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Wimbledon: l’espansione del club è rischio, la comunità locale (e politici) si oppongono

I piani di Wimbledon per espandere l’area del club e quindi il torneo potrebbero essere ritardati a causa dell’opposizione di alcuni comitati della comunità locale e anche di alcuni membri del parlamento eletti nella zona. L’All England Club ha annunciato un importante piano di espansione, iniziato con l’acquisto di un vicino golf club nel 2018 per 65 milioni di sterline. In quella area l’AELTC intende costruire nuove strutture, tra cui uno stadio da 8.000 posti e più di tre dozzine di campi in erba. Grazie a questi nuovi campi, le qualificazioni del più antico torneo tennistico al mondo si potrebbero disputare direttamente nel club e sarebbe ampliata anche l’offerta di campi di allenamento e di gioco durante il torneo.

Il progetto del “nuovo” Wimbledon, annunciato tempo fa alla stampa e alla comunità dell’area, è stato sottoposto a due consigli locali per l’approvazione il prossimo anno. In questa fase sono sorti problemi. 16 gruppi di residenti nella zona si stanno opponendo, secondo quanto riporta il Daily Telegraph, ed è sorta anche la richiesta di riavviare del tutto il processo con un progetto totalmente diverso. Le preoccupazioni della comunità locale includono le dimensioni dello sviluppo, con l’All England Club accusato di non rispondere alle richieste e al confronto richiesto dai gruppi locali.

“Quello che vogliamo fare è ottenere una soluzione adeguata per i nostri residenti e per il club”, ha detto Stephen Hammond, deputato conservatore di Wimbledon, intervenendo in un dibattito all’interno di un programma politico in tv. “Devono venire e iniziare a parlare. Questo non è il piano giusto.”

La richiesta dei comitati locali è quella di ascoltare le loro richieste e valutare anche delle alternative.

“I responsabili del club venuti alle consultazioni ma non si sono mossi affatto. Forse potrebbe esserci uno stadio diverso, forse potrebbero esserci altre garanzie”, ha dichiarato Fleur Anderson, parlamentare laburista di Putney.

Wimbledon non è l’unico torneo ad aver “lottato” per raggiungere i propri obiettivi di sviluppo del sito. Roland Garros per esempio ha dovuto affrontare non pochi problemi e pressioni da parte dei gruppi locali e politici nel completare la sua recente espansione.


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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