consigliato per te

  • in

    Medvedev risponde duramente a Zverev: “Prima di parlare di correttezza dovrebbe guardarsi allo specchio”

    Daniil Medvedev

    Volano gli stracci tra Daniil Medvedev e Sasha Zverev. I due sono stati protagonisti di un lungo e convulso match serale di ottavi di finale al Masters 1000 di Monte Carlo, terminato con la vittoria del moscovita ma con il tedesco a un passo dal successo in più occasioni. Durante la partita non sono mancati momenti di tensione e polemica, tanto che nel dopo partita Zverev ha criticato il comportamento del rivale, a suo dire oltre il limite della correttezza.
    “Daniil è uno dei giocatori più scorretti al mondo” ha affermato Zverev a caldo, dopo la cocente sconfitta. “Io prendo molto sul serio il fair play e la sportività, lui no. Ha usato una pausa per andare in bagno quando non era possibile. Ci sono tipo 1000 situazioni in cui sente che comincio a giocare meglio e in cui prova a fare qualcosa di diverso, sempre. Sono totalmente deluso da lui come sportivo. È chiaro che il fatto che io mi sia distratto non è positivo, non va bene. Questo non sarebbe dovuto succedere, è colpa mia e non era giusto da parte mia, ma sento che il fair play dovrebbe far parte dello sport, e lui non lo conosce”.
    Dopo la dura battaglia, Medvedev ieri è parso scarico contro Rune, uscendo sconfitto. Di fronte alla stampa, il russo si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, rispondendo a Zverev per le rime.
    “Non voglio dire troppo su questo tema – le critiche ricevute da Zverev, ndr – perché penso che abbia parlato proprio a fine partita e potrebbe essere la foga del momento. Le cose cambierebbero molto e sarebbe più grave se lui mantenne quelle parole una settimana dopo. Dirò solo che non siamo mai stati amici, solo nelle competizioni junior abbiamo avuto un rapporto discreto, quindi sono stato molto sorpreso di sentirlo dire in alcune cerimonie di premiazione che era un mio amico e mia moglie , perché non è vero. In questo momento non do molta importanza alle sue parole, ma lo avverto già che se dopo una settimana continua a dire la stessa cosa, lo avvicino negli spogliatoi e gli dico che dobbiamo parlare di ciò che sta sbagliando, anche se rimanessimo eterni nemici senza più scambiarci più una parola”, ha commentato Daniil.
    “Sono un grande amico di circa 90 giocatori del circuito, ho un buon rapporto con altri 50 quindi mi dispiace quando succede qualcosa in campo. So che a volte posso essere ruvido, ma ieri… Non ti è piaciuto che ho tolto il paletto della rete? Che sono andato in bagno? Ho pisciato, non so cos’altro potrei fare. Infatti quando vado in bagno perdo il ritmo e di solito finisco per perdere i due giochi successivi. Sasha vive nel suo mondo. Ogni volta che perde possiamo trovare 25 interviste in cui dice cose strane. So che ho avuto torto in liti con ragazzi come Ruud, Schwartzman o Khachanov, e mi dispiace che possano sentire cose negative sul mio modo di essere perché sono ragazzi molto simpatici. Ma Zverev non è come loro. Dovrebbe guardarsi allo specchio prima di dire che non gioco con correttezza”, conclude Daniil Medvedev.
    Parole assai secche, che di sicuro non passeranno inosservate. Vedremo che accadrà alla loro prossima sfida… LEGGI TUTTO

  • in

    ATP Dubai: Sonego lotta ma s’inchina a uno Zverev in netta ripresa

    Lorenzo Sonego

    Con la solita grinta ed energia Lorenzo Sonego dà tutto in campo, spinge e lotta, ma non basta per arginare il servizio e la potenza di un Alexander Zverev in grande ripresa. Nel primo quarto di finale dell’ATP 500 di Dubai, il campione tedesco ha sconfitto l’azzurro col punteggio di 7-5 6-4 in 1 ora e 52 minuti di gioco, ritrovando pezzi importantissimi di quel tennis poderoso che l’ha issato ai vertici della disciplina e a vincere tornei importanti. Sasha ha servito come nelle giornate migliori, chiudendo l’incontro con l’84% di punti con la prima e l’82% di prime in campo, ma anche nello scambio, dopo un avvio titubante, ha preso sempre più fiducia colpendo palle potenti, cariche di spin e molto profonde, grazie alle quali ha allontanato l’azzurro dalla riga di fondo e si è aperto il campo per l’affondo.
    Sonego purtroppo esce dal campo sconfitto, ma ha confermato la prestazione di ottimo livello mostrata ieri nella splendida vittoria contro Auger-Aliassime. La differenza è venuta dalla qualità incredibile al servizio del rivale e dalla sua abilità nel capitalizzare gli unici due giochi nei quali l’azzurro ha servito peggio ed è incappato in 4-5 errori col diritto nel tentativo di spingere al massimo. Lorenzo anche nella sconfitta odierna è piaciuto molto per determinazione, vivacità fisica e per come abbia preso il match “di petto”, giocandosela alla grande, dando il tutto per tutto senza paure. Ha colpito alla massima velocità col diritto, prendendosi grandi rischi per tutto l’incontro, si è spinto avanti il prima possibile venendo a rete dopo un attacco potente e ricavando moltissimi punti di volo, o con una botta da tre quarti campo. Tatticamente è stato ineccepibile.
    Purtroppo non è riuscito ad incidere in risposta, ma il merito qua è tutto della giornata super al servizio del rivale, come ben spiegano le statistiche di fine partita. Lorenzo ha tenuto ritmi altissimi e ha fatto di tutto per non entrare nello scambio alla velocità e soprattutto rotazione di Sasha, poiché il tedesco ha altra potenza e tenuta sul quel tipo gioco. Per larghissima parte del match Sonego è riuscito a tenere questa tattica “garibaldina”, ma necessaria a massimizzare i suoi mezzi offensivi e allo stesso tempo coprire la debolezza sul rovescio nello scambio potente e arrotato.
    La differenza a favore del tedesco è venuta da quei due turni di battuta ceduti dall’azzurro, nei quali la prima palla non l’ha aiutato granché e soprattutto è incappato in errori in spinta col diritto, alcuni per fretta, altri perché stremato dalla resistenza difensiva di Zverev. Non possiamo certe farne una colpa a Lorenzo: se è riuscito a fare partita pari contro un ottima versione di Alexander (certamente la migliore dopo l’infortunio di Parigi 2022) è proprio grazie al suo cuore, alla grinta, alla sua resistenza, ma anche abilità nello spingere ed essere offensivo al massimo. Giocando con così tanta velocità e verticalità, andando sovente sopra alla sua velocità di crociera, sbagliare qualcosa è nell’ordine delle cose. Non ha sfruttato nessuna delle sei palle break strappate (in soli due giochi), ma in quei momenti decisivi Sasha è stato quasi perfetto. Bravo lui, quindi.
    Applausi a Zverev, che torna in semifinale di un torneo ATP, dove attende il vincente di Rublev vs. Van de Zandschulp. Sonego torna a casa con un buon bottino di punti dei quarti di finale in un 500, ma ancor più importante con la consapevolezza di esser tornato ad altissimo livello, fisico e tecnico. Questo Sonego, così offensivo e in spolvero atleticamente, è una brutta bestia per tutti e potrà togliersi grandi soddisfazioni nelle prossime settimane.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il primo quarto di finale di giornata scatta con Sonego alla battuta. C’è subito bagarre. Un Ace per il piemontese, ma sul 30 pari un errore col diritto gli costa un’immediata palla break. Lunghissimo scambio, bravo a reggere col rovescio fino all’errore in spinta del tedesco. Si salva Lorenzo, 1-0. Inizia molto male alla battuta Zverev, errore di rovescio, quindi subisce l’attacco in contro piede di Sonego. Un doppio fallo costa lo 0-40 a Sasha. Annulla le tre palle break col servizio e buttandosi avanti. Con 5 punti di fila, è 1 pari. L’azzurro trova buon ritmo con la prima, il tedesco dopo l’avvio un po’ macchinoso inizia lasciar correre il braccio con accelerazioni potenti e servizi imprendibili. Zverev risponde molto dietro, ma è rapido da avanzare tre passi dopo aver colpito la palla con molto spin (sbattendo dietro Sonego) e quindi spingere in modo aggressivo. L’azzurro intuisce e cerca di accelerare i tempi di gioco per non subire la potenza da fondo del rivale; come nel punto del 30 pari, via avanti col diritto pesante e una volée non così scontata. Anche oggi, come nella vittoria di ieri su Auger-Aliassime, uno Sonego “avanti tutta”. Ai vantaggi, Lorenzo si porta 3-2, perfetto al servizio Zverev, 3 pari. In questa fase domina la prima di servizio, non tanto come punti diretti ma con il vantaggio a favore di chi serve, bravo ad approfittare dell’apertura di campo per l’affondo successivo. È velocissimo a portarsi avanti “Sonny” e chiudere di volo, è cresciuto terribilmente al servizio Sasha. Con un game a zero (il primo del match), Sonego si porta 5-4, ora tutta la pressione è vincitore delle Finals 2021, che però continua a servire come un treno, in grande sicurezza. Impossibile per Lorenzo incidere in risposta, 5 pari. Il primo punto è uno scambio durissimo, Zverev rimette ogni accelerazione dell’azzurro, che sbaglia per primo. Forse Sonego accusa la fatica nel punto seguente, dove sparacchia via un diritto con troppa fretta. 0-30. Purtroppo sbaglia anche lo “schiaffo” al volo avanzando, crolla 0-40 Sonego, 3 palle break pericolosissime. Bene sulla prima il torinese, servizio e diritto da metà campo; Ace esterno sulla seconda, 30-40. Un errore col diritto al termine di un altro scambio durissimo, costa il BREAK a Sonego. Sasha serve sul 6-5 per chiudere il parziale. Nonostante un serve and volley pessimo nel secondo punto (esecuzione terribile!), Zverev chiude 7-5, con Lorenzo che ci prova spingendo tanto ma perdendo la misura col diritto, come nell’undicesimo (e decisivo) gioco. Dopo il primo turno di servizio complicato, il tedesco è stato fenomenale alla battuta: 73% di prime in campo, vincendo 22 punti su 24. Bene anche Lorenzo al servizio, ha pagato carissimo il game sul 5 pari, con gli errori in spinta col diritto. Ma ha disputato un set davvero al massimo, con velocità difficili da tenere.
    Secondo set, inizia Sonego al servizio. Sembra aver digerito la delusione degli ultimi game, nonostante un Sasha deluxe col diritto riesce ad arginare la sua spinta, incluso un tocco di volo fortunato ma meritatissimo. 1-0 Sonego. Anche il tedesco continua la sua prestazione super al servizio, complicatissimo per Lorenzo incidere in risposta. Sul 2 pari, Lorenzo serve e affretta i tempi della spinta, forse inizia a sentire un po’ la fatica per la grandissima intensità e ritmi tenuti finora. Sbaglia tre diritti, un paio davvero non forzati e colpiti con poca energia, 30-40 e palla break per Zverev. Bravissimo Sasha! Da difesa passa in attacco con un diritto cross pesantissimo e carico di spin, prende possesso dello scambio e infila l’azzurro con una bordata di rovescio lungo linea imprendibile. BREAK Zverev, avanti 3-2 e servizio. Il match si spacca definitivamente a favore del tedesco, che non concede più niente nei suoi game, tenendo percentuali di servizio notevoli e spingendo con grande sicurezza. Sonego è rimasto aggrappato al match sino alla fine, servendo bene e spingendo a tutta. Sul 5-4 Zverev serve per il match. Inizia male il tedesco, sbaglia per eccesso di spinta una volée non impossibile. Poi esagera in spinta col diritto, 0-30. Piccola chance per l’azzurro per riaprire il match all’ultimo tuffo. Con un’accelerazione splendida inside out, ecco il vincente di “Sonny” che gli vale lo 0-40, tre palle del contro break! Annulla bene la prima chance, con attacco perfetto. Anche la seconda, con una prima esterna precisa, 30-40. Va via anche la terza, diritto largo di Lorenzo, questa era la chance da sfruttare, un po’ di fretta nello spingere, ma del resto la chance era irripetibile. Zverev con cinque punti di fila chiude il match, 6-4. Bravo Sasha, nei momenti chiave (i due 0-40) ne è uscito da campione, cancellando tutte le 6 palle break concesse. Resta un’ottima prestazione per Lorenzo, ma Zverev è stato più bravo, applausi al tedesco, ritrovato a grande livello.

    [7] Alexander Zverev vs Lorenzo Sonego ATP Dubai Alexander Zverev [7]76 Lorenzo Sonego54 Vincitore: Zverev ServizioSvolgimentoSet 2A. Zverev 0-15 0-30 0-40 30-40 40-40 A-405-4 → 6-4L. Sonego 15-0 15-15 30-15 40-15 40-305-3 → 5-4A. Zverev 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace ace4-3 → 5-3L. Sonego 15-0 ace 30-0 40-0 ace 40-154-2 → 4-3A. Zverev 15-0 30-0 30-153-2 → 4-2L. Sonego 0-15 15-15 30-15 30-30 30-402-2 → 3-2A. Zverev 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2L. Sonego 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2A. Zverev 15-0 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1L. Sonego 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1A. Zverev 15-0 30-15 40-156-5 → 7-5L. Sonego 0-30 0-40 15-40 30-40 ace5-5 → 6-5A. Zverev 15-0 30-0 40-0 40-154-5 → 5-5L. Sonego 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5A. Zverev3-4 → 4-4L. Sonego 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-303-3 → 3-4A. Zverev 15-15 15-30 30-30 40-30 ace2-3 → 3-3L. Sonego 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-2 → 2-3A. Zverev 0-15 15-15 30-15 40-151-2 → 2-2L. Sonego 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 df A-40 ace1-1 → 1-2A. Zverev 0-15 0-30 0-40 df 15-40 40-40 A-400-1 → 1-1L. Sonego 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1
    5 ACES 61 DOUBLE FAULTS 150/61 (82%) FIRST SERVE 49/69 (71%)42/50 (84%) 1ST SERVE POINTS WON 33/49 (67%)4/11 (36%) 2ND SERVE POINTS WON 10/20 (50%)6/6 (100%) BREAK POINTS SAVED 3/5 (60%)11 SERVICE GAMES PLAYED 1116/49 (33%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 8/50 (16%)10/20 (50%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 7/11 (64%)2/5 (40%) BREAK POINTS CONVERTED 0/6 (0%)11 RETURN GAMES PLAYED 1114/20 (70%) NET POINTS WON 13/15 (87%)21 WINNERS 208 UNFORCED ERRORS 1646/61 (75%) SERVICE POINTS WON 43/69 (62%)26/69 (38%) RETURN POINTS WON 15/61 (25%)72/130 (55%) TOTAL POINTS WON 58/130 (45%)221 km/h MAX SPEED 219 km/h203 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 203 km/h162 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 153 km/h LEGGI TUTTO

  • in

    Zverev: “Gli allenatori spagnoli hanno la miglior mentalità”

    Alexander Zverev

    Alexander Zverev è a caccia della miglior condizione dopo il lunghissimo stop patito nella seconda parte del 2022 per colpa del gravissimo infortunio alla caviglia rimediato in campo nella semifinale del Roland Garros. Era impossibile aspettarsi chissà quali prestazioni da parte del tedesco nei primi match del 2023. Sbarcato a Doha, Sasha cerca di ritrovare ritmo e sensazioni positive al Qatar ExxonMobil Open, un ATP 250 di grande qualità, con al via tennisti del calibro di Rublev, Auger-Aliassime, il fresco campione di Rotterdam Medvedev e Bautista Agut, che gioca sempre assai bene negli eventi organizzati in medio oriente nella prima parte dell’anno.
    Intervistato dalla stampa locale, Zverev si è soffermato sul discorso coach. Oltre alla presenza fissa del padre, suo primissimo allenatore, il finalista a US Open 2020 ha cambiato davvero tanti allenatori nella sua seppur giovane carriera. Alcuni, dopo la rottura del rapporto di collaborazione, sono andati giù pesanti con lui. Ivan Lendl per esempio ebbe a dire “non si può lavorare con lui”, tacciandolo di scarsa attenzione e dedizione. Altri invece ne hanno riconosciuto la voglia di lavorare e di migliorarsi, nonostante un carattere spigoloso che non sempre rende il lavoro “facile”. Per il diretto interessato, il rapporto con un coach è qualcosa di importante ma difficile da costruire. In generale, Sasha apprezza moltissimo la mentalità degli ex giocatori spagnoli diventati poi coach. Attualmente nel suo angolo siede Sergi Bruguera, ex top10, due volte campione a Parigi e poi capitano di Davis per il suo paese. Ecco le parole di Zverev sull’interessante argomento, incluso il rimpianto della rottura del rapporto con David Ferrer.
    “Perché scelgo coach spagnoli? Per la mentalità. L’ho detto più volte” afferma Zverev. “Penso che lavorare con me a volte non sia facile, perché pretendo molto e ho il mio carattere. Pretendo molto da me stesso e da chi mi sta intorno. Sono una persona estremamente dedita al lavoro, quando si tratta di tennis, quando si tratta del lato fisico, anche quando si tratta di lavorare in palestra. Per questo penso che ci debba essere una certa mentalità da parte di un allenatore per essere in grado di gestirlo. Non ho mai lavorato con un allenatore tedesco, ma so che forse per la mentalità che hanno non mi starebbe molto bene”.
    “Gli allenatori spagnoli, che sia David Ferrer, o che sia Sergi (Bruguera) adesso, mi calzano perfettamente. Ho sempre detto che mi piaceva lavorare con David. Ad essere onesti, non lo avremmo mai lasciato se non fosse stato per il Covid in quel preciso momento, perché le circostanze non erano buone per viaggiare, non poteva tornare dalla sua famiglia, si era ritirato da poco dal tennis. È stato un vero peccato, ho grande stima per lui”. Non una parola invece per Juan Carlos Ferrero, ex n.1 al mondo e suo coach in passato, oggi all’angolo di Alcaraz. Quando i due si separarono, in Spagna parlarono di una rottura piuttosto burrascosa.
    Relativamente alla sua condizione, Sasha afferma che problema alla caviglia è totalmente risolto, ora è necessario ritrovare la forma: “Ci è voluto molto tempo per tornare. In Australia ero ancora molto limitato in quello che potevo fare, non ero completamente libero dal dolore, non potevo muovermi nel modo in cui volevo. Adesso le cose stanno decisamente andando in un’altra direzione. Sto iniziando a godermi molto il mio tempo e sto anche iniziando a ritrovare la mia strada. D’ora in avanti sento di aver davvero la possibilità di vincere”.
    Probabilmente serviranno ancora diverse settimane per rivedere il miglior Zverev in campo. Il tedesco ha un tennis discretamente fisico, spinge molto e deve arrivare bene sulla palla per scaricare la grande potenza ed accelerazione dei suoi colpi. Nelle recenti sconfitte è parso in evidente ritardo di condizione ogni volta che il rivale lo spostava lateralmente, costringendolo a colpire in corsa. Anche la la sicurezza nei colpi è ancora lontana dai giorni migliori. A Doha lo attende un esordio (al 2°t) non esattamente agile: un Andy Murray irriducibile, capace di domare Sonego e lottare duramente su ogni palla. Sarà certamente un bel test per il tedesco.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Caso Zverev: completata l’indagine indipendente, non ci sono prove di abuso, nessuna sanzione dall’ATP

    Alexander Zverev

    L’ATP attraverso il suo sito ufficiale ha pubblicato una dichiarazione nel quale si annuncia la conclusione dell’indagine indipendente sul “caso Zverev”, ossia la presunta violenza fisica e psicologica sulla ex fidanzata del campione tedesco Alexander Zverev. Il risultato dell’indagine è favorevole all’ex n.2 al mondo: non sono state trovate prove sufficienti a sostegno delle accuse di abuso. Di conseguenza, nessuna azione disciplinare sarà intrapresa dall’ATP a carico del tedesco.
    Commissionata dall’ATP nell’ottobre 2021, l’indagine ha esaminato le accuse di abusi domestici sporte dall’ex fidanzata di Zverev, Olya Sharypova. Mentre l’obiettivo principale dell’indagine riguardava presunti abusi avvenuti al ATP Masters 1000 a Shanghai nel 2019, il suo ambito includeva anche presunti comportamenti scorretti avvenuti in altre località, tra cui Monaco, New York e Ginevra, come indicato nei rapporti pubblici.
    L’indagine è stata condotta da The Lake Forest Group (LFG), una società investigativa indipendente, guidata dal fondatore e amministratore delegato G. Michael Verden e Jennifer Mackovjak. Sia Verden che Mackovjak sono investigatori privati autorizzati con più di 60 anni di esperienza combinata nel settore, anche negli sport professionistici. LFG è stata incaricata di condurre le indagini in modo completamente indipendente, con il consulente legale esterno di ATP, Smith Hulsey & Busey, che fungeva da intermediario.
    LFG ha condotto ampie interviste sia con Sharypova che con Zverev e altre 24 persone tra cui familiari e amici, giocatori di tennis e altre parti coinvolte nell’ATP Tour. L’indagine ha esaminato i contributi di Sharypova e Zverev, inclusi messaggi di testo, file audio e foto. Ciò includeva materiali estratti dai dispositivi elettronici di Zverev tramite un esperto forense indipendente. LFG ha anche esaminato i registri operativi relativi al torneo di Shanghai, i documenti presentati da testimoni di terze parti e i registri pubblici, inclusi i post sui social media e i resoconti della stampa.
    Dopo un esauriente processo di 15 mesi, LFG ha presentato la sua relazione completa ad ATP. Sulla base della mancanza di prove attendibili e resoconti di testimoni oculari, oltre alle dichiarazioni contrastanti di Sharypova, Zverev e altri intervistati, l’indagine non è stata in grado di comprovare le accuse di abuso o determinare che le violazioni delle regole ATP per i reati in loco o per i principali reati dei giocatori ha avuto luogo. Di conseguenza, l’ATP non intraprenderà alcuna azione disciplinare nei confronti di Zverev. Questa conclusione può tuttavia essere rivalutata qualora venissero alla luce nuove prove o qualora eventuali procedimenti legali rivelassero violazioni delle regole ATP. Zverev ha costantemente respinto tutte le accuse e ha sostenuto le indagini dell’ATP, dicendosi sempre innocente.
    Queste le parole di Massimo Calvelli, Amministratore Delegato ATP: “La gravità e la complessità di queste accuse hanno richiesto un iter investigativo estremamente approfondito e notevoli risorse. Ci ha anche richiesto di rivolgerci a investigatori specializzati, un nuovo terreno per l’ATP. Alla fine riteniamo che il processo esaustivo fosse necessario per raggiungere un giudizio informato. Ha anche mostrato la necessità per noi di essere più reattivi in materia di salvaguardia. È il motivo per cui abbiamo fatto dei passi in quella direzione, con ancora molto lavoro importante da fare”. LEGGI TUTTO

  • in

    Zverev: “Finalmente sto bene. Avrei potuto vincere quel Roland Garros”

    Alexander Zverev

    Alexander Zverev è uno dei giocatori più attesi al prossimo Australian Open, al via dopo domani a Melbourne. Il tedesco tornerà in campo in uno Slam dopo il bruttissimo infortunio patito nel secondo set della semifinale di Roland Garros lo scorso giugno. La sua caviglia ha ceduto in un recupero contro Rafael Nadal, al culmine in un match durissimo e assai incerto. Il tedesco ammette di aver forzato i tempi per rientrare lo scorso settembre, peggiorando la situazione, ma ora finalmente è tornato in piena efficienza. Dentro di lui resta però un tarlo, che lo pungola da. mesi: la convinzione che senza quell’infortunio avrebbe battuto Nadal e magari vinto il suo primo Slam sul rosso di Parigi. Ne ha parlato in un’intervista al media del suo paese Sportschau, nel quale ha fatto il punto della sua situazione.
    “Probabilmente ho fatto troppo per tornare a settembre e mi sono infortunato di nuovo. Il mio piede ora sta bene, sono in salute. La mia forma non è ancora dove voglio che sia, ma questo arriva solo con più tempo in campo”, dichiara il 25enne. “È bello essere tornato, mi è mancato il circuito. Voglio tornare in campo, allenarmi e giocare con i migliori giocatori. È qualcosa che ti manca come atleta”.
    “Tornare a giocare coi migliori dopo un bel po’ di tempo mi fa capire quanto il ritmo sia completamente diverso. Quando passi tutto il tempo giocando con regolarità, non ti rendi conto del livello, quanto velocemente tutto accade in campo. Adesso i miei pensieri sono totalmente focalizzati su una cosa: posso migliorare, voglio tornare in forma, su cosa posso ancora allenarmi. Parigi? Avrei potuto vincere il Roland Garros, sarei potuto diventare il numero uno. Ma questo non significa che non possa farlo di nuovo, la mia forma cambierà dopo alcune partite e mi sentirò bene, sempre meglio”.
    Sasha è consapevole di esser lontano dalla forma migliore, quindi le sue aspettative per questo torneo sono basse: “Non credo che sarà una questione di domani o di dopodomani. Ci vorrà tempo, spero solo alcune settimane, prima che io torni al livello che voglio. Penso che sia difficile avere grandi aspettative in questo momento, sarebbe irrealistico e anche piuttosto stupido da parte mia credere di poter puntare alla vittoria o qualcosa del genere. Certo, voglio vincere. Qua tutti vogliono vincere. Per me si tratta di tornare alla forma a cui sono abituato, appena ci riuscirò torneranno anche le vittorie, ne sono sicuro”. LEGGI TUTTO

  • in

    Alexander Zverev parla del suo grave infortunio: “Quando è successo l’infortunio, mi sono subito chiesto se la mia carriera fosse finita lì”

    Alexander Zverev nella foto

    Alexander Zverev ha vissuto un momento davvero terribile quando ha subito il grave infortunio nella semifinale del Roland Garros contro Rafael Nadal. Il tedesco è tornato in campo alla Diriyah Cup, dove ha confessato cosa gli è passato per la testa proprio in quel momento.
    “Quando è successo l’infortunio, mi sono subito chiesto se la mia carriera fosse finita lì. Ho pensato che se mi fossi rotto qualcosa da cui non sarei potuto più tornare in campo, ha spiegato, parlando anche del suo recupero e della battuta d’arresto che lo ha tenuto fuori dalla Coppa Davis.
    “L’infortunio in sé era guarito, ma mi è stato detto che le ossa non erano pronte. Perché avevo un danno osseo estremo, un edema e anche una frattura da stress. È stata dura dal punto di vista mentale. Perché ho dovuto ricominciare da capo e mi hanno detto che non avrei potuto fare nulla per altre sei settimane”. LEGGI TUTTO