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    Iga Swiatek: Dalla Vittoria al WTA 500 di Stoccarda alla Sponsorizzazione con Porsche

    Iga Swiatek POL, 31.05.2001

    Era un matrimonio che sembrava inevitabile. Iga Swiatek ha annunciato di essere stata sponsorizzata da Porsche, poco dopo aver vinto la sua seconda auto del marchio tedesco, in seguito ad un altro titolo al WTA 500 di Stoccarda. Fin da subito si è parlato molto di questa possibilità, e ora diventa realtà.
    “Dopo aver ricevuto il mio secondo trofeo a Stoccarda, molti di voi hanno scritto che era il momento giusto per iniziare una collaborazione con la Porsche e per me sembrava molto naturale. Quindi… mi unirò al team Porsche! E questo non significa che non combatterò per un’altra auto Porsche il prossimo anno”, ha ricordato sui social network.
    Il legame tra Swiatek e la casa automobilistica di Stoccarda si è rafforzato dopo la sua seconda vittoria consecutiva al torneo WTA di Stoccarda. Non appena ha messo le mani sul secondo trofeo (e la seconda auto Porsche), l’ipotesi di una collaborazione ufficiale ha iniziato a circolare tra i fan e gli addetti ai lavori.
    L’annuncio di Swiatek conferma ora queste speculazioni. Il suo impegno nei confronti del brand tedesco promette di portare un valore significativo non solo alla sua carriera sportiva, ma anche al brand Porsche, grazie alla crescente popolarità e all’incredibile talento della giovane tennista polacca.
    Tuttavia, Swiatek non si riposa sugli allori. Nonostante l’annuncio del patrocinio, la campionessa ha sottolineato il suo desiderio di continuare a lottare per ulteriori premi, in particolare, un’altra auto Porsche, nel prossimo anno. Il messaggio della tennista suona chiaro: il successo ottenuto fino ad ora non ha placato la sua fame di vittorie. LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz: Il Re dei Tie Break nel Set Decisivo

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha quella magia che solo alcuni prescelti possiedono, una capacità che gli permette di elevare il suo livello di gioco nei momenti critici delle partite e di prevalere sul suo avversario in situazioni in cui ogni minimo dettaglio può far pendere la bilancia da un lato o dall’altro. Questo fenomeno si dimostra con il bilancio che Alcaraz vanta in termini di tiebreaks disputati nel set decisivo.
    Il tennista di Murcia si è trovato in questa situazione fino a sette volte durante la sua carriera da professionista e ne è uscito vittorioso in tutte queste occasioni. Un risultato semplicemente straordinario che pone Alcaraz tra i migliori interpreti del tennis mondiale quando la posta in gioco è alta.
    La forza mentale, la strategia e la resistenza fisica richieste per trionfare nei tiebreak dei set decisivi sono immense. Questi momenti sono spesso considerati i più intensi e psicologicamente impegnativi nel gioco del tennis. I tiebreak sono, in effetti, situazioni in cui la tensione raggiunge il culmine e ogni punto può decidere l’intera partita.
    Eppure, Alcaraz riesce a mantenere il controllo, mostrando una maturità che va ben oltre la sua giovane età. È in grado di gestire la pressione e di trasformare queste situazioni ad alta tensione in opportunità per sconfiggere i suoi avversari.
    Il suo successo in queste circostanze rispecchia la sua incredibile abilità di elevare il proprio livello di gioco quando più conta. Questa dote, combinata con il suo talento innato e la sua dedizione al lavoro duro, fa di Alcaraz una stella nel panorama del tennis mondiale.
    Carlos Alcaraz 🇪🇸 ha vinto il 100% dei “tie breaks” disputati nel set decisivo (al meglio dei tre set /Men’s Singles):
    🇪🇸 Ramos | Rio 20🇦🇺 Popyrin | W-S 21🇮🇹 Berrettini | Vienna 21🇷🇸 Kecmanovic | Miami 22🇷🇸 Djokovic | Madrid 22🇩🇪 Kuhn | Amburgo 22🇫🇷 Rinderknech | Queen’s 23 LEGGI TUTTO

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    Una società ha analizzato i decibel degli “urlatori” in campo. Chi sono i più rumorosi?

    Maria Sharapova, una delle “regine” del grunting

    I tabloid britannici sono famosi per articoli a dir poco “particolari”. Stavolta dal Regno Unito arriva una storia che riguarda il mondo del tennis. Una società di betting (sicuramente per aver una discreta pubblicità) si è rivolta ad un gruppo di analisti di file audio passando loro ore ed ore di registrazioni di incontri tennistici degli ultimi anni, maschili e femminili, per rilevare quali siano i giocatori e le giocatrici che urlano più forte in campo.
    Perché i tennisti grugniscono? Non esiste una spiegazione univoca al “grunting”. Secondo alcuni tecnici e commentatori, i giocatori emettono delle grida dopo aver colpito la palla perché questo migliora la loro concentrazione, altri parlano di tecniche di respirazione, altri ancora di un rilascio di energia a fine colpo, come una molla che si scarica e quindi poi diventa più facile da ricaricare. I più maliziosi pensano che le urla dopo aver colpito siano solo una tecnica per distrarre gli avversari, con un impatto tecnico sul gioco praticamente nullo. Certamente molto dipende anche da “come” si grugnisce, e da quanto dura l’urlo. Nell’ultima edizione di Roland Garros, per esempio, in più partite ha colpito come Sabalenka, dopo l’impatto con la palla, arrivasse ad emettere delle grida talmente prolungate da continuare fino… all’impatto dell’avversaria! Fatto questo al limite del gioco disturbato.
    Jimmy Connors e Monica Seles sono stati considerati in passato una sorta di “inventori” del genere, ma in realtà ci sono sempre stati, con una tendenza all’aumento negli ultimi anni. Martina Navratilova era tra le più critiche a riguardo, con un’argomento tutt’altro che peregrino: “l’urlo dell’avversaria non mi permette di capire il suono della palla sulle sue corde, e quindi l’effetto conferito al colpo, questo non è sportivo” tuonava all’epoca la super campionessa di origine ceca, davvero attenta ad ogni dettaglio in campo, suoni inclusi.
    In passato proprio i grugniti di Monica Seles furono all’attenzione della critica e vennero già attentamente misurati, superando di poco i 90 decibel; Maria Sharapova nel suo periodo di massimo splendore agonistico la superò nettamente, arrivando a ben 103 decibel. Il record, o almeno quello più forte mai misurato, resta quello della portoghese Michelle Larcher de Brito, talento giovanile poi non mantenuto a livello Pro, con l’incredibile misura di  109 dB durante Wimbledon 2013, quando aveva solo 16 anni. Pazzesco.
    Ma chi sono oggi i più rumorosi (e, aggiungiamo quindi fastidiosi) in campo ai nostri giorni? La classifica del tabloid 365 è stata stilata sugli attuali top30 e per potenza – ma il dato numerico non è stato comunicato nell’articolo – e divisa tra il servizio e i colpi di scambio. Tra gli uomini, il super grugnito è quello di Carlos Alcaraz. Il più giovane n.1 della storia secondo la ricerca emette un urlo perfettamente udibile nel 100% dei suoi servizi e 4 volte su 5 nei colpi in scambio. Praticamente sempre. Seguono a breve distanza Borna Coric, Felix Auger-Aliassime, Taylor Fritz e Karen Khachanov. Curioso che non sia nella top5 Andrey Rublev, uno dei grugniti “top” dei nostri giorni (tempo addietro il sito ATP aveva girato una curiosa clip con i colleghi si burlavano di lui proprio per le sua urla…).
    Tra le ragazze invece domina proprio Aryna Sabalenka, con urla fortissime su ogni servizio e praticamente dopo ogni colpo di scambio. La segue, dietro di centesimi, la brasiliana Beatriz Haddad Maia, quindi Maria Sakkari, Veronika Kudermetova e Ons Jabeur. Del resto Sabalenka fu protagonista di una scena curiosa agli Australian Open 2018: nel corso di un suo match contro Ash Barty, le sue urla erano talmente forti da spingere – per ritorsione forse…- diversi spettatori a imitare i suoi grugniti, tanto che la giudice di sedia di quel match chiese gentilmente agli spettatori di abbozzarla per non peggiorare la situazione, tra le risate generali della Rod Laver Arena. Chi di urlo ferisce…
    Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO

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    Tennis e gioco: chi sono i tennisti con la passione per le carte

    Ernests Gulbis nella foto

    Il mondo del gioco online ha travolto chiunque e conquistato anche altri settori. In questi ultimi anni abbiamo assistito a un fortissimo boom di piattaforme che garantiscono tantissimo divertimento a chiunque vi entri. D’altronde è possibile prendere parte a tantissimi titoli che emozionano e divertono, anche i meno esperti, come il popolare Book of Ra, slot machine storica, oppure il poker e il blackjack. Parliamo di titoli iconici, che difficilmente intraprenderanno il viale del tramonto.Sono giochi che hanno saputo attirare l’attenzione di chiunque. Molte volte si pensa che solamente le persone “normali” possano avere tali hobby, ma la realtà dei fatti dimostra come anche sportivi e celebrità amano divertirsi ai casinò online. Un esempio sono i tennisti, da sempre abituati al brivido dell’emozione e all’adrenalina, come se si trovassero sulla terra rossa.
    Dal Tennis al Blackjack: La Storia di Ernests Gulbis
    Lo sappiamo, il tennis è uno sport che richiede una forte resistenza fisica e mentale, oltre che ottimi riflessi e un’ampia capacità di anticipare la mossa dell’avversario. Insomma, i tennisti sono atleti sempre sotto pressione, pronti a reagire a qualsiasi imprevisto. Si potrebbe pensare che un tennista sarebbe immune a perdite di controllo o comportamenti irrazionali, peccato che non sia propriamente così e la storia di Ernests Gulbis lo dimostra.Il famoso tennista lettone, classe 1988, ha sorpreso tutti nel 2014 con una scelta al quanto particolare. Infatti dopo una sconfitta contro il fenomenale Djokovic nella semifinale del Roland Garros, ha ben deciso di spendere tutta la sua vincita al casinò, precisamente giocando a Blackjack. Stiamo parlando di una cifra che si aggira intorno ai 400 mila euro. In interviste successive, Gulbis ha ammesso di aver investito gran parte delle sue vincite successive giocando a carte, un hobby che ha sempre praticato.Chiaramente una volta uscita fuori la notizia, il tennista lettone ha voluto fare una precisione, dichiarando: “Se faceste il vostro lavoro correttamente sapreste che non ho detto quelle cose. Certe volte le persone dicono cose fuori luogo o peggio ancora se le sognano. Sono andato a giocare a BlackJack, ho perso tanto, ma non tutto il montepremi come è stato scritto, inoltre era un’intervista one to one, ridevo e scherzavo”.
    Nadal e la passione per il Poker
    I giochi di carte sono un hobby praticato da molti e anche gli sportivi possono concedersi qualche partita nel loro tempo libero, tra un allenamento e una gara. Un esempio è Rafael Nadal, tennista spagnolo tra i più grandi di tutti i tempi. Il campione si è sempre dichiarato un’amante del Texas Hold’em, ovvero la variante di Poker più giocata. A differenza del poker classico, il Texas Hold’em richiede una maggiore strategia, poiché le carte comunitarie sono scoperte e le carte distribuite non possono essere cambiate. Questi stili di gioco diversi sono uniti da un elemento comune: la competizione e il desiderio di vincere.Proprio questo ha spinto lo spagnolo a volersi immergere nel mondo del Poker, risultando, secondo molti, anche molto bravo. LEGGI TUTTO

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    Stefanos Tsitsipas e la curiosa statistica sui giocatori battuti con il rovescio ad una mano

    Stefanos Tsitsipas GRE, 12-08-199 – Foto Getty Images

    Stefanos Tsitsipas ha raggiunto i quarti di finale del Masters 1000 di Roma, sconfiggendo Lorenzo Musetti in un match che si è concluso quasi alle due del mattino. Ma c’è una statistica che emerge da questo incontro: il tennista greco, noto per il suo rovescio a una mano, sembra invincibile quando affronta avversari che utilizzano la stessa tecnica.
    Tsitsipas non ha perso contro un avversario con rovescio a una mano dal ATP Finals del 2020, quando fu sconfitto da Dominic Thiem. Da allora, il greco ha accumulato 15 vittorie consecutive, l’ultima delle quali contro Musetti, battuto con il punteggio di 7-5, 7-5, che gli ha garantito l’accesso ai quarti di finale. Ora, Tsitsipas si prepara ad affrontare Borna Coric, noto per il suo rovescio a due mani.
    Tra le principali “vittime” di Tsitsipas in questo periodo, spiccano Grigor Dimitrov, che ha subito quattro sconfitte dal greco, e lo stesso Musetti, che ha subito la sua quinta sconfitta contro Tsitsipas. La domanda che tutti si pongono ora è: chi sarà il prossimo tennista con rovescio a una mano capace di fermare la serie vincente di Tsitsipas? LEGGI TUTTO

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    Holger Rune festeggia il suo 20° compleanno al Masters 1000 di Madrid

    Holger Rune nella foto

    La vita di un tennista non si ferma mai e ci sono momenti speciali che devono essere vissuti in pieno torneo. È quanto è accaduto a Holger Rune in questo Masters 1000 di Madrid, poiché è stato proprio durante la competizione che ha salutato gli anni da “teen” per festeggiare il suo 20° compleanno.
    Feliciano López, direttore del torneo, non ha voluto lasciare che la data passasse inosservata e ha deciso di organizzare una piccola festa per Rune, con champagne e torta, come si conviene in queste occasioni. Tra gli “ospiti” c’erano la madre di Rune e Patrick Mouratoglou, che si è fatto trovare vicino a Rune in questo momento speciale. Questa domenica è il momento di tornare al lavoro al Mutua Madrid Open, con Rune che affronterà Alejandro Davidovich Fokina nel terzo turno.
    Il Masters 1000 di Madrid è un evento cruciale nel calendario del tennis professionistico e, per Holger Rune, questa edizione sarà sicuramente indimenticabile. Oltre alla sfida sportiva, il torneo ha segnato un’importante transizione nella sua vita personale. Ora, da giovane adulto, Rune continuerà a cercare di conquistare il suo posto nel panorama internazionale del tennis. LEGGI TUTTO

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    Il dato di precocità che unisce Rune alle grandi leggende del tennis

    Holger Rune nella foto – Foto Getty Images

    Holger Rune non ha iniziato la stagione al livello che ci si aspettava, ma ha già recuperato la fiducia e nell’ATP Masters 1000 di Montecarlo si è riconfermato come uno dei grandi nomi del presente e del futuro.
    Dopo la sua vittoria in semifinale contro Jannik Sinner, il danese ha raggiunto una nuova finale di un Masters 1000 e ha eguagliato Novak Djokovic in finali di questo tipo di eventi senza aver raggiunto i 20 anni. Una statistica che vede al primo posto Rafa Nadal con sette e dove compaiono anche nomi come Carlos Alcaraz, Andrei Medvedev e Andre Agassi.
    Si sono qualificati nella finale di diversi Masters 1000 prima di festeggiare il loro 20esimo compleannoNadal – 7 finalesMedvedev – 3 finalesAlcaraz – 3 finalesAgassi* – 2 finalesDjokovic – 2 finalesRune – 2 finales
    ✍️Agassi aveva giocato una finale a Roma prima del 1990 LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner coinvolge il padre nel suo team come cuoco personale durante la stagione

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    Jannik Sinner ha deciso che suo padre faccia parte del suo team di lavoro e lo accompagni in tutti i viaggi che farà durante la stagione tennistica. Fin dall’inizio, suo padre è stato molto coinvolto nella sua carriera, accompagnandolo nella maggior parte degli eventi e Jannik ha voluto assegnargli una funzione specifica. D’ora in poi, sarà il suo cuoco personale, sfruttando i suoi 40 anni di esperienza in questa professione. “Ama cucinare, è la sua vita, la sua passione. Abbiamo passato troppo poco tempo insieme perché a 14 anni sono andato via di casa e questo ci permetterà di essere molto più connessi e di farlo sentire totalmente coinvolto nella mia carriera”, ha detto Sinner sul Corriere della Sera, consapevole dell’importanza di una dieta equilibrata nel tennis professionistico. LEGGI TUTTO