in

Masters 1000 Madrid: Berrettini quasi perfetto, supera nettamente un Fognini non al meglio

Matteo Berrettini vince il derby azzurro al Masters 1000 di Madrid, superando nettamente Fabio Fognini in due set, 6-3 6-4 lo score del match. Quasi perfetto il romano, devastante al servizio e preciso nella spinta; non bene invece il ligure, entrato male in partita e poi troppo lento con i piedi e poco intenso per ribaltare le sorti della partita contro un Matteo così centrato, continuo e positivo. Berrettini ha condotto il match dall’inizio alla fine, con potenza, intensità e qualità. Non ha concesso nemmeno lo straccio di una palla break a Fabio, una chance per rientrare in partita. Il tabellino parla di un match deciso da un solo break a set, ma in realtà il gap tra i due azzurri oggi è stato ben più netto, con molti meriti di Berrettini ad amplificare le difficoltà di Fognini.

Matteo ha iniziato la partita filando via veloce come un treno: servizio al top sin dal primo game, potente ed accurato in risposta, ha condotto lo scambio con grande intensità, qualità e precisione. Quando la sua battuta è così in ritmo, tutto il suo tennis fluisce bene, perché può prendersi rischi in risposta, può essere aggressivo e provare la giocata. Oggi ha impressionato per alcune bordate di diritto che hanno letteralmente lasciato fermo Fabio, anche le condizioni “rapide” di questa terra in altura l’hanno certamente favorito. È stato bello solido col rovescio, pochi gli errori e diversi back davvero infidi hanno messo a nudo la difficoltà del ligure nella ricerca della palla, nel fare il primo passo per mettersi in moto. Ascolteremo più tardi le parole di Fabio, se per caso avesse accusato qualche tipo di problema che non gli ha consentito di essere più rapido. Infatti è stata evidente la differenza tra la rapidità di Berrettini (sì) nella ricerca della palla, rispetto ad un’insolita lentezza di Fognini.

Davvero tutto bene nel tennis del romano oggi, anche grazie ad una chiave tattica che spostato la bilancia a suo favore, oltre al servizio naturalmente. Quale? Nelle poche occasioni in cui Berrettini non ha fatto la differenza con la battuta e si è scambiato, Fognini non è mai riuscito ad avanzare la propria posizione in campo. In risposta era davvero dietro e, da quella “latitudine”, nonostante tirasse dei drive belli carichi, non è mai riuscito a spostare Berrettini, gli ha regalato non solo spazio ma soprattutto tempo. Matteo oggi si muoveva molto bene, ha avuto il tempo di muoversi, trovare la migliore distanza della palla e scaricare dalla sua racchetta accelerazioni potenti e precise, che hanno messo in grave difficoltà il rivale. Ha sempre controllato il tempo del match, ha giocato con pochissima pressione visto che ha servito benissimo, tutto facile quindi per Matteo, la partita si è messa da subito nei suoi binari, e non ha mai sbandato ne concesso una pausa.

Fognini oggi non ha giocato affatto una buona partita. L’unica nota positiva è stata il non aver mollato, anche se è stato costretto sempre a rincorrere. Non è mai riuscito ad incidere alla risposta, e questo è stato decisivo. Ma anche nei propri turni di servizio ha stentato ad ingranare. Niente nel suo tennis ha funzionato al meglio. Anche quando stazionava al centro e scambiava col diritto, la situazione tecnica che di solito su terra battuta gli consente di comandare e cambiare ritmo all’improvviso con le sue splendide accelerazioni, non ha inciso molto. I suoi colpi erano spesso corti, e non è nemmeno riuscire ad imporsi sulla diagonale di rovescio (dove sul lato tecnico è nettamente superiore a Matteo), per quanto descritto sopra sul tempo del match. Tutto credo sia dipeso dalla lentezza mostrata in campo da Fognini oggi. Un buon “Fogna” è un fulmine coi piedi nell’arrivare sulla palla, anticipare e lasciar partire il braccio. Non oggi è stato quasi sempre in ritardo, soprattutto nel fare il primo passo, quello che ti mette in moto. Lentezza, poca intensità, posizione arretrata, impossibile far partita pari contro un Berrettini così “on fire” al servizio.

Continua così la corsa del romano nel torneo, che al prossimo turno se la vedrà col vincente di Ramos – Delbonis. Aspettiamo Fognini a Roma, sperando di vederlo in condizioni migliori.

Marco Mazzoni

La cronaca della partita

Il derby azzurro inizia poco dopo le 17, con Berrettini alla battuta. Bella prima, via avanti e volée vincente (comoda). Il servizio di Matteo è subito potente e preciso, a zero muove lo score. Entra a tutta anche in risposta il romano, Fabio è sorpreso. 0-30, e 6 punti a zero per Berrettini. Finalmente Fognini entra in partita, con una bella smorzata vince il suo primo punto del match. È evidente che Fabio debba far di tutto per non consentire a Matteo di sprigionare la potenza del suo diritto. Un errore in scambio costa al ligure il 30-40 e prima palla break del match. Si salva comandando lo scambio col diritto, ma commette doppio fallo e quindi c’è un’altra chance di break. Gran punto di Berrettini: alza la parabola col rovescio in difesa, e in piena corsa verso destra chiude l’angolo cross con una bordata imprendibile. Che winner, e BREAK Berrettini, 2-0 avanti. Dopo un doppio fallo, ecco la prima “smorza” di Matteo, col diritto, perfetta. Troppo lontano Fognini in posizione di risposta, apre molto il campo e consente a Berrettini di girarsi sul diritto anche da sinistra e sparare tutta. Ottimo inizio del romano, tatticamente e tecnicamente perfetto, per il 3-0. Il braccio di Fognini è tutt’altro che sciolto, affossa un diritto banale, molto fermo coi piedi, segnale che ancora non è davvero entrato in partita. È pure sfortunato quando un diritto in avanzamento s’impenna sul nastro e finisce largo. 30-40, palla del doppio break. Se la gioca bene Fabio, finalmente rapido coi piedi e pronto ad accelerare sulla palla più corta del rivale. Un punto che ha acceso la luce nel tennis del ligure: vince il primo game del match con altri due buone accelerazioni, portandosi 1-3. Adesso Fognini deve riuscire a tenere questa intensità ed incidere in risposta, per tornare nel set. “Berretto” ha un altro programma… continua a servire molto bene, alternando palle al centro ad altre angolate. 4-1 Berrettini. Fognini è entrato nel match, anticipa e comanda col diritto, più sciolto e rapido nel cercare la palla nei suo turno di servizio; Berrettini è molto preciso in spinta, aiutato dalla posizione troppo arretrata di Fabio e dalle sue risposte non così lunghe. E poi, con la prima continua a fare la differenza, trovando punti importanti (come sul 40 pari nel settimo game). Il set scivola via sui turni di servizio. 5-3, Matteo serve per vincere il primo set. E serve bene… due prime ottime, 30-0, e poi una seconda molto carica, la risposta di rovescio vola via, difficile controllare quella traiettoria. 40-0, tre set Point. Un altra prima-bomba e 6-3 Berrettini. Un set meritato in 35 minuti di dominio col servizio: 22 punti vinti su 28 giocati, 79% di prime in campo con l’86% dei punti vinti. In pratica, sui turni del romano, quasi non si è giocato.

Secondo set, Fognini inizia alla battuta. Con un buon ritmo col rovescio, Fabio inchioda nell’angolo Matteo a sinistra. Grazie a un paio di buone prime comanda e vince un bel game, 1-0 e per la prima volta avanti nel match. Nel quarto punto del secondo game, per la prima volta Fognini riesce a difendersi e ribaltare lo scambio, portando Matteo all’errore. Piccoli segnali di un “Fogna” in crescita. 30 pari e seconda di servizio, piccola chance per Fognini? Scambia da troppo lontano il ligure, non contiene la potenza di Berrettini. Terzo game, Fognini commette un paio di gratuiti classici, crollando 15-40. Un passaggio a vuoto, arrivato all’improvviso, proprio mentre si iniziava ad intravedere qualcosa di buono nella sua velocità in campo ed intensità. Niente, un altro brutto rovescio scaraventato in rete con troppa fretta (e piedi quasi fermi) costa al ligure il BREAK. Berrettini, quasi senza far niente in risposta, si ritrova avanti di un set e 2-1 e servizio nel secondo. Il match sembra già segnato, se il romano continua a servire così bene e sbagliare così poco. Accenna qualche frase con se stesso Fabio, finora quasi silente nel match, forse a cercare una scossa, ma Matteo è totalmente focalizzato nel suo tennis. Serve benissimo il romano, e viene pure avanti a toccare di fino con una smorzata che gli vale il punto del 3-1. Consolida il BREAK Berrettini, lanciassimo verso il successo. La sensazione è che solo un improvviso calo di tensione del romano potrebbe riaprire la partita. Prova a spingere Fognini, lascia partire il braccio, ma più di rabbia che di precisione. I piedi sono ancora un po’ troppo fermi, e non è preciso. Da 40-15 perde tre punti di fila e deve affrontare una palla break che profuma di match point. Se la gioca bene, servizio esterno e diritto cross in anticipo, preciso. Però commette un doppio fallo, e affronta di nuovo la palla break. Stesso schema, stavolta col diritto sorprende Matteo col contro piede. Lo sguardo di Berrettini mostra tutta la sua concentrazione, spinge forte e conquista la terza palla break del game. Fognini resta aggrappato alla partita con le unghia, almeno le palle break le gioca con attenzione e qualità. Game complicatissimo, si salva Fabio e resta in scia 2-3. Il romano continua a macinare tennis senza patemi al servizio, il ligure non molla, ma il suo gioco va a corrente alternata, addirittura è costretto a giocare qualche rovescio a una mano per rintuzzare la lunghezza di palla nello scambio di Matteo; ma è anche il segnale di una discreta lentezza di Fabio nel cercare la palla, nella sua reattività oggi. Settimo game, da 40-15 Fognini è di nuovo costretto ai vantaggi. Una risposta di diritto inside out di “Berretto” è impressionante per potenza e lunghezza, è in grande fiducia oggi Matteo, e si vede per come regge lo scambio ed accelera. 12 punti per vincere il game, “Fogna” resta in scia 3-4. Concede qualcosa col diritto Berrettini nell’ottavo game, ma con servizio ed un back di rovescio velenosissimo, si porta 5-3, ad un passo dalla vittoria. Non molla Fabio, con un bel game di servizio sale 4-5. Ma il problema è incidere in risposta per tornare in vita nella partita. Quasi impossibile con un servizio così in ritmo come quello di Matteo oggi. Di fatto nel decimo game non si gioca, 40-0 e tre Match Point. Servizio esterno e palla corta, perfetta. Game Set Match Berrettini. Un successo meritato, è scattato velocissimo dai blocchi ed ha condotto la partita senza sbavature. Solo un break a set, ma Matteo non ha mai rischiato nei suoi turni di servizio. 17 punti di differenza tra i due, e ZERO palle break concesse dal romano. Indice della qualità della partita giocata da Berrettini.

Marco Mazzoni

[8] Matteo Berrettini vs Fabio Fognini

5 Aces 1
1 Double Faults 2
74% (39/53) 1st Serve 71% (47/66)
85% (33/39) 1st Serve Points Won 70% (33/47)
64% (9/14) 2nd Serve Points Won 37% (7/19)
0% (0/0) Break Points Saved 71% (5/7)
10 Service Games Played 9
30% (14/47) 1st Serve Return Points Won 15% (6/39)
63% (12/19) 2nd Serve Return Points Won 36% (5/14)
29% (2/7) Break Points Converted 0% (0/0)
9 Return Games Played 10
79% (42/53) Service Points Won 61% (40/66)
39% (26/66) Return Points Won 21% (11/53)
57% (68/119) Total Points Won 43% (51/119)


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


Tagcloud:

Si è concluso un weekend di fuoco per le squadre giovanili del Club76

Pre Quali Roma (Tirrenia e Formia): I risultati di giornata. Vittorie per Cobolli, Pellegrino, Moroni e Brancaccio. Ok Bronzetti e Pigato