenzione di farlo”. “Anche Gianluca Graziosi si è formato facendo tutto l’iter giovanile per poi togliersi grandi soddisfazioni pure con le Nazionali. Siamo già in sintonia, anche perché per me era fondamentale avere una guida di tale spessore che ritengo la migliore possibile. Ora starà a me far fruttare a pieno un’occasione di tale prestigio. Sono ambizioso e determinato, con la ferma intenzione di salire ogni step per arrivare in alto con Bergamo”. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Danilo Durand lascia la panchina della Gamma Chimica Brugherio

    Di Redazione In attesa del girone di ritorno di Serie A3, che per la Gamma Chimica Brugherio inizierà sabato 8 gennaio sul campo della Geetit Bologna, il direttore tecnico Danilo Durand fa il punto della situazione in casa Diavoli Rosa. Nell’intervista realizzata dall’ufficio stampa della società c’è anche l’annuncio di una novità importante: le dimissioni dal ruolo di head coach della prima squadra, che sarà affidato a Daniele Morato e Moreno Traviglia. Qual è il bilancio di questa prima parte della stagione? “Sicuramente dal punto di vista dei risultati è un bilancio a due facce. Quella ottima e in splendida salute del settore giovanile, che ci vede al comando con le squadre della collaborazione con Powervolley in tutti i campionati Under, con le seconde squadre che stanno facendo molto bene, passando per i campionati di categoria di Serie C e B che affrontiamo coi gruppi giovanili. In serie C schieriamo una rosa prevalentemente composta da ragazzi del 2006, ed è un campionato che sta andando oltre ogni più rosea previsione, e la stessa Serie B, fatta di ragazzi di Under 17 e Under 19, sta facendo molto bene. Grande soddisfazione arriva anche dal settore femminile, che al primo anno registra già quasi 100 atlete tesserate, essendo così riusciti a colmare un vuoto che a Brugherio c’era da anni“. Fin qui tutto molto bello. La parte negativa qual è?  “Sicuramente la Serie A3, che ha disputato un girone d’andata deficitario. Questa estate abbiamo deciso di allestire, come da nostra storia, una squadra composta prevalentemente da nostri giovani, inserendo però giocatori d’esperienza in ruoli chiave, soprattutto in quello dell’opposto. Da qui la scelta di affidarci a Calarco che la passata stagione aveva vinto il campionato di A3 con Grottazzolina“. E perché è andato via?  “La sua situazione è risultata essere molto problematica, perchè dal punto di vista fisico non ha recuperato nei tempi sperati e questo ha condizionato tantissimo sia i risultati sia la struttura del gioco. Non essendo un giocatore che poteva darci quello che gli era richiesto, abbiamo risolto il contratto. Ne è seguita la rottura anche col palleggiatore Di Marco, col quale ci sono stati problemi di inserimento, il via libera a Frattini a Cantù in A2, e a questo si aggiungono una serie di difficoltà che non potevamo prevedere“. Parli degli infortuni? “Sì, diversi e non di veloce soluzione purtroppo. Parlo della malattia di Biffi, che l’ha costretto ad un mese e mezzo di ospedale ed un decorso ancora molto lungo, dell’infortunio a Federico Compagnoni, una frattura da stress al piede che lo tiene tuttora lontano dal campo, e di una tendinite che ha bloccato per sette settimane Chiloiro dopo la prima gara, in cui tra l’altro aveva fatto molto bene“. Situazione molto complicata da gestire. Come si è mossa la società per far fronte a questa precarietà? “Come società abbiamo provato ad intervenire sul mercato, soprattutto per il ruolo dell’opposto, ma non c’erano giocatori italiani per noi interessanti, rapportati a quello che è il nostro progetto. Dove invece c’è stata la possibilità l’abbiamo subito colta, vedi l’arrivo in prima squadra del palleggiatore Regattieri, un 2000, nostra conoscenza già dai tempi delle giovanili, che a Yaka aveva fatto molto bene“. Per quello che sono i Diavoli Rosa non è solo una questione di opportunità del mercato, dietro ogni decisione c’è una visione molto più ampia. È così? Ce la racconti? “Sì, è vero. Al momento, a parte lo straniero Mitkov e Regattieri, abbiamo una squadra composta tutta da nostri giovani ed è su questa strada che si concentreranno gli sforzi della nostra società da qui alla fine della stagione. Abbiamo deciso di investire e puntare ancora di più sul nostro settore giovanile, ad oggi infatti per gli allenamenti della Serie A si alternano 18 atleti, tutti provenienti dalle squadre del nostro vivaio“. Una squadra giovane, affiancata da atleti ancora più giovani. Non è una situazione un po’ al limite? “È una situazione che abbiamo sperimentato negli anni, mi viene in mente l’ultimo anno in B1: pur essendo retrocessi, abbiamo fatto esordire giocatori molto giovani come Maiocchi, Romanò, Frattini, Santambrogio, tutti atleti che oggi troviamo nei campionati di Serie A2 e Superlega“. L’anno scorso però abbiamo disputato la finale play-off per la promozione in A2, quest’anno siamo ultimi in classifica. Può essere difficile da comprendere dall’esterno, non credi?  “Per noi questi alti e bassi sono fisiologici; anzi, investire sui giovani significa proprio questo, assumersi il rischio pensando prima di tutto al bene e al meglio dei tuoi atleti“. Spiegaci meglio….  “Ci sono anni in cui raccogli, ed è quello che è successo l’anno scorso con l’esplosione dei nostri giovani come Raffa e Santambrogio che oggi sono in A2, ma dello stesso Teja, proveniente dalle giovanili Powervolley, sul quale abbiamo lavorato per due anni e che oggi ha scelto la carriera universitaria, che ben si è incastrata con le scelte di mercato, vedi Breuning. Ci sono altri anni invece, come questo, in cui devi seminare“. Trasuda come sempre passione dalle tue parole. Ci credi molto, vero? “Sì, tutta la società ci crede molto. Per esperienza posso dire che tutti i ragazzi che gravitano oggi nella nostra Serie A3 in futuro giocheranno nei massimi campionati. In questa ottica mi spiace molto che non possiamo valorizzare ancora di più alcuni nostri giocatori“. In che senso? “Giocatori come Barotto e Carpita, solo per citarne due, atleti di Under 17 e nel giro delle nazionali juniores, per via di una regola obsoleta non possono giocare in Serie A3. È sconcertante questo visto che la Federazione, giustamente, proclama continuamente l’importanza del lavoro sui giovani, poi però nei fatti non ci permette di farlo“. Adesso uno dei passaggi più difficili da annunciare in questa intervista: la decisione di fare un passo indietro, smettendo i panni di head coach. Una notizia difficile da metabolizzare per tutti, dai tifosi, agli atleti e a tutti quelli che conoscono la realtà dei Diavoli Rosa… “Sì purtroppo, per ora, lascio la panchina della serie A. Visto l’investimento che vogliamo fare sui nostri giovani, affidare la prima squadra agli allenatori di punta del nostro settore giovanile come Daniele Morato e Moreno Traviglia, che già mi faceva da secondo, è la naturale conclusione del nostro ragionamento. Se l’idea è quella di coinvolgere il maggior numero possibile di ragazzi validi, sviluppando un programma che va dall’under 15 in su, e strutturare un lavoro incentrato sulla crescita individuale del singolo ragazzo, è giusto affidare a loro due, che già ci lavorano quotidianamente, questo incarico“. È importante però spiegare che non si tratta di una scelta funzionale alla situazione classifica e ai risultati, non stai abbandonando la Serie A.  “Assolutamente no. È per il momento un passo indietro. Non sarò il primo allenatore, sarò più un supervisore, ma la mia presenza rimane costante negli allenamenti della serie A, e poco cambia a livello di cura e attenzione di tutte le nostre squadre“. Convinto di questa scelta?  “È ovviamente una decisione molto sofferta, ma proprio perché sono convinto della bontà di questo progetto non ho rimpianti“. Giocatori, società, staff tecnico. Viaggiamo tutti nella stessa direzione?  “Viaggiare tutti nella stessa direzione è la forza della nostra società. Nel contesto serie A gli obiettivi sono sempre stati molto chiari ed i ragazzi stanno lavorando in questa direzione in sintonia con lo staff“. Non pesa l’assenza di risultati?  “Certo, come si fa a nasconderlo. I risultati mancano a tutti, sono quelli che danno carica e morale, ma sono però una piccola parte. L’importante è che i ragazzi siano coscienti, e lo sono, di quello che stiamo facendo con loro e che immaginiamo per loro“. E ai nostri tifosi basterà questo?  “Nessuno meglio dei nostri tifosi sa quanta passione e serietà mettiamo in quello che facciamo. Noi siamo fortunati ad averli, non è un caso se per tutti è un piacere venire a giocare da noi perché sanno che ambiente troveranno. Nonostante le difficoltà siamo sempre tra i pubblici più numerosi ed entusiasti della Serie A3“. Una fedeltà da ripagare, non credi?  “La promessa per loro è che i nostri giovani daranno il meglio e faranno di tutto per offrire loro prestazioni all’altezza di questo campionato. E poi i nostri tifosi di questi giovani, come accaduto in passato per Maiocchi, Romanò, Raffa, Santambrogio, Frattini, Baratti e tanti altri, potranno un giorno dire, io quel ragazzo l’ho visto giocare a Brugherio“. In sincerità, rifaresti tutto allo stesso modo?  “Assolutamente sì. Direi che se l’obiettivo primario era investire sui nostri giovani, adesso più che mai, visto che ne coinvolgiamo tanti altri, lo stiamo ampiamente raggiungendo“. Cosa ci aspettiamo da qui alla fine?  “Sicuramente di continuare a livello giovanile come stiamo andando per raggiungere le finali provinciali e regionali in tutte le categorie e qualificarci alle fasi nazionali, far fare esperienza in serie C, D e B, campionati ai quali stiamo partecipando con grande soddisfazione. Siamo certi che i frutti di questo lavoro, che stiamo portando avanti incessantemente coi nostri giovani, si continueranno a vedere“. Passato e presente. Concludiamo questa intervista con uno sguardo al futuro. Quale sarà la nostra dimensione? Serie B, Serie A?  “La nostra storia ci dice che la prima squadra dipende dall’andamento del nostro settore giovanile. Siamo passati in Serie B con atleti del nostro settore giovanile, abbiamo conquistato la promozione in Serie A con atleti del nostro vivaio e con la maggior parte di quegli stessi atleti abbiamo sfiorato l’anno scorso la promozione in Serie A2. Negli anni, a seconda della qualità che riusciamo a dare ai nostri giovani, ci si è palesata la strada da seguire. C’è però un atavico problema“. La nostra casa?  “Esattamente. Un posto tutto nostro, problema che non è stato ancora risolto, dove poter non solo giocare ma crescere, penso ad esempio allo sviluppo del settore femminile che molto dipenderà da questo, e assestarci nelle categorie superiori“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Bronzo Nazionale U19 per Diavoli Rosa Powervolley. Morato: “Gruppo solido e compatto”

    Di Redazione Arriva un alto podio ad arricchire la bacheca dei record della stagione 2020/21 per i Diavoli Rosa Powervolley. A Fano, sede delle Finali nazionali giovanili Crai per la categoria Under 19, arriva uno splendido terzo posto nazionale per la squadra Diavoli Powervolley guidata da coach Daniele Morato che già quindici giorni prima si era laureato Campione d’Italia Under 17. Il cammino dei Diavoli Powervolley non è dei più facili. Nel girone B della fase d’apertura delle finali nazionali la formazione di coach Morato si misura con Fenice Roma, contro la quale matura una netta vittoria per 3-0 (25-20, 25-18, 25-17) per poi fare i conti con Trentino Volley, una delle formazioni favorite al titolo alla vigilia dell’evento nazionale. I valori delle avversarie si palesano in campo in una gara di grande intensità, una battaglia che trova l’epilogo al quinto set a favore dei Diavoli Powervolley (3-2 /  25-20, 18-25, 21-25, 25-17, 15-7) che entrano così di diritto, per la terza volta nella stagione, nella top four d’Italia. A Fano continua il venerdì di fuoco per i Diavoli Rosa che in semifinale si trovano di fronte un altro pezzo da novanta, un’altra grandissima favorita al tricolore, Volley Treviso. Una semifinale, o meglio dire una maratona, che sa di Finale scudetto tanto per il livello tecnico quanto per l’agonismo posto in campo da entrambe le formazioni. Brugherio sciupa il 12-7 del primo set con gli orogranata che si prendono in rimonta il primo set (22-25) ma si rifà nel secondo non facendosi innervosire dal continuo punto a punto (25-23). Terzo e quarto sono botta e risposta, il terzo va a Treviso (20-25), il quarto ai Diavoli Powervolley (25-19). Tutto si decide al tie break che per la formazione di coach Morato è il decimo giocato in una giornata. Treviso trova nel servizio un potente alleato, Eccher e compagni cercano di risolvere l’ 8-4 del cambio campo ma questa volta sono gli avversari a gioire per la vittoria 3-2. I Diavoli Powervolley sono ancora in corsa per la medaglia ed il bronzo nazionale passa per un derby tutto lombardo. La finale 3°-4° posto vede contrapporsi Diavoli Powervolley e Vero Volley Monza. Questa volta niente distrazioni per la squadra di coach Daniele Morato che supera la parentesi regionale tornando a vincere contro la formazione monzese con un netto 3-0 (25-20, 25-18, 25-21). Monza giù da podio mentre per i Diavoli Powervolley è tempo di festeggiare l’incredibile Bronzo Nazionale U19, il terzo podio nazionale della stagione che si unisce ai 2 Titoli d’Italia Under 15 ed Under 17 e ai 9 tra territoriali e regionali. Ad accrescere entusiasmo e soddisfazione l’assegnazione di due dei quattro premi individuali ai nostri atleti. Federico Bonacchi riceve il premio come miglior palleggiatore d’Italia Under 19, Matteo Staforini quello di miglior Libero.  Non può che essere soddisfatto ed orgoglioso anche il coach dei rosanero Daniele Morato: “Per la qualità del gioco espresso, che è andata in crescendo in relazione alle partite giocate, non posso che essere grato ed orgoglioso di quello che siamo riusciti a fare anche se ammetto che non riesco ancora a godermi appieno questo podio nazionale in termini esclusivamente di risultato. Quello che però apprezzo e che mi rende fiero è la crescita che ha avuto il gruppo, che è diventato squadra palla dopo palla e si è dimostrato solido e compatto come piace a noi e come ci auguravamo potessero diventare i ragazzi. Non sono casuali i premi individuali a Bonacchi e Staforini, sono riusciti a distinguersi, così come tutti i giocatori della rosa, per quello che è il loro vero valore. Questo è merito di tutti. Non è stata una stagione semplice, ci sono state difficoltà, momenti complicati, ma con determinazione, tanta volontà ed organizzazione tutti noi Diavoli abbiamo lavorato per ricercare un risultato importante come questo e ne siamo davvero orgogliosi. Per qualcuno dei ragazzi era l’ultima stagione di pallavolo giovanile, auguro a tutti le migliori fortune; è stato un piacere lavorare con questi ragazzi”. Bronzo nazionale Under 19: Federico Bonacchi, Manuel Fasanella, Mattia Eccher (K), Mirco Compagnoni, Gioele Iacono, Matteo Meschiari, Tommaso Biffi, Andrea Lancianese, Federico Compagnoni, Gabriele Chiloiro, Luca Consonni, Davide Colombo, Matteo Staforini, Matteo De Luca. 1° All. Daniele Morato, 2° All. Gianluca Marchini, Team Manager Flavio Spreafico (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Diavoli Powervolley Campioni d’Italia Under 17. Morato: “Difficile trovare le parole”

    Di Redazione Trento, Ravenna, Monza e Genova. Sono, nell’ordine, gli “ostacoli” che i Diavoli Powervolley hanno trovato e superato nel proprio cammino per conquistare il titolo di Campioni d’Italia Under 17 Maschile. A Castellana Grotte i “Diavoletti” di Daniele Morato hanno esordito con un secco 3-0 sull’Itas Trentino proseguendo poi con la vittoria per 3-2 sulla Robur Costa Ravenna. Semifinale a senso unico con un altro 3-0 sul Vero Volley Monza (alla fine quarto) replicato pari pari in finale con la Colombo Genova.  «Che dire? – è il commento a caldo di coach Morato – E’ difficile trovare le parole per esprimere ciò che stiamo provando in questo momento. Non è la prima volta che otteniamo risultati di questo tipo ma è sempre fantastico provare certe sensazioni». Gli fa eco Danilo Durand: «Forse questa volta è ancora più bello perché ci si giocava tutto in tre giorni e quattro partite con una formula diversa nella quale in pratica non c’erano margini di errore. Anche nella prima fase con sole tre squadre in ogni girone e la qualificazione della prima per le semifinali (negli altri anni le fasi a gironi erano due ndr) per il titolo, erano in pratica partite da dentro o fuori». Guardando i risultati lo scoglio più pericoloso o se vogliamo la vera finale è stata la sfida con Ravenna. «A parte il primo set che abbiamo controllato con relativa facilità – spiega Durand – gli altri parziali si sono decisi su pochi palloni. Bravi noi a rientrare in partita dopo essere andati sotto 1-2 con Ravenna che sembrava avere in mano l’inerzia del match».«Giusto sottolineare la difficoltà dell’ostacolo Ravenna che è stato sicuramente il più alto – precisa coach Morato – ma non sottovalutiamo l’esordio con Trento che è una squadra con ottime individualità. Contro di loro noi abbiamo avuto le migliori percentuali in battuta e in ricezione dell’intero nostro cammino». Conquistato il primo posto, in semifinale riecco il derby con il Vero Volley.«Il sorteggio per la composizione dei gironi – è ancora Durand ad analizzare la situazione – aveva dato loro un girone sicuramente più abbordabile che hanno meritatamente dominato. In semifinale sono andati subito in difficoltà subendoci sia in battuta che a muro».«Molto probabilmente hanno pagato anche dal punto di vista psicologico – specifica Morato – Con noi avevano sempre perso finora sia a livello territoriale che regionale. Ad ogni modo, proprio per questo pregresso, noi avevamo tutto da perdere ma siamo stati bravi a non farci condizionare». Infine Genova, l’ultimo ostacolo verso lo scudetto.«La Colombo era Campione d’Italia Under 14 con questo gruppo – commenta Morato – e può contare su Luca Porro, sicuramente uno dei migliori giocatori d’Italia di questa età. E’ una squadra solida e concreta ma siamo stati bravi a limitarlo e a giocare la nostra pallavolo». E’ così arrivato lo scudetto. Possiamo dire che era l’obiettivo di questo gruppo?«Diciamo che puntavamo ad essere tra le prime quattro squadre d’Italia – assicura Durand – Con la formula di quest’anno bastava davvero poco per passare dalle semifinali per il titolo a quelle per i piazzamenti. Una volta conquistata la semifinale, è chiaro che alzi l’asticella e punti al bersaglio grosso. Complimenti ai ragazzi, a Daniele (Morato ndr) e allo staff».«Ringrazio Danilo per i complimenti ma il merito è davvero di tutto lo staff – aggiunge Morato – In proposito vorrei sottolineare il grande lavoro fatto per quanto riguarda la preparazione fisica: siamo arrivati a Castellana Grotte in condizioni perfette. Poi di sicuro i complimenti vanno ai ragazzi che hanno giocato un torneo fantastico raggiungendo il meritatissimo scudetto». Per i Diavoli Powervolley non è ancora finita.«Reso il giusto omaggio alla scaramanzia – chiude Durand – abbiamo le Finali Nazionali Under 19 e Under 15. Quest’ultimo gruppo ci ha sorpreso conquistando il titolo regionale. Specifico: sorpreso non dal punto di vista tecnico ma perché eravamo convinti ci fossero squadre più attrezzate per la vittoria. Ora speriamo che continuino a sorprenderci anche alla Finale Nazionale». Per quanto riguarda invece l’Under 19?«Prima di tutto permettetemi di fare i complimenti a tutti loro. Hanno vinto la fase interregionale in contemporanea alla Finale Nazionale Under 17 ed è stato l’unico concentramento che, vista la concomitanza di cui ho appena parlato, non è stato spostato. Quindi una vittoria che vale doppio! Ora alla Finale Nazionale speriamo che tirino fuori ciò che finora non è ancora emerso. Paradossalmente la sconfitta nella finale per il titolo regionale con il Vero Volley può essere la scintilla giusta». Lo scudetto è stato ulteriormente impreziosito dai premi individuali di miglior libero assegnato a Luca Colombo e di Mvp della manifestazione assegnato a Tommaso Barotto. A coach Morato è stato invece assegnato il “Premio Franco Castiglia” come Miglior Allenatore. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La serie B dei Diavoli Rosa si presenta, domani debutto con Caronno

    Di Redazione
    È il giorno prima del grande debutto! Domani, sabato 23 gennaio alle ore 18.30, dopo quasi un anno di assenza dal campo, la Serie B dei Diavoli Rosa darà il via al campionato Nazionale di serie B maschile.
    Inserita nel sotto girone 1 del girone B, a seguito della rimodulazione della formula del campionato per esigenze legate al Covid-19, alla formazione rosanero toccherà un bell’osso duro per inaugurare la stagione, la Rossella ETS Int. VA guidata in panchina da coach Gervasoni e con una rosa che si avvale dell’esperienza di giocatori come Piccinini, Coscione, Gaggini e Cerbo.
    Completamente diverso il concept della squadra dei Diavoli, una rosa composta interamente da giovani del nostro vivaio, chiamati a farsi “le ossa” nel campionato nazionale di Serie B, al cospetto di giocatori che da anni ne sono protagonisti.
    Federico Bonacchi, Manuel Fasanella (palleggiatori), Mattia Eccher, Mirco Compagnoni, Gioele Iacono, Andrea Innocenzi (centrali), Andrea Lancianese, Federico Compagnoni, Gabriele Chiloiro, Matteo Salvador, Tommaso Biffi, Luca Consonni, Tommaso Barotto, (schiacciatori), Davide Colombo, Matteo De Luca (liberi). Sono loro a dare il volto alla seconda squadra dei Diavoli Rosa.
    I giovani sono seguiti da uno staff tecnico- dirigenziale in continua crescita: al confermato primo allenatore Daniele Morato e al suo vice Marco Donnarumma, si unisce la new entry nel team Diavoli Rosa, Gianluca Marchini, che torna in maglia rosanero da allenatore dopo aver vestito quella di giocatore in serie B1 nella stagione 2011/12. Lo staff tecnico vede in prima linea il team manager Flavio Spreafico, il Direttore Sportivo Giovanni Benenti ed il Direttore Tecnico Danilo Durand.
    La Serie B dei Diavoli Rosa, frutto della sempre più consolidata collaborazione con Powervolley Milano, può contare inoltre su uno staff di preparatori atletici di primissimo livello che lavorano quotidianamente con i ragazzi. Così come tutte le squadre giovanili Diavoli- Powervolley, anche la Serie B è seguita dai preparatori atletici Gabriele Dedda, preparatore atletico della Superlega di Powervolley Milano, e Tommaso Magnani, preparatore della Serie A3 dei Diavoli Rosa, e da uno staff medico-terapico composto dal Dott. Marco Penza (medico), Silvia Zucchelli (fisioterapista) e Mirko Vimercati (massaggiatore).
    Nonostante lo stop del campionato, la squadra ha continuato, in ottemperanza alle direttive dalla Federazione, la sua preparazione sottoponendosi però ad un’attenta attività di screening settimanale ed attenendosi scrupolosamente a tutte le procedure previste dai protocolli per garantire ad atleti e staff il più alto livello possibile di sicurezza durante gli allenamenti. Attività, questa, che sarà portata avanti per tutta la stagione.
    La parola passa al coach rosanero Daniele Morato: “Ci aspetta un debutto importante, Caronno è una squadra con un roster molto forte ed un sestetto con giocatori molto forti. Piccinini, Coscione, Gaggini e Cerbo sono avversari su tutti. Per voglia di giocare e attesa per la partita la paragono ad una finale giovanile. Sarà importante incanalare emozioni e grinta e pensare unicamente al nostro gioco cercando di giocare la nostra miglior partita possibile”
    In rispetto dei protocolli emanati, le gare del Campionato di Serie B si disputeranno a porte chiuse. Non lasceremo però soli i nostri tifosi che potranno seguirle in diretta sulla pagina Facebook Pallavolo Diavoli Rosa.
    Appuntamento quindi a sabato 23 gennaio alle ore 18.30 per la 1° giornata del Campionato nazionale di Serie B- girone B1- Diavoli Rosa vs. Rossella Ets Int.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO