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Scanzorosciate, Simone Gandini: “Stringiamo i denti aspettando la normalità”

Di Redazione

Avanti con passione. Cercando di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno”. Per la Serie B l’appuntamento è rinviato a gennaio 2021 e il coach dello Scanzorosciate, Simone Gandini, analizza una situazione imprevista ed imprevedibile in cui la vera sfida è diventata trovare nuovi equilibri. “Bisogna accettare e stringere i denti – dice il tecnico –, sperando d’avere presto una parvenza di normalità. Come Scanzo stiamo seguendo alla lettera tutti i protocolli e le regole, non abbiamo tesserati positivi ed è già un motivo per sorridere. Tenendo sempre le dita incrociate. Se avessimo date certe per la ripartenza firmerei subito per stare fermi un mese abbondante e poi ricominciare in sicurezza. Poiché esse non ci sono, proviamo a costruire al meglio in palestra”.

In un contesto in cui si naviga a vista si fa strada l’ipotesi di ridisegnare i gironi, stratagemma che potrebbe consentire di cominciare e di terminare la stagione: “La competizione manca tanto – ammette –, è ciò per cui ci si allena ogni giorno ed è ciò per cui si cerca la vittoria il sabato. Quindi ben venga, a prescindere. Ci si deve accontentare a prescindere da formula e avversari”.

Il semaforo verde nel nuovo anno significherebbe dover gestire complessivamente tre mesi abbondanti di preparazione, un’anomalia assoluta che potrebbe divenire al contempo una discriminante non da poco guardando in prospettiva: “Il salto di qualità – sottolinea Gandini – dipende dalla capacità mia e dello staff tecnico di trasmettere alla squadra obiettivi sul medio-lungo termine. Sul breve, solitamente, si ragiona con impostazione sul campionato. Adesso invece tocca a noi per primi metabolizzare e poi forgiare una proposta adeguata. E’ una bella prova sul piano mentale che deve poggiare, allo stesso tempo, sulla grande passione per questo sport ovvero ciò che ci accomuna. Dal primo all’ultimo, dalla società, allo staff fino ai giocatori. Sta prendendo forma un collettivo affiatato e sarebbe un peccato non poter continuare il percorso. I ragazzi, dal canto loro, sono certo che sapranno collaborare al massimo per creare un clima da un lato disteso e dall’altro competitivo. Non potendo neppure disputare allenamenti congiunti bisogna far tutto il possibile per restare in temperatura”.

(fonte: Comunicato stampa)


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