consigliato per te

  • in

    Tsitsipas lunedì uscirà dalla top10 dopo 5 anni

    Stefanos Tsitsipas (foto Getty Images)

    La semifinale raggiunta a Rotterdam porta in dote punti pesanti ad Alex De Minaur, che nel live Ranking ATP sale a 3080 punti (ipoteticamente può arrivare a 3380 nel caso vincesse il torneo), con un doppio sorpasso su Fritz e Tsitsipas. Con l’americano i conti sono ancora aperti, visto che Taylor è in corsa a Delray Beach, ma intanto l’australiano è sicuro di tornare in top10 (attualmente è nono nella classifica Live) e scavalcare Tsitsipas (fermo a 2990 punti). Proprio il greco subisce la situazione, scivolando al n.11 della classifica Live.
    Purtroppo per Stefanos, le sue sconfitte ormai non fanno grande notizia, ma invece è una novità in negativo la sua uscita dai migliori 10 giocatori nel ranking. Tsitsipas era sbarcato in top10 il 4 marzo 2019, forte di buoni risultati come la semifinale agli Australian Open e la vittoria a Marsiglia. Da allora non era più uscito dall’élite del tennis mondiale. È abbastanza impressionante rilevare come all’avvio di Roland Garros 2023, lo scorso maggio, il greco era ipoteticamente in corsa per diventare n.1 del mondo nel caso di vittoria nello Slam “rosso”, e ora dopo solo 9 mesi si ritrova fuori dai migliori, con azioni in pesante ribasso.
    La sua lenta discesa è iniziata proprio dopo l’ottimo Australian Open 2023, con un tennis che si è come depotenziato, spuntato di quella incisività costruita su servizio e diritto che l’aveva portato al vertice, a giocarsela alla pari contro Djokovic, Alcaraz e Medvedev. I rivali hanno capito come metterlo in difficoltà, ma è soprattutto il tennis del greco ad aver perso vivacità, velocità ed efficacia. Ha subito alcuni problemi fisici, ma anche i continui cambi di direzione tecnica con la querelle tra papà Apostolos e Mark Philippoussis ha certamente pesato sulle sue prestazioni. Ha cercato di spostarsi verso un tennis più offensivo, scelta corretta per coprire la relativa debolezza sul lato sinistro; ma è come rimasto a metà strada, spesso molto incerto sulla posizione in campo, e con colpi davvero meno “pesanti”. Vederlo contro Sinner alle scorse ATP Finals è stato impressionante: la palla del greco andava veramente molto, molto più piano rispetto a quella dell’azzurro.
    Tsitsipas sarà una delle stelle del 250 di Los Cabos (Messico) la prossima settimana, torneo che è stato spostato dall’estate in primavera come “lancio” dei tornei sulla costa del Pacifico (seguiranno infatti il 500 di Acapulco e poi Indian Wells), ed evento nel quale Stefanos è campione in carica. Vedremo se il calore del pubblico messicano e i buoni ricordi della vittoria 2023 aiuteranno il greco ad alzare nuovamente il suo livello. Tsitsipas lo scorso anno nella doppietta Indian Wells e Miami non ottenne buoni risultati, quindi le sue possibilità di riprendersi un posto tra i migliori 10 sono alte, ma potrà farcela solo se tornerà a volare sul campo, servendo con efficacia ed attaccando con potenza e precisione col diritto.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Australian Open: Cobolli lotta, ma De Minaur lo supera in tre set

    Flavio Cobolli (foto Getty Images)

    Flavio Cobolli saluta l’Australian Open 2024 cedendo al terzo turno contro il favorito di casa Alex De Minaur. Il 21enne romano, mai così avanti in un torneo dello Slam, è autore di una prestazione positiva, coraggiosa e di grande intensità contro un top10 nel “prime” della sua carriera e in casa, ma proprio su coraggio, intensità e velocità De Minaur gli è stato superiore, costruendo un tennis che palla dopo palla ha sfiancato la pur ottima difesa e resistenza dell’azzurro. Il 6-3 6-3 6-1 conclusivo è persino bugiardo, poiché nei primi due set e all’avvio del terzo c’è stata lotta vera, con moltissimi game lunghi, sofferti, e molte chance per l’azzurro di ottenere break (ha avuto otto palle break complessive, sfruttandone solo una). Purtroppo “Demon” è un vero diavolo in campo, non molla mai, ci crede sempre e cavalca i suoi errori per mancanza di sensibilità con ancor più vigore e intensità, spingendo a tutta e prendendosi grandi rischi che alla fine gli hanno portato i punti decisivi. Purtroppo l’australiano è forse il peggior rivale possibile per Flavio, poiché giocano schemi simili ma l’australiano fa tutto un po’ meglio, con maggior velocità e vigore, oltre che esperienza.
    Nella partita di Cobolli è piaciuto moltissimo l’atteggiamento con cui è sceso in campo: non per far la comparsa, già con la pancia piena per il miglior piazzamento in un Slam, ma per giocarsela con le sue armi, convinto di poter fare partita pari. Un’attitudine che gli ha consentito anche di farla partita pari, assolutamente nei primi due set, dove è stato bravo a servire discretamente e mettere in grossa difficoltà la risposta dell’australiano – forse il suo miglior colpo in assoluto – con un “kick” da sinistra talmente vivace e preciso da disarmare gli anticipi del rivale. Ha spinto discretamente da fondo Flavio, ha lavorato bene la palla e ha attaccato anche con coraggio. L’enorme crescita fisica e al servizio compiuta nella scorsa stagione è stata evidente in questo splendido torneo, e anche oggi.
    Le difficoltà tecniche proposte da De Minaur erano difficile da risolvere per Cobolli. L’aussie ti attacca continuamente, copre il campo probabilmente come nessun altro sul tour, arriva sempre bene sulla palla e ti rimanda colpi veloci appoggiandosi sulla tua velocità, quindi devi essere super reattivo e pronto a una decisione rapida, perché l’altro ti ruba il tempo e lo spazio nel campo. Cobolli è stato spesso spalle al muro, costretto a tirare un colpo a bassa percentuale per non perdere campo o il punto, e c’è riuscito anche piuttosto bene in molti frangenti. De Minaur spesso pecca di precisione col diritto, a volte pure esagera negli attacchi, e la solidità di Cobolli gli permesso di restare lì, a contatto, a lottare. Ha lottato tanto nei suoi turni di servizio, ha dovuto chiedere tantissimo Flavio alla sua prima palla e pure alla seconda, poiché la risposta di Alex è sempre aggressiva, in anticipo. Questa partita, seppur con una sconfitta, è una bellissima “prova” per Cobolli, gli ha fatto capire il livello dei migliori, dove deve migliorare ma anche che il suo tennis è cresciuto a dismisura e gli può consentire di giocarsela senza timori.
    Per mettere maggiormente in difficoltà De Minaur, Cobolli avrebbe dovuto ricavare più punti dal servizio (ha chiuso con 4 Ace e due doppi falli, il 57% di prime palle in campo vincendo il 59% dei punti) e soprattutto avrebbe dovuto caricare di più il diritto trovando profondità, per allontanare Alex dalla riga di fondo. Infatti quando l’australiano è costretto a spingere da più dietro il suo anticipo è disarmato e non ha la potenza nel braccio per ritrovare una posizione migliore da cui attaccare, finendo per rischiare troppo e sbagliare. Flavio ha fatto un salto di qualità anche dal punto di vista fisico, lo si è visto bene oggi da come ha retto scambi lunghi e si è preso di forza alcuni punti davvero difficili. Ha tutte le possibilità per costruire un tennis ancor più potente e continuo, questa buona partita e l’intero torneo deve essere un trampolino di lancio per un 2024 da vivere da protagonista.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    De Minaur inizia la partita al servizio e mette subito in moto il “turbo”, la sua straordinaria velocità di piedi e di copertura del campo. Arriva sempre bene sulla palla, in anticipo, impatta e attacca. Non è facile tenerlo fermo, ti aggredisce subito, per questo è fondamentale che Cobolli serva bene, per non finire immediatamente in difesa sulle risposte dell’australiano. Non facile per Flavio coordinarsi bene dopo la battuta per provare a colpire una palla aggressiva e spostare il rivale. Bravo nel quarto game a giocare solido sul 15-30 e vincere un bel game, comandando. 2 pari. Il romano ha notevolmente aumentato la potenza dei suoi colpi nel 2023, rafforzandosi fisicamente, la sua palla viaggia assai di più e in campo di vede, e il “kick” col servizio è molto insidioso tanto salta alto. De Minaur non concede niente nei suoi turni di servizio, dove si scambia davvero poco. Il terzo turno di battuta è fatale all’azzurro. Alex gioca rapidissimo, dritto per dritto con massimo anticipo, ruba tempo a Flavio per imbastire una contromossa e col lungo linea è molto preciso. 0-30 e 30-40, ma il primo break dell’incontro arriva ai vantaggi alla terza palla break, bravo l’australiano ad anticipare ogni colpo, spostare nello scambio l’azzurro e attaccare, forzando in rete un passante non facile. 4-2 De Minaur. Cobolli cerca la reazione, indovina uno splendido rovescio lungo linea che lo porta 0-30. Alex sul 30 pari sbaglia un tocco di volo, ma annulla la chance del contro break con un bel servizio. Poche prime palle in campo per l’australiano, concede un’altra palla break con un errore banale di diritto (resta il colpo meno sicuro, anche se migliorato). Con una bella difesa l’azzurro trova una riga che sorprende De Minaur, aveva fatto la palla lunga. Contro Break, 4-3. De Minaur intuisce che Cobolli c’è, ci crede, per questo alza l’asticella, intensifica i suoi affondi e la loro profondità. Si procura due nuove palle break sul 15-40 e si prende il break alla seconda, comandando uno scambio a grande velocità, che palla dopo palla stronca la pur ottima resistenza di Flavio. 5-3. Chiude 6-3 l’australiano, trovando nel game anche i primi due Ace del match. Un buon Cobolli, ma l’intensità del top 10 è superiore e alla fine ha scavato la differenza tra i due.
    C’è lotta all’avvio del secondo set. De Minaur è impreciso, concede e salva due palle break nel suo primo turno di battuta, quindi in risposta si prende grandi rischi e vola 0-40. Bravo Cobolli a scendere a rete e toccare bene di volo, 15-40, e poi attacca con un diritto pesante, 30-40. Salva anche la terza Flavio, bel servizio esterno. Un doppio fallo (nastro beffardo) condanna Cobolli alla quarta PB del game, esce di poco una bordata di diritto di Alex, sarebbe stata vincente. “Demon” non molla, vuole assolutamente il break e nonostante una strenua resistenza di Cobolli, se lo prende alla nona (!) chance, stavolta il servizio esterno e arrotato è un po’ meno carico, Alex riesce ad anticipare la risposta e poi chiudere con un bel diritto cross vincente. 22 punti nel game, che manda il “canguro” avanti 2-1 e servizio. Rifiata un secondo De Minaur, scivola 0-30 ma rimette in moto il rovescio lungo linea e con quattro punti di fila consolida il gap sul 3-1. Risponde bene Flavio sul 3-2, vola 15-40 ma sulle palle break è attentissimo De Minaur, come sulla terza chance (eccellente attacco). Resta avanti 4-2 l’australiano, bravo Cobolli a spingere tanto, metterci fisico e testa, ma non è riuscito a trovare un’ottima risposta da sinistra nelle tre PB. L’azzurro annulla una palla del doppio break col servizio esterno, tanti problemi per l’aussie su quella direttrice, resta aggrappato al set. Fioccano le palle break, De Minaur ne concede un’altra ma è sempre molto sicuro servendo da sinistra e potendo attaccare dall’angolo sinistro, mentre fa più fatica quando deve spingere da destra perché il suo diritto è meno sicuro cercando la diagonale da destra. Duro il set, e duro ADM, fa il pugno dopo aver portato lo score 5-3. Cobolli concede il secondo break, e il set, nel nono game: super aggressivo in risposta Alex, è in rete la volée del romano sul 15-40. Un 6-3 più duro di quel che indica lo score, con game lottati e tanta intensità, esattamente dove “Demon” sguazza, ma notevole anche la tenuta del 21enne italiano.
    Il terzo set è complicato per Cobolli. Serve sull’1-0 De Minaur, è un gran duro, intenso, che si complica maledettamente dal 40-15. Una gran risposta dell’australiano, poi un doppio fallo. Ai vantaggi si lotta, ma De Minaur ha preso il tempo di gioco con risponde davvero profonde, senza la prima palla l’azzurro è spalle al muro. De Minaur si prende un break sfruttando un errore col rovescio lungo linea di Flavio, cercava di uscire dallo scambio, sul suo volto è palese la fatica di quasi due ore di tennis molto intenso. De Minaur a zero consolida il vantaggio volando 3-0. È lo strappo decisivo, il 24enne di Sydney veleggia sicuro verso il successo. Cobolli continua a spingere, ma senza quell’energia mostrata per quasi due ore, la sua palla corre un filo di meno, soprattutto è meno carica di spin ed è più facile per l’avversario entrare in anticipo e scaricare grandi accelerazioni. Come sull’attacco col rovescio ai vantaggi che gli vale il secondo break del set alla seconda chance. Serve sul 5-1 “Demon” e chiude senza patemi, volando negli ottavi di finale. Un successo meritato per l’aussie, da Cobolli esce dal campo con la certezza di aver raggiunto un livello di gioco che gli permette di reggere questi palcoscenici e tornei. Quest’Australian Open gli porta non solo un grande scatto nel ranking, ma la consapevolezza di valere il grande tennis. Ora sta a lui consolidare questo tennis così “sostanzioso” in un 2024 che è iniziato davvero bene per lui.

    (10) A. de Minaur vs (Q) F. Cobolli GS Australian Open A. de Minaur [10]666 F. Cobolli [2]331 Vincitore: A. de Minaur ServizioSvolgimentoSet 3A. de Minaur 30-0 30-15 30-30 40-305-1 → 6-1F. Cobolli 15-0 30-30 40-404-1 → 5-1A. de Minaur 15-0 30-0 40-153-1 → 4-1F. Cobolli 15-15 40-153-0 → 3-1A. de Minaur2-0 → 3-0F. Cobolli 15-0 15-15 40-15 40-30 A-40 40-A1-0 → 2-0A. de Minaur0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2F. Cobolli0-15 0-40 15-405-3 → 6-3A. de Minaur15-15 30-15 30-40 A-404-3 → 5-3F. Cobolli15-0 30-15 30-40 A-404-2 → 4-3A. de Minaur 0-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A A-40 40-40 A-40 40-40 A-403-2 → 4-2F. Cobolli15-15 40-153-1 → 3-2A. de Minaur 0-15 15-30 40-302-1 → 3-1F. Cobolli0-15 0-30 0-40 30-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 df 40-40 40-A 40-40 40-A1-1 → 2-1A. de Minaur 15-15 30-30 30-40 40-A A-40 ace 40-A A-40 ace0-1 → 1-1F. Cobolli0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1A. de Minaur 15-15 40-15 ace5-3 → 6-3F. Cobolli 15-0 15-30 30-404-3 → 5-3A. de Minaur 0-15 15-30 30-30 30-40 40-404-2 → 4-3F. Cobolli0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A3-2 → 4-2A. de Minaur2-2 → 3-2F. Cobolli15-15 15-30 40-302-1 → 2-2A. de Minaur15-0 30-151-1 → 2-1F. Cobolli 30-0 40-151-0 → 1-1A. de Minaur 15-0 15-15 0-0 → 1-0

    ### Service Statistics
    | Statistic | A. de Minaur 🇦🇺 | F. Cobolli 🇮🇹 ||——————————|——————|—————-|| Aces | 4 | 4 || Double Faults | 0 | 2 || 1st Serve In | 52% (44/85) | 57% (56/99) || Win 1st Serve | 75% (33/44) | 59% (33/56) || Win 2nd Serve | 61% (25/41) | 42% (18/43) || Fastest Serve (km/h) | 208 | 206 || 1st Serve Average (km/h) | 188 | 178 || 2nd Serve Average (km/h) | 147 | 160 |
    ### Winners & Errors
    | Statistic | A. de Minaur 🇦🇺 | F. Cobolli 🇮🇹 ||—————————–|——————|—————-|| Winners | 26 | 23 || Return Winners | 1 | 4 || Unforced Errors | 26 | 32 || Return Unforced Errors | 6 | 6 |
    ### Points Won
    | Statistic | A. de Minaur 🇦🇺 | F. Cobolli 🇮🇹 ||————————–|——————|—————-|| Break Points Won | 30% (6/20) | 13% (1/8) || Net Points Won | 81% (26/32) | 57% (12/21) || Receiving Points Won | 46% | 32% || Total Points Won | 106 | 78 |
    ### Serve and Return
    | Statistic | A. de Minaur 🇦🇺 | F. Cobolli 🇮🇹 ||————————–|——————|—————-|| Service Points Played | 44 | 56 || Service Points Won | 33 | 33 || Return Points Played | 56 | 44 || Return Points In Play | 41 | 26 || Return Points Won | 23 | 11 |
    ### Rally
    | Statistic | A. de Minaur 🇦🇺 | F. Cobolli 🇮🇹 ||———————-|——————|—————-|| GroundStroke Winners | 7 | 8 || Volley Shots | 2 | 1 || Approach Shots | 2 | 0 || Passing Shots | 1 | 0 || Lob Shots | 0 | 3 || Overhead Shots | 0 | 0 || Drop Shots | 0 | 0 | LEGGI TUTTO

  • in

    De Minuar batte anche Zverev in United Cup, lunedì sarà nella top10

    De Minaur esulta in United Cup (foto Getty Images)

    “On Fire”! Non c’è altro modo per definire l’incredibile partenza nel 2024 di Alex de Minaur. In United Cup “Demon” sta mietendo una dopo l’altra vittorie davvero prestigiose: nell’evento a squadre che inaugura la stagione ha sconfitto in singolare tre top10, Fritz, Djokovic e oggi Zverev. Grandi successi che gli consentono di accumulare punti ATP decisivi al suo ingresso in top 10 da lunedì prossimo, suo miglior piazzamento in carriera.
    Nella sfida Australia – Germania, Alex ha sconfitto il due volte campione delle Finals Zverev per 5-7 6-3 6-4, esaltando il pubblico di casa per la sua determinazione, velocità in campo ed aggressività.
    “Adoro giocare in casa. Grazie ragazzi!” ha detto De Minaur a caldo salutando il pubblico della Ken Rosewall Arena. “L’ho già detto, ma ogni volta che scendo in campo qui è una sensazione speciale. Questo è il mio campo preferito in tutto il mondo e ogni volta che esco qui mi viene la pelle d’oca. Adoro essere qui e sono molto grato per tutto il supporto.”

    Won in STYLE 💪🇦🇺@alexdeminaur defeats Zverev 5-7 6-3 6-4 in his 3rd Top 10 win of the week to force a mixed doubles decider with Germany in the #UnitedCup! pic.twitter.com/nNlF3xKDk9
    — Tennis TV (@TennisTV) January 6, 2024

    De Minaur riporta un australiano nella Top10 ATP dai tempi di Lleyton Hewitt (2006). Così Alex commentato il raggiungimento di questo prestigioso risultato: “È ciò per cui ho lavorato così duramente. È un’altra pietra miliare. Ma il lavoro non è finito. Mi godrò quest’estate australiana, questo è certo”.
    L’aver battuto Djokovic nel torneo ha regalato al “canguro” anche la sua prima vittoria in carriera contro un n.1 al mondo.
    De Minaur arriverà in grandissima forma agli Australian Open. Occhio a “Demon”, sarà certamente uno degli outsider più pericolosi per i big…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    SINNER STELLARE!!! DEMOLISCE DE MINAUR E REGALA LA COPPA DAVIS ALL’ITALIA, SECONDA “INSALATIERA” DOPO IL ’76

    Jannik Sinner a Malaga (foto Getty Images)

    È TUTTO VERO, L’ITALIA VINCE LA COPPA DAVIS 2023!!!!! JANNIK SINNER DOMINA LE FINAL 8 DI DAVIS CUP!!!Jannik Sinner implacabile, fortissimo, irreale per qualità e sostanza. Nel secondo singolare di Italia – Australia, Jannik demolisce Alex De Minaur dando un’altra dimostrazione di forza incredibile, con ancora nelle gambe la fatica della super impresa di ieri in semifinale contro la Serbia di Djokovic. Vince, anzi domina l’australiano 6-3 6-0, porta il punto decisivo di una Final 8 in cui è stato il miglior giocatore del mondo. Per distacco. Superiore a tutto e a tutti. Jannik si è caricato sulle spalle la squadra, leader di un team di talento, giovane e bellissimo, che riporta la mitica “insalatiera” in Italia dopo la leggendaria vittoria del 1976 a Santiago del Cile, con il mitico quartetto Panatta, Barazzutti, Bertolucci e e Zugarelli. I nuovi eroi del tennis italiano sono Jannik Sinner, Matteo Arnaldi, Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego, Simone Bolelli e pure un Matteo Berrettini purtroppo solo a tifare, con Capitan Volandri che ha retto critiche (a volte esagerate) e condotto il team alla vittoria, tenendo fermi i ragazzi e guidandoli nella tensione delle partite, sempre altissima.
    Questi ragazzi sono entrati nella storia del tennis italiano. E Jannik Sinner è il volto del tennis azzurro, è l’immagine più bella di un tennista fantastico, grande lavoratore, grande talento. Grandissimo e vincente Campione. La partita vinta da Sinner su De Minaur è l’ennesima dimostrazione di che razza di tennista sia diventato Jannik. Una macchina infernale da tennis, fortissimo, completo, a tratti straripante. Alex ha fatto tutto bene, al massimo delle proprie possibilità, ma è stato letteralmente schiantato in ogni settore di gioco dalla potenza incredibile dell’azzurro, sempre più sicuro e offensivo. Ha servito bene, ha risposto meglio, ha dominato i tempi di gioco e condotto la partita in tutta la sua durata. Mai s’è avuta la sensazione che il match si potesse complicare, Jannik voleva chiuderla in bellezza, voleva vincere questo match, regalarsi e regalare all’Italia intera una gioia che mancava da troppi anni.
    Sinner è la punta di diamante di una nazionale giovane, ricca, di grande potenziale, che ha tutto per continuare a vincere anche in futuro, sia come squadra che per successi individuali sul tour. Abbiamo giocatori diversi, buoni per tutte le superfici, in grado abbinarsi e completarsi tra loro. E abbiamo vinto Matteo Berrettini, col suo recupero saremo ancora più forti e completi. Avevamo – giustamente – paura del doppio, nostro punto debole da troppo tempo. Qua la magata di Volandri, puntando sulla strapotenza di Sinner che ha dato a Sonego quella sicurezza necessaria a scatenare la sua esplosività. Siamo felici che oggi non ce ne sia stato bisogno, perché il doppio era l’eventuale match decisivo ed era lo spauracchio perché gli australiani avevano proprio nella coppia il loro punto forte, da giocarsi nel momento decisivo. Non è servito per fortuna, ma la sensazione è che questo Sinner si sarebbe di nuovo caricato sulla spalle tutti e avrebbe trionfato ancora. Questo Sinner non ha limiti. Non ha limiti.
    Dopo 47 anni il team azzurro torna ad alzare il più antico trofeo per nazioni a squadre all sports, forse un filo “sbiadito” rispetto ai fasti del passato, ma la difficoltà di questa competizione resta altissima, non puoi sbagliare niente, e le emozioni di giocare con la maglia del tuo paese resta qualcosa di superiore. Come le emozioni che Sinner e compagni ci hanno regalato. Emozioni purissime che è un privilegio vivere e raccontare.
    Avremo tempo nei prossimi giorni per analizzare a freddo questa vittoria storica, che premia Jannik e tutto il nostro movimento, cresciuto a dismisura negli anni e che ci rende non solo Campioni 2023 in Davis ma nazione leader a livello mondiale. Grazie ragazzi, Grazie Jannik per averci permesso di vivere e raccontare una pagina indimenticabile del nostra storia sportiva.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    De Minaur inizia al servizio e trova un gran game in apertura, gambe velocissima, e via in attacco, 1-0. Più laborioso il primo turno di servizio di Sinner, sembra un filo imballato sulle gambe, lo sforzo di ieri (incredibile match con Djokovic e poi il doppio) forse si fa sentire. 1 pari. Nel terzo game Jannik mette in moto il turbo diritto, con una “sassata” micidiale si prende il punto dello 0-30. Sul 30 pari Alex affretta l’attacco col diritto, palla break Sinner! È al limite nella spinta l’australiano, unico modo per lui per stare dietro a Jannik. Il BREAK arriva subito, apre l’angolo Sinner, attacca col back di rovescio e il lob di De Minaur è lungo. 2-1, già avanti Jannik. Fantastico come Sinner impone dei ritmi pazzeschi, come si abbassa sulle ginocchia per colpire con equilibrio, anticipo e forza diritti  micidiali. Il pressing di Jannik è superiore alla fenomenale capacità di De Minaur di coprire il campo. Sbaglia una volée non impossibile l’azzurro e poi un affondo, si va ai vantaggi, ma poi il forcing è irresistibile. 3-1 Sinner. Encomiabile l’australiano, tatticamente gioca alla perfezione: rischia col rovescio, attacca col diritto, taglia la palla e apre l’angolo, arriva benissimo sulla palla, ma quando Sinner impatta a massima velocità non ce n’è, ha una potenza superiore, e con la profondità che trova è difficilissimo imporsi. Tra un gran game in spinta Alex, resta in scia 2-3. Fantastico il diritto di Jannik a demolire un gran lob di De Minaur, primo turno a zero e 4-2. Il livello di Sinner è Mostruoso, un diritto micidiale poi una difesa sugli angoli perfetta. 6 punti di fila, e 0-30, Alex non sa letteralmente cosa fare per tenere fermo e sbaragliare l’azzurro. Strappa una palla del doppio break Jannik, ma si salva con un Ace l’australiano. Non manca certo il coraggio al “canguro”, accelera a tutta a trova un vincente di rovescio splendido. Urla un C’mon a pieni polmoni De Minaur, 3-4. All’improvviso due errori di Jannik nell’ottavo game, 0-30. Suona l’orchestrina Aussie. Trova un’Ace sul 15-30, ma poi sbaglia un rovescio banale in scambio, colpito con poche gambe. Palla break De Minaur! Spinge col diritto da sinistra, lungo linea preciso e potente Jannik, la cancella. Trova poi un gran diritto cadendo indietro, misterioso come l’abbia tenuta così profonda e precisa. 5-3 Sinner. Il nono game si apre con una bordata di diritto di Sinner terrificante, Alex è fermo a 5 metri dalla palla. Incredibile potenza e precisione. Poi un altro diritto a tutta dal centro, incontenibile. 0-30. Spinge Sinner, profondissimo, non contiene l’aussie, 0-40 e Tre Set Point Sinner! Chiude al secondo, grande risposta e via con un passante ravvicinato che De Minaur non può gestire. 6-3 Sinner, una dimostrazione di forza e superiorità totale. 67% di prime in campo per l’azzurro, ma i numeri non contano granché, Jannik è superiore, domina il campo con una potenza e controllo superiori alle pur ottime qualità difensive del rivale.
    Secondo set, Sinner to serve. Solido l’azzurro, lo scambio sul 30 pari è foto della forza di Jannik, uno scambio “a-la-Djokovic” per controllo ma con velocità ancora superiore. 1-0 Sinner. È spaventoso vedere quanto ci prova De Minaur, come muove il gioco, si prende rischi, fa tutto bene, ma alla fine è Sinner a reggere e controbattere. Con una gran difesa strappa la palla break ai vantaggi. Se la prende, cambiando diagonale nello scambio, un rovescio lungo linea che manda a gambe all’aria la resistenza dell’australiano. Un BREAK per il 2-0 Sinner, in totale controllo del tempo di gioco, e del match. Consolida il vantaggio con un altro ottimo turno di servizio, pure con qualche imprecisione, ma lo score segna 3-0. Mancano solo 3 games. Tre. E Jannik incanta, disegna il campo col rovescio, prima cross poi lungo linea. De Minaur è disarmato, non ha modo di arginare lo Tsunami-Sinner. Sul 30-40 c’è la palla del doppio break. Se la gioca benissimo Alex, corre a rete e tocca benissimo, ottimo schema, applausi. Ma Sinner vuole chiuderla qua: trova un passante di rovescio in allungo, trovando controllo del corpo e della palla in modo pazzesco, e la palla muore sulla riga. Irreale questo vincente, pazzesco. Palla Break #2. Se la gioca da campione Jannik, risponde e pressa, sempre più profondo, sempre più potente, la difesa di Alex non può reggere. BREAK Sinner, 4-0, siamo all’ultimo chilometro, già Jan vede lo striscione del traguardo. Con un Ace al T Jannik porta lo score sul 5-0, irresistibile. Anche in risposta tira tutto a tutta Jannik, è padrone del campo Ai vantaggi strappa il primo MATCH POINT! Appena lunga la risposta di Sinner… Parità. Con un’altra bordata di diritto dal centro, indifendibile, arriva il Secondo Match Point!!! Annulla anche questo De Minaur, un rovescio a tutta che tocca la riga. Chiude al terzo Match Point, sfonda Jannik, VINCE, ABBIAMO VINTO!!!! Che weekend, che Final 8. Che Jannik Sinner, ma che squadra. Italia torna sulla vetta del mondo. Che emozioni!!!

    A. De Minaur 🇦🇺 vs J. Sinner 🇮🇹ITF Finals A. de Minaur30 J. Sinner66 Vincitore: J. Sinner ServizioSvolgimentoSet 2A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A df0-5 → 0-6J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-30 ace0-4 → 0-5A. de Minaur 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A0-3 → 0-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-300-2 → 0-3A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A0-1 → 0-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1A. de Minaur 0-15 0-30 0-40 15-403-5 → 3-6J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 A-403-4 → 3-5A. de Minaur 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 ace A-402-4 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-02-3 → 2-4A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-3 → 2-3J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-401-2 → 1-3A. de Minaur 0-15 0-30 15-30 30-30 30-401-1 → 1-2J. Sinner 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-401-0 → 1-1A. de Minaur 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

  • in

    Alex de Minaur, elogio della normalità

    Alex De Minaur nella foto – Foto Getty Images

    Non ruba l’occhio in campo, non entusiasma le folle, non ha un colpo in grado di sovrastare l’avversario. Eppure, l’australiano de Minaur è un lodevole esempio di come anche nel tennis contemporaneo si possano raggiungere i massimi livelli anche senza per forza essere dei super uomini, bensì puntando sulla volontà, l’agonismo e l’intelligenza tattica.
    Bravi e cattivi ragazziSe si dovesse chiedere a una schiera di appassionati in giro per il mondo quale sia il loro campione preferito, probabilmente in pochi citerebbero Alex de Minaur. Quando si guardano le quote delle scommesse di tennis live nei grandi tornei, di rado viene considerato favorito se deve affrontare uno dei big del circuito. Eppure, il giocatore nato a Sidney nel 1999 ha saputo scalare le classifiche, un po’ alla volta. Quasi in silenzio, senza mai porsi in maniera troppo appariscente, in totale contrapposizione con suoi connazionali dotati di enorme talento ma ben poca tenuta fisica o mentale.Il riferimento, è chiaro, va a Kyrgios e Kokkinakis, i due bad boys su cui l’Australia puntava per rinverdire almeno parzialmente i fasti di una gloriosa tradizione scemata negli ultimi lustri. Kokkinakis è stato invece a dir poco frenato da una marea di infortuni che ne hanno limitato attività e risultati. Quanto a Kyrgios, non ci sono sorprese nell’affermare che in lui non c’è mai stata la voglia di crederci davvero, di fare vita da professionista, di sfruttare un clamoroso talento in gran parte purtroppo gettato alle ortiche.Però c’è lui, Alex. Non una montagna di muscoli, non un predestinato, non una macchina da guerra come tante ormai se ne vedono sul circuito. Certo, parliamo di un ragazzo alto 183 centimetri, dunque non un piccoletto alla Schwartzmann. Ma senz’altro nemmeno paragonabile a molti giganti che svolgono ruoli da protagonisti nel tennis odierno.In ogni caso, de Minaur è arrivato su, vicino alla vetta. Ci è riuscito con abnegazione, continuità, spirito, lotta. E con tanta intelligenza, ovvero un acume tattico per il quale sul campo lo vediamo saper quasi sempre cosa fare. Un muro, ottimo nella fase difensiva, tenace nel rincorrere ogni accelerazione avversaria, abile nel commettere pochissimi errori lasciando al contendente l’onere di prendersi un maggior numero di rischi.De Minaur muove il gioco, costruisce il punto con pazienza, apre gli angoli. Non ha un servizio devastante, e in generale nessun colpo con cui spazzare via chi sta dall’altra parte della rete. Il pubblico non va in visibilio come invece accade per un meraviglioso rovescio di Wawrinka o uno spaventoso diritto di Alcaraz. Ma Alex resta lì, combatte, ragiona, non sbaglia. E molto spesso, vince.
    Salto di qualitàNumero due al mondo a livello juniores, l’australiano si è presentato sul circuito maggiore con alte aspettative, poi in parte ridimensionate, almeno per un po’. Si è assestato intorno alla ventesima posizione del ranking, e lì è rimasto per diverso tempo. Sembrava che ormai questa potesse essere la sua definitiva zona di comfort a livello di graduatoria. De Minaur però non si è accontentato, ha lavorato per implementare velocità e precisione del servizio, per rendere il suo gioco ancora più solido. Gli effetti si sono visti: il trionfo ad Acapulco, insieme al fantastico cammino al Masters 1000 di Toronto, lo hanno proiettato verso un ulteriore salto in avanti.Quando parliamo di normalità, esponiamo un termine ovviamente non valido in senso assoluto. Non può essere “normale” il fatto di conquistare un posto tra i migliori 10 o 20 giocatori del globo. Ma il concetto serve per omaggiare chi, con la costanza e l’impegno, lo studio dell’avversario e la serietà dentro e fuori dal campo, è riuscito ad approdare nell’élite del tennis, anche senza i crismi del supereroe. LEGGI TUTTO

  • in

    Masters 1000 Toronto: Trionfo Sinner! De Minaur è battuto in due set, prestazione in crescendo per l’azzurro, domani sarà n.6 al mondo

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    La palla di Alex De Minaur muore in rete, sull’ennesima mazzata di diritto Sinner. Si china in avanti l’azzurro, colpisce il terreno con la punta della racchetta e si rialza aprendo lo sguardo in un sorriso radioso, soddisfatto, con il pubblico che lo applaude convinto. Non c’è più tensione, solo gioia in un’esultanza composta. Elegante. Così Jannik Sinner ha vissuto il Match Point che gli ha regalato il titolo al Masters 1000 di Toronto, primo torneo di categoria vinto dall’italiano dopo le due finali perse a Miami. Un successo piuttosto netto e assolutamente meritato, arrivato col punteggio di 6-4 6-1 in 1 ora e 29 minuti di gioco condotti da Jannik, più forte nella spinta, nell’intensità, nella qualità complessiva di gioco. I precedenti recitavano solo vittorie per Sinner, il campo anche stasera ha confermato che i mezzi dell’azzurro sono superiori a quelli dell’australiano. Tuttavia De Minaur veniva dal miglior momento in carriera e la finale, vinta in crescendo con merito, non è stata una passeggiata.
    Il primo set infatti è stato complicato, anzi, Sinner se l’è complicato… Due volte è scappato avanti con un break (secondo e sesto game), imponendo la sua superiore velocità di palla e pressione in risposta, ma entrambe le volte è stato immediatamente contro-breakkato dall’amico rivale. Il piano tecnico tattico era chiaro fin dall’avvio: quando Sinner ha prodotto la sua maggior velocità di palla abbinandola a profondità e angolo, la difesa (ottima) di De Minaur era messa a durissima prova, quasi sempre sbaragliata entro un paio di colpi. Ma appena Jannik non è riuscito a prendere l’avversario in velocità ed è stato inchiodato a scambiare con palle più lente e centrali, alla fine i contrattacchi di Alex hanno spesso messo in difficoltà l’italiano, vista la sua grande abilità nell’appoggiarsi sulla palla rapida e piuttosto pulita di Jannik. Dopo uno splendido avvio, davvero intenso e devastante in risposta, Sinner è per due volte calato, irrigidito. Tensione, con De Minaur bravissimo a portarlo in situazioni scomode. Pochi punti diretti col servizio e stranamente una giornata modesta col rovescio. Di solido “Jan” lo gioca col pilota automatico, soprattutto in cross, sicuro e preciso; nella finale odierna ha sbagliato molte volte in scambio, come se non sentisse bene la palla, oppure fosse trattenuto nella rotazione, non trovando né profondità né sicurezza. De Minaur l’ha subito intuito, bloccandolo a sinistra e poi rapido nel venire avanti o spinge dall’altro lato, prendendosi punti importanti. Meglio entrambi in risposta che al servizio in un primo set complicato, non sempre bello.
    C’era però netta la sensazione dal campo che appena il braccio di Sinner entrava forte nella palla, libero e sciolto, la differenza di cilindrata era netta, soprattutto sulla diagonale di diritto. Per fortuna proprio questa fase è quella che, insieme alla risposta, ha portato l’azzurro al successo. Impressionante certe progressioni dell’altoatesino sulla diagonale di diritto, con una palla appena più carica e terribilmente veloce e profonda e poi via altra bordata ancor più netta, rapida e precisa. Allo stesso tempo, davvero bene l’azzurro in risposta, contro un servizio del “canguro” non in spolvero come nelle giornate precedenti. Jannik è stato bravo a cercare lo “schema Djokovic”: risposta centrale, profonda, per far perdere campo e precisione al rivale all’uscita dal servizio, quindi subito passo avanti e via botta a chiudere o quasi, con un netto vantaggio capitalizzato con sicurezza. Appena Sinner ha preso possesso dei tempi di gioco, con potenza e velocità, non c’è stata gara; appena ha rallentato o perso profondità, l’altro è rientrato in partita.
    Come in tutto il torneo, Sinner si è dimostrato freddo, granitico, Campione, alzando il livello nelle fasi decisive. Pochi fuochi d’artificio, tantissima concentrazione e sostanza. Con una zampata da campione sul 4 pari ha vinto un gran turno di battuta e quindi ripreso il break di vantaggio, proprio come negli altri match della settimana, mettendo la freccia al momento decisivo. Solido e aggressivo, lucido e potente. Nel secondo set non c’è stata storia, più sciolto e sicuro ha sfruttato la prima palla break del set e di fatto la partita si è chiusa lì.

    The moment he’s been chasing 😌#NBO23 @janniksin pic.twitter.com/jGm30RSXdX
    — Tennis TV (@TennisTV) August 13, 2023

    Una bellissima vittoria, ottenuta gestendo molto bene difficoltà e fasi difficili della finale, ma potremo dire di tutta la settimana. Una vittoria di maturità, di consapevolezza della propria forza, nemmeno giocando sempre al massimo, ma i grandi campioni sono esattamente quelli che sanno soffrire, aspettare e resistere nelle difficoltà, per piazzare l’affondo al momento ideale. Le stoccata che spezza la resistenza fisica e mentale degli avversari. Sinner in questo è stato fortissimo, e la sensazione è che abbia ancora margine, perché non ha servito particolarmente bene. Ha vinto stasera con solo il 50% di prime palle in campo. Sta lavorando molto su questo colpo, è ancora evidente che ci siano problemi di fluidità e sicurezza, ma quando crescerà anche nella continuità della battuta, sarà un bell’andare…
    “Questo torneo vuol dire tantissimo, è un grande risultato che posso condividere con tutto il mio team, stiamo lavorando con loro e questi risultati ci fanno stare bene e ci danno ancor più fame di vincere. In questa settimana apprezzo come ho gestito la pressione e le varie situazioni contro i vari avversari, ho trattato tutti con il giusto rispetto” così Jannik a caldo in campo.
    È una vittoria cercata, meritata, costruita con lavoro e migliorando tanti aspetti del gioco. E non si dica che ha battuto tennisti “minori”: alla fine parla il campo, e chi è arrivato a sfidarlo era lì perché se l’è meritato.
    È il secondo Masters 1000 vinto da un italiano – da quando sono stati così nominati – dopo il successo di Fognini a Monte Carlo 2019. Da domani Sinner avrà un nuovo best ranking di n.6 al mondo. Ora è il momento di festeggiare, te lo sei proprio meritato Jannik, bravissimo!
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Jannik Sinner alza la prima palla della sua terza finale Masters 1000 in carriera, ha vinto il sorteggio e ha scelto di servire. Ma è De Minaur a vincere il primo punto, si butta avanti l’australiano e chiude la porta. L’azzurro rimette le cose a posto con il servizio, tre battute vincenti di fila e poi sfonda col diritto da tre quarti campi. Ottimo avvio, molto più sicuro dei suoi ultimi due incontri al servizio, 1-0. C’è vento, ma non la bufera della prima semifinale di ieri, che ha penalizzato molto il gioco. Eccellente anche in risposta Jannik: colpisce pulito, potente, al centro, non dando tempo ad Alex a far spazio alla palla. Si apre il campo così Sinner, velocissimo a piazzare il secondo colpo nell’angolo. 0-40 e tre palle break immediate. Pressione MORTALE di Jannik alla seconda chance: profondo, intenso, si prende il controllo, sposta indietro l’australiano, apre l’angolo e al secondo affondo si prende il punto che gli vale il BREAK, 2-0. Parziale di 8 punti a 2. Complicato il terzo gioco per l’azzurro: due errori, palle un po’ meno profonde, è bravo De Minaur ad appoggiarsi e strappare il punto del 15-40, due palle del contro break. Ace per cancellare la prima; purtroppo sbaglia per primo in un lungo scambio, paga un cambio di ritmo col back di rovescio ben giocato da Alex. Contro Break, 1-2. Poco preciso col rovescio l’altoatesino in questa fase, spinge ma sbaglia, meglio col diritto. 2 pari. Ritrova un gran game di servizio Jannik, anche col diritto spacca lo scambio, a zero si porta 3-2. Il confronto diritto dell’italiano vs. quello dell’australiano porta un netto vantaggio a Jannik, troppo più veloce e pesante, profondo e maggiormente carico di rotazione. Dal centro Sinner “spacca” la palla in direzione cross, e via rapido in contro tempo a rete. 0-30. Ma il rovescio di Jan invece oggi è poco sicuro, sembra contratto, come se non riuscisse a terminare il scioltezza tutta la rotazione all’impatto. Due errori, e poi un terzo al termine di uno scambio infinito, molto tattico, di ben 32 colpi, con tanta spinta dell’azzurro ma senza riuscire a chiudere e facendo anche discreta fatica… Del resto, le doti di incontrata di Alex sono ottime, come le sue gambe. Col diritto però è tutta un’altra musica, un’altra bordata posta Jan a palla break. Ottimo Sinner! Punisce una volée non così profonda del rivale con un lob perfetto. BREAK Sinner, di nuovo avanti 4-2 dopo 27 minuti. Ancora al servizio è un po’ incerto l’azzurro, spinge ma col rovescio concede qualcosa, e sul 30 pari arriva il primo doppio fallo, che gli costa la palla break. Se la gioca con coraggio: servizio esterno, schiaffo al volo di diritto a grande rischio che sbaraglia il rivale. Troppo rischio nell’affondo seguente, la palla è in corridoio e c’è ancora da soffrire con la seconda PB del game. Se la gioca bene De Minaur, inchioda sul rovescio Jannik che è evidentemente in difficoltà a sinistra nel trovare profondità, e accorciando troppo subisce l’affondo del “canguro”. Contro Break, per seconda volta si torna in equilibrio sul 4-3. In risposta Sinner è più sicuro che al servizio, soprattutto spingendo forte sulle seconde palle. Di nuovo l’azzurro avanti in ribattuta, 15-40 e due nuove chance per l’allungo. Stavolta spreca sulla seconda, dopo una grande risposta non entra a tutta col diritto, trattenendo il braccio la palla muore sul nastro. Molto duro l’ottavo game, finalmente Sinner trova un gran rovescio vincente, ma il game lo vince l’australiano grazie ad un errore di Jannik col diritto. 4 pari. È assai più trattenuto l’azzurro rispetto all’avvio, ha calato la velocità dei colpi, ma così facendo dà un assist al rivale che è bravo ad appoggiarsi e trova spinta. Appena ritrova la massima velocità aprendo anche il campo, De Minaur va in netta difficoltà, mente su lunghi scambi è l’aussie in vantaggio visto che rimette rischiando di meno. Con un Ace provvidenziale, Jannik sale 5-4. Inizia bene l’azzurro il decimo game: ritorna a sbracciare con massima velocità, apre il campo e se lo prende. De Minaur non trova la prima di servizio e sulla risposta aggressiva sbaglia malamente col diritto, 0-30. A punti dal set Jan. Ecco la sorpresa! Scambio lungo, e palla corta improvvisa di Sinner col rovescio, Alex è sorpreso corre male in avanti e sbaglia il tocco. 0-40, Tre Set Point! Basta il primo!!! Jannik “spacca” la palla, progressione micidiale, profondo, intenso come all’avvio, De Minaur contiene ma alla fine sbaglia. Con questa combinazione di velocità e profondità, l’australiano è in grande difficoltà. 6-4 Sinner, bravo a ritrovare la massima efficacia e intensità negli ultimi due, ottimi, giochi, a superare una fase centrale del parziale meno sicura e sciolta. Incredibile come De Minaur abbia retto nel set vincendo un pessimo 39% di punti con la prima palla, mentre Sinner ha vinto ben 10 punti in più nel set.
    Secondo set, Sinner ha il piccolo vantaggio di servire per primo, ma commette due classici errori gratuiti e guarda pure stizzito il suo angolo. Il game va ai vantaggi, con il diritto stavolta impreciso. Brutto game tecnicamente, ma Jannik lo porta a casa, 1-0, può fare corsa di testa. Sinner ritrova precisione col diritto, lo alza leggermente e lo gioca sempre a destra, con De Minaur che col suo movimento fa fatica a salire e schiacciare la palla, per lo 0-30. Ottima reazione dell’australiano, ritrova il servizio e si butta avanti prendendosi due punti a rete. 1 pari. Dopo un turno di servizio ottimo, Sinner ritrova scioltezza e soluzioni in risposta. Prima un passante lungo linea di rovescio dei suoi, scivolando a sinistra e trovando un controllo fenomenale, poi un’altra smorzata perfetta. Con un’altra bordata di diritto cross, ecco il 30-40 e prima palla break del set. Eccolo! Risposta aggressiva di rovescio, De Minaur prova a caricare il rovescio ma la palla non passa la rete. BREAK, 3-1 e servizio Sinner. Molto più sciolto adesso il top10 azzurro, questo diritto veloce e un filo lavorato di spin è terribilmente fastidioso per l’australiano, e poi ritrova anche l’Ace, che mancava ancora nel secondo set. Nonostante un doppio fallo (il secondo del match), allunga sul 4-1 con un magnifico contro piede, scelta finora rischiata poco e che sorprende l’avversario. È a due passi dal primo titolo M1000. Sotto nel punteggio, Alex accelera troppo i tempi di gioco, cerca di fare qualcosa di più, ma non ha la velocità per spaccare Jan dal fondo. Con due pessime accelerazioni, Alex crolla 0-30 e la prima palla non va. Un altro diritto potente, carico, incrociato, di Sinner è mal centrato dall’aussie, errore che gli costa lo 0-40. Tre chance per Sinner per spiccare il volo verso il successo. Gioca male la seconda Jannik, pigro su di un rovescio di scambio con la palla impattata male. Ma trasforma la terza, con un bel rovescio lungo linea che prende in contro piede De Minaur, finalmente ora il lato sinistro dell’azzurro è più sciolto e sicuro. BREAK Sinner, 5-1, serve per il titolo. Ora gioca libero da ogni tensione, sul 15-0 Jan scarica una mazzata col diritto lungo linea da autovelox, micidiale. Fa il pugno l’azzurro, vede lo striscione del traguardo. Spreca il primo Match Point con un doppio fallo sul 40-15, ma trasforma il secondo. Game Set Match Sinner!!! Bell’abbraccio tra i due amici (e compagni di doppio). Arriva il primo titolo Masters 1000, al terzo tentativo in carriera, strappa il nuovo best ranking al n.6 mondo, uguagliando quello di Berrettini. Resta Panatta il migliore da quando la classifica è stilata al computer (n.4).

    [7] Jannik Sinner vs Alex de Minaur ATP Toronto Jannik Sinner [7]66 Alex de Minaur41 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-305-1 → 6-1A. de Minaur30-40 0-15 0-30 0-40 15-40 30-404-1 → 5-1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 df 40-303-1 → 4-1A. de Minaur 0-15 15-15 15-30 30-30 30-402-1 → 3-1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 2-1A. de Minaur 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace1-0 → 1-1J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1A. de Minaur 0-15 0-30 0-405-4 → 6-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 ace4-4 → 5-4A. de Minaur 15-0 15-15 15-30 df 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-404-3 → 4-4J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 df 40-40 40-A4-2 → 4-3A. de Minaur 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A3-2 → 4-2J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-02-2 → 3-2A. de Minaur 15-0 30-0 30-15 40-15 40-302-1 → 2-2J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 ace2-0 → 2-1A. de Minaur 0-15 0-30 0-40 15-401-0 → 2-0J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0

    Statistiche
    Sinner
    De Minaur

    Ace
    5
    1

    DOUBLE FAULTS
    3
    1

    FIRST SERVE
    26/52 (50%)
    28/53 (53%)

    1ST SERVE POINTS WON
    19/26 (73%)
    13/28 (46%)

    2ND SERVE POINTS WON
    15/26 (58%)
    10/25 (40%)

    BREAK POINTS SAVED
    2/4 (50%)
    5/10 (50%)

    SERVICE GAMES PLAYED
    9
    8

    RETURN RATING
    226
    141

    1ST SERVE RETURN POINTS WON
    15/28 (54%)
    7/26 (27%)

    2ND SERVE RETURN POINTS WON
    15/25 (60%)
    11/26 (42%)

    BREAK POINTS CONVERTED
    5/10 (50%)
    2/4 (50%)

    RETURN GAMES PLAYED
    8
    9

    NET POINTS WON
    4/4 (100%)
    4/8 (50%)

    WINNERS
    14
    3

    UNFORCED ERRORS
    16
    4

    SERVICE POINTS WON
    34/52 (65%)
    23/53 (43%)

    RETURN POINTS WON
    30/53 (57%)
    18/52 (35%)

    TOTAL POINTS WON
    64/105 (61%)
    41/105 (39%)

    MAX SPEED
    216 km/h (134 mph)
    204 km/h (126 mph)

    1ST SERVE AVERAGE SPEED
    201 km/h (124 mph)
    190 km/h (118 mph)

    2ND SERVE AVERAGE SPEED
    155 km/h (96 mph)
    153 km/h (95 mph) LEGGI TUTTO

  • in

    Masters 1000 Toronto: I risultati con il dettaglio delle FInali. LIVE Jannik Sinner vs Alex De MInaur (LIVE)

    Jannik SInner e Alex De MInaur nella foto

    Masters 1000 Toronto (Canada) – Finali, cemento

    Center Court – Ora italiana: 19:30 (ora locale: 1:30 pm)1. [3] Rajeev Ram / Joe Salisbury vs Marcelo Arevalo / Jean-Julien Rojer Il match deve ancora iniziare
    2. [7] Jannik Sinner vs Alex de Minaur (non prima ore: 22:00)Il match deve ancora iniziare
     Loading … LEGGI TUTTO