consigliato per te

  • in

    Coppa Davis: in quota è dominio Russia, Italia mina vagante del torneo

    Filippo Volandri con Jannik Sinner – Foto Sposito

    Russia davanti a tutti, Italia appena fuori dal podio delle favorite. Il primo quadro dei bookmaker sulla Coppa Davis al via oggi porta in primo piano la squadra di Medvedev e Rublev, che può vantare quattro giocatori tra top 30 del mondo.
    La loro vittoria finale si gioca a 2,10, davanti alla Serbia di Djokovic (4,75) e ai campioni in carica della Spagna, priva di Nadal ma con titolari come Bautista Agut e Carreno Busta. Poco più indietro spunta l’Italia, che pur senza Berrettini punta a diventare la mina vagante del torneo: Sinner e compagni attaccano a 7,50, davanti agli Usa (9,00) e alla Gran Bretagna, a 10,00.
    Il team statunitense parte però in leggero vantaggio per il testa a testa in programma domani a Torino: in questo caso Isner e i suoi partono a 1,73, con l’Italia a 2,01. Netto invece il pronostico a favore della Serbia, a 1,10 contro l’Austria (5,85), mentre non è neanche quotato il successo della Spagna con l’Ecuador (dato a 11,00). LEGGI TUTTO

  • in

    Davis Cup Finals: LIVE i risultati con il dettaglio del Day 1 (LIVE)

    Risultati dalla Davis Cup

    Questo il programma della prima giornata delle Finals di Davis Cup che inizieranno alle ore 16 a Madrid, Innsbruck e Torino e si concluderanno il prossimo 05 dicembre con la Finalissima di Madrid.

    Giovedì 25 novembre (Ore 16.00)MADRID: Canada -Svezia (Gruppo B)INNSBRUCK: Francia -Repubblica Ceca (Gruppo C)TORINO: Croazia -Australia (Gruppo D)

    GIRONE A Spagna Russia Ecuador
    GIRONE BCanada Kazakistan Svezia
    GIRONE CFrancia Gran Bretagna Repubblica Ceca
    GIRONE DCroazia Australia Ungheria
    GIRONE E Italia USA Colombia
    GIRONE F Serbia Germania Austria LEGGI TUTTO

  • in

    La Davis potrebbe spostarsi per 5 anni ad Abu Dhabi. Ma che senso ha?

    Coppa Davis

    Scatta la fase finale della “nuova” Davis, e già si vocifera di ulteriori cambiamenti. Questo il destino della più antica competizione sportiva a squadre al mondo, o quel che ne è rimasto dopo che l’ITF l’ha di fatto “svenduta” alla ricca società Kosmos di Pique & C., cercando un rilancio che invece rischia di affossarla definitivamente.
    La considerazione è brutale, ma non tira buona aria per la cara vecchia anacronistica “insalatiera”. Nel 2020, “grazie” alla pandemia, non si è disputata. Pare alla Kosmos abbiano tirato un sospiro di sollievo, come hanno spifferato molti ben informati, visto che l’edizione sarebbe stata sicuramente in perdita dal punto di vista economico, e il non disputarla ha aiutato i nuovi padroni e non rimetterci altri soldi, dopo il bagno di sangue economico del 2019.
    Economico, perché in realtà in campo a Madrid si videro molte bellissime partite. Shapovalov vs. Nadal, per dirne una, ma tantissime altre. Il formato era rivedibile sotto molti punti di vista (orari folli in primis), ma la realtà dei fatti dice che quando i tennisti accettano di giocare e giocano per la propria nazione, spesso giocano partite enormi per qualità, orgoglio e spettacolo.
    Sta per scattare l’edizione 2021. Tre sedi nella fase inaugurale dei gironi. Ottimo per il pubblico italiano e spagnolo, non quello austriaco per colpa delle restrizioni covid; ma gli altri scontri tra nazioni ospiti? Si parla di pochissimi biglietti venduti, sia a Torino che a Madrid, per gli incontri che non vedono i paesi ospitanti in campo. Vedremo come andrà, sperando che sia un successo (ce lo auguriamo per tutti!) e che nostri azzurri ci possano regalare qualcosa di grande, nonostante la dolorosa assenza di Matteo Berrettini. Di sicuro per i nostri incontri avremo una bella cornice di pubblico, ma le altre sfide? Giocare in uno stadio pressoché vuoto è il peggior biglietto da visita per un evento. Meglio stadio piccolo ma pieno, recita sempre un vecchio adagio indiscutibile…
    Per questo la voce – ben accreditata – riportata dal quotidiano britannico The Telegraph è ancor più inquietante. Pare che la Kosmos, a disperata caccia di dollari per non incrementare altre perdite, abbia intenzione di spostare la Davis in un paese ricco, che possa assicurare cinque anni di conti in verde. Abu Dhabi pare la sede scelta. Lì finché traineremo l’economia del petrolio i $ non mancano davvero. Ma se la cosa andasse in porto, che ne sarebbe del valore affettivo e sociale dell’evento? Andrebbe totalmente perso. Spalti quasi sicuramente vuoti, o appannaggio di pochi ricconi che scelgono di unire un po’ di vacanza al tennis in queste nuove mete turistiche, per un evento che diventerebbe ancor più una sorta di ricchissima esibizione, per i giocatori e per chi organizza quest’evento, che a quel punto sarebbe totalmente svuotato del fattore casa e di quel senso di appartenenza che aveva trasformato la Davis in una leggenda, amatissima dal pubblico. 
    I giocatori probabilmente sarebbero stimolati a parteciparvi, grazie a ricchi assegni. Ma allora, quale sarebbe la differenza tra la tanto osteggiata Laver Cup e quel che ne resta di questa possibile Davis tra i cammelli ed emiri?
    La vecchia formula della Davis necessitava di una rinfrescata, era inevitabile. Ma tagliare un pelo incarnito con una motosega non è la cura migliore.
    Per rinvigorirla forse le strade migliori erano due:

    una ITF forte, che impone all’ATP un calendario che premia e aiuta a far diventare la Davis importante, dandole uno spazio migliore (per esempio: due finestre, una dove attualmente ci sono Indian Wells e Miami, e una in autunno, per almeno 6 settimane di Davis da giocarsi su tre turni, più la classica finale a fine anno
    oppure optare per una sorta di campionato del mondo, magari da farsi ogni 2 o 4 anni, con altre 4/6 settimane dedicate solo alle Davis. Sarebbe così attesa e probabilmente molto più interessante per gli stessi tennisti, che avrebbero modo di prepararla a dovere.

    Queste sono solo due proposte, tra le tante che si potevano provare ad attuare prima di sminuire così un patrimonio del nostro sport. Con tutti i limiti, problemi, difetti che volete, la Davis era un evento unico. Chi ha vissuto sulla propria pelle qualche lustro di tennis, ricorda perfettamente le emozioni pazzesche di tante sfide dell’Italdavis, anche quando non avevamo esattamente uno squadrone; come di altre finali o incontri tra varie nazioni giocate con una passione ed intensità uniche (la finale Francia – Svizzera, o quelle nei Balcani per esempio).
    La Davis è un torneo anomalo, ma è soprattutto per la gente. Togliere il fattore casa la trasforma in qualcos’altro che non potrà mai convincere. L’unico modo per valorizzare di nuovo questa competizione è darle il giusto peso, una collocazione buona nel calendario e magari, perché no, anche punti per il ranking per chi la gioca. Su questo se ne potrebbe parlare. I modi per rinvigorirla ci sarebbero. Basta volerlo, guardando oltre il portafoglio, perché la passione non si compra, la si vive.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Le proposte di Djokovic per rivitalizzare la Davis

    Novak Djokovic

    Novak Djokovic sarà una delle stelle al via della fase finale della Coppa Davis, che con le novità targate 2021 scatta tra Madrid, Torino e Innsbruck. Secondo il n. 1 del mondo, la nuova formula è un passo avanti, ma ancora ha bisogno di qualche modifica per avere più appeal, sia tra i giocatori che per il pubblico. Il serbo ne ha parlato a latere della sua presenza a Torino, ecco alcuni passaggi del suo pensiero sulla “insalatiera”.
    “La Coppa Davis è passata da un estremo all’altro alcuni anni fa, quando l’intera competizione si è svolta in una città (Madrid), cosa che non mi piaceva affatto. D’altra parte, non credo nemmeno che il vecchio formato fosse la soluzione migliore. Il mio voto va a una via di mezzo, qualcosa di simile a quello che stanno cercando di fare ora”.
    “La mia proposta? Aggiungerei altri tre sedi, in modo che ci sia un gruppo in ogni città, seguito da una fase a eliminazione diretta in una sola città. Inoltre, cambierei la sede della fase finale ogni due anni, proprio come farei con le ATP Finals: sento che queste due competizioni rappresentano una grande opportunità per portare il nostro sport in luoghi dove al momento non è così popolare, il che sarebbe buono per la promozione.”
    Purtroppo il peggioramento della pandemia in Austria farà sì che ad Innsbruck la arena sarà vuota. Ecco il pensiero del serbo: “La cattiva notizia è che giocheremo davanti con le tribune vuote, ma la Serbia è nei nostri cuori. Sappiamo di aver un grande sostegno e cercheremo di portare gioia alla nostra gente a casa. Le settimane in cui rappresento la Serbia sono per me una delle più significative: ATP Cup e Coppa Davis, con la maglia del mio paese voglio sempre dare il massimo. Spero che avremo successo”.
    “Ora tutta la mia attenzione è sulla Coppa Davis. La stagione finisce davvero molto avanti, non è facile, ma ora la testa è solo sulla Davis, dobbiamo prendere quel che c’è. Vogliamo arrivare fino in fondo: abbiamo una squadra giovane e allo stesso tempo esperta, e abbiamo uno specialista del doppio come Nikola Cacic, che è molto importante in questo formato”.
    La Serbia è inserita nel Gruppo F, insieme ad Austria e Germania. Oltre al n. 1 del mondo, il team è composto da Krajinovc, Kecmanovic, Lajovic e Cacic. Nel 2010 vinsero la coppa, unico successo al momento per Djokovic e compagni.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Davis Cup – Finals: Si parte domani. Ecco il calendario completo con i Gruppi

    Le finali di Davis Cup

    Questo il programma completo delle Finals di Davis Cup che inizieranno nella giornata di domani a Madrid, Innsbruck e Torino e si concluderanno il prossimo 05 dicembre con la Finalissima a Madrid.

    GIRONE A Spagna Russia Ecuador
    GIRONE BCanada Kazakistan Svezia
    GIRONE CFrancia Gran Bretagna Repubblica Ceca
    GIRONE DCroazia Australia Ungheria
    GIRONE E Italia USA Colombia
    GIRONE F Serbia Germania Austria

    Giovedì 25 novembre (Ore 16.00)MADRID: Canada -Svezia (Gruppo B)INNSBRUCK: Francia -Repubblica Ceca (Gruppo C)TORINO: Croazia -Australia (Gruppo D)
    Venerdì 26 novembre (Ore 16.00)MADRID: Spagna -Ecuador (Gruppo A)INNSBRUCK: Serbia -Austria (Gruppo F)TORINO: USA –ITALIA (Gruppo E)
    Sabato 27 novembre (Ore 10.00)MADRID: Kazakhistan -Svezia (Gruppo B)INNSBRUCK: Francia -Gran Bretagna (Gruppo C)TORINO: Australia -Ungheria (Gruppo D)
    Sabato 27 novembre (Ore 16.00)MADRID: Russia -Ecuador (Gruppo A)INNSBRUCK: Serbia -Germania (Gruppo F)TORINO: ITALIA -Colombia (Gruppo E)
    Domenica 28 novembre (Ore 10.00)MADRID: Canada -Kazakhistan (Gruppo B)INNSBRUCK Gran Bretagna -Repubblica Ceca (Gruppo C)TORINO: Croazia -Ungheria (Gruppo D)
    Domenica 28 novembre (Ore 16.00)MADRID: Spagna -Russia (Gruppo A)INNSBRUCK: Germania -Austria (Gruppo F)TORINO: USA -Colombia (Gruppo E)

    Quarti di FinaleLunedì 29 novembre – Ore 16.00TORINO: Vincitrice gruppo D contro Vincitrice gruppo E
    Martedì 30 novembre – Ore 16.00INNSBRUCK: Vincitrice gruppo C contro Vincitrice gruppo F
    Mercoledì 1° dicembre – Ore 16.00MADRID: Vincitrice gruppo B contro Miglior seconda 1
    Giovedì 2 dicembre – Ore 16.00MADRID: Vincitrice gruppo A contro Miglior seconda 2

    SemifinaliVenerdì 3 dicembre – Ore 16.00MADRID: Prima semifinale
    Sabato 4 dicembre – Ore 16.00MADRID: Seconda semifinale

    FinalissimaMADRID: Domenica 5 dicembre – Ore 16.00 LEGGI TUTTO

  • in

    Davis Cup Finals: Venerdì alle ore 16 l’esordio dell’Italia contro gli Stati Uniti

    Lorenzo Sonego con Filippo Volandri

    Primi allenamenti a Torino per i nostri azzurri in vista delle Davis Cup Finals. In campo Fabio Fognini e Lorenzo Sonego.
    L’Italia farà il suo esordio Venerdì 26 Novembre alle ore 16 contro gli Stati Uniti e il giorno dopo sempre allo stesso orario sfiderà la Colombia.Gli incontri si giocheranno sempre al Pala Alpitour.
    Venerdì 26 novembrePala Alpitour TorinoOre 16:00Italia – Stati Uniti
    Sabato 27 novembrePala Alpitour TorinoOre 16:00Italia – Colombia LEGGI TUTTO

  • in

    Davis Cup- Finals: Taylor Fritz dà forfait. Tiafoe prende il suo posto

    Frances Tiafoe nella foto

    Con le Finals di Coppa Davis appena dietro l’angolo, continuano ad esserci alcuni cambiamenti nelle squadre che si contenderanno il trofeo a Innsbruck, Torino e Madrid. Questa volta, il cambiamento arriva dalla squadra degli Stati Uniti, con Taylor Fritz che ha dato forfait.
    Il 23° classificato ATP non ci sarà, dopo aver chiuso la stagione con una ‘semifinale’ a Indian Wells, finale a San Pietroburgo e ‘quarti di finale’ a Parigi Bercy, ma sarà sostituito da un altro americano che sta attraversando un buon momento di forma. Stiamo parlando di Frances Tiafoe, che ha raggiunto la finale a Vienna con grandi vittorie lungo il suo cammino, così come le semifinali a Stoccolma.
    Gli Stati Uniti, che affronteranno Italia e Colombia nella fase a gironi, avranno a diposizione oltre a Tiafoe anche John Isner, Reilly Opelka, Jack Sock e Rajeev Ram nella squadra capitanata da Mardy Fish. LEGGI TUTTO

  • in

    Shapovalov e Auger-Aliassime danno forfait in Coppa Davis

    Shapovalov e Auger-Aliassime danno forfait in Coppa Davis

    Denis Shapovalov e Felix Auger Aliassime, le due figure principali del tennis canadese che hanno aiutato la squadra a raggiungere la finale di Coppa Davis nel 2019, hanno annunciato questa domenica in modo sorprendente che non giocheranno nell’edizione 2021 dell’evento, che prenderà il via la prossima settimana a Madrid, Torino e Innsbruck.
    Con Milos Raonic ancora infortunato, la squadra canadese è quindi gravemente rimaneggiata e senza aspirazioni reali di ripetere i successi del 2019, quando persero contro la Spagna solo in finale. LEGGI TUTTO