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    Piacenza prova a portare in Superlega l’azzurro Alessandro Bovolenta?

    Tutti pazzi per Alessandro Bovolenta: al giovane opposto figlio d’arte, che ha esordito in nazionale durante gli ultimi Europei, la Serie A2 sta ormai strettissima, e in tanti scalpitano per portarlo in Superlega. Secondo il quotidiano Libertà, a mettere gli occhi sul gioiellino della Consar Ravenna è stata soprattutto la Gas Sales Bluenergy Piacenza, che sogna di ricomporre in Emilia la coppia di opposti azzurra con Yuri Romanò (il cui rinnovo sarebbe già cosa fatta). I dubbi sono legati alla possibile promozione sul campo di Ravenna, che a quel punto potrebbe fare uno sforzo per trattenere il suo giocatore simbolo, e anche alla volontà di Bovolenta di condividere la stessa maglia con quello che di fatto è, in prospettiva futura, il suo rivale numero uno per un posto in nazionale.

    Sul fronte schiacciatori, pare definitivamente sfumata la pista che portava a Torey Defalco, che avrebbe scelto di accasarsi in Giappone proprio come l’attuale posto 4 biancorosso Riccardo Lucarelli. La società si sarebbe quindi orientata su un protagonista della Superlega come Stephen Maar, uno dei bomber di Monza, che affiancherebbe i confermati Recine e Andringa. E sempre da Monza intriga la possibilità di aggiudicarsi il centrale azzurro Gianluca Galassi, che però è al centro di una vera e propria asta, visto che anche Civitanova e Trento sembrano essere (molto) interessate.

    (fonte: Libertà) LEGGI TUTTO

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    Alessandro Bovolenta: “Ho trovato la mia strada, con l’aiuto di mamma”

    Di Roberto Zucca

    Ho avuto un flash a metà intervista, ossia ricordare che la persona dall’altra parte del telefono ha solo diciannove anni. Premetto che la storia del suo cognome potrebbe sviare da considerazioni troppo emozionali o far virare la conversazione sulla vita di una famiglia che, al di là della pallavolo, è nel cuore di tutto il movimento. Occupiamoci, però, dell’essere Alessandro Bovolenta, dell’essere una delle più grandi promesse del nostro volley, dell’aver già dimostrato a tutti – con le nazionali giovanili e con la Consar RCM Ravenna – che la stoffa, il carattere e il talento ci sono.

    E soprattutto, che tutte queste caratteristiche non sono comprese nel cognome che si porta, ma piuttosto si allenano, si affinano: “Con l’aiuto di mamma – afferma fin da subito Alessandro – Questo va detto, perché lei ha sempre tenuto me e i miei fratelli con i piedi per terra. Sì, le soddisfazioni, piccole o grandi, per me sono arrivate. Ho trovato la mia strada, quello che faccio mi piace. Ma lei mi ha sempre detto che dovevo lavorare e divertirmi. Senza pensare al dopo o a tutte quelle cose che si creano quando una persona inizia ad ottenere qualche successo“.

    In questi si giorni si parla molto di Zaniolo, delle persone che lo circondano che spesso non fanno il suo bene e di un grande talento forse bruciato. Le posso chiedere un’opinione da tifoso e da sportivo?

    “Io sono tifoso della Roma dalla nascita, e spero anche di avere l’opportunità di andare a vedere una partita all’Olimpico con Arianna molto presto. Posso dirle che è un ragazzo che ha avuto molto da questa società e forse era arrivato il momento che anche lui desse qualcosa a questa Roma. Quegli atteggiamenti, quei rifiuti, quei comportamenti e quelle provocazioni non sono stati una scelta vincente, tanto più nei confronti di una società e di tifosi che su di te hanno sempre riversato tanto entusiasmo, oltre ad averti supportato. Nello sport ci vuole rispetto e riconoscenza“.

    Foto Porto Robur Costa 2030

    È questo a cui è stato educato?

    “Senza dubbi. Ho avuto la fortuna di trovare, oltre la famiglia, allenatori e figure che mi hanno insegnato il senso di questo sport e la disciplina alla quale bisogna convertirsi, se si vuole fare un certo tipo di strada“.

    Uno di questi è stato Velasco, durante il periodo in azzurro.

    “Lui è un grande motivatore. Ci ha parlato spesso dell’essere professionisti e del cercare di esserlo, pur non dimenticandosi che i traguardi raggiunti sono paralleli all’età che si sta vivendo. Vincere da ragazzi è un incredibile iniezione di entusiasmo e un grande motore. Ma va vissuto tutto con la consapevolezza dell’età con cui si ottiene quel determinato obiettivo. Soprattutto bisogna viversi la propria adolescenza“.

    Lei come ama viverla?

    “Mi piace trascorrere molto tempo con i compagni di squadra. Mi piace condividere i momenti non solo dentro il campo, ma anche fuori. Mi basta poco per essere felice: una cena, un sushi, in compagnia di amici come Mancini, Orioli, con cui ci conosciamo da sempre. Non le cito tutti i compagni, ma dovrei davvero fare il nome di tutti, perché siamo davvero una bella squadra“.

    La squadra. Ravenna. Tanti giovani su cui scommettere?

    “Una bella scommessa. Una squadra che può fare di più, certamente, ma una squadra di ragazzi entusiasti di potersi giocare la serie A2“.

    foto Lega Volley

    Il quinto posto è a pochi punti. Si punta verso l’alto o verso il basso?

    “Da qualche settimana è arrivato anche Swan Ngapeth, che ha certamente potenziato il reparto degli schiacciatori. Dobbiamo cercare di risalire di qualche posizione. La volontà c’è“.

    Siete tra i pochi ad aver fatto realmente sudare Vibo Valentia in casa propria.

    “Loro sono uno squadrone. Ci sono elementi come Orduna e Buchegger che hanno giocato qui a Ravenna e sono fortissimi. Speriamo di riuscire a fare meglio in casa da noi!“.

    Alessandro Bovolenta che campionato sta giocando?

    “Potrei fare molto di più alle volte, mentre altre viene meglio tutto. In generale non posso lamentarmi. Penso sia un anno importante per me. Ho giocato e provato la scorsa stagione a fare qualcosa che non era perfettamente nelle mie corde, così quest’anno ho cambiato ruolo e con Marco (Bonitta, n.d.r.) stiamo impostando un gioco diverso“.

    Sente la pressione di tutto questo?

    “Come dice Coach Battocchio, bisogna certamente giocare per divertirsi. La pressione è per pochi, ovvero per i privilegiati. Quindi anche se la sentissi, ho imparato e imparerò a gestirla al meglio possibile“.

    Alessandro Bovolenta – Foto Porto Robur Costa 2030

    Per lei si dice ci siano grandi squadre pronti ad attenderla. Mi dica quale sente più nelle sue corde in Superlega.

    “Posto che non ci sto minimamente pensando, le dico che Trento sta facendo davvero un bel progetto con gli italiani e mi piace molto. Modena e Perugia sono piazze in cui ha giocato papà, molto belle. La Lube è una grandissima squadra“.

    Lei è tra l’altro molto legato a Ravenna.

    “Per me è casa“.

    Un luogo del cuore di Ravenna?

    “Casa mia. Attualmente vivo in foresteria con altri ragazzi. Quando posso, e quando ho voglia di respirare l’aria di famiglia, mi rifugio a casa. Il mio cuore resta sempre lì“. LEGGI TUTTO

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    Bovolenta, parole da veterano: “Sprecate troppe occasioni, possiamo fare molto meglio”

    Di Redazione

    Sconfitta 3-1 da Santa Croce nel giorno di Santa Stefano, Ravenna ha chiuso il 2022 con 18 punti in classifica che gli valgono al momento il terzultimo posto in classifica del campionato di A2, a +3 dalla zona retrocessione ma anche a -2 da quella playoff. A tirare le somme è Alessandro Bovolenta, che a discapito dei suoi 18 anni dimostra già una lucidità e una maturità da veterano.

    “C’è il rammarico di aver gettato al vento diverse occasioni, non solo una – racconta intervistato sulle colonne de Il Resto del Carlino Ravenna – I diciotto punti racimolati in classifica non ci appartengono, sono convinto che questa squadra, seppur giovane, abbia un valore superiore. Ora riordiniamo le idee e le energie e poi potremo dare fastidio a tante avversarie, comprese quelle di prima fascia. Possiamo e dobbiamo puntare più in alto”.

    Preziosissimo, comunque , il suo contributo fornito in questa prima parte di stagione, chiusa da Bovolenta al 5° posto nella classifica dei bomber con 267 palloni messi a terra e il 4° posto alla voce attacchi vincenti (232). “Statistiche personali? Conta solo il contributo che riesco a dare alla squadra. Spero di migliorare e di salire sul podio di queste classifiche individuali perché vorrebbe dire aiutare la Consar ad andare sempre meglio” conclude. LEGGI TUTTO

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    Europei Under 20, la finale per l’oro è Italia contro Polonia

    Foto Federvolley.it Di Redazione Saranno Italia e Polonia a giocare la finale che oggi, domenica 25 settembre, assegnerà la medaglia d’oro ai Campionati Europei Under 20 maschile. Alle 20 al Palazzetto dello Sport Corrado Roma di Montesilvano gli azzurrini ritroveranno sul proprio cammino la formazione polacca già incontrata nella fase a gironi.   Sabato pomeriggio […] LEGGI TUTTO

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    Europei Under 20: solo un lieve trauma al piede per Alessandro Bovolenta

    Foto Federazione Italiana Pallavolo Di Redazione Sospiro di sollievo per Alessandro Bovolenta, il talento della nazionale Under 20 che si è infortunato ieri nel corso della partita dei Campionati Europei di categoria vinta per 3-0 dall’Italia contro la Serbia. Gli esami clinici parlano soltanto di un lieve trauma al piede destro; la Federazione Italiana Pallavolo […] LEGGI TUTTO

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    Bovolenta e Orioli pronti per gli Europei: “Siamo un grande gruppo”

    Alessandro Bovolenta – Foto Porto Robur Costa 2030 Di Redazione Due mesi dopo l’impresa europea di Francesco Comparoni e Alberto Pol con la nazionale Under 22, ora la Consar Rcm Ravenna fa il tifo per altri due suoi ragazzi: Alessandro Bovolenta e Mattia Orioli. L’opposto e lo schiacciatore di Ravenna fanno parte del gruppo dei […] LEGGI TUTTO

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    La Consar Rcm Ravenna dà i numeri, Goi si tiene il suo 10

    Di Redazione La Consar Rcm Ravenna ha definito i numeri di maglia per il campionato di A2 2022/23 che inizierà il 9 ottobre. Dei quattro confermati dell’annata passata, solo Riccardo Goi ha mantenuto lo stesso numero, continuando a restare fedele al 10, numero che ha scandito quasi tutta la sua carriera e che porta ininterrottamente dal 2013/14. Mattia Orioli è passato dal 23 al 14, e Francesco Comparoni si è preso il numero 1 (l’annata scorsa aveva il 22). Alessandro Bovolenta, affacciatosi in prima squadra nel finale della scorsa stagione, ha scelto il 7 con cui ha giocato la serie B, il campionato Under 19 e la Eyof con l’Italia. Promossi dalle giovanili, Filippo Mancini e Lorenzo Tomassini hanno cambiato numero, passando rispettivamente all’11 e al 18. Martins Arasomwan, tornato a Ravenna dopo la stagione vissuta in Toscana a Santa Croce, si è ripreso il numero 8, peraltro indossato anche in Toscana. Sul fronte dei nuovi, è una scelta nel segno della fedeltà al numero 2 anche per Manuel Coscione, che si appresta a disputare la sedicesima annata con il 2 sulla schiena, indossato per la prima volta a Cuneo nel 2004/05. Roberto Pinali avrà il numero 9, scegliendo così di non imitare il fratello Giulio che nel 2020/21 indossò a Ravenna la maglia n. 14. Alberto Pol continuerà col numero 6, che lo ha accompagnato nelle sue precedenti esperienze in A3 e in A1 a Trento e in A2, la scorsa stagione, a Porto Viro. E conferma del 16, portato a Mondovì, anche per Victorio Ceban. Per il loro debutto in prima squadra Simone Orto e Ranieri Truocchio hanno scelto rispettivamente il 5 e il 12. Questo, dunque, il riepilogo dei numeri di maglia per la prossima stagione: 1 Francesco Comparoni2 Manuel Coscione5 Simone Orto6 Alberto Pol7 Alessandro Bovolenta8 Martins Arasomwan9 Roberto Pinali10 Riccardo Goi11 Filippo Mancini12 Ranieri Truocchio14 Mattia Orioli16 Victor Ceban18 Lorenzo Tomassini Domani, domenica 21 agosto, è previsto il raduno della squadra. In mattinata ci sarà la consegna del materiale e la presentazione alla stampa al Ristorante Pizzeria Molinetto sulla strada per Punta Marina. LEGGI TUTTO